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Festival di Roma: Antiqua Gens
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Festival di Roma: Antiqua Gens, Tomcat Entertainment

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canepa
view post Posted on 30/9/2011, 09:39 by: canepa




CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Recensione della Chimera.

Antiqua Gens era un film molto atteso dal sottoscritto, sia perchè è raro vedere film horror italiani sia per la trama che mi aveva intrigato. Infatti è riuscitissima l'idea di utilizzare una location e un periodo storico "classici" inserendoli in un contesto tutto nuovo, l'horror appunto. La storia narra di un gruppo di alpini in missione che dovranno vedersela con un altro nemico, ben più pericoloso e malvagio rispetto a quelli a cui sono abituati. Inizialmente sembra di stare davanti a una pellicola di guerra perchè assistiamo a varie scene dove le due parti nemiche cercano di prevedere le mosse degli avversari, tra trappole e tradimenti ben orchestrati. Dalla seconda parte in poi invece il genere cambia divenendo meno cervellotico e più crudo e violento. Questa parte del film ha quasi la struttura di un videogame, dove i protagonisti devono cercare di contrastare i nemici spostandosi di punto in punto fino a raggiungere un posto sicuro. Questa divisioni tra le parti mi ha lasciato un po' deluso perchè mi sarebbe piaciuto vedere una trama un po' più articolata: ad esempio la figura malvagia di Nefemberg era riuscitissima e anche la questione dell'uccisione di Kubel era interessante, ma il primo non lo vediamo più e non sappiamo che fine abbia fatto, mentre la seconda viene risolta in maniera troppo rapida, rovinando un po' le attese che avevo per questo conflitto tra i due personaggi.

Parto con il dire che la fonte originale era di fatto quasi tutta su quella che hai individuato come la seconda parte. Le prime scene, quelle di guerra e dove vengono introdotti Nefemberg e Kubel non esistevano. Trattasi di farina del mio sacco, sia per allungare il film, ma soprattutto per evitare di utilizzare l'espediente letterario, in cui la causa scatenante dell'uscita dei "mostri", ci veniva raccontata in due righe. A mio avviso era più evocativo speigarlo visivamente. Quindi Nefemberg ai fini della trama, poteva uscire di scena, assegnando a altri il lavoro di eliminare Kubel. La morte di quest'ultimo è veloce, ma si trattava di farlo uscire di scena con una bella scena cruda. Di fatto però la vicenda è centrata sulla lotta fra gli alpini e gli altri e la sua presenza, come quella degli altri, serviva anche a dare più spazio ai due austriaci trovati nella casa, che nel racconto erano quasi sfondo. Fra le tante non credevo nemmeno che si ponesse attenzione su di loro.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
In compenso comunque è stato fatto un buon lavoro per quanto riguarda gli alpini. Dopo un iniziale smarrimento dovuto all'alto numero di personaggi, sono riuscito a inquadrarli tutti ed è stato interessante assistere ai vari scontri interni, in particolare quello tra Blasi e Brighenti. Forse anche il loro scontro avrebbe meritato un continuo, ma la personalità di Brighenti risulta nettamente superiore e sovrasta quella di Blasi, impedendo che venga fuori un duello (caratteriale) alla pari.

Per aiutare questo smarrimento avevo inserito le miniature a inizio scena. Sul rapporto - scontro fra Brighenti e Blasi, devo chiarire una cosa:
Nel racconto tutti si danno del tu. Cosa che ho trovato inverosimile. Nella mia esperienza militare e parlo del 1996 noi davamo del lei ai nostri superiori. Quindi figurarsi nel 1918 in cui si utilizzava ancora il voi. Proprio tornando poi all'epoca, gli ufficiali erano visti come persone distanti e superiori (appunto), quindi uno scontro aperto fra i due a mio avviso sarebbe stato molto forzato.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Bringhenti viene infatti dipinto come una sorta di eroe. In alcuni casi si esagera nel mostrare la sua sensibilità, penso al pianto in occassione della morte di Weber che mi è parso troppo forzato: lo conosceva da poco tempo e i due erano pur sempre in guerra, mi viene difficile da comprendere la sua reazione.

Capisco il tuo pensiero, però credo che sia da tenere in considerazione alcune cose: i due sono entrambi studenti di lettere, stanno vivendo una situazione traumatica a livello di esperienza. Se già la guerra può dare comportamenti assurdi nei combattenti, sia durante il conflitto stesso, che dopo (sindrome post traumatica), Qui la situazione si aggrava con qualcosa di inconcepibile come dei mostri e potrebbe essere che lui pianga; Weber gli ha ricordato il mondo prima del conflitto.
Però la tua osservazione è comprensibile.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Ma a parte questo l'ho trovato un personaggio molto solido e il suo coraggio viene completamente a galla nel finale, dove chiede di sfidare il re degli orchi. Scena che ha un qualcosa di favolesco e surreale, ma senza risultare poco credibile dato il contesto.
E a proposito di sfide, faccio i complimenti per le scene d'azione che ho trovato davvero ottime. Il sangue scola a fiotti, la pelle viene squarciata senza troppi problemi e la lotta tra Blasi e il "luporso" con tanto di guancia staccata è epica. Ovviamente bella anche la lotta finale contro il re degli orchi, molto classica ma portata avanti facendo stare lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo colpo.

Anche nelle scene Gore e di Lotta, ho messo qualcosa di mio. Felice che ti siano piaciute. Magari potrei vincere il Chips, per la scena action... :P

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Mi accorgo con un po' di imbarazzo, che io di Lamberto Bava ho visto solo il ciclo di Fantaghirò. Però per rimediare sono andato a leggere un articolo dove viene spiegata la sua filmografia e direi che ci siamo: splatter, esseri mostruosi, fantasy e thriller. Carte in regola quindi per meritarsi un ottimo giudizio (non solo critico ma anche a livello di premi, dato il grande lavoro fatto nell'avvicinarsi al suo stile).

Era la seconda scelta, ma un film del genere non poteva essere diretto che non da lui.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Buoni tutti gli attori. Alessio Boni è molto bravo e ha il giusto physique du rôle e mi sono piaciuti anche Tom Beck e Christian Oliver (per quanto avrei voluto vederli più a lungo in scena). Qualche perplessità per la scelta di Stefano Chiodaroli dato che non riuscivo a scrollarmi di dosso l'immagine di lui vestito da panettiere a Zelig, ma è un problema mio dato che non l'avevo ancora visto in un film (so che ne ha già fatti, anche di buoni).

Purtroppo Chiodaroli o viene associato al panettiere o al carcerato di Belli dentro. Ma ha fatto anche altro. Questa osservazione me l'aspettavo.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Musiche buone, anche se non sempre. In alcune scene il ritmo era inizialmente adatto ma poi cambiava e diventava troppo allegro per la scena, in altre invece si sentiva la differenza eccessiva tra un tipo di musica e l'altro. Ma nel complesso il giudizio è positivo.
Locandina niente male, che sarebbe potuta andare bene anche per Le montagne della follia :P

Quali sono secondo te i pezzi che diventano allegri?

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Voto: 7,5 (7 al sondaggio)

Credo sia uno dei migliori film che Tomcat abbia scritto, perchè l'ho trovato quasi perfetto in tutte le sue parti nel suo scopo di intrattenere il pubblico con azione e splatter. Soggetto accattivante, personaggi interessanti, sceneggiatura che riesce a farti appassionare senza un momento di noia e scene che mi rimarranno impresse nella memoria.
Purtroppo è mancato l'azzardo a puntare a qualcosa di più, non avendo sfruttato bene la componente "guerra": infatti se nella prima parte c'erano degli intrighi tra soldati che potevano suscitare qualche interesse, nella seconda questi scompaiono e infatti al posto dei soldati avrebbero potuto trovarsi anche degli esploratori o chiunque, senza che la trama ne risentisse molto.

Se ci fossero stati esploratori, i mostri non li avrebbero attaccati. I mostri attaccano i soldati, perchè sono quelli che hanno causato la morte dei loro simili. Cosa che viene detta chiaramente nella fine della pellicola.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Non manca certamente un tentativo di riflessione nei riguardi della guerra stessa, che nel finale viene messa in risalto in tutta la sua componente negativa, ma forse non basta a far elevare il film, che rimane per me "solo" un ottimo prodotto di intrattenimento che mi ha fatto divertire come pochi.

p.s. solo io sono riuscito a notare un cameo di Marco Garavaldi? :D

Concludendo volevo fare un film di intrattenimento, senza velleità di grossissimi messaggi, salvo quello che hai accennato anche te nel finale.
Quindi ho colto il segno.
Il mio cameo, questa volta è abbastanza palese, ma chi non mi ha mai incontrato difficilmente potrebbe capire chi sono nella pellicola.
Ringrazio Andrew per la sua regia e felice che quest'anno ho scansato il problema errori di battitura o grammaticali.
 
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