Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Festival di Roma - Domani, un'oasi
Poll choicesVotesStatistics
85 [50.00%]
75 [50.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
60 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 10)

Festival di Roma - Domani, un'oasi, Chimera Films

« Older   Newer »
  Share  
canepa
view post Posted on 20/9/2011, 18:34 by: canepa




RECE FLASH by Tomcat: DOMANI UN’OASI
Un urlo di speranza per il futuro


Regia: 80 Credo che la Bigelow sia la regista più azzeccata per questo film di denuncia che deve molto a Hurt Locker. L’ex signora Cameron, non la racconta dietro. E’ diretta e incisiva in una regia minimale, massimizzata nel mostraci la sofferenza e la morte; la stanchezza dell’impegno e quegli angoli di un luogo che chi lo ha visitato, continua a sognarlo, con quel famoso “Mal d’Africa”.
Sceneggiatura: 78 Devo dire che a livello di script, mi immaginavo meno errori di battitura di quelli che ho trovato. Inoltre quell’illeggibile GIP è veramente una ferita al cuore. Tralasciando però queste velleità, la storia è costruita in maniera affascinante e con un ritmo he lascia riflettere. Lo sceneggiatore non calca mai la mano nemmeno nelle scene più action. Questo riesce a far apprendere tutte le informazioni che la pellicola ci sta fornendo. Notizie che sono dei messaggi che spero rimangano dentro. Una sceneggiatura che in alcuni punti, specialmente all’inizio non esita a utilizzare i silenzi e a lasciare nebulosa la storia, facendocela apprendere per gradi.
Un ottimo colpo di scena poi viene piazzato nel bel mezzo del film, quando tutti si aspetterebbero che il buon Rice venga catturato e invece torna nel suo lindo mondo. Una soluzione che a fine film ti fa chiedere se la fuga fosse davvero inaspettata per il gruppo comandato da Dziiya o fosse sperata. Perchè se Rice non fuggiva, il progetto forse non sarebbe mai giunto al termine (anche se altri vi hanno collaborato). Altra cosa che mi ha spiazato è stato quando Suor Therese lo ha visto. Mi aspettavo lo uccidesse e invece non lo ha fatto. Insomma una sapienza notevole per non far mai affievolire l’interesse per un film tutt’altro che adrenalico.
Sul versante dialoghi non posso che applaudire a Andrew per la cura, che li ha resi vivi e soprattutto per lo spessore che ognuno dei personaggi ha, che siano protagonisti o comparse. Anzi sotto un certo aspetto sono tratteggiate meglio le comparse (Siyani e il capo tribù) di Golden e Sufi che hanno più spazio.
Un film che è Girl power al 100%, perchè è la Smith che ha un personaggio magnifico e terrificante allo stesso tempo.
Soggetto: 80 Una pellicola definita drammatica e lo è; come non può essere drammatica una situazione come quella che affligge fin da oggi il continente nero e ancor più funerea in questo futuro prossimo venturo. Una storia dal sapore Dickiano; in questa pellicola e nella base letteraria c’è tutto ciò che normalmente contraddistingue la letteratura di Dick: Un protagonista che è una pedina in un gioco più grande di lui; un futuro prossimo venturo; cospirazioni e agenti in nero, che tramano alle spalle degli ignari cittadini; la disperazione del protagonista. Solo che in questo caso c’è anche la redenzione per lui. Una storia che ci sbatte in faccia quello che già oggi succede in Africa, ma che nel futuro sarà ancora più tragica. La morte di troppe persone innocenti, che hanno la colpa di essere nati nella parte sbagliata del mondo. La volontà di pochi nel credere che si può fare qualcosa. Una morale Machiavellica che contraddistingue alcuni personaggi, dove il fine giustifica i mezzi. Lo scarso interesse del mondo ricco per mancanza di notizie, ma anche la malignità delle industrie farmaceutiche nel cercare soluzioni, dove il profitto è alto. Per concludere con un viaggio che nasce per migliorare l’esterno (lo spazio), ma che si realizza solo nell’interno (l’Africa). Non sono certo cose da ridere e sono gestite benissimo.
Cast: 80 Un cast scelto a meraviglia, conferendo alle star dei ruoli di tale caratura, con l’eccellenza per la Smith, che è magnifica e la vera protagonista della pellicola. Una interpretazione spettacolare, che fa emergere la caparbietà e la volontà di ferro di questa donna che vuole risolvere un problema. Ottima comprimaria la Newton nel ruolo della dualistica suora (potrebbe puntare alla migliore non prota). Sul versante del sesso forte, che in questo caso non lo è, non posso che lodare il bravo Bale, che ci mostra un’altra interpretazione intensa e trasformistica per il suo fisico (ormai ci è abituato e credo che sia meglio anche del De Niro che una volta era un signor attore). Bettany e Akinnuoye, sono bravi, ma in ombra al cospetto dei citati in precedenza.
Locandina: 73 Non amo i faccioni locandinari, ma la trasparenza che si amalgama con l’albero di sfondo, con l’effetto pittura non è male. Così come la scelta di colori caldi che si mixano al nero e il cambio di colore del titolo. Peccato che lo sfondo sia falcidiato da tracce nere che sgranano.
Musiche: 76 Andrew ha scelto quasi tutte musiche originarie dell’Africa e la ricerca non deve essere stata facile; Brani molto evocativi, che rispecchiano quel continente e che si sposano moltissimo con le scene in cui si possono sentire. Forse nella parte centrale della pellicola la colonna sonora latita per troppo tempo. Mi è sembrato però che di fatto Andrew abbia scelto quasi due colonne sonore (un gran pregio), una evocativa per la parte Africana e una più ritmata per le altre ambientazioni, con una vetta di eccellenza per la scelta di Action music per la scena action in cui scappa con Golden. Altro peccatuccio è la scelta di utilizzare lo stesso brano in più punti della pellicola; una soluzione che non amo salvo rare eccezioni (come nel film di Clint quando Leroy è sulla spiaggia dove uccidono la sua ragazza). Anche la scelta dei brani Techno è buona.
Sito: N/A lo commenterò al momento dell’uscita in sala.
Voto complessivo: 78/100 Domani un’oasi non solo è un ottimo film drammatico e fantascientifico (lievemente, quasi in punta di piedi), ma è una storia che chiama a riflettere su un continente che spesso dimentichiamo e che in quest’ultimo periodo è in grande fermento (almeno i media ci mostrano questo, scordandosi di guerre e genocidi dimenticati). Una pellicola che è bella e che lascia qualcosa dentro; arricchita da immagini di sfondo che sono un personaggio in più; senza dimenticarci di una ottima regia e un cast in palla.

CITAZIONE (Hermetico @ 19/9/2011, 18:15) 
Domani un’oasi è un film formalmente ineccepibile che però non mi ha coinvolto come i precedenti film di Andrew, forse per il ritmo un po’ lento o per la vicenda piuttosto lineare. Peccato, perché l’ultima scena è da brividi. 7

Io non l'ho trovato molto lineare, anzi ci sono un paio di colpi di scena che per me sono ben congeniati.

Per rispondere a Clint, credo che il cambio di genere (se tale può essere definito), non poteva essere fatto altrimenti. Il mondo africano da quello lindo e caotico del mondo occidentale, richiedeva uno stacco netto.

Sul pessimismo sollevato da Little purtroppo è la realtà. Qui siamo nel futuro, ma la situazione dipinta del presente è quella che abbiamo davanti agli occhi (se ti interessi della cosa). L'Africa sarebbe il continente più ricco del mondo, ma questo valore che sarebbe del popolo, viene sfruttato indiscriminatamente dall'occidente che si arricchisce sui morti e finanzia dittatori che se ne infischiano dei propri popoli. L'occidente ha dimostrato prima nel colonialismo e ora che gli unici interessi da curare con l'esportazione della democrazia, sono quelli economici. Come mai tanti hanno fatto a gara per liberare la Libia dal dittatore cattivo, ma non muovono un dito per il corno d'Africa o il darfur?
 
Top
22 replies since 19/9/2011, 09:45   1044 views
  Share