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Festival di Roma: La Città Arrabbiata
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Festival di Roma: La Città Arrabbiata, World Entertainment

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canepa
view post Posted on 26/9/2011, 18:27 by: canepa




RECE FLASH by Tomcat: LA CITTA’ ARRABBIATA
Un film come uno Stetson: un classico!


Regia: 80 Redford, dirige un film del genere che gli ha dato un gran successo a livello recitativo e che non ha mai affrontato a livello registico; almeno nel senso di un western classico. La sua regia è ottima, perché oltre a regalarci degli scorci panoramici notevoli, continua nel suo impegno, anche se nascota in un film di genere.
Sceneggiatura: 77 Lo script è scritto abbastanza bene, con pochi errori di battitura, ma con termini desueti o strani (purtroppo non mi ricordo quali). Inoltre c’è un bel Blooper: Jesse ha una doppietta e spara un colpo per poi ricaricare. Essendo una doppietta può sparare due volte. Inoltre il colpo centra il cavallo di Johnson nel petto disarcionandolo. La scena dopo un altro colpo colpisce nuovamente il cavallo che si accascia. Con un colpo al petto il cavallo può fare due cose: o si accascia a terra (cosa più logica) o scappa (se ce la fa), in ogni caso è improbabile che Jesse lo ricolpisca. Venendo alla sceneggiatura vera e propria, posso dire che è scritta in maniera che lo spettatore non si annoi mai. Un ritmo non troppo elevato, ma riflessivo. Anche se non mancano le scene action più concitate, che sono buone. I personaggi sono tutti tratteggiati a dovere e i dialoghi sono buoni. Forse la pecca più grande della pellicola è quella di non osare mai un colpo di scena, per aumentare l’attenzione dello spettatore. Il tutto si concentra sulla storia, per portarci al termine di essa per conoscere come andrà a finire; anche se credo che tutti se lo immaginino.
Soggetto: 75 Una storia western dallo stampo classico, che si fa guardare con piacere e fare il tifo soprattutto per Jesse, ma che non ha nessuna novità. I personaggi sono quelli che ti aspetteresti da un western: I banditi cattivi. Lo sceriffo buono e saggio. L’allevatore sanguigno con tanto di “schiavo”. La folla pronta a linciare il bandito di turno. Forse il personaggio meno scontato è Jesse, che è in continua lotta fra il senso del dovere e la vendetta. Però la storia non è affatto banale, con i personaggi che hanno un obiettivo e tentano di portarlo a termine in ogni modo. Una storia che di fatto premia solo coloro che erano spinti da un senso di vendetta o giustizia privata. Infatti quello che esce più sconfitto, tralasciando Sarah, è lo sceriffo. In questo il film è attuale: è giusto riporre fiducia in una giustizia troppe volte ingiusta o farsi giustizia da soli. Jesse sembra imboccare la prima via, ma nel momento topico vira e si fa giustizia; cosa che gli fa conquistare le simpatie di un futuro suocero, che lo odiava. Però mi chiedo una cosa: Ma se l’odio iniziale di Lilliard per Jesse era dovuto al suo mestiere e la ruggine con lo sceriffo, perchè adesso lo accetta? Solo perchè ha vendicato l’onore della figlia. Ma soprattutto perchè lo sceriffo che tanto ci teneva a far rispettare la legge, non ha arrestato o almeno “licenziato” Jesse? In fondo uccidendo Johnson, agli occhi dello sceriffo, anche lui è diventato un criminale.
Cast: 80 Un cast veramente ben congeniato e che svolge alla grande il suo lavoro, con un Levitt sempre più ricercato su CK e sempre più bravo. Qui nella fattispecie, nel riuscire a mostrarci ciò che lo fa combattere internamente. Brava la Adams (seppur con poco spazio), nel mostrarci la sofferenza dell’evento che ha subito. Bravi Gibson e Redford in ruoli diametralmente opposti, ma molto simili nella loro testardaggine.
Locandina: N/A Non giudico ciò che ho fatto.
Musiche: 75 I brani sono tutti notevoli e si amalgano bene con le scene. Il problema è che forse sono pochi, seppur il film non sia lunghissimo.
Sito: N/A C’è il film e la locandina.
Voto complessivo: 75/100 A mio avviso questo è il primo film western di World, perchè Cavallo Nero carbone era un film di guerra. Un western che è realizzato tecnicamente in maniera quasi ineccepibile, ma che non porta nessuna innovazione. Cosa che serviva in un genere che ha detto parecchio negli anni. Chiaramente non è una bocciatura, anzi, il film è interessante e non annoia. Ma gli manca quel qualcosa per renderlo indimenticabile.
 
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17 replies since 21/9/2011, 14:24   1569 views
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