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Fuori orario
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Fuori orario, Martin Scorsese, 1985

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view post Posted on 4/9/2011, 21:35

Attore/Attrice

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bologna...

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fuori-orario

Paul Hackett (Griffin Dunne), programmatore di computer, per caso incontra in un bar la bella Marcy (Rosanna Arquette). Attirato dalla ragazza e invogliato dalla prospettiva di una notte divertente, decide di raggiungerla a Soho, il quartiere di New York abitato da sedicenti artisti. Mal gliene incoglierà: non solo, spaventato, manderà a monte la bella serata, ma sarà scambiato per un ladro e si troverà a essere inseguito dagli abitanti del quartiere, decisi ad ucciderlo.



Per la seconda volta, Scorsese non riuscì a fare L'ultima tentazione di Cristo. Così, accettò di dirigere per la compagnia indipendente Geffen Company un piccolo film scritto da Joseph Minion, originariamente proposto a Tim Burton, il quale si fece umilmente da parte. Per la prima volta da Taxi Driver, Scorsese non lavorava con Robert De Niro, né con una grande produzione. Il finale dal film venne suggerito dal regista inglese Michael Powell, che avrebbe sposato poco tempo dopo Thelma Schoonmaker, la montatrice fidata di Scorsese, e uno dei dialoghi venne ripreso di peso da Kafka.

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Bisogna dire che liberarsi di De Niro ha fatto bene a Martin. Delle sue due commedie nere, Re per una notte soffre di eccessivo gigionismo da parte dell'attore, di un tono incompiuto, a volte troppo carico. Invece, Fuori orario è semplicemente un perfetto meccanismo a orologeria: una discesa onirica negli abissi del caso e della fortuna, in un'evasione che si rivela un incubo. "Voglio solo tornare a casa", ripete meccanicamente Paul, programmatore di computer che si ritrova in qualcosa che non aveva assolutamente programmato, costretto a fronteggiare tutte le sue paure di sano lavoratore americano e i risultati indesiderati del suo desiderio di una scossa di vita. I quartieri di Soho, con le sue donne disponibili pronte in realtà a soggiogare il maschio, diventano così il contrappasso di questa discesa agli inferi che è anche una Passione laica, con le sue tentazioni, le sue cadute, e la morte simbolica nella statua in cui Paul viene trasformato. Che Paul sarà quello che la mattina dopo si presenta al lavoro impolverato, senza più niente in mano, senza soldi, chiavi di casa, camicia? La vita normale riprende, però lui ha finito per morire e perdere la sua identità a Soho. Finale lieto? C'è troppa ironia nera. Un film ancora oggi godibile, ancora oggi ironico, che non ha perso nulla del suo smalto.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/9/2011, 21:38




C'era, credo, il topic, visto che il film era presente anche nel sondaggio dei film degli anni '80. Comunque, sì, piccolo gioiello.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 8/9/2011, 21:56




9 al sondaggio. uno dei capolavori del Martin nel suo periodo d'oro (che comunque s'è esteso per un ventennio)...tra l'altro un film che dice molto della società americana degli anni '80
 
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view post Posted on 8/9/2014, 11:22
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Cinefilo Ad Honorem

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FUORI ORARIO

Regia di M. Scorsese
Con G. Dunne, R. Arquette
Commedia

Martin Scorsese, che di inferni urbani se ne intende (“Mean Streets”, “Taxi Driver”, “Gangs of New York”), porta Kafka e Dante a vagabondare nei vicoli senza senso e nei gironi delle colpe da espiare superando prove che richiedono surreale coraggio. E’ la solita Grande Mela popolata da una fauna di folli comparse malavitose, elementi fuori di testa e vagabondi di sovraccarica diversità, ma il vero sfondo di questa scherzosa (eppure devastante) odissea notturna sono i meandri della mente. Un giovane impiegato esperto di computer (Griffin Dunne) una sera incontra Rosanna Arquette: lui è single, lei sembra starci, lui ci prova. E’ il delirio: sfumata la possibilità di spassarsela con la ragazza, si ritrova per strada, solo e senza soldi, catapultato in una dimensione dove tutto il quartiere sembra avercela con lui. Chi ha mai detto che la vita d’ufficio è un incubo? All’eroe braccato dalle donne, dalla popolazione e dalla vorticosa ironia del regista, la soglia del posto di lavoro sembrerà quella del paradiso.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 8/9/2014, 11:27




gran bel film. mi piacerebbe vedere un film del genere su Ck, ammetto... magari se mi viene l'idea giusta, perché no ;)
 
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view post Posted on 8/9/2014, 17:42
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Cinefilo Ad Honorem

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Curiosità:
Il film ha permesso a Martin Scorsese di aggiudicarsi il premio per la miglior regia al Festival di Cannes.

Alcuni dei titoli alternativi in fase di lavorazione: “Lies” (bugie) e “A Night in SoHo” (una notte a SoHo).

Julie (Teri Garr) mette un disco dei Monkees per Paul. La Garr era apparsa in “Head” (1968) con i Monkees.

La conversazione tra Paul e il buttafuori al Club Berlin è ripresa dal libro “Prima della legge” di Franz Kafka.

Scorsese appare in un cameo: è l’uomo con la torcia al nightclub.
 
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yaniano
view post Posted on 9/9/2014, 15:42




Film che ho visto una sola volta circa 6-7 anni fa e che non ho mai voluto rivedere per non cambiare l'opinione di capolavoro che ho da allora. Ma presto lo rivedrò. Per ora voto 10.
 
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6 replies since 4/9/2011, 21:35   67 views
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