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Festival di Roma: Giorni di Guerra
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Festival di Roma: Giorni di Guerra, Clint94 Production

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Hermetico
view post Posted on 18/9/2011, 17:05 by: Hermetico
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Giorni di guerra è un film a cui spettava un compito decisamente arduo: convincere e soprattutto non far rimpiangere Millennion, pellicola che ha consacrato Clint e ha raccolto consensi unanimi. A mio parere, Giorni di guerra supera brillantemente l’esame, pur non raggiungendo le vette del suo predecessore.
Anche in questo caso la trama non brilla per originalità, ma il film si fa valere su ben altri fronti.
Tutto ha inizio da un massacro, operato da Corsari, boss locale, ad opera di un gruppo di delinquenti slavi, facenti capo a un’organizzazione mafiosa dell’Europa dell’est. Il massacro viene ripreso con un telefonino e finisce nelle mani della giovane Sophie, ispettore di polizia. La ragazza verrà quindi rapita da Corsari, ma Gaston e Vincent (padre ed ex collega di Sophie) si mettono subito sulle sue tracce. A tutto ciò si aggiunge l’incombente vendetta di Serafian e della sua organizzazione, che porterà scompiglio in tutta Marsiglia.
L’inizio del film, fino al rapimento di Sophie, è forse la parte meglio riuscita: un condensato adrenalinico di sequenze che pennellano perfettamente i protagonisti (Corsari in primis) e fanno immergere subito lo spettatore nella storia. Poi il ritmo rallenta e veniamo a conoscenza del passato di Corsari (prevedibile ma d’effetto), finché tra un scena d’azione e l’altra ci si avvia al finale, meno teatrale e melodrammatico del previsto (Serafian si rivela un po’ troppo ingenuo e la sua organizzazione viene smantellata come se nulla fosse).

Di Francois Richet non ho visto nulla, ma penso sia perfetto per questo genere.
Il cast è uno dei punti forti del film. Ogni attore è perfettamente in parte, a cominciare dal burbero Banderas, dal tormentato Vincent Perez, fino alla furba Audrey Tautou e al perfido Vincent Cassel. Il suo Corsari è diabolico e sentimentale quanto basta per renderlo un villain memorabile.

Musiche ottime. Magari qualche brano rap lo avrei evitato.

Giorni di guerra è un film molto più “leggero” e meno ambizioso di Millennion, ma riesce comunque a intrattenere splendidamente, grazie a un ritmo serrato e a un “cattivo” che domina la scena. Questo è il genere di Clint e lo si è capito. Sa esattamente come rendere interessanti storie del genere anche a chi (come me) non salta di gioia quando di parla di gangster, scontri a fuoco ecc. Anche io ora sono curioso di vedere Clint all’opera con qualcosa di diverso, che si discosti un po’ dalle “solite” tematiche. 8
 
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