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Festival di Roma: Io e Te
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Festival di Roma: Io e Te, Three Pines Pictures

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World ^_^
view post Posted on 22/9/2011, 14:52




E tocca alla Three Pines Pictures, che per la sua prima partecipazione al Festival di Roma porta un film italiano diretto da Giuseppe Tornatore!


www.worldent.altervista.org/Iote.htm

A breve la consueta conferenza stampa, con Laury che risponderà alle domande dei nostri giornalisti.

Buona visione!

 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 22/9/2011, 16:33




ho letto il libro, e sapevo cosa aspettarmi.
il personaggio di Lorenzo mi è sempre piaciuto, un ragazzo che pur di non dare dispiacere alla madre si rintana in cantina facendole credere di stare in settimana bianca con dei compagni di scuola, anche se quella settimana, grazie all'arrivo della sorellastra, gli darà un'occasione per evolversi. Un tipico personaggio da racconto di formazione, ma molto particolare in un certo senso. Bravo l'attore che lo interpreta, come è brava Nina Torresi nella parte della sorella Olivia, che nel suo piccolo e senza saperlo, aiuta il nostro protagonista a crescere. Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, ma è anche realistico nella maggior parte dei casi.
Sulla colonna sonora avrei da ridire: a me De Gregori piace molto, però avrei variato un po'
Voto 6,5. 7 nel sondaggio.
 
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canepa
view post Posted on 22/9/2011, 17:52




CONFERENZA STAMPA
1) All’esordio agli awards, hai vinto due premi. Adesso esordisci al Festival di Roma; quali sono le speranze di vincere qualche premio?
Accidenti, non oso sperare tanto. Ci sono così tanti produttori, tutti bravissimi... Però l'ho curato molto, questo film. Confido in buone critiche.

2) Quali sono le sensazioni di esordire in un festival?
Sono quasi più emozionata di quando ho esordito al cinema virtuale. Sembra una manifestazione molto sentita...

3) Il genere che verrà rappresentato per la maggiore a questo festival è il drammatico. Secondo te qual’è la ragione di tanti film dello stesso genere?
Io credo che la ragione stia nel fatto che all'interno del genere "drammatico" ci sta un po' di tutto. E poi, via, si addice molto a un Festival...

4) Un film tutto italiano; una scelta che in passato ha pagato poco a livello di premi. Credi che possa essere un problema anche in questo caso?
Non saprei proprio. Non ho molta esperienza in merito. Però Niccolò Centioni e Nina Torresi hanno due bellissimi personaggi e credo possano dare del filo da torcere anche alle star internazionali.

rudi10
Centioni sul red carpet prima della visione del film

5) Tornatore è un regista che ai festival ha vinto abbastanza. Come mai hai affidato a lui la regia del tuo film?
Perchè solo un regista di esperienza come lui poteva tirare fuori il meglio da questi due ragazzi. E' stata una prova impegnativa, per loro e ci voleva una guida sicura.

Giuseppe-Tornatore
Il regista Giuseppe Tornatore che a causa di problemi tecnici, parla al pubblico tramite un megafono

6) Chi porterai con te sul Red Carpet?
I due giovani protagonisti, sicuramente. Sono loro le star.

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La Torresi sorride al pubblico sul red carpet

7) Il pregio e il difetto principale del tuo film.
Il pregio... credo sia un film "vero", che dentro la situazione assurdamente atipica racconta una storia da dramma della porta accanto. Il difetto... forse che si svolge pratiamente tutto in una stanza: potrebbe annoiare qualcuno.

8) Quando uscirà il tuo film nelle sale?
Questo mese lo mando in sviluppo... Direi novembre.

9) Pronostico secco: chi vince il festival?
E chi lo sa...? Io, non credo. Forse dell'amore e degli altri demoni, che è attesissimo da tutti.
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Andrew.
view post Posted on 23/9/2011, 14:01




Recensione della Chimera.


Ho iniziato a leggere questo film senza sapere minimamente di cosa parlasse (forse non avevo letto in precedenza la trama o non la ricordavo) e dal titolo mi aspettavo una commedia romantica all'italiana, per cui sono rimasto piacevolmente sopreso nel leggere un film così "piccolo" e intenso, anche perchè mi ha riportato al passato, dato che anch'io al mio primo festival di Roma avevo portato una storia italiana dove protagonista era un ragazzo con dei problemi.
Non so se questa storia sia originale o tratta da un libro, in ogni caso la trama mi ha molto colpito. Un ragazzo che non riesce a provare empatia nei confronti delle altre persone si rintana un fine settimana in una cantina per ritagliarsi uno spazio tutto personale e sfuggire dalla pressione dell'ambiente esterno. Nel farlo incapperà però in un imprevisto, la presenza della sorellastra e dei suoi problemi che scombineranno i suoi piani e non solo quelli.
Mi è piaciuto il modo in cui sono tratteggiati i due protagonisti e in particolare Lorenzo, la cui malattia viene descritta in modo molto realistico anche dal punto divista medico (la sto studiando proprio in questi giorni :P). Non è facile entrare in sintonia con questo personaggio che all'apparenza risulta antipatico, ma a poco a poco lo si scopre nelle sue debolezze e nei suoi problemi. Scopriamo infatti che non ha deciso di nascondersi per stare solo, ma per non privare la madre della gioia di saperlo con altri ragazzi e perchè anch'esso aveva voglia di stare con loro. Ben descritta anche Olivia che scopriamo avere problemi di droga, una ragazza che cerca di darsi da fare per superare questo momento e smettere definitivamente. E a tal proposito ho trovato molto triste il finale, dove la promessa fatta a Lorenzo non è stata mantenuta.
Sceneggiatura scritta benissimo e realistici i dialoghi. Fossi stato al posto della produttrice, avrei cercato di ampliare un po' di più la storia, magari alternando maggiormente momenti dell'adolescenza a quelli dove Lorenzo era più adulto, perchè effettivamente non sappiamo alla fine cosa ne è stato di lui, se è riuscito a superare i suoi problemi e non sappiamo nemmeno molto di Olivia e del perchè ha ripreso a drogarsi.
Giuseppe Tornatore alla regia non saprei se giudicarla una buona scelta. Non si può dire che non abbia fatto film di piccolo stampo (penso a Una pura formalità), eppure oggi lo vedo più propenso a storie ad ampio respiro e avrei scelto qualche altro regista. Ottimo invece il lavoro per il cast. I due attori protagonisti non li conoscevo ma hanno i visi giusti per le parti. Brava anche Lunetta Savino nel ruolo di madre oppressiva ma amorevole, mentre per gli altri personaggi io avrei anche evitato di ingaggiare degli attori, dato che compaiono solo in poche scene.
Apprezzabile la scelta di affidare l'intera colonna sonora a DeGregori, in ogni caso le canzoni sono sempre al punto giusto.
La locandina è carina, ma secondo me non rispecchia al massimo lo spirito del film.

Voto: 7



Dopo il buon esordio con un giallo, Laury ci propone una storia drammatica e di formazione che ho trovato molto realistica e intensa grazie a due personaggi combattuti e sfaccettati. Il soggetto avrebbe meritato forse un respiro più ampio perchè c'erano le basi per un film di altissimo livello, invece mantiene un profilo basso senza strafare. In ogni caso riesce a raggiungere picchi notevoli dal punto di vista emotivo in almeno due scene (quella dove litigano e quella dove ballano sotto le note di "La donna cannone") e in definitiva riesce a lasciare qualcosa nello spettatore, che non è poco (anzi, è tutto quello che personalmente chiedo a un film).
 
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view post Posted on 24/9/2011, 18:12
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Critico

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Io e te è stata un’autentica sorpresa. Di Ammaniti avevo letto Come Dio Comanda e Ti prendo e ti porto via, quindi sapevo più o meno che storia aspettarmi. Ma sapevo anche che sarei potuto incorrere in una cocente delusione, come capitato con la trasposizione cinematografica di Come Dio comanda. In questo caso devo dire che il film riesce nell’intento di descrivere perfettamente quel microcosmo popolato da due sole persone, entrambe però dalla personalità estremamente complessa.
Io e te è un racconto di formazione e in quanto tale non necessità di un intreccio particolarmente articolato (eppure non manca neanche un colpo di scena quando scopriamo della dipendenza di Olivia). Punta tutto sulla caratterizzazione dei protagonisti: Lorenzo, un ragazzo “problematico”, chiuso nel proprio guscio e Olivia, una ragazza che ha un rapporto tormentato con suo padre e troppo spesso si caccia nei guai.
A parte qualche flashback e qualche scena, l’intero film è ambientato in una cantina dove Lorenzo si rinchiude in modo da far credere a sua madre di essere andato in settimana bianca con i suoi amici. Nonostante ciò il film regala momenti davvero toccanti, grazie a due protagonisti assolutamente credibili e teneri nelle loro fragilità e nei loro comportamenti bizzarri.
Il film è piuttosto breve, ma non credo che manchi qualcosa. Tutto è tratteggiato a dovere, anche i personaggi secondari come la madre e, seppur in misura minore, il padre.
Il finale: amaro, un po’ crudele e inaspettato. Ammetto che un happy ending ci sarebbe stato bene, ma personalmente ho una passione per i finali “tristi”, quindi mi sento di promuoverlo.

Tornatore alla regia forse può suonare un po’ fuori posto se si pensa alla sua produzione più recente, ma ripensando a qualche film del passato ci può stare.
Molto bravi i due protagonisti: Niccolò Centioni, in un ruolo tutt’altro che facile e Nina Torresi capace di dare credibilità a un personaggio all’apparenza meno tormentato ma altrettanto fragile.

Musiche forse un po’ troppo “monotematiche”, nel senso che forse io avrei variato di più con gli autori. Ci sono comunque delle scene in cui l’accompagnamento è da pelle d’oca (ovviamente mi riferisco alla scena con “La donna cannone”).

Locandina molto carina, sembra quasi la copertina di un libro.

Io e te è un film che, pur nella sua brevità ed essenzialità, riesce a emozionare e commuovere, grazie a una storia ben costruita e a personaggi estremamente fragili e teneri a cui è impossibile non affezionarsi. Complimenti quindi a Laury, che già alla sua seconda occasione, riesce a portare un film così riuscito ed emozionante. 8
 
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Atamàz
view post Posted on 25/9/2011, 11:06




Migliora a vista d’occhio la nostra esordiente del semestre scorso. Al suo secondo film, Laury si presenta con un soggetto da nomination e il risultato è sorprendente. Un film “piccolo”, girato quasi interamente in una cantina, ma dai contenuti emotivi elevatissimi. Merito certamente del romanzo di Ammaniti, ma anche di una sceneggiatura capace di valorizzarlo.
La vera testa d’ariete di questa pellicola è la caratterizzazione dei due personaggi principali, Lorenzo e Olivia. Due ragazzi complessi, pieni di problemi, ma estremamente sensibili e drammaticamente “veri”. Complimenti alla produttrice per essere stata capace di mostrarli in diverse loro sfaccettature, come in una carrellata di fotografie emotive che insieme vanno a comporre un album di quelli da conservare a lungo nella memoria.
Il finale lascia un groppo alla gola che fa davvero fatica ad andarsene via. Io, da fan degli happy end, probabilmente lo avrei modificato, ma capisco che probabilmente il messaggio che si vuole trasmettere è molto più efficace così.
I due attori, Niccolò Centioni e Nina Torresi, hanno i volti giusti per interpretare Lorenzo e Olivia e anche Lunetta Savino si distingue in maniera interessante nel ruolo della madre di Lorenzo (anche se il suo è un lavoro prevalentemente di doppiaggio, visto che è più presente al telefono che di persona).
Tornatore alla regia è un nome quasi fin troppo altisonante, visti i suoi ultimi lavori. Ma se consideriamo che nella realtà stanno iniziando proprio in questi giorni le riprese di questo film, che dietro la macchina da presa c’è Bertolucci e che, se non ho capito male, verrà realizzato addirittura in 3D, allora forse Tornatore non è una scelta così azzardata.
Curiosa la scelta della colonna sonora, tutta composta da brani di De Gregori. La scena in cui Lorenzo e Olivia ballano sulle note della donna cannone, si candida prepotentemente a miglior scena musicale del semestre, a mio avviso: è di un’intensità vertiginosa.
Carina la locandina, con protagonista la cantina che fa da ambiente all’intero film.
 
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Andrew.
view post Posted on 25/9/2011, 12:16




CITAZIONE
Ma se consideriamo che nella realtà stanno iniziando proprio in questi giorni le riprese di questo film, che dietro la macchina da presa c’è Bertolucci e che, se non ho capito male, verrà realizzato addirittura in 3D

:wacko: ?
 
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Atamàz
view post Posted on 25/9/2011, 12:28




CITAZIONE (Andrew. @ 25/9/2011, 13:16) 
CITAZIONE
Ma se consideriamo che nella realtà stanno iniziando proprio in questi giorni le riprese di questo film, che dietro la macchina da presa c’è Bertolucci e che, se non ho capito male, verrà realizzato addirittura in 3D

:wacko: ?

http://www.cineblog.it/post/28245/bernardo...-ammaniti-in-3d

console
 
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canepa
view post Posted on 27/9/2011, 16:22




RECE FLASH by Tomcat: IO E TE
Una storia di drammi adolescenziali


Regia: 75 Dopo un affresco a ampio respiro come Baaria, il regista siciliano dirige una storia da microcosmo, con pochi personaggi, ma sentita. Una regia lieve come un passaggio sulle punte dei piedi, che lascia spazio a quella che potrebbe sembrare una piccola vicenda, ma che i protagonisti è tutto il loro mondo.
Sceneggiatura: 77 Partiamo con il fatto che lo script è scritto in maniera corretta e non ho trovato errori di sorta. Inoltre a mio avviso anche l’impaginazione è ottima. Dopo l’esordio di Queen’s Hotel, che era già buono, qui la produttrice fa un balzo in avanti, offrendoci una storia convincente e senza troppi buchi, come la precedente. Una storia dal ritmo blando (come molti film di questo festival), che ha dalla sua una certa cortezza, che a mio avviso ha giovato alla riuscita della pellicola. Forse si poteva dire qualcosa di più su Olivia; ma in quel caso forse si sarebbe perso quella sensazione di disagio che ci offre il finale della pellicola. Una storia che mette in campo di fatto solo due attori che sono protagonisti assoluti, con gli altri a far da sfondo. Ma anche nelle loro piccole parti, non stonano. Addirittura mi è sembrato di sentire di conoscere il personaggio di Quartullo, che si vede per qualche secondo in una sola scena. Buona quindi la caratterizzazione dei personaggi, così come i dialoghi, che ho trovato spigliati e mai forzati. Una storia che ci mostra le difficoltà di un ragazzino a avere rapporti sociali con i coetanei, anche se lo desidererebbe.
Devo dire che quando sono arrivato in fondo, tanto ero rimasto affascinato dalle vicende dei due, che non mi ricordavo nemmeno l’inizio del film.
Soggetto:80 Una storia che non lancia nessun messaggio di alta caratura. Ma è una storia che ci mostra in maniera credibile ciò che può essere la vita di due adolescenti, che seppur essendo profondamente diversi, si ritrovano per un attimo a sfiorare la felicità. Cosa che emerge nella magnifica scena della danza sulle note della donna cannone. Una felicità che passa da una bugia; una felicità che arriva dopo un grosso dolore fisico (nell’immediato) e soprattutto da una carenza di affetto a monte. Una storia comune, ma non banale, che riesce a smuovere qualcosa dentro. Una storia che ci parla di un problema importante come la droga e le promesse vane che si porta dietro. Una storia che parla di una crisi che non viene capita fino in fondo da chi ti ama e che cerca di risolverla solo nel momento di richiesta di aiuto. Una storia che ha un finale amaro, che ti colpisce allo stomaco.
Cast: 77 Bastano due attori a fare un cast? Decisamente. Grandissima sorpresa per l’interpretazione di Centioni (che odiavo cordialmente per il personaggio dei Cesaroni, per quel poco che avevo visto), qui offre un personaggio opposto e non è poco per uno della sua età. Ancora meglio l’interpretazione della Torresi, che aveva il ruolo più drammatico e più impegnativo. Gli altri seppur con la faccia giusta, sono solo delle fugaci apparizioni.
Locandina: 65 Se la cantina, che è l’ambiente principe della vicenda è una idea vincente. Le spruzzate nere in alto e in basso non mi hanno convinto. Inoltre le scritte dei protagonisti in fondo alla loca non si leggono.
Musiche: 75 Colonna Sonora monografica di De Gregori, che la sceneggiatrice ha scelto, ritengo più per ciò che diceva il testo, che per la natura della musica stessa. Proprio per questa ragione, non tutti i brani mi hanno convinto, ma su due pezzi non posso che complimentarmi per la scelta: La Donna cannone del ballo e finestre di dolore. Seppur non amando le ripetizioni dei brani, la scelta di riutilizzare La donna cannone sul finale, è una scelta che credo volgia richiamare quel momento di felicità che hanno vissuto Olivia e Lorenzo e che è solo un ricordo.
Sito: N/A
Voto complessivo: 75/100 Io e Te è un ottimo esempio di quello che la cinematografia italiana può proporre con successo e senza che debba essere un cinepanettone. Uno spaccato di vita reale, che sicuramente colpisce chiunque sia stato adolescente. In ogni caso anche se così non fosse, la storia è interessante e si fa vedere con grande piacere, con una scena memorabile come quella del ballo sul finale. Un miglioramento notevole in confronto al film precedente.
 
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Laury1994
view post Posted on 30/9/2011, 15:12




Ringrazio tutti per le belle recensioni. Mi sembra che il film sia piaciuto un po' a tutti e la cosa mi fa molto piacere.

Giusto un paio di cose che son state dette: alcuni dettagli sul "futuro" di Lorenzo e Olivia potevano essere descritti, in effetti. Un po' colpa mia, magari, che mi sono attenuta fedelmente al libro di Ammaniti. Però, riguardo al dubbio di Andrew, se Lorenzo ha superato o meno i suoi problemi, speravo di aver dato risposta (a mio avviso positiva) facendo notare che una volta adulto è vestito in maniera ben curata, ha affrontato un viaggio in albergo da solo, ha un'aria più sicura di sé... Però forse ci voleva qualcosa in più.

Per le musiche, ho deciso per una colonna sonora interamente composta da De Gregori per sottolineare che il film è ambientato a Roma. Tra l'altro è un cantautore che mi piace tantissimo (mio padre ha tutti i suoi album) e ho addirittura sostituito, nella scena del ballo, la canzone che Olivia mette sul giradischi (che era "Montagne verdi" di Marcella Bella). Sono felicissima che vi sia piaciuta quella scena sotto le note della donna cannone! Mentre la scrivevo, me la immaginavo e mi complimentavo con me stessa!! :P :P
Scherzi a parte, si tratta di una bellissima canzone e, come ha detto Tomcat, il fatto che sia anche la sigla dei titoli di coda, significa che è il momento più importante dell'intero film. Almeno così lo vedo io...
 
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Andrew.
view post Posted on 30/9/2011, 18:11




CITAZIONE (Laury1994 @ 30/9/2011, 16:12) 
Ringrazio tutti per le belle recensioni. Mi sembra che il film sia piaciuto un po' a tutti e la cosa mi fa molto piacere.

Giusto un paio di cose che son state dette: alcuni dettagli sul "futuro" di Lorenzo e Olivia potevano essere descritti, in effetti. Un po' colpa mia, magari, che mi sono attenuta fedelmente al libro di Ammaniti. Però, riguardo al dubbio di Andrew, se Lorenzo ha superato o meno i suoi problemi, speravo di aver dato risposta (a mio avviso positiva) facendo notare che una volta adulto è vestito in maniera ben curata, ha affrontato un viaggio in albergo da solo, ha un'aria più sicura di sé... Però forse ci voleva qualcosa in più.

Uhm, secondo me non sono elementi tanto significativi per dire che è guarito. Anche da ragazzo avrebbe potuto viaggiare da solo (anzi, gli piaceva stare da solo e ha addirittura allestito una piccola truffa verso la madre per farlo) e non mi era sembrato particolarmente trasandato. Comunque sicuramente si vede che è più maturo e sicuro, questo sì.
 
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view post Posted on 2/10/2011, 14:22

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Riposato e rilassato dopo la settimana tremenda fra il 20 e il 27, il pomeriggio del 28 lo dedico al recupero del secondo film di Laury. Arrivo alla fine che sono decisamente commosso, perciò scendo in portineria e chiedo all'albergo se la signorina è ancora lì. Purtroppo mi dicono che è partita poco dopo la proiezione. Pazienza, vuol dire che le farò i complimenti per mail.

Non ho mai letto Ammaniti, ma decisamente quest'autore mi incuriosisce e prima o poi...chissà. Intanto, si nota con piacere la crescita di Laury: se Queen's Hotel difettava un po' nella costruzione della trama, troppo breve, questa è perfetta, e credo sia un'efficace riduzione del romanzo, di cui coglie la bizzarra e straziante poesia. La storia della fuga e della convivenza di Lorenzo e Olivia, fratellastri in fuga da una famiglia apparentemente normale ma evidentemente preda di forti tensioni (e qui, qualche approfondimento sulla figura paterna credo andasse fatta), colpisce veramente tanto, evitando molti colpi bassi alla lacrima dello spettatore e diventando quasi astratta (tre quarti del film sono ambientati in cantina). Lo script è scritto benissimo, le canzoni di De Gregori sono un commovente tocco di classe, e gli attori sono perfetti. Tornatore, di nuovo alla regia di un film piccolo dopo il kolossal Baarìa, si conferma forse come l'unico vero regista che abbiamo attualmente in Italia, assieme a Placido.

Aspettiamo adesso il terzo film, che è di solito quello della consacrazione. E intanto io mi preparo psicologicamente allo scontro che, prevedo, vedrà me e Laury combattere per Vampires: sono infatti cominciate ufficialmente le riprese del mio film di vampiri anti-Twilight.

VOTO: 75/100 (7 al sondaggio)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 7/10/2011, 16:20




Regia: Tornatore. Non è propriamente uno dei miei registi preferiti, o meglio, lo rispetto perché cerca di tentare cose che altri registi (con qualche eccezione) non provano, anche se poi alle intenzioni non seguono risultati concreti (vedi Baarìa). Qui il suo lavoro mi è parso buono, privo della grandeur che caratterizzava il suo ultimo citato film e proprio per questo l'ho apprezzato. In più bisogna dire che pur essendo quasi tutto concentrato nell'angusto spazio della cantina, il film non annoia.
Sceneggiatura: Queen's Hotel mi aveva lasciato l'idea che Laury fosse una ragazza con del talento e questa sua nuova sceneggiatura me lo conferma. Per quanto lunga, ho seguito il film con interesse. I dialoghi mi son sembrati tutti realistici e il rapporto che si instaura tra Lorenzo e la sorellastra è raccontato in maniera realistica, e il finale mi è piaciuto molto.
Soggetto: Il romanzo non l'ho letto, ma proverò a recuperarlo. Di Ammaniti ho Ti prendo e ti porto via e pur non avendolo letto ho sempre carezzato l'idea di farne un film.
Cast: Ben fatto, anche se Davoli si limita a una comparsata. I due giovani protagonisti sono bravi (soprattutto lui, in un ruolo non facile), come la Savino (a cui viene dato il giusto spazio), la dimostrazione che in Italia buoni attori ci sono (e che mancano le storie e il coraggio di affrontarle). Resto del cast nella norma.
Locandina: Forse è un po' da “film fantastico”, anche se lascia presagire il luogo in cui si svolgerà la storia.
Musiche: Monotematiche, ma De Gregori è un valido cantautore e il suo cavallo di battaglia è poesia pura (ed è una canzone che se ascolto, ascolto sempre con piacere).
Sito: Non c'è
Voto complessivo: 7,5
 
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Clint1994
view post Posted on 7/10/2011, 20:53




IO E TE by Clint94

La trasposizione cinematografica di “Io e te” di Ammaniti ha una storia particolare. Io ho letto il libro durante le ultime vacanze di Natale e ho pensato a una possibile trasposizione per Cinematik; poi ho scoperto che anche Freddy aveva la stessa idea e avevamo iniziato ad accordarci per una co-produzione, che doveva avere Francesca Archibugi o Gabriele Salvatores alla regia e, come protagonisti, Vittorio Lomartire nel ruolo di Lorenzo e Martina Stella nel ruolo di Olivia. Poi non se n'è più fatto niente e mi sono dedicato ad altri progetti, ma ho saputo che anche nella realtà Bertolucci sta lavorando alla trasposizione. Ed ora ecco che a sorpresa salta fuori Laury, che, al suo secondo film, ci propone questa storia. Avendo letto il libro poco tempo fa, ricordavo bene la storia e tutto il suo svolgimento, ma ero curioso di vedere come avrebbe lavorato Laury per la trasposizione. Devo dire che, alla fine, il risultato è ottimo. Laury taglia parecchi flashback di Lorenzo e qualche altra parte del libro, ma riesce a restare fedele allo spirito del libro e soprattutto riesce a rendere benissimo la complessa psicologia del protagonista, Lorenzo, un personaggio veramente credibile, sfaccettato, pieno di sfumature. Raramente, leggendo un libro, ho trovato caratterizzazioni di adolescenti riuscite quanto quella di Lorenzo. È un personaggio assolutamente realistico: viziato, scontroso, antipatico, eppure allo stesso tempo in grado di suscitare così tanta tenerezza. Anche il suo rapporto morboso con la madre, da cui non riesce a distaccarsi, è reso molto bene nel film. Ma il tema centrale del film come nel libro è l'evolversi del rapporto che Lorenzo instaura con la sorellastra Olivia, una ragazza solare e intelligente, ma segnata dal rapporto tormentato col padre che l'ha abbandonata e dipendente dalla droga. Nei tre giorni che Olivia e Lorenzo passeranno insieme nella cantina, lei lotterà contro l'astinenza, scoprirà il lato migliore del fratellastro e insegnerà a lui l'importanza di essere indipendenti e di aprirsi alla vita. E Lorenzo alla fine capirà: capirà di soffrire davvero per la mancanza di amici e uscirà da quest'esperienza più maturo e consapevole. Devo dire che, nonostante conoscessi già la storia, ho letto tutto con estremo interesse, mi sono fatto coinvolgere come se fosse la prima volta che la leggevo, mi sono appassionato, non mi sono mai annoiato. E soprattutto, nel finale, quando Olivia induce Lorenzo a ballare, e poi quando Lorenzo si “confessa” e dormono abbracciati, il film è riuscito davvero ad emozionarmi. Tra l'altro, nella scena del ballo, Laury ha avuto la splendida idea di mettere in sottofondo “La donna cannone” di DeGregori, e le parole della canzone, che canta Olivia, sembrano davvero riferirsi a Lorenzo, come un invito. Buone anche il resto delle musiche.
La parte meno riuscita è forse quella in cui Lorenzo va da sua nonna in ospedale, che nel libro era molto più ricca. In particolare, è stata tagliata la storia che Lorenzo inventa e racconta alla nonna, che a me nel libro era piaciuta moltissimo. È comprensibile però che Laury l'abbia tagliata, perché in effetti era difficile da rendere, era poco cinematografica. Però in questo modo l'intera scena perde di significato, viene sminuita.
Per il resto, ho poco da criticare. I due attori protagonisti sono ottimi, ma non poteva essere altrimenti vista la loro caratterizzazione così riuscita. Brava anche l'attrice che interpreta la madre.
Tornatore alla regia alla fine ci sta, anche se in effetti ultimamente ha sempre diretto progetti più grandi. Però quasi sempre nei suoi film il protagonista è un ragazzo. Insomma, alla fine è buona scelta. In definitiva, mi congratulo con Laury per l'ottima trasposizione. “Io e te” è una pellicola assolutamente riuscita, sicuramente un passo avanti da Queen's Hotel, che era già un buon film. Lo ritengo uno dei migliori film del festival.

VOTO: 7,5
 
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Oren productions
view post Posted on 5/1/2012, 00:00




Ho cominciato a leggerlo convinto di fermarmi a metà per poi continuare oggi, ma non ci sono riuscito, ed è filato via tutto in colpo solo, senza soste e pause.
io e Te è un film di breve durata, con una storia molto semplice che non riserva grossi colpi di scena eccezione fatta per il finale.
Lorenzo è un ragazzino molto introverso, che pur di non dare una delusione alla madre, mette in scena una settimana bianca che lui in realtà passerà chiuso nella sua cantina.
Quello sarà il suo mondo, Coca cola, Nutella e Playstation saranno il suo svago, finché non salta fuori Olivia, la sorellastra con problemi di dipendenza dalla droga che cercherà rifugio nella cantina/rifugio di Lorenzo.
Ed è qui che il film cambia marcia, vedere Lorenzo e Olivia legare a poco a poco, il loro rapporto in quella strana circostanza con Olivia in preda alle crisi di astinenza si fortifica, Lorenzo rischia addirittura di far saltare la copertura per aiutarla.
Ed è in questa fase del film che ci si affeziona ai personaggi, tanto da restarci veramente male quando alla fine si scopre che Olivia purtroppo non ha sconfitto la dipendenza, ed a distanza di anni Lorenzo deve purtroppo accettare la morte della sorella.
Un film molto intenso, che sicuramente resta nella memoria per molto tempo, anche grazie al finale tristissimo.
Carina la colonna sonora interamente curata da De Gregori con i suoi memorabili successi
Anche la locandina è molto azzeccata

Voto 7,5 Mi è piaciuto veramente molto
 
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47 replies since 22/9/2011, 14:52   4141 views
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