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Festival di Roma: Io e Te
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Festival di Roma: Io e Te, Three Pines Pictures

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Hermetico
view post Posted on 24/9/2011, 18:12 by: Hermetico
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Io e te è stata un’autentica sorpresa. Di Ammaniti avevo letto Come Dio Comanda e Ti prendo e ti porto via, quindi sapevo più o meno che storia aspettarmi. Ma sapevo anche che sarei potuto incorrere in una cocente delusione, come capitato con la trasposizione cinematografica di Come Dio comanda. In questo caso devo dire che il film riesce nell’intento di descrivere perfettamente quel microcosmo popolato da due sole persone, entrambe però dalla personalità estremamente complessa.
Io e te è un racconto di formazione e in quanto tale non necessità di un intreccio particolarmente articolato (eppure non manca neanche un colpo di scena quando scopriamo della dipendenza di Olivia). Punta tutto sulla caratterizzazione dei protagonisti: Lorenzo, un ragazzo “problematico”, chiuso nel proprio guscio e Olivia, una ragazza che ha un rapporto tormentato con suo padre e troppo spesso si caccia nei guai.
A parte qualche flashback e qualche scena, l’intero film è ambientato in una cantina dove Lorenzo si rinchiude in modo da far credere a sua madre di essere andato in settimana bianca con i suoi amici. Nonostante ciò il film regala momenti davvero toccanti, grazie a due protagonisti assolutamente credibili e teneri nelle loro fragilità e nei loro comportamenti bizzarri.
Il film è piuttosto breve, ma non credo che manchi qualcosa. Tutto è tratteggiato a dovere, anche i personaggi secondari come la madre e, seppur in misura minore, il padre.
Il finale: amaro, un po’ crudele e inaspettato. Ammetto che un happy ending ci sarebbe stato bene, ma personalmente ho una passione per i finali “tristi”, quindi mi sento di promuoverlo.

Tornatore alla regia forse può suonare un po’ fuori posto se si pensa alla sua produzione più recente, ma ripensando a qualche film del passato ci può stare.
Molto bravi i due protagonisti: Niccolò Centioni, in un ruolo tutt’altro che facile e Nina Torresi capace di dare credibilità a un personaggio all’apparenza meno tormentato ma altrettanto fragile.

Musiche forse un po’ troppo “monotematiche”, nel senso che forse io avrei variato di più con gli autori. Ci sono comunque delle scene in cui l’accompagnamento è da pelle d’oca (ovviamente mi riferisco alla scena con “La donna cannone”).

Locandina molto carina, sembra quasi la copertina di un libro.

Io e te è un film che, pur nella sua brevità ed essenzialità, riesce a emozionare e commuovere, grazie a una storia ben costruita e a personaggi estremamente fragili e teneri a cui è impossibile non affezionarsi. Complimenti quindi a Laury, che già alla sua seconda occasione, riesce a portare un film così riuscito ed emozionante. 8
 
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