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Festival di Roma: Antiqua Gens
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Festival di Roma: Antiqua Gens, Tomcat Entertainment

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World ^_^
view post Posted on 24/9/2011, 12:02




Quest'oggi tocca all'horror italiano prodotto dalla Tomcat Entertainment!



http://f14tomcatita.altervista.org/ANTIQUA...%20festival.doc

Ed eccovi la conferenza stampa tenuta stamattina da Marco Garavaldi, boss della casa di produzione fiorentina...

1) Sei di nuovo qui, al Festival di Roma, e anche quest'anno come co-organizzatore. Che effetto fa?
Sul versante della co-organizzazione, molto buono, perchè nonostante il poco tempo a disposizione, rendermi utile per il gioco mi piace. Sul versante partecipante, c’è la solita gioia e timori di un esordio. Le domande su come giudicheranno il tuo film gli altri. Ma soprattutto il festival ha il pregio di costringermi a finire un film con una data certa. Però c’è da dire che non avendo mai vinto niente, spero che prima o poi arriverà l’occasione per gioire.

2) Con Antiqua Gens ci anticipi la visione di un film che rivedremo al Contest halloweeniano. Pensi che sia un film abbastanza adatto alla cornice festivaliera?
I film di genere, forse hanno vita più facile a un festival che non al cinema. Quindi reputo che un film del genere sia ottimale per un festival. Magari facendolo uscire prima degli altri, si perderà l’effetto sorpresa, ma purtroppo non avendo tempo per fare due film per le due kermesse, tocca massimizzare.

3) Un film dell'orrore diretto da Lamberto Bava, cosa ti ha spinto a produrlo e a scegliere proprio il figlio del regista cult Mario Bava?
Il film doveva essere diretto da Giorgio Bruno (misconosciuto regista di un film ucronico), che era stato scartato per il progetto 1935 – Prometeo e la guerra; quasi un risarcimento. Ma alla fine volevo far tornare a un lungometraggio un regista Horror che si è dimenticato. Bava era la migliore scelta. Sull’essere un figlio d’arte, credo che l’intervista nella rubrica di Francis, chiarisca bene il suo pensiero, che è proprio un suo pensiero rilasciato in una intervista.

4) E' un film che potrà avere maggiori chances al contest o a questa rassegna festivaliera?
Al festival si danno già per vincenti il tuo film, quello di Clint e quello di Andrew. Spero di poter smentire questa cosa. Ma credo che il meglio di se lo potrà dare al contest, che è stato sempre ricco di soddisfazioni per me.

5) Dopo l'opera di docufiction dello scorso anno, ci presenti un film completamente diverso... c'è però un fil rouge che collega un po' tutta la tua produzione?

Il fil rouge è che amo produrre ciò che vorrei vedere, prediligendo i film italiani (forse sarò autarchico); scelta che per ora mi ha portato a poche soddisfazioni a livello di premi, ma alcune importanti a livello di critica.
Però l’intento è di fare film impegnati o che lascino un messaggio come il citato Piazza Fontana o le tre vite di Danny, alternandole a pellicole più leggere e di intrattenimento; con il pensiero di spaziare fra più generi. Per esempio dopo di questo ci sarà la tigre bianca che per me è una specie di blockbuster, che in molti mi avevano richiesto negli anni.

6) Chi porterai con te sul Red Carpet?
La mia famiglia, Lamberto Bava e Alessio Boni.

7) Il pregio e il difetto principale del tuo film.
Un film sulla prima guerra mondiale, che è stata ben poco esplorata, con una forte componente horror e per certi versi gore, ma sfruttando qualcosa che è proprio del mondo rurale italiano. Il difetto è che potrebbe essere considerato forse troppo lineare.

8) Quando uscirà il tuo film nelle sale?
Per il contest di Halloween.

9) Pronostico secco: chi vince il festival?
Sulla fiducia, dico La città arrabbiata.



 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 25/9/2011, 13:02




letto e pur questo mi è piaciuto moltissimo!
Da' l'idea più di un fantasy per adulti che di un horror, ti da comunque un senso di angoscia ma non ti fa sentire paura, per lo più empatia verso i protagonisti. Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello di Pezzon, il classico che all'inizio capisce tutto ma viene preso per pazzo, infatti mi è un po' dispiaciuta la sua fine. I personaggi comunque sono tutti ben caratterizzati, tutti hanno una loro personalità e sono tutti credibili.
Una pecca è la colonna sonora, non perchè non vada bene, ma mi è sembrato strano sentire, pur in versione violini, pezzi dei guns 'n' roses e dei metallica in un film ambientato nella prima guerra mondiale, ma questo perchè conosco quei pezzi, che nonostante tutto danno l'atmosfera giusta. Avrei optato per pezzi di musica classica, personalmente, ma ciò non toglie che quei pezzi davano molto l'idea di azione.
una bellissima scena è la profezia del re degli orchi. Una delle tante cause dell'estinzione dell'umanità sarà la guerra, e tutti sanno che succederebbe se il mondo andasse in guerra una terza volta. Purtroppo l'uomo non impara molto dagli sbagli...
il mio voto è 8

Edited by Little Tin Goddess - 25/9/2011, 14:20
 
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Atamàz
view post Posted on 25/9/2011, 21:47




Attendevo con trepidazione questo film e devo dire che non mi ha affatto deluso. Un horror ambientato sui campi di battaglia alpini della prima guerra mondiale non si vede tutti i giorni e Tomcat è stato molto bravo a rendere vicino e verosimile il contesto in cui si svolge la vicenda (anche con dettagli riguardanti le armi e gli oggetti utilizzati dai protagonisti).
La sceneggiatura parte con calma, presentandoci i personaggi e l’ambiente in cui si muovono, per poi accelerare dopo il ritrovamento del primo, macabro avvertimento. Da quel punto in avanti il ritmo accelera e i due fronti opposti, italiani e austriaci, sono costretti ad allearsi contro un nemico comune. Nemico che forse, in fondo, aveva ben ragione di reagire in siffatta maniera davanti alla devastazione portata dallo scontro dei due eserciti contrapposti.
Il messaggio conclusivo è inquietante: sapere che da qualche parte, nelle profondità della terra, c’è un popolo “infernale” che aspetta solo che la razza umana si distrugga da sola per emergere e concludere il lavoro, lascia in conclusione un sottile senso di serpeggiante disagio.
Dal punto di vista tecnico, la sceneggiatura è decisamente ben scritta e strutturata. Ottimo il lavoro effettuato da Tomcat, in questa occasione. Buona la prova sia della regia (un Lamberto Bava di cui mi è venuta voglia di recuperare qualcosa), sia del cast, su cui spicca il tenente Alessio Boni, attore sempre più apprezzato da queste parti.
Ho solo un dubbio, riguardo alla possibilità di non mostrare nelle ultime scene gli orchi e di lasciare che l’immaginazione facesse questo lavoro al posto delle immagini. Si sarebbe dovuto, di certo, modificare qualcosa, non ultima l’adrenalinica scena del duello, ma può essere che non vedere in definitiva il nemico potesse renderlo ancora più spaventoso.
La locandina, con le tre cime di Lavaredo sullo sfondo e i soldati in primo piano, rende molto bene l’idea dell’ambiente, ma forse non coglie al massimo l’essenza del film. Mi è piaciuta invece molto la colonna sonora, varia, completa e ben selezionata. Coraggiosa anche, per certi versi.
Chiudo rinnovando l’aspettativa dell’appuntamento tra questo film e “Terra di nessuno” in quel di halloween. I punti di contatto (così come le differenze) sono parecchi e sarà curioso mettere a confronto le due pellicole.
 
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canepa
view post Posted on 26/9/2011, 18:44




CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 25/9/2011, 14:02) 
letto e pur questo mi è piaciuto moltissimo!
Da' l'idea più di un fantasy per adulti che di un horror, ti da comunque un senso di angoscia ma non ti fa sentire paura, per lo più empatia verso i protagonisti.

Potresti ricrederti nella versione del Contest di Halloween, dove aggiungerò qualche immagine truculenta. In ogni caso dipende da cosa intendi per fantasy, spesso questo genere è edulcorato dalle immagini più forti. Diciamo che hai ragione nel senso che sfrutta un fantsy autarchico; fatto di leggende friulane.

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 25/9/2011, 14:02) 
Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello di Pezzon, il classico che all'inizio capisce tutto ma viene preso per pazzo, infatti mi è un po' dispiaciuta la sua fine. I personaggi comunque sono tutti ben caratterizzati, tutti hanno una loro personalità e sono tutti credibili.

Una vera sorpresa :o: . Pensavo che Pezzon fosse uno fra i più antipatici e dal carattere troppo isterico. Felice che ti sia piaciuto.

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 25/9/2011, 14:02) 
Una pecca è la colonna sonora, non perchè non vada bene, ma mi è sembrato strano sentire, pur in versione violini, pezzi dei guns 'n' roses e dei metallica in un film ambientato nella prima guerra mondiale, ma questo perchè conosco quei pezzi, che nonostante tutto danno l'atmosfera giusta. Avrei optato per pezzi di musica classica, personalmente, ma ciò non toglie che quei pezzi davano molto l'idea di azione.

E' stata una scelta molto ponderata. Normalmente per le scene action, prediligo pezzi metal; in questo caso però avrebbero stonato nel contesto della prima guerra mondiale. Scegliere pezzi di musica classica, avrebbe portato a una ricerca che non mi potevo permettere per la data di scadenza. Inoltre avrei scelto pezzi che sono abusati. Infatti l'unico pezzo del genere è uno dei Carmina Burana, ma non ho scelto "O fortuna", perchè è già presente in troppi film.
Cercavo qualcosa di particolare e non banale e i pezzi fatti da quartetti d'archi, conosciuti, mi sembravano la scelta più appropriata. Ma ti assicuro che non è stata una scelta facile o scontata.

CITAZIONE (Little Tin Goddess @ 25/9/2011, 14:02) 
una bellissima scena è la profezia del re degli orchi. Una delle tante cause dell'estinzione dell'umanità sarà la guerra, e tutti sanno che succederebbe se il mondo andasse in guerra una terza volta. Purtroppo l'uomo non impara molto dagli sbagli...
il mio voto è 8

Un finale amaro, che riflette ciò che sta davanti ai nostri occhi: non abbiamo una memoria del passato.
Grazie per il gran voto!


CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
Attendevo con trepidazione questo film e devo dire che non mi ha affatto deluso.

Riuscire a non deludere chi attendeva il film con trepidazione è un grandissimo risultato.

CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
Un horror ambientato sui campi di battaglia alpini della prima guerra mondiale non si vede tutti i giorni e Tomcat è stato molto bravo a rendere vicino e verosimile il contesto in cui si svolge la vicenda (anche con dettagli riguardanti le armi e gli oggetti utilizzati dai protagonisti).

Una peculiarità che amo particolarmente, quella di dare dei dettagli. Inoltre nella mia filmografia ho sempre preso strade particolari, ricercando qualcosa di diverso e per una volta, almeno dalle prime recensioni, credo di aver fatto centro.

CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
La sceneggiatura parte con calma, presentandoci i personaggi e l’ambiente in cui si muovono, per poi accelerare dopo il ritrovamento del primo, macabro avvertimento. Da quel punto in avanti il ritmo accelera e i due fronti opposti, italiani e austriaci, sono costretti ad allearsi contro un nemico comune. Nemico che forse, in fondo, aveva ben ragione di reagire in siffatta maniera davanti alla devastazione portata dallo scontro dei due eserciti contrapposti.
Il messaggio conclusivo è inquietante: sapere che da qualche parte, nelle profondità della terra, c’è un popolo “infernale” che aspetta solo che la razza umana si distrugga da sola per emergere e concludere il lavoro, lascia in conclusione un sottile senso di serpeggiante disagio.

Anche nel racconto esisteva questo infausto messaggio, ma io ho voluto cambiare delle parole, per renderlo un mio pensiero.

CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
Dal punto di vista tecnico, la sceneggiatura è decisamente ben scritta e strutturata. Ottimo il lavoro effettuato da Tomcat, in questa occasione. Buona la prova sia della regia (un Lamberto Bava di cui mi è venuta voglia di recuperare qualcosa), sia del cast, su cui spicca il tenente Alessio Boni, attore sempre più apprezzato da queste parti.
Ho solo un dubbio, riguardo alla possibilità di non mostrare nelle ultime scene gli orchi e di lasciare che l’immaginazione facesse questo lavoro al posto delle immagini. Si sarebbe dovuto, di certo, modificare qualcosa, non ultima l’adrenalinica scena del duello, ma può essere che non vedere in definitiva il nemico potesse renderlo ancora più spaventoso.

In questo ho rispettato la fonte, a cui a dire il vero ho aggiunto due scene, che nel racconto erano accennate e sfruttavano un escamotage letterario, ma che ho preferito sviluppare. Avevo pensato anche io di lasciare i mostri nell'ombra; ma dopo averli tenuti nascosti per buona parte della pellicola, mi sembrava giusto mostrarli. Anche perchè la scena finale senza mostrare i mostri non sarebbe stata possibile da realizzare.

CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
La locandina, con le tre cime di Lavaredo sullo sfondo e i soldati in primo piano, rende molto bene l’idea dell’ambiente, ma forse non coglie al massimo l’essenza del film. Mi è piaciuta invece molto la colonna sonora, varia, completa e ben selezionata. Coraggiosa anche, per certi versi.

La locandina nasce fondamentalmente dall'esigenza di non mettere i faccioni e dalla difficoltà di non svelare l'aspetto dei mostri. Quindi la miglior cosa era mostrare gli alpini e una galleria, che è uno dei luoghi fondamentali della pellicola. Sulla colonna sonora hai ragione te sul coraggio e per maggiori dettagli, vedi cosa ho risposta a Little Tin.

CITAZIONE (Atamàz @ 25/9/2011, 22:47) 
Chiudo rinnovando l’aspettativa dell’appuntamento tra questo film e “Terra di nessuno” in quel di halloween. I punti di contatto (così come le differenze) sono parecchi e sarà curioso mettere a confronto le due pellicole.

Anche io non vedo l'ora del confronto. La versione del contest, sarà arricchita dal sito e da alcune immagini nello script. Ma la voglia di avere un film con cui confrontarmi, anche se diverso dal mio, è un onore. Ringrazio per l'ottimo voto anche te.
 
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view post Posted on 28/9/2011, 16:30
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Antiqua Gens era uno dei film più attesi del festival e devo dire che mi ha proprio spiazzato, dato che mi aspettavo un horror di tutt’altro genere. Il film comunque non delude, anzi si fa apprezzare ancora di più per alcune scelte coraggiose e originali.
Il ritmo è piuttosto sostenuto, e dopo una breve parte introduttiva che ci descrive la situazione e i personaggi principali, si è subito catapultati nel campo di battaglia, un campo di battaglia ovviamente atipico e ricco di imprevisti.
Il contesto è quello della Prima Guerra mondiale; seguiamo le gesta di un gruppo di alpini che deve raggiungere una teleferica, punto strategico fondamentale per mettere in difficoltà l’esercito austriaco.
Lungo il percorso incontreranno degli avversari inaspettati, che inizialmente eviteranno di palesarsi ma mieteranno comunque molte vittime. Il giovane Pezzon proverà ad avvertire i suoi compagni della presenza di creature provenienti degli inferi, creature legate alle tradizioni più ancestrali di quei luoghi. Nessuno però gli darà ascolto finchè la verità non si paleserà agli occhi dei pochi superstiti: un esercito di creature mostruose, fra cui orchi e inquietanti streghe. Antiqua Gens è strutturato come un vero e proprio film di guerra, con appostamenti, assedi, imboscate, trappole. Non terrorizza, certo, ma si rimane in costante apprensione per la sorte dei giovani alpini e quella minaccia che si nasconde tra gli alberi inquieta per la sua ferocia. Il film infatti non lesina certo particolari macabri e per la gioia degli splatter-maniaci è un tripudio di membra, cervelli spappolati e chi più ne ha più ne metta. Sul finale c’è anche spazio per qualche riflessione, che ci mostra quelle creature sotto un’altra luce. Molto meno animalesche del previsto e ben più sagge. Incarnano il diverso, ”l’altro”, ciò di cui l’uomo ha da sempre avuto paura e con cui spesso ha imbastito guerre. Quei mostri, con le loro drammatiche profezie, ci ricordano quanto gli umani possano essere stupidi e nonostante Brighenti vinca il duello con il loro Re, si ha l’impressione che gli uomini ne escano comunque sconfitti. Loro si ritireranno nelle profondità della Terra e vivranno in pace, gli umani invece continueranno ad ammazzarsi fra di loro con guerre e conflitti sparsi per tutto il globo.

Lamberto Bava torna con un horror atipico, semplice nella trama ma ricco di riflessioni e spunti interessanti. Gestisce perfettamente le scene più adrenaliniche e ritrova il gusto per lo splatter duro e puro.
Anche il cast è ben scelto, spiccano soprattutto Alessio Boni e Enrico Silvestrin. Gli altri fanno un buon lavoro ma hanno ruoli più defilati e fungono più che altro da carne da macello.

Particolare l’accompagnamento musicale, che sottolinea i momenti più concitati con l’orchestra.

La locandina è cupa quanto basta e racchiude bene lo spirito e le atmosfere del film.

Antiqua Gens è un horror particolare, ricco di azione e immerso in una location inusuale. Regala diversi momenti carichi di tensione, scene gore e un finale che non ti aspetti, meno truculento del previsto ma comunque potente e drammatico. Nel suo genere è un gran bel film, ma forse al Festival potrebbe trovare qualche problema a emergere. Sicuramente al contest di Halloween avrà la giusta attenzione. 8
 
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canepa
view post Posted on 28/9/2011, 17:03




CITAZIONE (Hermetico @ 28/9/2011, 17:30) 
Antiqua Gens era uno dei film più attesi del festival e devo dire che mi ha proprio spiazzato, dato che mi aspettavo un horror di tutt’altro genere. Il film comunque non delude, anzi si fa apprezzare ancora di più per alcune scelte coraggiose e originali.
Il ritmo è piuttosto sostenuto, e dopo una breve parte introduttiva che ci descrive la situazione e i personaggi principali, si è subito catapultati nel campo di battaglia, un campo di battaglia ovviamente atipico e ricco di imprevisti.
Il contesto è quello della Prima Guerra mondiale; seguiamo le gesta di un gruppo di alpini che deve raggiungere una teleferica, punto strategico fondamentale per mettere in difficoltà l’esercito austriaco.
Lungo il percorso incontreranno degli avversari inaspettati, che inizialmente eviteranno di palesarsi ma mieteranno comunque molte vittime. Il giovane Pezzon proverà ad avvertire i suoi compagni della presenza di creature provenienti degli inferi, creature legate alle tradizioni più ancestrali di quei luoghi. Nessuno però gli darà ascolto finchè la verità non si paleserà agli occhi dei pochi superstiti: un esercito di creature mostruose, fra cui orchi e inquietanti streghe. Antiqua Gens è strutturato come un vero e proprio film di guerra, con appostamenti, assedi, imboscate, trappole. Non terrorizza, certo, ma si rimane in costante apprensione per la sorte dei giovani alpini e quella minaccia che si nasconde tra gli alberi inquieta per la sua ferocia. Il film infatti non lesina certo particolari macabri e per la gioia degli splatter-maniaci è un tripudio di membra, cervelli spappolati e chi più ne ha più ne metta. Sul finale c’è anche spazio per qualche riflessione, che ci mostra quelle creature sotto un’altra luce. Molto meno animalesche del previsto e ben più sagge. Incarnano il diverso, ”l’altro”, ciò di cui l’uomo ha da sempre avuto paura e con cui spesso ha imbastito guerre. Quei mostri, con le loro drammatiche profezie, ci ricordano quanto gli umani possano essere stupidi e nonostante Brighenti vinca il duello con il loro Re, si ha l’impressione che gli uomini ne escano comunque sconfitti. Loro si ritireranno nelle profondità della Terra e vivranno in pace, gli umani invece continueranno ad ammazzarsi fra di loro con guerre e conflitti sparsi per tutto il globo.

Lamberto Bava torna con un horror atipico, semplice nella trama ma ricco di riflessioni e spunti interessanti. Gestisce perfettamente le scene più adrenaliniche e ritrova il gusto per lo splatter duro e puro.
Anche il cast è ben scelto, spiccano soprattutto Alessio Boni e Enrico Silvestrin. Gli altri fanno un buon lavoro ma hanno ruoli più defilati e fungono più che altro da carne da macello.

Particolare l’accompagnamento musicale, che sottolinea i momenti più concitati con l’orchestra.

La locandina è cupa quanto basta e racchiude bene lo spirito e le atmosfere del film.

Antiqua Gens è un horror particolare, ricco di azione e immerso in una location inusuale. Regala diversi momenti carichi di tensione, scene gore e un finale che non ti aspetti, meno truculento del previsto ma comunque potente e drammatico. Nel suo genere è un gran bel film, ma forse al Festival potrebbe trovare qualche problema a emergere. Sicuramente al contest di Halloween avrà la giusta attenzione. 8

Credo di aver ben poco da aggiungere o da commentare su quanto detto da hermetico. Ha sottolineato tutto ciò che mi premeva far apparire. Questa è la terza magnifica recensione che ricevo e ne sono felice.
Soprattutto amando fare pellicole particolari, sono felice di aver colto nel segno. Al festival sarà dura emergere, ma spero molto per il contest e la sfida con il film di Night.
 
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Andrew.
view post Posted on 29/9/2011, 17:52




Recensione della Chimera.


Antiqua Gens era un film molto atteso dal sottoscritto, sia perchè è raro vedere film horror italiani sia per la trama che mi aveva intrigato. Infatti è riuscitissima l'idea di utilizzare una location e un periodo storico "classici" inserendoli in un contesto tutto nuovo, l'horror appunto. La storia narra di un gruppo di alpini in missione che dovranno vedersela con un altro nemico, ben più pericoloso e malvagio rispetto a quelli a cui sono abituati. Inizialmente sembra di stare davanti a una pellicola di guerra perchè assistiamo a varie scene dove le due parti nemiche cercano di prevedere le mosse degli avversari, tra trappole e tradimenti ben orchestrati. Dalla seconda parte in poi invece il genere cambia divenendo meno cervellotico e più crudo e violento. Questa parte del film ha quasi la struttura di un videogame, dove i protagonisti devono cercare di contrastare i nemici spostandosi di punto in punto fino a raggiungere un posto sicuro. Questa divisioni tra le parti mi ha lasciato un po' deluso perchè mi sarebbe piaciuto vedere una trama un po' più articolata: ad esempio la figura malvagia di Nefemberg era riuscitissima e anche la questione dell'uccisione di Kubel era interessante, ma il primo non lo vediamo più e non sappiamo che fine abbia fatto, mentre la seconda viene risolta in maniera troppo rapida, rovinando un po' le attese che avevo per questo conflitto tra i due personaggi.
In compenso comunque è stato fatto un buon lavoro per quanto riguarda gli alpini. Dopo un iniziale smarrimento dovuto all'alto numero di personaggi, sono riuscito a inquadrarli tutti ed è stato interessante assistere ai vari scontri interni, in particolare quello tra Blasi e Brighenti. Forse anche il loro scontro avrebbe meritato un continuo, ma la personalità di Brighenti risulta nettamente superiore e sovrasta quella di Blasi, impedendo che venga fuori un duello (caratteriale) alla pari.
Bringhenti viene infatti dipinto come una sorta di eroe. In alcuni casi si esagera nel mostrare la sua sensibilità, penso al pianto in occassione della morte di Weber che mi è parso troppo forzato: lo conosceva da poco tempo e i due erano pur sempre in guerra, mi viene difficile da comprendere la sua reazione. Ma a parte questo l'ho trovato un personaggio molto solido e il suo coraggio viene completamente a galla nel finale, dove chiede di sfidare il re degli orchi. Scena che ha un qualcosa di favolesco e surreale, ma senza risultare poco credibile dato il contesto.
E a proposito di sfide, faccio i complimenti per le scene d'azione che ho trovato davvero ottime. Il sangue scola a fiotti, la pelle viene squarciata senza troppi problemi e la lotta tra Blasi e il "luporso" con tanto di guancia staccata è epica. Ovviamente bella anche la lotta finale contro il re degli orchi, molto classica ma portata avanti facendo stare lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo colpo.

Mi accorgo con un po' di imbarazzo, che io di Lamberto Bava ho visto solo il ciclo di Fantaghirò. Però per rimediare sono andato a leggere un articolo dove viene spiegata la sua filmografia e direi che ci siamo: splatter, esseri mostruosi, fantasy e thriller. Carte in regola quindi per meritarsi un ottimo giudizio (non solo critico ma anche a livello di premi, dato il grande lavoro fatto nell'avvicinarsi al suo stile).
Buoni tutti gli attori. Alessio Boni è molto bravo e ha il giusto physique du rôle e mi sono piaciuti anche Tom Beck e Christian Oliver (per quanto avrei voluto vederli più a lungo in scena). Qualche perplessità per la scelta di Stefano Chiodaroli dato che non riuscivo a scrollarmi di dosso l'immagine di lui vestito da panettiere a Zelig, ma è un problema mio dato che non l'avevo ancora visto in un film (so che ne ha già fatti, anche di buoni).
Musiche buone, anche se non sempre. In alcune scene il ritmo era inizialmente adatto ma poi cambiava e diventava troppo allegro per la scena, in altre invece si sentiva la differenza eccessiva tra un tipo di musica e l'altro. Ma nel complesso il giudizio è positivo.
Locandina niente male, che sarebbe potuta andare bene anche per Le montagne della follia :P


Voto: 7,5 (7 al sondaggio)

Credo sia uno dei migliori film che Tomcat abbia scritto, perchè l'ho trovato quasi perfetto in tutte le sue parti nel suo scopo di intrattenere il pubblico con azione e splatter. Soggetto accattivante, personaggi interessanti, sceneggiatura che riesce a farti appassionare senza un momento di noia e scene che mi rimarranno impresse nella memoria.
Purtroppo è mancato l'azzardo a puntare a qualcosa di più, non avendo sfruttato bene la componente "guerra": infatti se nella prima parte c'erano degli intrighi tra soldati che potevano suscitare qualche interesse, nella seconda questi scompaiono e infatti al posto dei soldati avrebbero potuto trovarsi anche degli esploratori o chiunque, senza che la trama ne risentisse molto.
Non manca certamente un tentativo di riflessione nei riguardi della guerra stessa, che nel finale viene messa in risalto in tutta la sua componente negativa, ma forse non basta a far elevare il film, che rimane per me "solo" un ottimo prodotto di intrattenimento che mi ha fatto divertire come pochi.

p.s. solo io sono riuscito a notare un cameo di Marco Garavaldi? :D
 
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canepa
view post Posted on 30/9/2011, 09:39




CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Recensione della Chimera.

Antiqua Gens era un film molto atteso dal sottoscritto, sia perchè è raro vedere film horror italiani sia per la trama che mi aveva intrigato. Infatti è riuscitissima l'idea di utilizzare una location e un periodo storico "classici" inserendoli in un contesto tutto nuovo, l'horror appunto. La storia narra di un gruppo di alpini in missione che dovranno vedersela con un altro nemico, ben più pericoloso e malvagio rispetto a quelli a cui sono abituati. Inizialmente sembra di stare davanti a una pellicola di guerra perchè assistiamo a varie scene dove le due parti nemiche cercano di prevedere le mosse degli avversari, tra trappole e tradimenti ben orchestrati. Dalla seconda parte in poi invece il genere cambia divenendo meno cervellotico e più crudo e violento. Questa parte del film ha quasi la struttura di un videogame, dove i protagonisti devono cercare di contrastare i nemici spostandosi di punto in punto fino a raggiungere un posto sicuro. Questa divisioni tra le parti mi ha lasciato un po' deluso perchè mi sarebbe piaciuto vedere una trama un po' più articolata: ad esempio la figura malvagia di Nefemberg era riuscitissima e anche la questione dell'uccisione di Kubel era interessante, ma il primo non lo vediamo più e non sappiamo che fine abbia fatto, mentre la seconda viene risolta in maniera troppo rapida, rovinando un po' le attese che avevo per questo conflitto tra i due personaggi.

Parto con il dire che la fonte originale era di fatto quasi tutta su quella che hai individuato come la seconda parte. Le prime scene, quelle di guerra e dove vengono introdotti Nefemberg e Kubel non esistevano. Trattasi di farina del mio sacco, sia per allungare il film, ma soprattutto per evitare di utilizzare l'espediente letterario, in cui la causa scatenante dell'uscita dei "mostri", ci veniva raccontata in due righe. A mio avviso era più evocativo speigarlo visivamente. Quindi Nefemberg ai fini della trama, poteva uscire di scena, assegnando a altri il lavoro di eliminare Kubel. La morte di quest'ultimo è veloce, ma si trattava di farlo uscire di scena con una bella scena cruda. Di fatto però la vicenda è centrata sulla lotta fra gli alpini e gli altri e la sua presenza, come quella degli altri, serviva anche a dare più spazio ai due austriaci trovati nella casa, che nel racconto erano quasi sfondo. Fra le tante non credevo nemmeno che si ponesse attenzione su di loro.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
In compenso comunque è stato fatto un buon lavoro per quanto riguarda gli alpini. Dopo un iniziale smarrimento dovuto all'alto numero di personaggi, sono riuscito a inquadrarli tutti ed è stato interessante assistere ai vari scontri interni, in particolare quello tra Blasi e Brighenti. Forse anche il loro scontro avrebbe meritato un continuo, ma la personalità di Brighenti risulta nettamente superiore e sovrasta quella di Blasi, impedendo che venga fuori un duello (caratteriale) alla pari.

Per aiutare questo smarrimento avevo inserito le miniature a inizio scena. Sul rapporto - scontro fra Brighenti e Blasi, devo chiarire una cosa:
Nel racconto tutti si danno del tu. Cosa che ho trovato inverosimile. Nella mia esperienza militare e parlo del 1996 noi davamo del lei ai nostri superiori. Quindi figurarsi nel 1918 in cui si utilizzava ancora il voi. Proprio tornando poi all'epoca, gli ufficiali erano visti come persone distanti e superiori (appunto), quindi uno scontro aperto fra i due a mio avviso sarebbe stato molto forzato.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Bringhenti viene infatti dipinto come una sorta di eroe. In alcuni casi si esagera nel mostrare la sua sensibilità, penso al pianto in occassione della morte di Weber che mi è parso troppo forzato: lo conosceva da poco tempo e i due erano pur sempre in guerra, mi viene difficile da comprendere la sua reazione.

Capisco il tuo pensiero, però credo che sia da tenere in considerazione alcune cose: i due sono entrambi studenti di lettere, stanno vivendo una situazione traumatica a livello di esperienza. Se già la guerra può dare comportamenti assurdi nei combattenti, sia durante il conflitto stesso, che dopo (sindrome post traumatica), Qui la situazione si aggrava con qualcosa di inconcepibile come dei mostri e potrebbe essere che lui pianga; Weber gli ha ricordato il mondo prima del conflitto.
Però la tua osservazione è comprensibile.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Ma a parte questo l'ho trovato un personaggio molto solido e il suo coraggio viene completamente a galla nel finale, dove chiede di sfidare il re degli orchi. Scena che ha un qualcosa di favolesco e surreale, ma senza risultare poco credibile dato il contesto.
E a proposito di sfide, faccio i complimenti per le scene d'azione che ho trovato davvero ottime. Il sangue scola a fiotti, la pelle viene squarciata senza troppi problemi e la lotta tra Blasi e il "luporso" con tanto di guancia staccata è epica. Ovviamente bella anche la lotta finale contro il re degli orchi, molto classica ma portata avanti facendo stare lo spettatore col fiato sospeso fino all'ultimo colpo.

Anche nelle scene Gore e di Lotta, ho messo qualcosa di mio. Felice che ti siano piaciute. Magari potrei vincere il Chips, per la scena action... :P

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Mi accorgo con un po' di imbarazzo, che io di Lamberto Bava ho visto solo il ciclo di Fantaghirò. Però per rimediare sono andato a leggere un articolo dove viene spiegata la sua filmografia e direi che ci siamo: splatter, esseri mostruosi, fantasy e thriller. Carte in regola quindi per meritarsi un ottimo giudizio (non solo critico ma anche a livello di premi, dato il grande lavoro fatto nell'avvicinarsi al suo stile).

Era la seconda scelta, ma un film del genere non poteva essere diretto che non da lui.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Buoni tutti gli attori. Alessio Boni è molto bravo e ha il giusto physique du rôle e mi sono piaciuti anche Tom Beck e Christian Oliver (per quanto avrei voluto vederli più a lungo in scena). Qualche perplessità per la scelta di Stefano Chiodaroli dato che non riuscivo a scrollarmi di dosso l'immagine di lui vestito da panettiere a Zelig, ma è un problema mio dato che non l'avevo ancora visto in un film (so che ne ha già fatti, anche di buoni).

Purtroppo Chiodaroli o viene associato al panettiere o al carcerato di Belli dentro. Ma ha fatto anche altro. Questa osservazione me l'aspettavo.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Musiche buone, anche se non sempre. In alcune scene il ritmo era inizialmente adatto ma poi cambiava e diventava troppo allegro per la scena, in altre invece si sentiva la differenza eccessiva tra un tipo di musica e l'altro. Ma nel complesso il giudizio è positivo.
Locandina niente male, che sarebbe potuta andare bene anche per Le montagne della follia :P

Quali sono secondo te i pezzi che diventano allegri?

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Voto: 7,5 (7 al sondaggio)

Credo sia uno dei migliori film che Tomcat abbia scritto, perchè l'ho trovato quasi perfetto in tutte le sue parti nel suo scopo di intrattenere il pubblico con azione e splatter. Soggetto accattivante, personaggi interessanti, sceneggiatura che riesce a farti appassionare senza un momento di noia e scene che mi rimarranno impresse nella memoria.
Purtroppo è mancato l'azzardo a puntare a qualcosa di più, non avendo sfruttato bene la componente "guerra": infatti se nella prima parte c'erano degli intrighi tra soldati che potevano suscitare qualche interesse, nella seconda questi scompaiono e infatti al posto dei soldati avrebbero potuto trovarsi anche degli esploratori o chiunque, senza che la trama ne risentisse molto.

Se ci fossero stati esploratori, i mostri non li avrebbero attaccati. I mostri attaccano i soldati, perchè sono quelli che hanno causato la morte dei loro simili. Cosa che viene detta chiaramente nella fine della pellicola.

CITAZIONE (Andrew. @ 29/9/2011, 18:52) 
Non manca certamente un tentativo di riflessione nei riguardi della guerra stessa, che nel finale viene messa in risalto in tutta la sua componente negativa, ma forse non basta a far elevare il film, che rimane per me "solo" un ottimo prodotto di intrattenimento che mi ha fatto divertire come pochi.

p.s. solo io sono riuscito a notare un cameo di Marco Garavaldi? :D

Concludendo volevo fare un film di intrattenimento, senza velleità di grossissimi messaggi, salvo quello che hai accennato anche te nel finale.
Quindi ho colto il segno.
Il mio cameo, questa volta è abbastanza palese, ma chi non mi ha mai incontrato difficilmente potrebbe capire chi sono nella pellicola.
Ringrazio Andrew per la sua regia e felice che quest'anno ho scansato il problema errori di battitura o grammaticali.
 
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Andrew.
view post Posted on 30/9/2011, 11:26




CITAZIONE
Parto con il dire che la fonte originale era di fatto quasi tutta su quella che hai individuato come la seconda parte. Le prime scene, quelle di guerra e dove vengono introdotti Nefemberg e Kubel non esistevano. Trattasi di farina del mio sacco, sia per allungare il film, ma soprattutto per evitare di utilizzare l'espediente letterario, in cui la causa scatenante dell'uscita dei "mostri", ci veniva raccontata in due righe. A mio avviso era più evocativo speigarlo visivamente. Quindi Nefemberg ai fini della trama, poteva uscire di scena, assegnando a altri il lavoro di eliminare Kubel. La morte di quest'ultimo è veloce, ma si trattava di farlo uscire di scena con una bella scena cruda. Di fatto però la vicenda è centrata sulla lotta fra gli alpini e gli altri e la sua presenza, come quella degli altri, serviva anche a dare più spazio ai due austriaci trovati nella casa, che nel racconto erano quasi sfondo. Fra le tante non credevo nemmeno che si ponesse attenzione su di loro.

Invece a me intrigavano parecchio e il modo in cui hai costruito il personaggio di Nefemberg (quasi paragonabile al Christoph Waltz dei Bastardi) mi aveva fatto capire che avrebbe rivestito un ruolo importante nel film. Ma va bene lo stesso.

CITAZIONE
Nel racconto tutti si danno del tu. Cosa che ho trovato inverosimile. Nella mia esperienza militare e parlo del 1996 noi davamo del lei ai nostri superiori. Quindi figurarsi nel 1918 in cui si utilizzava ancora il voi. Proprio tornando poi all'epoca, gli ufficiali erano visti come persone distanti e superiori (appunto), quindi uno scontro aperto fra i due a mio avviso sarebbe stato molto forzato.

Sì, comprensibile quanto dici. Anche se forse in una situazione così surreale non sarebbe inverosimile la possibilità che i gradi e il rispetto andrebbero a farsi friggere e venisse messo in primo piano l'istinto e la sopravvivenza.

CITAZIONE
Purtroppo Chiodaroli o viene associato al panettiere o al carcerato di Belli dentro. Ma ha fatto anche altro. Questa osservazione me l'aspettavo.

Ripeto, limite mio che non ho ancora visto niente di suo, ad esempio ho notato che ha recitato in Vallanzasca (che devo vedere da un pezzo).


CITAZIONE
Quali sono secondo te i pezzi che diventano allegri?

Sarò sincero, non li ricordo e dovrei andarmi a rileggere lo script per trovarli e riascoltarli. Comunque sarà capitato solo una o due volte, appena ho un po' di tempo ci provo a cercarle.

CITAZIONE
Se ci fossero stati esploratori, i mostri non li avrebbero attaccati. I mostri attaccano i soldati, perchè sono quelli che hanno causato la morte dei loro simili. Cosa che viene detta chiaramente nella fine della pellicola.

Sì, è vero, ma intendevo dire che la guerra non è più protagonista della storia come lo era all'inizio della pellicola e passa quindi in secondo piano.

CITAZIONE
Ringrazio Andrew per la sua regia e felice che quest'anno ho scansato il problema errori di battitura o grammaticali.

A dirla tutta qualche errore c'è, come la mancanza di "d" eufoniche o i "là" senza accento. Ma sono cose che non mi impediscono una buona lettura, quindi non li considero per giudicare il film (e non le faccio notare).
 
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canepa
view post Posted on 30/9/2011, 13:20




CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Parto con il dire che la fonte originale era di fatto quasi tutta su quella che hai individuato come la seconda parte. Le prime scene, quelle di guerra e dove vengono introdotti Nefemberg e Kubel non esistevano. Trattasi di farina del mio sacco, sia per allungare il film, ma soprattutto per evitare di utilizzare l'espediente letterario, in cui la causa scatenante dell'uscita dei "mostri", ci veniva raccontata in due righe. A mio avviso era più evocativo speigarlo visivamente. Quindi Nefemberg ai fini della trama, poteva uscire di scena, assegnando a altri il lavoro di eliminare Kubel. La morte di quest'ultimo è veloce, ma si trattava di farlo uscire di scena con una bella scena cruda. Di fatto però la vicenda è centrata sulla lotta fra gli alpini e gli altri e la sua presenza, come quella degli altri, serviva anche a dare più spazio ai due austriaci trovati nella casa, che nel racconto erano quasi sfondo. Fra le tante non credevo nemmeno che si ponesse attenzione su di loro.

Invece a me intrigavano parecchio e il modo in cui hai costruito il personaggio di Nefemberg (quasi paragonabile al Christoph Waltz dei Bastardi) mi aveva fatto capire che avrebbe rivestito un ruolo importante nel film. Ma va bene lo stesso.

Chissà magari un giorno, ritroveremo Nefemberg.... ;)

CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Nel racconto tutti si danno del tu. Cosa che ho trovato inverosimile. Nella mia esperienza militare e parlo del 1996 noi davamo del lei ai nostri superiori. Quindi figurarsi nel 1918 in cui si utilizzava ancora il voi. Proprio tornando poi all'epoca, gli ufficiali erano visti come persone distanti e superiori (appunto), quindi uno scontro aperto fra i due a mio avviso sarebbe stato molto forzato.

Sì, comprensibile quanto dici. Anche se forse in una situazione così surreale non sarebbe inverosimile la possibilità che i gradi e il rispetto andrebbero a farsi friggere e venisse messo in primo piano l'istinto e la sopravvivenza.

Forse questo è stato un mio limite, nel vedere subito il tu, non mi sono posto il problema di una eventuale ribellione.

CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Purtroppo Chiodaroli o viene associato al panettiere o al carcerato di Belli dentro. Ma ha fatto anche altro. Questa osservazione me l'aspettavo.

Ripeto, limite mio che non ho ancora visto niente di suo, ad esempio ho notato che ha recitato in Vallanzasca (che devo vedere da un pezzo).

Siamo in due. Anche io devo vederlo da un pezzo.

CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Quali sono secondo te i pezzi che diventano allegri?

Sarò sincero, non li ricordo e dovrei andarmi a rileggere lo script per trovarli e riascoltarli. Comunque sarà capitato solo una o due volte, appena ho un po' di tempo ci provo a cercarle.

Se ce la fai, se no non importa.

CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Se ci fossero stati esploratori, i mostri non li avrebbero attaccati. I mostri attaccano i soldati, perchè sono quelli che hanno causato la morte dei loro simili. Cosa che viene detta chiaramente nella fine della pellicola.

Sì, è vero, ma intendevo dire che la guerra non è più protagonista della storia come lo era all'inizio della pellicola e passa quindi in secondo piano.

Afferrato il concetto. Però io per esempio ho messo come genere la guerra e non l'horror, perchè oltre a esserci una guerra nel senso canonico del termine, ce n'è una anche contro i mostri.

CITAZIONE (Andrew. @ 30/9/2011, 12:26) 
CITAZIONE
Ringrazio Andrew per la sua regia e felice che quest'anno ho scansato il problema errori di battitura o grammaticali.

A dirla tutta qualche errore c'è, come la mancanza di "d" eufoniche o i "là" senza accento. Ma sono cose che non mi impediscono una buona lettura, quindi non li considero per giudicare il film (e non le faccio notare).

Me lo aveva detto anche mia moglie... Però non ho capito una cosa: in passato Pap diceva che le D eufoniche non si usano. Adesso tu mi dici che mancano, cosa sacrosanta perchè le ho levate tutte.
A questo punto mi chiedo se debbano essere usato o no.
 
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Andrew.
view post Posted on 30/9/2011, 14:51




CITAZIONE
Me lo aveva detto anche mia moglie... Però non ho capito una cosa: in passato Pap diceva che le D eufoniche non si usano. Adesso tu mi dici che mancano, cosa sacrosanta perchè le ho levate tutte.
A questo punto mi chiedo se debbano essere usato o no.

Non si usano quando precedono una parola che iniza per lettera diversa, tipo "e ancora".
Si usano se la parola ha la stessa lettera, tipo "ed ecco".
Ho qualche dubbio per la prima (alcuni usano la d anche in quel caso) ma nel secondo caso serve per forza.
 
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Laury1994
view post Posted on 4/10/2011, 12:52




Regia 8
Di Bava ho visto solo i Fantaghirò, e un po' mi dispiace perché ha fatto tante altre cose interessanti. Comunque, sarà una mia impressione, ma nella realizzazione dei mostri del finale, anche l'esperienza maturata in quella serie deve aver contato qualcosa.

Sceneggiatura: 8
Molto ben sviluppata, questa sceneggiatura. Parte con uno scenario di guerra e passa gradualmente a una lotta tra umani e "antiqua gens", che esplode in un finale pieno di pathos. Mi ha coinvolto parecchio, pur non essendo amante delle immagini splatter che si sono viste.

Soggetto: 8
Non c'è che dire: mischiare un contesto di guerra con l'horror è un'idea decisamente interessante. Se poi se ne da un bel film italiano che racconta anche uno spaccato della nostra storia (tra l'altro geograficamente a me tanto vicino), allora non posso che applaudire.

Cast: 7
Bello e bravo, Alessio Boni è il nome giusto al posto giusto. Conosco poco gli altri, ma mi sembra che siano tutti in parte. Curioso l'utilizzo di Chiodaroli, che ho visto finora solo come comico.

Locandina: 7
Non mi dispiace, anche Tomcat ne ha fatte di migliori, per quel che ho visto.

Musiche: 8
Belle e varie. Alcune, apparentemente fuori contesto, sottolineano invece scene con grande tensione emotiva. Tarantino ci ha insegnato che spesso è una carta vincente.

Sito: --
Deve ancora arrivare, credo.

Voto complessivo: 8
Come ho già detto altre volte, non sono un'amante dei film dell'orrore, soprattutto quando c'è tanto splatter. In questo film, però, seppur presenti le scene forti sono limitate, in favore di giochi di tensione e di lotta che spostano l'attenzione su tutt'altro. Ed è un altro molto interessante, nel complesso.
 
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Clint1994
view post Posted on 4/10/2011, 19:48




ANTIQUA GENS by Clint94

Sinceramente non capisco tutti questi voti così alti. In base alle recensioni che aveva ricevuto, mi si erano create aspettative abbastanza alte su questo film di Tomcat, che poi sono state un po' deluse. Non perché sia un brutto film, ma perché penso che sia semplicemente un buon film e basta, niente di più. La storia in sé è anche abbastanza originale sia per quanto riguarda l'ambientazione sia per quanto riguarda gli antagonisti. È un horror, ma è ambientato durante la prima guerra mondiale, in Italia sul fronte austriaco, dove un gruppo di soldati italiani in missione incrocia delle creature mostruose che cominciano a eliminarli un po' alla volta. I soldati saranno costretti perfino ad allearsi provvisoriamente con alcuni soldati austriaci, prima di scoprire la reale natura dei mostri e le ragioni che li hanno spinto ad attaccare gli uomini. Alla fine, dopo un duello all'ultimo sangue tra il leader dei mostri e il capo dei soldati, i pochi superstiti riusciranno a sopravvivere, con la consapevolezza però che il genere umano è condannato alla rovina. Nel complesso, il film è sicuramente riuscito. Lo script è scorrevole e curato, non annoia, non è pesante e non dura troppo. La prima parte funge da introduzione alla vicenda vera e propria, che inizia quando i soldati guidati da Brighenti partono per la missione. I mostri sono presentati in maniera graduale: prima vediamo solo le tracce del loro operato (la mano mutilata fissata sul tronco) e veniamo a conoscenza di inquietanti notizie su di loro (i racconti di Pezzon); poi li intravediamo, come tozze figure assassine che attaccano i protagonisti e li massacrano con trucchi d'ogni tipo (alcuni dei quali rimandano anche al mito, in particolare all'episodio dell'Odissea delle Sirene); infine li vediamo nel loro reale aspetto. Ed è proprio questa scelta di mostrarceli per come sono davvero, orchi, streghe e mostri, che mi ha deluso. Il fatto che gli antagonisti siano creature magiche e mostruose rimanda più al genere fantasy che all'horror, e nel momento in cui compaiono e sappiamo che quelli sono orchi, cala tutta la tensione e anzi, quando compare il re, mezzo uomo e mezzo cinghiale, mi veniva quasi da ridere. A parte il fatto che personalmente preferisco quando negli horror il nemico è uno (sia esso un killer o un mostro), non mi è piaciuta molto l'idea di fare degli avversari un'intera popolazione di creature fantastiche. Anche i personaggi li ho trovati abbastanza stereotipati: il capo coraggioso (Brighenti), il soldato pauroso che annuncia l'arrivo dei mostri ma non viene creduto (Pezzon), il soldato violento e arrogante che però si riscatta (Biasi). Sono comunque caratterizzati bene, però rientrano in modo eccessivo in determinati stereotipi. Ciò non toglie che ci si affezioni abbastanza a loro. La parte che ho apprezzato di più è quella centrale, quando i soldati italiani si ritrovano nella capanna e sono costretti a convivere con i due austriaci. Una situazione particolare, da cui nascono dinamiche interessanti (anche se ho trovato un po' eccessiva l'uccisione del soldato austriaco da parte di Biasi). Anche le scene di lotta, soprattutto nel finale, sono descritte in modo credibile e riuscito, riescono a coinvolgere davvero il lettore. Ben fatti anche alcuni dettagli splatter (mi ha colpito la morte di Kubel). Non mi hanno convinto invece le musiche: alcune sono perfette (quelle di Philip Glass, in particolare), ma altre rimandano più a film d'azione che horror, sono troppo leggere (tipo Welcome to the jungle). A mio avviso ci volevano musiche più inquietanti, più tetre, per creare un'atmosfera più adatta al film. Il messaggio antimilitarista nel finale è efficace, anche se non particolarmente nuovo. Ben scelto il cast, nel quale spicca ovviamente Alessio Boni, bravo e assolutamente credibile nella parte. Non male la regia di Bava, anche se come ho già detto ho preferito la prima parte alla seconda per il semplice motivo che nella prima parte i mostri riescono a incutere paura, mentre nella seconda no.
Complessivamente, “Antiqua Gens” è un buon film, probabilmente tra i migliori di Tomcat. L'ambientazione nella seconda guerra mondiale è originale e affascinante, la prima parte è notevole e crea una certa tensione, alcune situazioni che si vengono a creare sono particolarmente riuscite (la convivenza con gli austriaci); tuttavia delle musiche non particolarmente adatte, dei personaggi poco originali e degli antagonisti poco credibili inficiano sul risultato finale. È comunque una buona pellicola, ampiamente sufficiente. Parlando di horror, però, Tomcat mi aveva spaventato di più con Snuff (che però nel complesso era meno riuscito come film, mi sa).

VOTO: 7-
 
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Andrew.
view post Posted on 5/10/2011, 12:22




CITAZIONE
Ed è proprio questa scelta di mostrarceli per come sono davvero, orchi, streghe e mostri, che mi ha deluso. Il fatto che gli antagonisti siano creature magiche e mostruose rimanda più al genere fantasy che all'horror, e nel momento in cui compaiono e sappiamo che quelli sono orchi, cala tutta la tensione e anzi, quando compare il re, mezzo uomo e mezzo cinghiale, mi veniva quasi da ridere. A parte il fatto che personalmente preferisco quando negli horror il nemico è uno (sia esso un killer o un mostro), non mi è piaciuta molto l'idea di fare degli avversari un'intera popolazione di creature fantastiche.

Io non sono tanto d'accordo... cioè, stiamo parlando comunque di qualcosa di soprannaturale. Quindi che differenza fa se il cattivo della situazione è il mostro della laguna, un vampiro, uno zombie, o un orco? Anzi, secondo me proprio gli orchi sono delle creature horror per eccellenza perchè i primi a essere apparsi come tali nella letteratura (penso alle favole). Stesso discorso per le streghe, che non sono solo quelle de Il mago di Oz o delle commedie, ma vere creature orrorifiche (e infatti ho apprezzato la loro descrizione non classica, col viso coperto dal mantello).
 
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Clint1994
view post Posted on 5/10/2011, 20:35




CITAZIONE (Andrew. @ 5/10/2011, 13:22) 
CITAZIONE
Ed è proprio questa scelta di mostrarceli per come sono davvero, orchi, streghe e mostri, che mi ha deluso. Il fatto che gli antagonisti siano creature magiche e mostruose rimanda più al genere fantasy che all'horror, e nel momento in cui compaiono e sappiamo che quelli sono orchi, cala tutta la tensione e anzi, quando compare il re, mezzo uomo e mezzo cinghiale, mi veniva quasi da ridere. A parte il fatto che personalmente preferisco quando negli horror il nemico è uno (sia esso un killer o un mostro), non mi è piaciuta molto l'idea di fare degli avversari un'intera popolazione di creature fantastiche.

Io non sono tanto d'accordo... cioè, stiamo parlando comunque di qualcosa di soprannaturale. Quindi che differenza fa se il cattivo della situazione è il mostro della laguna, un vampiro, uno zombie, o un orco? Anzi, secondo me proprio gli orchi sono delle creature horror per eccellenza perchè i primi a essere apparsi come tali nella letteratura (penso alle favole). Stesso discorso per le streghe, che non sono solo quelle de Il mago di Oz o delle commedie, ma vere creature orrorifiche (e infatti ho apprezzato la loro descrizione non classica, col viso coperto dal mantello).

Mah, guarda, probabilmente hai ragione... Però, non so, a me il film ha fatto quest'effetto. L'idea di fare dei cattivi un intero popolo di orchi, mostri e streghe l'ho trovata eccessiva, poco credibile... Non so, forse è solo per la mia concezione del genere, per gusti personali
 
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34 replies since 24/9/2011, 12:02   1031 views
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