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The Ward - Il Reparto
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The Ward - Il Reparto, di John Carpenter, 2011

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Arcadia1983
view post Posted on 5/1/2011, 08:22




www.badtaste.it/index.php?option=co...17469&Itemid=30

CITAZIONE
Nonostante la nuova pellicola di John Carpenter non abbia ancora trovato un distributore negli Stati Uniti, il countdown per l’uscita di The Ward nel Regno Unito fissata per il 21 gennaio si sta lentamente esaurendo.

E proprio con l’avvicinarsi dei giorni è arrivata online l’anteprima del trailer, la cui pubblicazione definitiva sembra sempre più vicina.

La storia di The Ward ruota attorno a una ragazza (Heard), ricoverata in un reparto psichiatrico. Lì incontra altre ragazze con personalità diverse e scopre una misteriosa ragazza che ossessiona le sale durante la notte.

The Ward è diretto da John Carpenter e sceneggiato da Michael Rasmussen e Shawn Rasmussen.
Nel cast Amber Heard, Lyndsy Fonseca, Danielle Panabaker, Mika Boorem e Jared Harris.

Il video:

 
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Arcadia1983
view post Posted on 1/4/2011, 07:43




image

Titolo originale: The Ward
Regia: John Carpenter
Cast: Amber Heard, Danielle Panabaker, Lyndsy Fonseca, Mamie Gummer, Jared Harris, Mika Boorem, Leigh-Laura, Sean Cook, Sali Sayler, Jillian Kramer.
Soggetto: Michael Rasmussen, Shawn Rasmussen
Sceneggiatura: Michael Rasmussen, Shawn Rasmussen
Casa di produzione: A Bigger Boat, Echo Lake Entertainmenet
Casa di distribuzione italiana: BIM Distribuzione
Trama: Kristen, una bella e problematica ragazza, si ritrova rinchiusa nel reparto di un ospedale psichiatrico, coperta di lividi e tagli senza nessuna memoria degli eventi precedenti il suo ricovero. Le altre pazienti non riescono a fornirle delle risposte, e Kristen si rende conto ben presto che il reparto nasconde terrificanti segreti. Quando le altre ragazze iniziano a sparire una ad una, Kristen deve trovare un modo per fuggire da quel luogo sinistro e pieno di misteri. (da Wikipedia)

Bene, oggi esce il nuovo film di John Carpenter dopo un decennio di silenzio (se si escludono i due episodi di Masters of Horror). Io del regista ho visto La cosa, 1997 - Fuga da New York, il mitico Grosso guaio a Chinatown, The Fog e li ho apprezzati (ho Essi vivono e Distretto 13 ma ancora devo vederli). Questo cercherò di non perderlo, infatti ho chiesto (tramite FB) alla BIM in quali sale della provincia tra Napoli e Caserta lo proiettassero. La loro risposta: Happy di Afragola, Multivision di Casalnuovo, UCI di Casoria, Montil di Castellammare di Stabbia e Big di Maricanise.

Trailer italiano:



Video intervista a Carpenter:



I 5 momenti cult dei film di John Carpenter: http://www.film.it/film/top-five-le-scene-...-john-carpenter

CITAZIONE
Anti-eroi guerci, creature spaziali mutanti e alieni yuppie, bande criminali efferate, mostri cinesi e serial killer mascherati da William Shatner: questo è l'universo filmico di John Carpenter, forse il più grande regista di cinema fantastico vivente, che ha da poco firmato il suo primo lungometraggio da circa dieci anni a questa parte, “The Ward – Il reparto” (Bim distribuzione). Per festeggiare il suo ritorno, abbiamo pensato di ricordare cinque scene leggendarie del suo cinema, cinque “momenti da John Carpenter”.

5. Questione di riflessi, da “Grosso guaio a Chinatown”
Quando una bella fanciulla chiama, il vecchio Jack Burton è sempre il primo a rispondere. Perché Jack Burton è nato pronto! E quando, dopo aver salvato Gracie Law e Miao Yin, Jack affronta finalmente il demone cinese Lo Pan, lo mette a tappeto in un batter d'occhio grazie alla sua abilità con il coltello. “Ma come hai fatto?”, gli chiede Gracie. “Questione di riflessi”. Il Burton di “Grosso guaio a Chinatown” è uno dei pezzi da novanta nella galleria di personaggi creati da Carpenter e Kurt Russell, un ruvido camionista che ama atteggiarsi a duro e dispensare perle di saggezza da strada (“Il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell'occhio e dice: Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura”), ma alla fine trova il suo lato eroico.

4. La bambina uccisa, da “Distretto 13 – Le brigate della morte”
Una delle scene più celebri e criticate (all’epoca) del cinema di Carpenter è quella dell’omicidio a sangue freddo della bambina a pochi minuti dall’inizio di “Distretto 13”. Una sequenza-lampo ancora oggi brutale per come banalizza un momento così profondamente drammatico, anche se l’effetto è voluto: l’intenzione dell’autore è proprio quella di presentare una Los Angeles in cui il crimine è diventato la normalità. Certo, una normalità aberrante, ma dopo decine, centinaia di omicidi e crimini allucinanti, sarebbe impossibile stupirsi ancora. Tutto questo è convogliato con fredda precisione nella scena in questione, che all’epoca scatenò un putiferio di indignazione. Sorte spesso toccata al grande cinema.

3. La testa-ragno, da “La cosa”
Di mostri al cinema se ne sono visti tanti, ma pochi sono in grado di insinuarsi sotto la pelle provocando un brivido di raggelante terrore come la Cosa dell’omonimo film di Carpenter. E c’è una scena in particolare che ancora oggi, dopo ripetute visioni, è in grado di suscitare un orrore nero come la pece: quella in cui il genio dell’effettista Rob Bottin trasforma una testa umana (o per lo meno, la “replica” di tale testa) in un disgustoso aracnide puntualmente disintegrato dal fuoco di un lanciafiamme. Non attacca i protagonisti, come ci si aspetterebbe, ma la sua sola apparizione è in grado di sconvolgere lo stomaco e tormentare i sogni.

2. Jena condanna la terra, da “1997: Fuga da New York”
La collaborazione tra Carpenter e Kurt Russell è uno dei connubi più mitici della storia del cinema, e il suo punto più alto è probabilmente proprio questo, “1997: Fuga da New York”. Una pellicola in cui all’ironia della sceneggiatura si sposa il sorriso sarcastico di un Russell all’apice della sua bravura, impegnato nel ruolo per cui il mondo intero l’avrebbe ricordato. Jena (Snake) Plissken è un anarchico individualista per il quale il “bene comune” non è un motivo sufficiente per sacrificarsi. Per questo, in uno dei finali più beffardi mai concepiti, Plissken distrugge il nastro contenente il segreto della fusione atomica che potrebbe salvare il mondo, dopo aver constatato che la razza umana fa troppo schifo per meritare la salvezza. Che la terra possa pure bruciare, nessuno fa arrabbiare Jena per poi passarla liscia!

1. La scazzottata, da “Essi vivono”
Ed eccoci arrivati alla vetta della nostra classifica. E’ probabile che ci siano, nella filmografia di Carpenter, episodi migliori di “Essi vivono”, anche se quest’ultimo è un grande classico a volte sottovalutato, tra la fantascienza anni Cinquanta e la disillusione tipica del tardo Carpenter. Ma se c’è una scena che sarà per sempre ricordata del suo cinema, si tratterà probabilmente proprio della lunghissima scazzottata tra Roddy Piper e Keith David, che se le danno di santa ragione per una decina di furiosi, esasperanti, esilaranti minuti. Il primo vuole convincere il secondo a indossare un paio di occhialini che hanno la capacità di mostrare il mondo così com’è, popolato da avidi alieni. Ma poco importa, visto che a un certo punto tutti, personaggi e spettatori, dimenticano le ragioni e si lasciano trasportare semplicemente dalla gloria di una rissa come si deve.

 
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view post Posted on 1/4/2011, 10:13
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Cinefilo Ad Honorem

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Vorrei, in effetti. Ultima occasione per vedere qualcosa di suo al cinema.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 1/4/2011, 10:24




CITAZIONE (marenarobros @ 1/4/2011, 11:13) 
Ultima occasione per vedere qualcosa di suo al cinema.

Perché dici così?
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 2/4/2011, 09:40




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 1/4/2011, 11:24) 
CITAZIONE (marenarobros @ 1/4/2011, 11:13) 
Ultima occasione per vedere qualcosa di suo al cinema.

Perché dici così?

perchè Carpenter comunque si era semiritirato e chissà quanti altri film riuscirà a fare. secondo me non molti, forse un altro...

mi sono precipitato con un amico a vederlo: "insomma John Carpenter al cinema, bisogna onorarlo!"
che dire, ragazzi? amara, amarissima delusione: il film è una cagata. l'altro giorno avevo letto un commento su I400calci il cui stile mi irrita abbastanza, però c'avevano ragione loro. per i curiosi ve lo linko: www.i400calci.com/2011/01/the-ward-bentornato-maestro/
 
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Arcadia1983
view post Posted on 2/4/2011, 09:49




L'ho visto al cinema ieri. A me ha divertito: certo non originalissimo (per dire, tutta la vicenda un po' m'ha ricordato Shutter Island e chissà quanti altri film), però, ripeto, mi ha divertito e l'ho seguito con interesse. Poi, certo, magari non sarà il miglior Carpenter, però la sufficienza la raggiunge secondo me.
 
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Andrew.
view post Posted on 2/7/2011, 19:33




Film brutto e noioso, una delusione. Il fatto è che soprattutto non riesce a fare paura. Non basta far comparire all'improvviso un fantasma in tante occasioni per mettere su un film horror, o almeno non mi aspettavo questo da un regista navigato come Carpenter. Unico momento dove si smette di sbadigliare è il finale che dà una luce un pò diversa al film (per quanto ormai risulta poco originale e infatti subito dopo si torna a dormire).
E pensare che La cosa (film dell'82) l'ho visto solo l'anno scorso e mi ha emozionato venti volte più di questo.
 
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Little Tin Goddess
view post Posted on 2/7/2011, 20:20




Visto, e temo che Carpenter, come alcuni grandi registi, abbia esaurito le idee. Film noiosissimo, che non fa paura manco a dirlo, anzi a volte fa ridere e il finale messo tanto per. Gli do un 5
 
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Arcadia1983
view post Posted on 2/7/2011, 20:33




A leggere le vostre idee mi vien quasi da dare ragione alla frase che dico tanto per: "Io di cinema non capisco niente", visto che sono l'unico cui è piaciuto (non grido al capolavoro, però come detto m'ha divertito).
 
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Andrew.
view post Posted on 2/7/2011, 23:04




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 2/7/2011, 21:33) 
A leggere le vostre idee mi vien quasi da dare ragione alla frase che dico tanto per: "Io di cinema non capisco niente", visto che sono l'unico cui è piaciuto (non grido al capolavoro, però come detto m'ha divertito).

Vabè, alla fine se lo si prende per quello che è, un filmetto horror come tanti per passare una serata, fa il suo dovere. Sicuramente le aspettative alte lo penalizzano più di altri film.
 
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view post Posted on 30/5/2013, 16:38
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Visto e dimenticato, in effetti.

Però il caro John non aveva perso il suo tocco, siete sempre in tempo per vedere i suoi episodi (e non solo i suoi) di Masters of Horror, forse la cosa migliore di questo genere vista nello scorso decennio. (fa una porca figura anche Dario Argento)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 30/5/2013, 17:20




boh, io tutto sommato lo ricordo con grande piacere.
 
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Merlino*
view post Posted on 31/5/2013, 23:26




Diciamo che è un film inutile che se fosse stato realizzato da un giovane regista sconosciuto avrebbe avuto il suo seguito mentre da Carpenter si vorrebbe sempre il massimo e qualcosa in più. A me non aveva fatto schifo ma "visto e dimenticato" è la definizione perfetta.
 
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view post Posted on 27/9/2014, 14:52
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La rece di Caprara a suo tempo:

L’horror/thriller, si sa, non è per tutti, ma la firma di John Carpenter merita attenzioni cinéfile a prescindere. Dopo nove anni di silenzio interrotti solo da un episodio della serie “Masters of Horror”, il maestro americano classe ’48 torna con “The Ward – Il reparto”, realizzato su commissione e a basso budget, che non può e non deve essere confuso con i sadici sballi audiovisivi alla “Hostel” o “Saw”. Nella nuova sortita, in effetti, tutto richiama il vecchio spirito e il vecchio stile del genere, a partire dalla sceneggiatura di routine firmata Rasmussen e l’ambientazione nell’autentico manicomio criminale Eastern Washington State (famosa istituzione di fine Ottocento creata per promuovere trattamenti progressisti e sperimentali). Senza aspettarsi voli pindarici è, quindi, possibile ritrovarvi il piacere dell’intrattenimento e della suspense “puri”, basati su criteri compendiosi anziché ridondanti, indagatori anziché morbosi, visionari più che sanguinari.
Il metodo di Carpenter consiste nel seguire le variazioni percettive a cui va incontro il personaggio principale, la bionda ragazza Kristen (Amber Heard) internata a viva forza in un maestoso e sinistro manicomio perché ha dato fuoco in aperta campagna a una cascina solitaria. L’esperto sguardo del regista gioca con le convenzioni –tuoni, lampi, carrellate nei lugubri corridoi, dettagli degli occhi sbarrati dell’internata, presenze che si animano nel buio dei padiglioni- curando con sommessa eleganza la pertinenza simbolica degli sfondi anni Sessanta: sedata e smemorata, Kristen deve innanzitutto abituarsi a convivere nel reparto assegnatole con quattro giovani donne altrettanto disturbate. Al di là delle prevedibili azioni vessatorie del personale e delle ambigue terapie del dottor Stringer (Jared Harris), il confronto decisivo si rivela subito quello con l’orrido fantasma che s’aggira dappertutto seminando terrore e morte. La mente di Kristen vacilla sempre di più, man mano che si compenetra con le personalità delle sventurate compagne di reclusione ricalcando pressoché tutti i commi del climax psicopatico tramandato da una serie infinita di cult hollywoodiani, da “Il corridoio della paura” a “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Accanto agli shock in qualche modo “telefonati” (l’elettroshock non può mancare…) si notano le sequenze d’inventiva originale e l’indovinato accompagnamento musicale, ma è chiaro che per la tenuta dell’insieme contano molto le buone recitazioni, senz’altro distanti dalla voga marionettistica cara ai clamori giovanilisti dello splatter: come se si fosse deciso di ripercorrere la strada del ricco e autoriale “Shutter Island”, lavorando, però, con una semplicità formale assoluta, spalmata con pazienza artigianale sui labirinti mentali senza enfasi eccessive o trucchi spericolati.

THE WARD – IL REPARTO
REGIA: JOHN CARPENTER
CON: AMBER HEARD, LYNDSY FONSECA, JARED HARRIS, MAMIE GUMMER, DANIELLE PANABAKER
THRILLER/HORROR – USA 2010

E quella di Guzzano:

Negli anni 60, una giovane piromane è ricoverata in un ospedale psichiatrico dell'Oregon: stile Overlook Hotel (“Shining”), ma anche vecchio manicomio del Massachusetts (“Session 9”, recuperatelo!). Insomma, un classico del thriller/horror. Come le tubature in affanno, i corridoi ghiotti come gole nerastre, i nomi scritti sulla lavagna sinistra, le grate che aspirano buio, la quiete angosciata dopo la tempesta di pioggia, gli occhiacci da cartoon indossati da personaggi impostati come manichini, il lugubre montacarichi... Tutte 'cose' che smontano la pazienza se non le sai inquadrare con nobile mano antica (o non le rifrulli alla Tarantino). Il 63enne John Carpenter appartiene alla prima categoria: ha saputo agitare mirabili nebbie, fughe da New York, notti di Halloween e brigate della morte. (Ci) mancava dal 2001, dal genialoide “Fantasmi su Marte” (recuperatelo!). Qui fa arte dark in ogni inquadratura, ci pilota lo sguardo, gioca con le nostre percezioni. Poco importa che il finale sia prevedibile e già visto (da poco). E che Amber Heard resista troppo bella nella lotta con(tro) gli incubi, tra compagne di ricovero troppo caratterizzate (libidine confinata in doccia). Anzi, proprio l'abusata apparizione/spauracchio, suscita ancora un sobbalzo. Essi vivono. Carpenter regna.
 
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emilgollum
view post Posted on 27/9/2014, 23:21




recuperato anche questo.

Vabbé dai, Andrew troppo cattivello, eh. Il film non è il massimo, però mi ha anche divertito (nel senso buono del termine, soprattutto quando si guarda un horror di questo tipo). Trama trita e ritrita, personaggi che non hanno niente a che vedere con i precedenti film del maestro, ma tutto sommato le atmosfere e il risvolto finale non è malaccio. Non va oltre la sufficienza, eh, ma ho visto senz'altro di peggio. 6
 
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15 replies since 5/1/2011, 08:22   126 views
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