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Non lasciarmi
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Non lasciarmi, di Mark Romanek, 2010

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Arcadia1983
view post Posted on 29/3/2011, 11:44 by: Arcadia1983




Rispondo alla recensione di Noodles, non per altro (io concordo con la sua recensione, tranne che per alcune cose e per il voto), ma per dare modo di approfondire alcune cose che Venerdì non ho detto (anche a causa degli eventi "contingenti" :rolleyes:). Qualche spoileruccio potrebbe esserci.

CITAZIONE
"Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro è stato uno dei pochi - e giustificati - casi letterari degli anni 2000. Definito da molte testate come uno dei migliori se non addirittura il migliore romanzo del decennio

Come detto, libro che ho deciso di comprare. Anzi, a dir la verità l'avrei comprato proprio Venerdì, ma la libreria Mondadori del centro commerciale (dove è il multisala in cui sono andato a vederlo, assieme ad altre quattro persone, un figlio e una madre e una coppia anziana) non l'aveva.

CITAZIONE
la potente parabola distopica di Ishiguro contava su mezzi molto letterari e affilava le lame dei generi per una storia densissima, la cui narrazione in prima persona saltava nel tempo addensando i ricordi dell'assistente Kathy H. in un'atmosfera volutamente nebulosa e sospesa che si fa più netta col passare del tempo e dei capitoli.

Interessante. Da come dici, il libro era "intrasponibile".

CITAZIONE
Nel film di Mark Romanek l'intreccio è ridotto a unico lungo flashback che ordina gli eventi cronologicamente, rendendo anche più chiari i contorni e le sfumature dei misteri che avvolgono i destini dei "donatori".

Forse era inevitabile far così.

CITAZIONE
Si perviene quindi al dubbio che la mancanza dell'inquietudine che attraversava il romanzo di Ishiguro e si andava rivelando per una suspense disinnescata (praticamente si intuisce la verità e quando essa viene affermata, pur atterrendo, non sorprende)

Oddìo, io our conoscendola, quando la verità viene rivelata, un po' ci son rimasto.

CITAZIONE
sia un quid che costringa la pellicola a comprimere i tempi, a carrellare gli eventi dell'infanzia con eccessiva celerità, riuscendo a trovare un ritmo equilibrato e posato solo nella seconda parte.

Ho letto dell'infanzia: ma appunto, forse era inevitabile far così.

CITAZIONE
Probabilmente l'ingerenza in fase di scrittura dello stesso autore, qui in veste di executive producer, può essere stata tanto pesante da costringere a quella fedeltà letterale che non è necessariamente foriera di riuscita cinematografica.

Ritieni che se Ishiguro non fosse stato produttore esecutivo (come del resto lo stesso sceneggiatore, Alex Garland), il film avrebbe avuto un andamento diverso? E se Ishiguro stesso fosse stato lo sceneggiatore? (Domande che faccio senza alcun spirito polemico, eh? Così, per chiedere).

CITAZIONE
La regia geometrica di Romanek segue i bambini con la stessa dolcezza e timore con cui guarda gli adulti. L'alternanza di campi lunghissimi, lunghi e medi è volta a raffreddare un materiale emotivo magmatico, avendo poi l'intelligenza di intercettare i primi piani e cogliere l'incrinatura di un labbro, la discesa di una lacrima, uno sguardo distolto.

Tra l'altro questo è il primo film di Romanek che vedo: pur non essendo chissà quale maestro (è chiaramente un artigiano) ho trovato il film ben diretto, con discrezione. Tra l'altro avevo letto che la provenienza pubblicitaria e videoclippara del regista si sentisse. A me non è sembrato, anzi.

CITAZIONE
La resa atmosferica, dall'istituto di Hailsham fino ai Cottage e ai centri di completamento, è perfettamente aderente allo spirito del romanzo, disvelando un mondo esterno suddiviso tra gli autunnali colori della campagna inglese e le architettura squadrate, replicate e spersonalizzate della città.

Il discorso sulla città è interessante e in effetti l'avevo notata anche io. Oltretutto non si dice nulla, a parte quando vanno a Norfolk, non si danno nomi, strade: potrebbe essere ovunque. E ho trovato questa cosa molto "politica", nel senso migliore del termine (non schierata insomma, né manifesta).

CITAZIONE
I tre personaggi si muovono come eterni fanciulli in una realtà sempre estranea e per loro crudele, dove hanno e avranno per sempre qualcosa da imparare, soprattutto su di sé, sul loro ruolo nella società.

La scena nella caffetteria (oltre a essere molto bella, per quanto non accada chissà che), per esempio.

CITAZIONE
Molto deve il film alle interpretazioni: Carey Mulligan dà a Kathy la giusta dose di dolcezza e forza d'animo, così come il sorriso di Andrew Garfield fornisce un'adolescenziale impaccio a Tommy

Questi due ce li vedremo agli Oscar, sul palco, nei prossimi anni :) ;) (Garfield volendo la meritava pure la nomination per The Social Network)

CITAZIONE
anche se forse l'interpretazione più sorprendente, dato il tempo contenuto di presenza in scena, è la regressione di Keira Knightley

Be', spero non sia solo per il ridotto contenuto di presenza in scena :P :D.
Scherzi a parte, non credo che il tempo sia contenuto (saranno una ventina di minuti su 103). Comunque, Giusé, sei stato l'unico (a parte la critica di Movieplayer) a sottolineare 'sta cosa: s'era parlato della grande prova della Mulligan (e ci sta), ma qui Keira è oggettivamente brava (ma lo è sempre ;) :D Scherzo!). Ora, nota personale, aspetto A Dangerous Method, che potrebbe essere l'occasione buona per far ricredere i critici italiani, ma ci spero poco (pure su London Boulevard, che se non sbaglio è stato girato dopo questo, con Farrell e per la regia dello sceneggiatore di The Departed, in uscita il 10 Giugno).

CITAZIONE
(impressionante anche la vicinanza con la sua interprete da bambina)

Come ti ho detto, io trovo molto più somigliante la bambina presa per interpretare Kathy (Carey Mulligan) da piccola.

CITAZIONE
inizialmente forte e svettante su tutti, infine pallida smunta e spezzata dall'inizio del ciclo di donazione.

La sua uscita di scena è la scena migliore del film, secondo me. Molto potente, pur nella sua apparente freddezza.

CITAZIONE
"Non lasciarmi" mostra con l'inquietante ricollocamento temporale nella realtà distopica la possibilità di un progresso medico dove la libera clonazione ha strutturato una società cannibale, il cui unico scopo è prolungare il più possibile la vita degli uomini a scapito di "povere creature" plasmate a nostra immagine e somiglianza, ma destinate a una vita limitata. Al contrario di molte opere su simili tematiche quello che stupisce è l'inoppugnabilità di questa premessa: a Kathy, Tommy, Ruth non solo non è data la possibilità di fuggire il loro destino, ma sono gli stessi personaggi a non tentare niente che non sia "legale" per non sottrarsi a quella catena di eventi predeterminata. Fin dall'infanzia venivano abituati a cantare il tremendo futuro che li attendeva: l'inno ad Hailsham che sentiamo all'inizio (e poi sul finire dei titoli di coda) parla proprio dei corpi che oggi stanno cantando e che un giorno saranno smembrati, e si volteranno indietro ai giorni felici della loro infanzia, al periodo ovattato e protetto al quale tutti si sentono legati. Consci dell'indispensabile importanza per le altre persone, che grazie a loro sopravvivranno, si consegnano nelle mani dei loro creatori/aguzzini. E' l'essere umano che si limita a essere solo corpo, neutra sacca di organi.

Tra l'altro credo che la musica dell'inno sia proprio di una scuola inglese. Comunque, il discorso che fai potrebbe far capire perché il film non abbia avuto grande successo commerciale, negli USA e (purtroppo) in Italia.

CITAZIONE
La progressione drammatica, suturata dai nostalgici archi di Rachel Portman

Ecco, sarebbe bello che agli Oscar 2012 la musica e la fotografia venissero nominate.

CITAZIONE
che porta alla consapevolezza del perfido meccanismo del mondo, ha il suo apice nel finale straziante, dove la voce di Carey Mulligan considera bladerunneriamente su donatori e riceventi. Forse le loro vite non sono poi così diverse dalle persone che salvano. Nessuno capisce fino in fondo cosa ha passato e ciascuno crede di non aver avuto abbastanza tempo. Eppure, è già tempo di morire.

Applausi. E il paragone con Blade Runner ci sta pure (anche a me l'ha ricordato).
 
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30 replies since 24/3/2011, 12:23   293 views
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