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Festival di Roma: I Morti
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Festival di Roma: I Morti, Arcadia Productions

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Clint1994
view post Posted on 4/10/2011, 20:26 by: Clint1994




I MORTI by Clint94

Difficile esprimere un giudizio su questo nuovo film di Arc. A fine visione si resta spiazzati e la prima cosa che ho pensato è: “E allora?”. Ciò che non è chiaro è proprio quello che l'autore vuole dire con questo film. Non vuole intrattenere, ma non lancia nemmeno particolari messaggi. Si limita a fare un affresco della vita della classe media irlandese nei primi anni del '900: è un affresco riuscito, realistico, dettagliato, curato, ma niente di più. Lo spettatore insieme con Gabriel e sua moglie partecipa alla festa organizzata da due anziane zie, e di questa festa ci viene mostrato ogni passaggio, ogni particolare, ogni dialogo, tutto quel che succede. La rappresentazione della mentalità, degli usi, del tipo di conversazioni della classe media dell'epoca è impeccabile. La ricostruzione storica, il contesto insomma, è proprio la cosa migliore del film. L'impressione che si ha però è che nel film ci sia solo fumo e nessuna sostanza. Di fatto, non c'è una trama, non c'è una storia, non succede niente di particolare. Assistiamo solo all'evolversi della festa, ai vari dialoghi tra i personaggi, fino a un finale ambiguo e poco chiaro, di cui non ho capito il significato sottinteso, se ve n'è uno. La storia di Michael Fury è triste, ma non si capisce in che modo si collega al resto. Oltre alla ricostruzione, sono fatti abbastanza bene anche i personaggi. È interessante il rapporto tra Gabriel ed Elizabeth (i sempre bravi Day-Lewis e Bonham-Carter), marito e moglie, che per tutta la durata del film sembra quasi che cerchino di mettersi in crisi a vicenda. Nel finale poi, quando Gabriel piange, forse è perché si rende di non essere mai riuscito a stringere con sua moglie un legame forte come quello che lei aveva stretto con Michael Fury. Mi sono piaciuti anche i personaggi di Sean Bean e Carey Mulligan: il primo è un galante gentiluomo che cerca di attirare le simpatie di tutti, ma viene tenuto in scarsa considerazione degli altri; la seconda è una giovane donna intelligente e arguta, che con i suoi ragionamenti riesce a mettere in crisi Gabriel, nella bella scena in cui i due ballano insieme. Gli altri personaggi restano in secondo piano, ma comunque sono caratterizzati sufficientemente bene perché si distinguano l'uno dall'altro: ci sono Freddy, il peggiore del gruppo, che tende a ubriacarsi e vestirsi male; le due zie anziane, di cui una è ormai rimbambita per l'età; la cugina pianista tutta sorrisi; il pianista serio e professionale. Insomma, tutta una serie di personaggi ben fatti. Perfetto Frears alla regia.
Nel complesso, è tutto fatto bene in questo film, tranne la storia. La sceneggiatura è scritta in modo impeccabile, l'ambientazione, la ricostruzione storica e i dialoghi sono assolutamente credibili, i personaggi sono ben fatti; ma in sostanza, cosa succede? Niente.

VOTO: 6,5
 
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24 replies since 28/9/2011, 17:29   1128 views
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