| LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane
Sapete perché voglio bene ad Andrew? Intanto il successore di Papele non è un rompib*** come l'augusto predecessore, e in secondo luogo quando vuole divertire qualcuno è bravissimo a farlo.
Appassionato di zombi come io sono appassionato di vampiri (e guarda caso entrambi ci presentiamo al Contest con un film ironico sulla nostra grande passione), il produttore siciliano affida al veterano Henry Selick un cartone animato dalla macabra poesia e dall'ironia graffiante, in perfetto e disneyano equilibrio fra horror e commedia. Melanie muore per una stupida lite con suo padre, e si ritrova in questa città abitata solo da zombie, dove il simpatico Eddy le fa da guida. Intanto, però, uno zombie appassionato di recitazione, Boon, rivela agli umani con l'inganno l'esistenza della città, causando la reazione prevedibili dei militari.
Perché il produttore non l'ha fatto durare mezz'ora in più, resterà uno dei grandi enigmi della storia della Chimera Films. Se una sceneggiatura è classicamente divisa in tre atti, be', allora produttore e regista devono aver deciso di gettare nel cestino il secondo atto. Ma perché? Far vedere come Melanie si adattava alla vita nella città degli zombie, far passare qualche tempo, poteva essere una grande idea, contando che le possibilità ironiche e lo stile delle gag c'erano tutte. Forse che al dominatore del gioco è improvvisamente mancata la fiducia nelle sue forze? Ecco, da questo punto di vista posso sentirmi un po' deluso, ma per colpa di quello che non c'è, non per quello che c'è che è bellissimo.
E allora facciamoli i complimenti a Selick e alla sua capacità di rendere vivi i manichini di plastilina, di farli muovere, ridere e piangere di fronte ai nostri occhi, e lasciamo che il finale ci faccia commuovere prendendoci al cuore con la sua fiabesca semplicità. Ma chiediamoci anche per quale motivo manchi una colonna sonora, che sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
VOTO: 75/100, e mi dispiace non dargli di più, ma sarebbe oggettivamente impossibile.
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