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Casinò
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Casinò, Martin Scorsese, 1995

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view post Posted on 24/7/2011, 22:17

Attore/Attrice

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E mentre Arcadia si dedica a rivedere Cronenberg, io invece mi sto dedicando alla scoperta di Scorsese. Vado, ovviamente, a caso (che è il metodo migliore).

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Fine anni '60: le famiglie mafiose italoamericane che ricavano soldi dai casinò di Las Vegas mettono informalmente a capo di uno di questi Sam "Asso" Rothstein (Robert De Niro), abilissimo giocatore e scommettitore baciato dalla fortuna. Sam si dimostra subito un amministratore bravissimo e un direttore dal polso fermo, ma la sua fortuna purtroppo si scontra con due ostacoli insormontabili: l'ambizione del suo sanguinario e spietato amico, Nicky Santoro (Joe Pesci), deciso a diventare il re del crimine a Las Vegas, e la sua passione per Ginger (Sharon Stone), una frequentatrice dei casinò, che sposa senza che lei lo ami. E' solo l'inizio di una lotta spietata tra crimine e legalità che alla fine travolgerà tutti i suoi partecipanti, in una Las Vegas scintillante di luci in mezzo al deserto.

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Il film è ispirato alla vera storia di Frank Rosenthal, che ha collaborato attivamente alla lavorazione, e vede tornare al lavoro il team che ha realizzato Quei bravi ragazzi: il film, infatti, nacque da un'iniziativa di Nicholas Pileggi, il quale ne propose la lavorazione alla Universal, con la quale Martin era in debito di un altro film dopo L'età dell'innocenza (il che, in teoria, lo renderebbe un "film per loro"). Fra l'altro, Pileggi lavorò al suo romanzo mentre Scorsese lavorava al film, quindi le due cose nacquero assieme, mentre Quei bravi ragazzi era già finito quando Martin se ne era interessato. Squadra che vince non si cambia, perciò ecco tornare Robert De Niro e Joe Pesci, amici per la pelle e perfettamente in sintonia, mentre il difficile fu assicurarsi Sharon Stone: il suo provino saltò per tre volte, e alla fine fu solo per un colpo di fortuna che Martin la raggiunse al ristorante dove stava cenando per convincerla ad entrare nel cast. Il suo apporto al film fu determinante, l'attrice diede anima e corpo al proprio personaggio, sfruttando al meglio i suggerimenti di Martin e Bob. Altra grande novità è James Woods, l'indimenticabile Max di C'era una volta in America, nel ruolo dell'ex sfruttatore di Ginger, a cui lei è però ancora legata. Il film fu girato in un vero casinò di Las Vegas, il Riviera, supportando così il lavoro immenso di Dante Ferretti, che non era mai stato a Las Vegas e perciò sudò le proverbiali sette camicie per capire cosa Martin si aspettasse da lui (e ne valse la pena). Il tutto fu fatto in 100 giorni. La colonna sonora, scelta da Scorsese in persona, vanta anche il brano Contempt dal Disprezzo di Godard. Il film non fu un grande successo, e anche lo stesso Martin ammise di aver trovato un po' frustrante dover fare un altro film sulla mafia.

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Ma se ascoltasse me, Martin dovrebbe smetterla di pentirsi. Certo, anche questa è una storia di ascesa e caduta nel crimine, di inseguimento di ricchezza e/o potere e/o stabilità, ma stavolta il denaro non è un miraggio come lo era per i bravi ragazzi, è una realtà tangibile. E non c'è romanticismo, come poteva essercene nel film precedente, che ritraeva in fondo un mondo ben conosciuto dal regista, qua siamo in una realtà assolutamente cinica e amorale dove tutto si misura in termini di soldi e lusso, e dove la vitalità irruente di Pesci è fuori posto, così come la tranquillità che vorrebbe essere riposo di De Niro. E' più parente dell'Età dell'innocenza, insomma, che di Quei bravi ragazzi, dove almeno la gente si divertiva, dove c'era vitalità. Invece qui siamo nel regno quasi della morte, scandito dalla voce off di De Niro o Pesci che commenta la storia che si sta svolgendo di fronte ai nostri occhi: una morte lenta, tranquilla, morte dell'anima nel gorgo dei soldi, piano piano stritolata fino all'annientamento, brillante ma fredda come il ghiaccio. Merito delle scenografie megalomani e pacchiane di Ferretti, che rendono tutta l'idea del denaro/Morte al lavoro, dell'atmosfera scintillante ma falsa di giovialità, intrisa di un'avidità destinata a consumare tutti. Insomma, Casinò dimostra che è possibile migliorare un capolavoro: Quei bravi ragazzi lo era già, ma spingendo all'estremo le sue caratteristiche (voce off, struttura episodica, scene brevi) e contaminandole con la magnificenza visiva e la freddezza di fondo dell'Età dell'innocenza, Martin ha ottenuto un film ancora più bello.

E che rappresenta, a tutt'oggi, l'ultima collaborazione della coppia d'oro De Niro-Scorsese: spero di vederne almeno un'altra, in futuro (magari anche con Di Caprio, e perché no? Leo e Bob assieme mi suonano molto bene). Inoltre è, a tutt'oggi, l'unico film dove Sharon Stone riveli vere qualità da attrice: non avrei mai creduto che potesse essere così brava.

Edited by Francis Delane - 12/10/2011, 01:36
 
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Clint1994
view post Posted on 24/7/2011, 23:26




Ho questo film da parte da un pezzo, ma non ho ancora avuto modo di vederlo... rimedierò il prima possibile
 
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Arcadia1983
view post Posted on 25/7/2011, 07:07




CITAZIONE (Francis Delane @ 24/7/2011, 23:17) 
E mentre Arcadia si dedica a rivedere Cronenberg, io invece mi sto dedicando alla scoperta di Scorsese. Vado, ovviamente, a caso (che è il metodo migliore).

Buona cosa il recupero ;). Ma il metodo è sbagliato: bisogna andare in ordine cronologico ;), io così ho fatto con Maestro David (a dire il vero, ho saltato Fast Company del '79, ma emule va lentissimo col download e sui torrent non l'ho trovato). Casinò l'ho visto in tv, anni fa, ma credo fosse tagliato. Lo rivedrò in DVD appena posso.
 
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view post Posted on 25/7/2011, 09:06

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In realtà, non è proprio "a caso"...il metodo è quello "per interesse", cioè parti dal film che ti interessa di più e arrivi a quello che ti interessa di meno.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 25/7/2011, 09:28




CITAZIONE (Francis Delane @ 25/7/2011, 10:06) 
In realtà, non è proprio "a caso"...il metodo è quello "per interesse", cioè parti dal film che ti interessa di più e arrivi a quello che ti interessa di meno.

Ah, ok :). In realtà, scherzavo, eh? Ognuno è libero di fare come vuole ;).
 
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Andrew.
view post Posted on 25/7/2011, 16:10




Gran bel film anche questo, lo rivedrei volentieri.
 
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view post Posted on 22/11/2013, 09:06
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Ieri lo davano in tv e mi ha tenuto incollato allo schermo per tutta la durata, come se non fossero passati 20 anni.
Reputo Quei Bravi Ragazzi leggermente superiore (a Casino ho dato 9 al sondaggio) ma è uno di quei film impossibili da fare per altri (che non siano Scorsese) e impossibile da fare/imitare oggi... puro anni '90 anche se ritrae diversi decenni di "storia" americana (gangster/gioco d'azzardo/la favola distorta di Las Vegas/il triangolo no).

Pesci TITANICO, Stone mai così brava (a dargliene la chance, magari...), De Niro idolo, alla sua ultima grande interpretazione da protagonista assoluto. E questo è quanto. ;)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 22/11/2013, 09:51




CITAZIONE (marenarobros @ 22/11/2013, 09:06) 
Stone mai così brava (a dargliene la chance, magari...)

http://misterarcadia.altervista.org/gangbanghome.htm :P :D

scherzi a parte, di questo film ho sempre visto la versione leggermente tagliuzzata che passano in tv. devo comprare il DVD.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 22/11/2013, 10:41




io ne ho visto un po' più di metà, ma prima o poi devo rimettermelo e vedermelo di filato. quando parte il tema di Delerue da "Le mepris" mi sale il magone: fiammeggiante, godardiano, melodrammatico gangster movie
 
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Superlele2013
view post Posted on 22/11/2013, 12:08




CITAZIONE (marenarobros @ 22/11/2013, 09:06) 
Ieri lo davano in tv e mi ha tenuto incollato allo schermo per tutta la durata, come se non fossero passati 20 anni.
Reputo Quei Bravi Ragazzi leggermente superiore (a Casino ho dato 9 al sondaggio) ma è uno di quei film impossibili da fare per altri (che non siano Scorsese) e impossibile da fare/imitare oggi... puro anni '90 anche se ritrae diversi decenni di "storia" americana (gangster/gioco d'azzardo/la favola distorta di Las Vegas/il triangolo no).

Pesci TITANICO, Stone mai così brava (a dargliene la chance, magari...), De Niro idolo, alla sua ultima grande interpretazione da protagonista assoluto. E questo è quanto. ;)

L'ho rivisto ieri, per l'ennesima volta.

Ha ragione Pap quando che il film va oltre il semplice gangster movie.

Joe Pesci, immenso.
 
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view post Posted on 8/9/2014, 11:20
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Guzzano:

CASINO'

Regia di M. Scorsese
Con R. De Niro, S. Stone, J. Pesci, J. Woods
Drammatico

Siamo negli anni Ottanta e quei bravi ragazzi dei mafiosi si sono dati al controllo delle case da gioco di Las Vegas. A capo del casinò di punta del business, la Famiglia ha messo Sam Rothstein (Robert De Niro è d’impeccabile eleganza, come tutto in questo film, violenza compresa). Lo chiamano Asso per l’intuito con cui sa riconoscere i furbastri (è stato lui stesso un puntiglioso giocatore d’azzardo) e la perfetta conoscenza delle regole del gioco. Cova sogni di rispettabilità e vorrebbe metter su casa. Glielo impediranno un amico isterico che non ha capito che il tempo dei gangster sopra le righe è finito (Joe Pesci, maestro in ruoli siffatti) e la passione per una giocatrice incapace di liberarsi dei propri demoni: i soldi, la droga, un ex pappone. Sharon Stone, più eccessiva che efficace, è la perfetta metafora della pellicola-tipico dello Scorsese extralarge: più tentata dall’arte che dal gesto sanguigno, votata a scorrere più che a colpire. Si viaggia compiaciuti nel tempio del Dio denaro, poi si regolano i conti. E l’azzardo peggiore è sempre voler uscire dal giro.
 
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view post Posted on 8/9/2014, 17:41
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Curiosità:
Una sola candidatura agli Oscar, per l’interpretazione da non protagonista di Sharon Stone.

La parola “fuck” nella versione originale viene detta 362 volte, una media di 2.05 volte al minuto. La parola è traducibile in italiano in diversi modi.

Sharon Stone passò molti giorni delle riprese soffrendo per problemi alla schiena, dovuti ad un vecchio infortunio. Il problema diventava particolarmente insopportabile in scene in cui doveva portare gioielli particolarmente pesanti (fino a 20 chili!).

Per il ruolo di Ginger fu considerata anche Madonna, ma Sharon Stone convinse Scorsese a dare la parte a lei.

Quando Joe Pesci vennne spinto dentro la buca nella scena del campo di grano, l’attore si ruppe la stessa costola che si ruppe durante “Toro scatenato” (1980).

I bari del blackjack, nel film, usano una tecnica, naturalmente illegale, chiamata “spooking”.

Il film è tratto da un romanzo di Nicholas Pileggi (lo stesso di Goodfellas), ed è basato sulla carriera del direttore di casino Frank “Lefty” Rosenthal. Il personaggio di Joe Pesci è invece basato sul vero gangster Tony “The Ant” (la formica) Spilotro.

Per evitare problemi di continuità che potevano accompagnare il suo personaggio, accanito fumatore, De Niro usò sigarette sempre della stesa lunghezza.

Il proprietario del negozio di gioielli che viene rapinato dagli scagnozzi di Nicky è un vero gioielliere di Las Vegas. La sua battuta “Ho appena avuto un carico di diamanti dall’Israele” non era nello script.

Scorsese dichiarò prima dell’uscita del film che creò apposta la scena della “testa nella morsa”, sapendo che sarebbe stata censurata, ma sperando che così non gli toccassero il resto del film. Non ci fu nessuna opposizione invece, e il regista lasciò la scena nel montaggio definitivo.

Le scene all’esterno del finto casino Tangiers furono girate davanti all’allora chiuso Landmark. La demolizione del Landmark (con esplosivi) fu usata da Tim Burton per “Mars Attacks!” (1996)
 
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yaniano
view post Posted on 10/9/2014, 12:45




Rivisto stanotte dopo tanti anni. Me lo ricordavo bene, grande De Niro e soprattutto Joe Pesci nei panni di Nicky Santoro che riprende un po' il personaggio di Tommy DeVito in Goodfellas. La sceneggiatura è formidabile, 3 ore volano via come niente anche senza sentire la necessità di fare pause per pisciare ( :D ). La regia di Scorsese è come sempre sinuosa e invisibile allo stesso tempo, con alcuni piani-sequenza e piena di movimenti di macchina perfetti. Uno dei migliori film degli anni '90, per me quasi pari a Goodfellas, voto 9.
 
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view post Posted on 10/9/2014, 13:08
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Il film papà di Wolf of Wall Street.
 
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view post Posted on 10/9/2014, 23:53

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CITAZIONE (marenarobros @ 10/9/2014, 14:08) 
Il film papà di Wolf of Wall Street.

Quando ho visto The Wolf, ho pensato la stessa cosa: l'ultimo film di Martin è il prolungamento, in un certo senso il completamento, di questo, con la differenza però notevole di prospettiva. DeNiro e Pesci, Asso e Nick, sono in fondo due estranei al mondo dei casinò, vengono da fuori, da un ambiente mafioso italoamericano che sfrutta Las Vegas ma non ne fa davvero parte. Al contrario, Jordan Belfort è perfettamente inserito nel mondo dei broker, il che lo rende ancora più ambiguo. Condividono la stessa sete di denaro e lo stesso mito della ricchezza, ma mentre Belfort pensa solo ad arricchirsi, per Asso e Nick Las Vegas è anche occasione di sistemarsi a vita anche in senso più "normale" (specialmente Asso): loro sono entrambi capaci di "usare" il denaro, non sono avidi, mentre Belfort invece è proprio avido.
 
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15 replies since 24/7/2011, 22:17   143 views
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