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Festival di Roma: Io e Te
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Festival di Roma: Io e Te, Three Pines Pictures

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canepa
view post Posted on 27/9/2011, 16:22 by: canepa




RECE FLASH by Tomcat: IO E TE
Una storia di drammi adolescenziali


Regia: 75 Dopo un affresco a ampio respiro come Baaria, il regista siciliano dirige una storia da microcosmo, con pochi personaggi, ma sentita. Una regia lieve come un passaggio sulle punte dei piedi, che lascia spazio a quella che potrebbe sembrare una piccola vicenda, ma che i protagonisti è tutto il loro mondo.
Sceneggiatura: 77 Partiamo con il fatto che lo script è scritto in maniera corretta e non ho trovato errori di sorta. Inoltre a mio avviso anche l’impaginazione è ottima. Dopo l’esordio di Queen’s Hotel, che era già buono, qui la produttrice fa un balzo in avanti, offrendoci una storia convincente e senza troppi buchi, come la precedente. Una storia dal ritmo blando (come molti film di questo festival), che ha dalla sua una certa cortezza, che a mio avviso ha giovato alla riuscita della pellicola. Forse si poteva dire qualcosa di più su Olivia; ma in quel caso forse si sarebbe perso quella sensazione di disagio che ci offre il finale della pellicola. Una storia che mette in campo di fatto solo due attori che sono protagonisti assoluti, con gli altri a far da sfondo. Ma anche nelle loro piccole parti, non stonano. Addirittura mi è sembrato di sentire di conoscere il personaggio di Quartullo, che si vede per qualche secondo in una sola scena. Buona quindi la caratterizzazione dei personaggi, così come i dialoghi, che ho trovato spigliati e mai forzati. Una storia che ci mostra le difficoltà di un ragazzino a avere rapporti sociali con i coetanei, anche se lo desidererebbe.
Devo dire che quando sono arrivato in fondo, tanto ero rimasto affascinato dalle vicende dei due, che non mi ricordavo nemmeno l’inizio del film.
Soggetto:80 Una storia che non lancia nessun messaggio di alta caratura. Ma è una storia che ci mostra in maniera credibile ciò che può essere la vita di due adolescenti, che seppur essendo profondamente diversi, si ritrovano per un attimo a sfiorare la felicità. Cosa che emerge nella magnifica scena della danza sulle note della donna cannone. Una felicità che passa da una bugia; una felicità che arriva dopo un grosso dolore fisico (nell’immediato) e soprattutto da una carenza di affetto a monte. Una storia comune, ma non banale, che riesce a smuovere qualcosa dentro. Una storia che ci parla di un problema importante come la droga e le promesse vane che si porta dietro. Una storia che parla di una crisi che non viene capita fino in fondo da chi ti ama e che cerca di risolverla solo nel momento di richiesta di aiuto. Una storia che ha un finale amaro, che ti colpisce allo stomaco.
Cast: 77 Bastano due attori a fare un cast? Decisamente. Grandissima sorpresa per l’interpretazione di Centioni (che odiavo cordialmente per il personaggio dei Cesaroni, per quel poco che avevo visto), qui offre un personaggio opposto e non è poco per uno della sua età. Ancora meglio l’interpretazione della Torresi, che aveva il ruolo più drammatico e più impegnativo. Gli altri seppur con la faccia giusta, sono solo delle fugaci apparizioni.
Locandina: 65 Se la cantina, che è l’ambiente principe della vicenda è una idea vincente. Le spruzzate nere in alto e in basso non mi hanno convinto. Inoltre le scritte dei protagonisti in fondo alla loca non si leggono.
Musiche: 75 Colonna Sonora monografica di De Gregori, che la sceneggiatrice ha scelto, ritengo più per ciò che diceva il testo, che per la natura della musica stessa. Proprio per questa ragione, non tutti i brani mi hanno convinto, ma su due pezzi non posso che complimentarmi per la scelta: La Donna cannone del ballo e finestre di dolore. Seppur non amando le ripetizioni dei brani, la scelta di riutilizzare La donna cannone sul finale, è una scelta che credo volgia richiamare quel momento di felicità che hanno vissuto Olivia e Lorenzo e che è solo un ricordo.
Sito: N/A
Voto complessivo: 75/100 Io e Te è un ottimo esempio di quello che la cinematografia italiana può proporre con successo e senza che debba essere un cinepanettone. Uno spaccato di vita reale, che sicuramente colpisce chiunque sia stato adolescente. In ogni caso anche se così non fosse, la storia è interessante e si fa vedere con grande piacere, con una scena memorabile come quella del ballo sul finale. Un miglioramento notevole in confronto al film precedente.
 
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