| Arcadia1983 |
| | http://www.repubblica.it/persone/2011/03/1...1/?ref=HREC2-11CITAZIONE ROMA - Settant'anni compiuti all'insegna del grande cinema. Kolossal o sperimentale, affresco psicologico o potente ritratto storico, corale o intimista: mai però banale. Anzi, sempre innovativo. Per questo la cultura italiana festeggia, oggi, il compleanno di Bernardo Bertolucci. Uno degli autori nostrani capaci di affrontare, sullo schermo, temi scabrosi, controversi, complessi, scandalosi. Incarnati in opere che hanno lasciato il segno. Capolavori, cult indimenticabili: da Ultimo tango a Parigi a Novecento, da La strategia del ragno a Il conformista, da Il té nel deserto a La tragedia di un uomo ridicolo. Ma sarebbe sbagliato pensare a lui come a una sorta di monumento nazionale, chiuso nel ricordo di passati splendori. Perché il regista - nato a Parma il 16 marzo del 1941, formatosi alla scuola di Pierpaolo Pasolini, esordio alla regia, giovanissimo, nel 1961, con La commare secca - mostra di aver conservato intatta la sua carica combattiva. La stessa, tanto per fare qualche esempio, che lo ha sostenuto nella durissima battaglia contro la censura che si abbatté sul suo Ultimo tango. E che lo ha spinto, malgrado le grosse difficoltà logistiche e produttive, a imbarcarsi nel progetto L'Ultimo imperatore, che gli ha portato una pioggia di Oscar (nove). Un'energia che lo sostiene ancora, malgrado la malattia che lo ha colpito anni fa, e che ha ridotto la sua capacità di mobilità. Ma lui, il leone Bertolucci, non ha alcun intenzione di fare il pensionato di lusso. Continua invece a lavorare, a promuovere progetti. Senza titarsi indietro di fronte alle novità della settima arte: infatti il suo nuovo progetto sarà in 3D. E sarà prodotto da un regista molto più giovane e con una sensibilità cinematografica assai diversa dalla sua: Fausto Brizzi.
Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, è stato proprio Bertolucci: "In autunno girerò un nuovo film, sono alla vigilia di un periodo eccitante pieno di discese nelle gallerie e nella miniera della creatività. Lo voglio fare in 3D perché mi piace l'idea di sedermi sul tappeto volante che offre questa tecnologia. La voglio usare in modo diverso da come lo si è visto in Avatar o altri film caratterizzati dagli effetti speciali. Mi piacerebbe vedere Bergman e Fellini in 3D, ci proverò, io voglio usare la tecnologia per andare ancora più a fondo nel fondo dei personaggi che racconterò". Il nuovo film sarà tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti Io e te: adesso il regista sta scrivendo la sceneggiatura, insieme a Umberto Contarello.
Ma in questo 2011 cade anche un'altra ricorrenza, legata a uno dei suoi capolavori assoluti: Novecento. La pellicola che racconta l'epica delle lotte proletarie in Emilia, interpretata da Gerard Depardieu e Robert De Niro, festeggia quest'anno il trentacinquesimo anniversario. Con tanto di dvd in versione restaurata e arricchita da extra, distribuita dalla Dall'Angelo. E proprio a proposito di questo film, Bertolucci ha finito per rivelare il suo eterno sogno nel cassetto: un Novecento parte III (l'originale, ricordiamolo, uscì nelle sale in due parti). "Ci ho tentato tante volte - ha dichiarato pochi giorni fa - ma ogni volta il progetto si è dissolto come neve al sole. Potrei girarlo nella Puglia di Nichi Vendola, vedendo cosa accade oggi in quei luoghi di elaborazione politica; ma in realtà subito dopo mi dico che sarebbe soltanto un assurdo omaggio a me stesso e a tutti coloro che hanno fatto quel film. Forse è bene che rimanga sempre una fantasia e mai si trasformi in realtà". I tanti ammiratori del suo cinema, però, probabilmente la pensano in maniera diversa... Celebrazioni in TV: http://www.kataweb.it/tvzap/2011/03/16/ber...i-in-tv-132052/CITAZIONE Una rassegna per riscoprire uno dei più grandi cineasti italiani di sempre. Oggi Bernardo Bertolucci compie 70 anni. La TV lo celebra con una serie di pellicole indimenticabili. L’appuntamento è su Sky Cinema Classics, per tre film che appartengono ormai alla storia e alla mitologia del Novecento.
Si parte mercoledì 16 marzo alle 21:00 su Sky Cinema Classics e Sky Cinema Classics HD con l’Ultimo Imperatore. Film vincitore di 9 premi oscar nel 1988, la pellicola è una sorta di melodramma crepuscolare sulla fine di un mondo e sulla brusca entrata nella modernità di un Paese dalle tradizioni secolari. Ma è soprattutto la parabola personale di un uomo, la storia vera di Pu Yi , ultimo imperatore del “Celeste impero” nato nel 1906 e morto come cittadino comune della Repubblica Popolare Cinese nel 1967. Ricco di flashback e salti temporali, il film si snoda dalla leggendaria “Città proibita” alla Manciuria, coprendo oltre 50 anni di storia cinese, dalla crisi del mondo feudale all’invasione nipponica, fino alla rivoluzione maoista. Pellicola ricca di flashback e salti temporali, l’Ultimo imperatore è anche la difficile “ricerca del tempo perduto” da parte di una personalità fragile, la sofferta e difficile rincorsa di un’identità. Un’ottica quasi minimale quindi, che non ignora i grandi mutamenti storici, ma che preferisce concentrarsi sulle reazioni individuali in una realtà in perenne sconvolgimento. Una cifra stilistica portante nella poetica del regista.
Nella seconda serata di mercoledì, andrà in onda alle 0:15 su Sky Cinema Classic e Sky Cinema Classic HD il film della definitiva consacrazione del regista emiliano, quell’’Ultimo Tango a Parigi‘ che ha forse maggiormente contribuito ad accrescerne la fama. Lo scandalo ha i colori di una Parigi crepuscolare, il volto disperato di un uomo di mezza età (Marlon Brando) il corpo di una giovane ventenne (Maria Schneider) e la forma della loro morbosa passione erotica. Il sesso come reazione alla cappa di conformismo e noia circostante. Una reazione che si dimostrerà tragicamente fallimentare. Con “Ultimo tango a Parigi”, film girato nel 1972, Bertolucci entra definitivamente nella storia del cinema e nelle cronache giudiziarie. La pellicola venne infatti immediatamente sequestrata dalle autorità italiane, che condannarono il regista per offesa al “comune senso del pudore”, accusa per la quale Bertolucci fu privato del diritto di voto per cinque anni. Ma per il regista fu la definitiva consacrazione.
Consacrazione ulteriormente sancita dall’ultimo film della rassegna in programmazione, la saga in due parti di “Novecento”, in onda su 21:00 su Sky cinema 1 e Sky cinema 1 HD giovedì 17 marzo alle 21:00 e su La7d rispettivamente mercoledì 16 e giovedì 17 marzo alle 21:00. Dalle lotte dei lavoratori del “Secolo Breve” al periodo fascista, fino alla lotta di liberazione, la pellicola è uno spaccato di modernità visto attraverso il filtro del microcosmo della provincia parmigiana e la storia di un rapporto perennemente in bilico tra simpatia e contrapposizione. I protagonisti sono infatti nati nello stesso giorno (il 27 gennaio 1901) e nello stesso luogo (una fattoria emiliana), ma provengono da condizioni sociali assai diverse. Alfredo è figlio dei ricchi proprietari della fattoria, i Berlinghieri; Olmo è figlio di Rosina, contadina vedova della medesima fattoria. Il film è una fedele cronaca della sovrapposizione delle loro vicende personali a quelle di un secolo destinato a cambiare per sempre equilibri secolari e rapporti di forza.
Proposta per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, su La7 Hd la pellicola sarà preceduta da un’intervista inedita al regista sul film e sull’ultimo secolo di storia del Belpaese. Un’occasione in più quindi, per avvicinare la poetica e l’immaginario di un regista che ha contribuito a rappresentare quasi 50 anni di cinema italiana. Sue dichiarazioni su Gomorra eccetera: http://www.kataweb.it/tvzap/video/novecent...tro-bertolucci/Auguri da Parma: http://tv.repubblica.it/edizione/parma/bar...deo=&pagefrom=1CITAZIONE Dalla faraona al forno fino alla poesia di Pasolini, dal bacio "hot" con la protagonista Adriana Asti (allora compagna del maestro) ai ricordi legati alle location del film: in occasione dei 70 anni di Bernando Bertolucci, il regista e attore parmigiano Francesco Barilli racconta le emozioni legate alle riprese e ai retroscena del primo successo del grande cineasta, "Prima della rivoluzione", interamente girato a Parma nel 1963 Al sondaggio votate il suo miglior film. Per me, indubbiamente, Novecento.
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