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Hot Kid
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Hot Kid, Clint94

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Clint1994
view post Posted on 26/6/2010, 10:15




http://clint1994.altervista.org/HotKid/clint1994_0002.html

Avvertenza: a un certo punto del film troverete la scritta "Sentiamo il brano Be My Witness di Otis Taylor", ma il link vi porterà invece alla canzone "Country Roads" di Ryan Bingham. E' un errore mio che ho visto solo ieri sera e non sono riuscito a correggere. L'errore sta nella scritta: il brano della colonna sonora è effettivamente "Country Roads". Il pezzo di Otis Taylor è stata la prima scelta, poi sostituita. Ecco, sappiate questo.

Per il resto, buona visione :)

 
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Clint1994
view post Posted on 26/6/2010, 10:53




Perchè e come sei arrivato alla produzione di questo film?
Ho letto il libro di Leonard, mi è piaciuto e ho deciso di trasporlo, anche perché di film tratti da libri ne ho fatti davvero pochi e Leonard è un maestro nel suo genere.


Parlaci delle scelte di cast e regia.
Per la regia ho chiesto aiuto agli altri giocatori e, su suggerimento di Noodles, mi pare, ho scelto Friedkin, avendolo trovato molto adatto. I protagonisti invece sono Josh Hartnett, Jonathan Rhys-Meyers e Bryce Dallas Howard. L'alternativa al primo era James Franco, ma ho preferito Hartnett perché è un attore molto poco usato su cinematik (al contrario di Franco) e perché ritengo abbia la faccia giusta per il personaggio di Carl. Jonathan Rhys-Meyers interpreta l'alter-ego di Carl, ossia Jack Belmont: l'alternativa era Shane West, che però ho già usato per un film e a cui ho quindi preferito Rhys-Meyers. La Howard invece ha subito solo la concorrenza di Kirsten Dunst, ma è riuscita a prevalere facilmente. Tutti gli altri sono stati scelti man mano. Cito solo Joe Pantoliano, che per me è assolutamente perfetto nel suo ruolo.


Ci sono altri aneddoti e curiosità riguardo alla lavorazione?
Il film è stato scritto durante le vacanze di natale, ma l'ho riletto e sistemato solo di recente. L'idea di trarre un film da Hot Kid, tra l'altro, è venuta mesi dopo la lettura del libro, e non subito (lo stesso mi era successo con Darker than Black).


Giochino pour parler: se il film non fosse tuo, che voto gli daresti da 1 a 10?
7,5 oppure 8, non saprei

Il pregio del tuo film?
Ha un buon ritmo, bei dialoghi, non si fa prendere troppo sul serio, ha un'atmosfera molto più scanzonata rispetto ad altri miei film che puntavano invece più sul dramma (tipo Sinfonia di Morte)

Un difetto del tuo film?
Ho fatto parecchi tagli e forse alcuni personaggi o alcuni passaggi ne hanno risentito

Io ogni volta che scrivo un film, so a chi potrebbe piacere e a chi no... quindi determinate critiche me le aspetto sempre. Ma se faccio colpo su chi non m'aspettavo, allora sono sinceramente contento. In questo caso, c'è un critico a cui speri il film piaccia particolarmente? E a chi pensi non piacerà (se vuoi dicci anche il perchè)?
Non ne ho idea, sinceramente. Penso possa piacere a World, forse a Papele; non so se piacerà a Andrew.

Obiettivo al box office? Settimane di durata, incasso complessivo, posizione da raggiungere... con sincerità.
10-15 settimane di presenza, prima posizione da raggiungere, incasso tra i 200.000.000 e i 300.000.000

Si dice sempre che si è legati a ogni film per un motivo o per un altro... in questo caso?
E' il mio primo film tratto da un libro di un grandissimo scrittore, è una storia che ho amato da lettore e che spero verrà amata dagli spettatori

Si dice anche che l'ultimo film scritto è sempre il migliore, in un certo senso, perchè non si ripeteranno errori anche veniali commessi in precedenza. Concordi per questo script?
Non so se è IL migliore, ma è di sicuro tra i migliori.


Un tuo film cinematikino a cui somiglia questo?
Nessuno in particolare


Un altro film Cinematikino a cui lo legheresti con un filo rosso (per genere, tematica o quello che vuoi tu).
Mi viene in mente Hurt'n home per l'ambientazione e le musiche


E un film reale (o più d'uno) invece che ti ha ispirato nella realizzazione?
Nessuno in particolare

Il tema e/o il messaggio del film?
Hot Kid è un film che, pur nei limiti del genere, parla del successo, di come i giornalisti trattano i personaggi noti, criminali e uomini di legge, di come questi ultimi si pongano degli obiettivi da raggiungere... e tenta di fare un affresco della vita nell'America degli anni '20 e '30.


Come convinceresti un neofita (e ora come ora ce ne sarebbe bisogno) a vedere questa pellicola?
Direi che è un bel film tratto da un ottimo libro di un grande scrittore


Tua nonna cosa penserebbe del film?
Non penso le piacerebbe


Ormai ci siamo: le autonominations principali per il tuo film ai Ck Awards?
Film, script non originale, attore, attrice

A scatola ormai aperta: il prossimo pigliatutto ai Ck Awards?
Il grande nulla

C'è un film che non hai ancora realizzato e che ti dispiace enormemente non aver portato a termine?
No

Cosa pensi di poter fare per Cinematik (film, iniziative) in questo periodo? Hai sorprese pronte?
Intanto penso a terminare la lettura e le recensioni dei film che mi mancano

Che strada sta prendendo Cinematik, secondo te?
Nel periodo dei Ck Awards la situazione potrebbe migliorare, speriamo che le ultime recensioni agli ultimi film non arrivino troppo tardi
 
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Andrew.
view post Posted on 2/7/2010, 12:33





Quarto film di Clint, che mette una bella zampata sul premio a miglior produttore, poichè Hot Kid è sicuramente valido, il migliore dei quattro dopo Terre Maledette.
Il giovane produttore torna a parlare di Gangster e poliziotti, e questa volta il punto di vista è proprio quello di un poliziotto, un giovane vice marshall che diventa famoso per il modo in cui fa fuori i criminali, e che si imbatte in un uno di questi con il quale dovrà fare i conti nel finale.
Sono tanti gli elementi tipici del gangster movie, si passa dai poliziotti di provincia ai boss della città, tra squillo di lusso, rapinatori di banche e avvocati chiacchierini.
Sceneggiatura buona, non ho notato questa volta dialoghi fastidiosi come mi era capitato con Terre Maledette, li ho trovati abbastanza realistici (forse anche la fonte letteraria ha aiutato), mentre le scene sono come al solito descritte in modo impeccabile, ormai da questo punto di vista Diego ha raggiunto un livello da awards.
Molte cose mi sono piaciute, in particolare il personaggio di Belmont (interpretato da un ottimo Meyers), che è stato costruito in modo completo, ben sviscerato nella sua eccentricità e nella sua indole criminale. Si potrebbe parlare di film dualista, perchè Belmont in quanto a spazio a lui dedicato non ha nulla a che invidiare rispetto a Carl.
Da quest'ultimo forse mi sarei aspettato qualcosa di più. Leggendo, ho avuto come l'impressione che alcuni temi che il libro affronta qua vengano solo accennati, o che alcune situazione potessero dire più di quello che hanno detto.
Ad esempio tutto il discorso sull'esibizionismo di Carl con i giornalisti: era un buono spunto per parlare della voglia di eroismo di un ragazzo di provincia, ma alla fine non porta a particolari riflessioni e sembra esaurirsi nel nulla. Anche il discorso della pistola che viene tirata fuori solo per uccidere: inizialmente si insiste su questa storia in maniera quasi morbosa (il giornalista che gli domanda più volte se aveva estratto o no), ma non si capisce bene alla fine quali ripercussioni abbia questa cosa sulla vicenda che si racconta o sullo sviluppo del personaggio. Personaggio che comunque è tratteggiato abbastanza bene, ma è un ritratto che non va mai a fondo come dovrebbe, sempre secondo me.
Hartnett comunque ottima scelta, lo apprezzo molto come attore e l'ho trovato perfetto per la parte.
Gli altri personaggi sono di tutto rispetto, forse anche in questo caso si poteva fare un pizzico in più per delineare meglio le due donne (il cui carattere non viene molto fuori). E mi sono ricordato adesso, non si capisce bene come si sviluppi il rapporto tra Carl e Loudy, dato che sembrano passare da conoscenti ad amanti in poco tempo, ma forse in questo caso sono stato io distratto.
Fatto bene anche il boss Teddy, classico boss interpretato da un buon Pantoliano.
Anche qua però la sceneggiatura mi ha fatto porre domande: dopo quattro giorni il boss aveva ancora nella tasca della giacca l'assegno. E' umanamente impossibile, con tutte le scuse che si possono avere. E poi quando prima Tessa e Teddy fanno i gradassi e picchiano Carl, nella scena seguente questi due sembrano diventati agnellini a lasciano fare a Carl tutto quello che vogliono senza battere ciglio. Insomma, situazioni di questo tipo le trovo forzate (sono curioso di sapere se anche nel libro è andata così) e fanno cadere la credibilità della storia in chi legge.

Friedkin è un regista che ha affrontato sia l'horror che il crime movie, da quel poco che ho visto mi verrebbe da dire che il suo stile è meno ironico e scanzonato rispetto a questo film, ma alla fine ci sta come scelta.

La colonna sonora è adatta al film, sa molto di western e i richiami al genere sono effettivamente palesi, però in qualche occasione mi è capitato di dover abbassare il volume o interromperle perchè combaciavano subito con scene in cui dialogavano e le parole delle canzoni mi distraevano. Non è una critica vera e propria, però l'ho voluto dire perchè è la prima volta che mi capita.

Locandina molto bella, ha l'aria di gangster movie all'antica, e i colori e i caratteri sono originali (immagino sia di Emil, complimenti).
Sito ben fatto, molto approfondite le sezioni riguardanti il libro e Leonard.

Battuta migliore: "lo sa cosa tengo sotto questo cuscino? Una pistola calibro 32. Se Jack entra qui e viene a baciarmi sulla guancia perché sono sua madre, io lo prendo a revolverate e lo guardo morire dissanguato sul tappeto. "

Scena migliore: l'assedio al motel.

In vista dei Ck awards:
Miglior film, sceneggiatura, attore (Hartnet protagonista e Meyers non protagonista?), cast, locandina, premio di genere.

Voto: 74
Al sondaggio: 7

In conclusione: Hot Kid è sicuramente un film valido, si fa leggere in modo scorrevole e ha dei personaggi che danno vita a una storia intrigante. Mi sarei aspettato un pò di approfondimento in più del protagonista, di alcuni temi trattati e una maggiora attenzione in alcune scene poco verosimili.


 
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Clint1994
view post Posted on 3/7/2010, 13:51




Ringrazio Andrew e rispondo
CITAZIONE
Sceneggiatura buona, non ho notato questa volta dialoghi fastidiosi come mi era capitato con Terre Maledette, li ho trovati abbastanza realistici (forse anche la fonte letteraria ha aiutato), mentre le scene sono come al solito descritte in modo impeccabile, ormai da questo punto di vista Diego ha raggiunto un livello da awards.

Questo è sicuro, infatti Leonard è considerato un maestro nei dialoghi.

CITAZIONE
Molte cose mi sono piaciute, in particolare il personaggio di Belmont (interpretato da un ottimo Meyers), che è stato costruito in modo completo, ben sviscerato nella sua eccentricità e nella sua indole criminale. Si potrebbe parlare di film dualista, perchè Belmont in quanto a spazio a lui dedicato non ha nulla a che invidiare rispetto a Carl.

Sì, il film segue in parallelo le storie di questi due personaggi che si incrociano: entrambi godono più o meno dello stesso spazio e forse sono tutte e due protagonisti, ma penso che Carl lo sia un pò di più. Sono contento che ti sia piaciuto il personaggio di Belmont: io preferisco dipingere bene un personaggio negativo piuttosto che il protagonista positivo.

CITAZIONE
ho avuto come l'impressione che alcuni temi che il libro affronta qua vengano solo accennati, o che alcune situazione potessero dire più di quello che hanno detto.

Questo è possibile, nel senso che ovviamente ho fatto moltissimi tagli, soprattutto nella parte centrale, e può darsi che involontariamente facendo questi tagli abbia approfondito meno determinati temi.

CITAZIONE
Ad esempio tutto il discorso sull'esibizionismo di Carl con i giornalisti: era un buono spunto per parlare della voglia di eroismo di un ragazzo di provincia, ma alla fine non porta a particolari riflessioni e sembra esaurirsi nel nulla. Anche il discorso della pistola che viene tirata fuori solo per uccidere: inizialmente si insiste su questa storia in maniera quasi morbosa (il giornalista che gli domanda più volte se aveva estratto o no), ma non si capisce bene alla fine quali ripercussioni abbia questa cosa sulla vicenda che si racconta o sullo sviluppo del personaggio. Personaggio che comunque è tratteggiato abbastanza bene, ma è un ritratto che non va mai a fondo come dovrebbe, sempre secondo me.

Volevo fare di Carl un protagonista simpatico, intelligente, forte, ma anche un pò ambiguo, esibizionista, desideroso di successo e di fama, e disposto anche a non essere sincero pur di ottenerla. Nella sparatoria con Nestor Lott, è evidente che dice la famosa frase perché sa che Antonelli lo sta guardando e che la riporterà nei giornali facendogli pubblicità. In realtà però ha già la pistola in mano, quindi quella frase è, come dire, una bugia. E quando il giornalista gli chiede se aveva la pistola già in mano o no, lui non risponde chiaramente.
Questo è Carl, mi spiace che non ti abbia convinto del tutto la sua caratterizzazione.

CITAZIONE
Hartnett comunque ottima scelta, lo apprezzo molto come attore e l'ho trovato perfetto per la parte.

Sì, sono convinto che Hartnett sia perfetto per la parte, e sono contento di averlo utilizzato in un film perché su cinematik non l'avevo mai visto.

CITAZIONE
E mi sono ricordato adesso, non si capisce bene come si sviluppi il rapporto tra Carl e Loudy, dato che sembrano passare da conoscenti ad amanti in poco tempo, ma forse in questo caso sono stato io distratto.

Non mi sono soffermato in una descrizione approfondita del rapporto tra Carl e Louly per problemi di spazio, ma penso che le varie tappe che portano all'innamoramento e alla convivenza dei due si possano trovare nello script. Si conoscono quando Louly uccide Joe Young. Carl resta attratto da lei e continuano a vedersi qualche volta, come si vede nella scena del bar. Dopo l'assedio degli uomini di Lott, Carl la va a trovare nell'hotel dove sta per essere intervistata e le propone di andare a vivere con lui. I due vivono insieme per alcuni giorni, ma poi Louly se ne va perché Carl sta poco tempo con lei. Carl allora va a riprendersela, dimostrando quanto amore e affetto prova per lei (ricambiato). Tornati a Tulsa, i due continuano a vivere insieme e decidono di sposarsi.

Insomma, mi sembra che il processo sia abbastanza graduale.

CITAZIONE
dopo quattro giorni il boss aveva ancora nella tasca della giacca l'assegno. E' umanamente impossibile, con tutte le scuse che si possono avere.

Va beh, qui probabilmente hai ragione. Posso tentare di giustificarmi dicendo che nel libro succede la stessa cosa e che quelli erano tempi diversi. Poi ovviamente conveniva per lo sviluppo della storia che l'assegno fosse in quella tasca.

CITAZIONE
E poi quando prima Tessa e Teddy fanno i gradassi e picchiano Carl, nella scena seguente questi due sembrano diventati agnellini a lasciano fare a Carl tutto quello che vogliono senza battere ciglio. Insomma, situazioni di questo tipo le trovo forzate (sono curioso di sapere se anche nel libro è andata così) e fanno cadere la credibilità della storia in chi legge.

Sì, anche nel libro è andata così. Ma tieni conti che prima Teddy e Tessa si trovano a casa loro, con Tessa che tiene pronta la mazza da baseball e colpisce Carl a tradimento per poi disarmarlo. Quindi in quella scena fanno i gradassi perché sanno di avere la situazione in pugno: sono a casa loro, colpiscono Carl a tradimento e lo disarmano: che può fare Carl? Niente. Nella scena successiva invece sono nel bungalow di Jack, l'arrivo di Carl li coglie di sorpresa, non sono pronti, non possono colpirlo a tradimento e conoscono la rapidità di Carl nell'estrarre la pistola nel caso loro tentassero di opporsi all'arresto di Jack. A me sembra plausibile, non ci trovo niente di forzato.

CITAZIONE
La colonna sonora è adatta al film, sa molto di western e i richiami al genere sono effettivamente palesi, però in qualche occasione mi è capitato di dover abbassare il volume o interromperle perchè combaciavano subito con scene in cui dialogavano e le parole delle canzoni mi distraevano. Non è una critica vera e propria, però l'ho voluto dire perchè è la prima volta che mi capita.

Mmmh strano. La musica dovrebbe restare in sottofondo e non distrarre nella lettura dei dialoghi. Ma penso sia una cosa soggettiva.

CITAZIONE
Locandina molto bella, ha l'aria di gangster movie all'antica, e i colori e i caratteri sono originali (immagino sia di Emil, complimenti).

Sono contento che ti piaccia, ma della locandina vi parlerò più avanti


CITAZIONE
(Hartnet protagonista e Meyers non protagonista?),

direi di sì

 
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view post Posted on 6/7/2010, 10:34
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Clint, anche i film altrui meritano la stessa puntigliosità. -_-
Devi rispondere a ben due numeri arretrati del Road to... per non citare news e rubriche sui libri.
 
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Clint1994
view post Posted on 8/7/2010, 13:15




CITAZIONE (marenarobros @ 6/7/2010, 11:34)
Clint, anche i film altrui meritano la stessa puntigliosità. -_-
Devi rispondere a ben due numeri arretrati del Road to... per non citare news e rubriche sui libri.

Guarda, sul Road To ecc. hai ragione, ma i film degli altri li ho sempre recensiti con attenzione e se mi chiedevano chiarimenti, li ho dati. Quindi la tua prima affermazione non la trovo giusta.
 
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Aldus Pictures
view post Posted on 8/7/2010, 19:53




Regia: A parte un paio di film, non ho visto un granchè di questo regista. Per quanto riguarda la visualizzazione del film direi che, insieme a pochi altri film, Clint sia riuscito a fare un ottimo lavoro. Le inquadrature sono curate, così come le descrizioni. Promosso.

Sceneggiatura: se in Terre Maledette sono stato puntiglioso e assai critico, questa volta devo dire che Clint sia riuscito a strapparmi un applauso, mettendo più attenzione ed evitando molti degli errori che aveva fatto con il/i film precedenti. Qua e là ci sono piccoli errori già evidenziati sia da me che da Ian nelle altre pellicole, però molti meno. Attenzione ai tre punti a volte troppo utilizzati e all'ormai classico tre punti e punto esclamativo (es. fine scena 40). Buoni i dialoghi. Una cosa mi ha fatto storcere il naso: il rapporto tra Carl e Loudy risulta molto annacquato, mentre a mio avviso avrebbe dovuto essere meglio caratterizzato. Ce n'era tutto lo spazio.

Soggetto: buonissimo soggetto dove spiccano questi personaggi (Jack e Carl) che a mio avviso sono per certi versi uguali e contrari e le cui vite corrono in parallelo fino allo scontro finale voluto da Jack più che da Carl.

Cast: ottimo cast, da cinquina gli Awards. Spiccano ovviamente Hartnett e Rhys - Meyers, tuttavia preferisco il primo perché più profondo di quanto possa sembrare ad una lettura superficiale. Il secondo si ricorda bene per la durezza e la "cattiveria" del personaggio.Già detto di Loluy, spendo due parole per Hanks il quale, sebbene avesse un ruolo minore, è riuscito a dare peso al personaggio.

Locandina: buona locandina, tra le migliori. Per la cinquina può pesare per i miei gusti il bianco nella parte alta.

Musiche: Anche risentendole più volte mi hanno lasciato la sensazione che si alternino non benissimo con le scene, comunque un vero e proprio peccato per la scena del motel, senza alcuna musica.

Sito: Semplice senza eccessive informazioni.

Voto complessivo: nella firma avevo dato un 7+, riservandomi di rivederlo. E lo rivedo fino ad 7,5. Clint ha fatto un buon lavoro e a capito molti dei suoi errori. Non ricaderci però. ;)

Il pregio/La cosa migliore del film: la descrizione della scena dell'assalto al motel da parte di Nestor e degli uomini del Ku Klux Klan
Il difetto/La cosa peggiore del film: quel pizzico in più per avere un'idea a 360° del rapporto tra Carl e Louly e parte delle musiche.
 
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view post Posted on 9/7/2010, 11:22
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Clint1994 @ 8/7/2010, 14:15)
CITAZIONE (marenarobros @ 6/7/2010, 11:34)
Clint, anche i film altrui meritano la stessa puntigliosità. -_-
Devi rispondere a ben due numeri arretrati del Road to... per non citare news e rubriche sui libri.

Guarda, sul Road To ecc. hai ragione, ma i film degli altri li ho sempre recensiti con attenzione e se mi chiedevano chiarimenti, li ho dati. Quindi la tua prima affermazione non la trovo giusta.

Guarda, io lo dico solo a quelli di cui spero di potermi fidare, se no non ti romperei le bolas: sarebbe bello che a Cinematik ognuno leggesse e commentasse anche le rece altrui, soprattutto quando si hanno punti di vista differenti. E te lo dico perchè sui tuoi film il tempo per rispondere ce l'hai ;)
Aspetto le risposte al Road To (così come ai topic di Emilz sui vari produttori). E mi scoccia dovertelo chiedere io, non è che il favore lo fai a me. :rolleyes:
 
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Arcadia1983
view post Posted on 11/7/2010, 11:42




Le quattro parole sul film.

Non ho mai letto nulla di Elmore Leonard: anni fa comprai un suo libro, Il grande salto (Einaudi, mi pare) con l'intenzione di leggerlo e magari trarne un film, poi tornato a casa scoprii che era già stato tratta una pellicola con Owen Wilson e Morgan Freeman (in Italia, il film, credo uscito direttamente per l'Home Video, è stato intitolato Brivido biondo, del resto seconda versione del romanzo: un altro film è uscito nel 1969 col titolo Io sono perversa). Ho amato però molto Jackie Brown di Tarantino (tratto da un suo romanzo) e apprezzato Out of Sight di Soderbergh. Mi spiace non aver letto nulla dello scrittore, poiché ne ho sentito parlare sempre bene. Il film è lungo (mi pare che in OpenOffice fosse lungo 103 pagine) e io ho impiegato poco più di due ore per leggerlo, ma non perché sia pesante, tutt'altro: è una pellicola divertente (nel senso lato del termine) e gustosa, con una bella coppia di protagonisti/antogonisti, soprattutto il personaggio di Belmont, un uomo ricco che si mette a rapinare banche più per divenire famoso e credo per colmare la sua ansia esistenziale (il rapporto con i genitori è quello che è, ai minimi storici, e lo stesso si può dire del rapporto con gli "amici" e le sua donna, Heidi, ben interpretata da Rose Byrne) che per reale bisogno. Ben descritto è anche il personaggio di Webster (Hartnett l'ho trovato in parte): un poliziotto onesto e bravo che, nonostante il processo di mitizzazione (una sottotrama interessante, cui forse Clint avrebbe potuto dedicare un po' più di spazio), rimane ben saldato per terra (almeno, io l'ho vista così). Il loro rapporto non mi è sembrato il solito "cacciatore/preda" di tante storie simili, ma un rapporto tra pari: una cosa che probabilmente non riesco a spiegare, ma i due li ho visti speculari, perché per quanto Webster sia tutto d'un pezzo è comunque scosso da dubbi (è comunque infastidito quando gli si fa notare che la madre è cubana, per esempio). Dialoghi gustosi e pieni di ritmo, così come le descrizioni, precise e curate ma non verbose. Buono il resto del cast, con una Howard in spolvero, mentre la Banks forse è un po' di lusso.

Voto: 8
 
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view post Posted on 12/7/2010, 11:57
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Cinefilo Ad Honorem

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Minipagella e poi cercherò spunti di discussione dalle rece altrui e dall'intervista:

HOT KID

Regia: Una delle (poche) note dolenti. Conosco poco Friedkin (solo per l'Esorcista, fondamentalmente) ma mi sembra lontano dalle corde di questo Hot Kid, noir/western ambientato negli anni di inizio secolo ma molto scanzonato (grazie ai dialoghi di Leonard: Clint, prendi nota e impara tutti i trucchetti). Sarebbe stato scontato scegliere i Coen o Tarantino, ma avrebbe portato ricchi frutti.

Sceneggiatura: Promossa a pieni voti, forse la migliore di Clint da quando è qui su Ck (ripeto, grazie a Leonard per i dialoghi, ma anche lui - e qui torniamo alla regia - si è impegnato con movimenti di macchina, memorabile il piano sequenza). Qualche congiuntivo sbagliato di troppo all'inizio (ma nei dialoghi si possono perdonare, mi chiedo solo se siano errori tuoi o della fonte) e "sè stesso" con l'accento, dove non ci vuole.

Soggetto: Leonard è un nome affidabile al cinema reale e stranamente ancora poco sfruttato su Ck... scelta non impegnativa, in un certo senso, ma che premierei.

Cast: Hartnett e Rhys Meyers duettano alla grande e si rubano la scena (e le simpatie) a vicenda, le attrici sono promosse ma forse solo la Howard può puntare agli Awards (ma come protagonista? Boh, ci penserei su). Comprimari in palla, Turturro cameo di lusso (ricorda un personaggio de L'uomo che non c'era o sbaglio?).

Locandina: Bella, molto anni '70.

Musica e sito: promossi, Clint sta colmando il gap in pochissimo tempo.

Voto complessivo: A lungo ho pensato: gli do' 8, anche se sarebbe stato solo terzo sul podio, per me. Poi è sceso a 7.5, situazioni un po' viste e riviste (ma coraggioso Clint a riproporre, quasi come altro lato della monetina, Hot Kid dopo Baby Face), e nella firma è ora come ora fuori dalla mia cinquina, colpa di un finale forse frettoloso, o forse più pregno di significato di quel che posso aver colto io.
In ogni caso, Clint probabile produttore del semestre, per qualità media dei suoi film. Ci vorrebbe un salto d'impegno alla Andrew, però. Ma nessuno è perfetto.
 
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canepa
view post Posted on 12/7/2010, 17:14




RECE FLASH by Tomcat: HOT KID

Regia: 75 Friedkin torna ai fasti dei primi film gangsteristici (più polizieschi); in questo caso lo fa senza grossi virtuosismi, ma con una regia accorta ai particolari che un film del genere necessita, come la location storica e le ambientazioni che specialmente nelle scene finali sono prepotenti e importanti per la riuscita del film.
Sceneggiatura:78 Partendo dallo script che è impaginato bene e impreziosito da immagini degli attori. Qualche errore di battitura del tutto veniale e qualche termine abbastanza “brutto da leggersi” come la frase in scena 42 di Louly: “Che c’è di male se muore sparato?”. Ma anche qui del tutto veniale. Lo sceneggiatore è bravo nel dosare le scene action e quelle di raccordo, utilizzando McMahon come spiegazione e fonte storica per inserire questa vicenda nel continuum storico dei nemici pubblici dell’America di quegli anni. In confronto al precente film “Terre maledette”, qui i dialoghi non sono artificiosi e non risuonano falsi. Così come la caratterizzazione dei personaggi li rende vivi. Film che è sicuramente migliore a livello di ritmo del precedente gangster movie di Clint “Baby Face”, che soffriva di una certa statiticità. Sul finale la pellicola perde anche quell’aurea dorata fatta di gangster che uccidono quasi con un codice etico, per lasciare spazio a un omicidio insensato, ma veritiero. Finale buono con l’eroe salvato dalla bella di turno, stravolgendo il classico clichè della donna che è la vittima sacrificale del cattivo di turno, che aspetta solo l’intervento dell’eroe.
Soggetto: 80 Sicuramente il soggetto di questo film ha dalla sua una base letteraria ottima, infatti contrariamente a quanto accadeva nel già citato “Terre maledette”, qui non abbiamo personaggi infallibili e quasi supereroistici. Qui ci sono persone vere che ne prendono anche. Persone che hanno i loro problemi e i loro caratteri che sono veritieri. Nessun errore poi a livello poliziesco o sulle sparatorie, come spesso era accaduto in altri film del nostro Clint. Qui un colpo è sufficiente a ucciderti. La polizia si comporta come lo farebbe nella realtà. Il protagonista si becca una mazzata e crolla miseramente come un qualsiasi uomo farebbe. Nessun fronzolo o scene irreali. Sotto questo aspetto, questa pellicola è la migliore di Clint. A sommarsi delle cose già positive in ballo ci sono: rapporti di coppia, l’amore interessato, rapporti fra genitori e figli, la criminità imperante degli anni del proibizionismo (tema già trattato dalla E&G in Volstead Act, che è una legge citata in questo film).
Cast: 75 Un cast che è scelto accortamente ma che poteva essere ancor migliore scegliento caratteristi più conosciuti, come ha fatto Pap nel “Sentiero Dorato”. Qui ci sono molti volti noti, ma alcuni a me completamente sconosciuti. Qui forse emergono tantissimo i protagonisti: Inutile dire che Hartnett offre una prestazione ottima grazie anche a un personaggio ottimo. Se si dovesse fare un rapporto con il cinema vero, qui mi è piaciuto di più che in Dalia Nera. Anche Rhys Meyers è bravo a mostraci la follia e anche le debolezze di Jack. Pur penalizzati da parti minori c’è da premiare le prestazioni di Biehl, Elliot e di Hanks che mi è rimasto molto impresso nel suo ruolo. Sul versante femminile entrambe le girls (Howard & Banks) svolgono a dovere il loro ruolo.
Locandina: 80 Notevole e graficamente accattivante. Si tratta di una delle locandine più belle del semestre e che finalmente non si avvale di faccioni, ma di qualcosa che ti butta direttamente nel climax della pellicola.
Musiche: 75 Soundtrack quasi monoartistica con tantissimi brani di Otis Taylor e tre di Bingham. Tutte le canzoni mi sono sembrate inserite benissimo nelle scene a eccezione di Walk on water e Love and Hesitation, che sono troppo ritmate per le scene dove sono inserite. Da menzionare e per me le migliori sono: Snake eyes e House of crosses.
Sito: 80 Gran bel sito. Credo che sia il migliore del nostro Clint, che lo rende gradevole graficamente e ricco di informazioni. Punto di forza è la pagina del regista che è un mix bio-filmografico bello corposo.
Voto complessivo: 77/100 Dopo Terre maledette non mi aveva convinto a pieno, con questa pellicola Clint fa il salto di qualità con quello che è forse il suo migliore film. Un bel gangster movie che ci riporta con il giusto ritmo e la giusta realtà agli anni del proibizionismo, con una storia dalle tante sfaccettature e senza esagerazioni.

Il pregio/La cosa migliore del film: La scelta del soggetto.
Il difetto/La cosa peggiore del film: Forse quei marginali errori di battitura e il termine brutto da leggersi; ma questo per trovare un difetto.
Un consiglio al produttore: Il trarre un film da un soggetto notevole come quello utilizzato per questa pellicola gli giova, facendogli perdere quelle irrealtà che spesso a me fanno cadere la votazione finale.
In vista dei CK Awards: Miglior film, migliore attore protagonista (Hartnett), migliore attore non protagonista (Rhys Meyers), migliore attrice protagonista (Howard), migliore attrice non protagonista (Banks), migliore sceneggaitura non originale, miglior soggetto, migliore locandina, miglior sito film.
 
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emilgollum
view post Posted on 12/7/2010, 17:36




Hot Kid

SOGGETTO & SCENEGGIATURA: Mi capita spesso con Clint di conoscere la fonte di partenza e questo a volte gli porta un vantaggio, perché riesco a capire il lavoro che c’è stato dietro, i diversi smussamenti, alcune parti prese pari pari e alcuni cambiamenti azzeccati. Era già successo con l’anime Darker Than Black, Demian (anche se lì non l’avevo finito), lo stile dei fumetti di Tex…
Per forza di cose, anche in questo caso, Diego è riuscito a rendere l’opera di Leonard (debbo dire un po’ fiacca, rispetto ai precedenti scritti) un po’ più convincente rispetto al mattoncino (neanche troppo) dell’originale. Quindi, a parte la riproposizione di alcune situazioni già viste (non solo nella realtà, ma proprio nella filmografia di Diego), a partire dal contesto storico, il lavoro su questo film è egregia.
REGIA, CAST: Friedkin mi rievoca un modo classico di girare, forse è stata la scelta giusta ( volevi contrappore Dominik – fresco e giovane in Terre Maledette?). Bel cast, in primis Hartnett, bella scelta.
MUSICHE, SITO e LOCANDINA: Sito esaustivo. Musiche selezionate con criterio,belle sentirle durante la lettura.
GIUDIZIO COMPLESSIVO: Ho apprezzato più lo stile di Terre Maledette, più coinvolgente che questo nuovo gangster di Clint, ma forse è proprio la stanchezza nel riproporre situazioni (non dico poco originali) già espresse, sia visivamente (il contesto storico), ma anche la presenza di personaggi più omologati (non so come spiegarmi – se per esempio in Terre Maledette c’era un discorso sulla dualità del concetto “giustizia”), qui mi sembra meno evoluto e un leggero passo indietro verso il film precedente Non so se mi sono spiegato, spero di sì. Comunque si parla sempre di un voto alto.
 
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golem officine letterarie
view post Posted on 12/7/2010, 19:42




SOGGETTO: La storia ha quel piglio ‘leggero’ che fa scorrere veloce la storia la rende piacevole.

REGIA&CAST: Di Friedkin ho visto solo Bug e L’esorcista, quindi dal punto di vista della mia conoscenza è una scelta curiosa (e, per me, positiva), ma non so se filmerebbe un film così ‘leggero’.
Sul cast non ho appunti da fare, felice di aver visto Turturro e Pantoliano.

SCENEGGIATURA:
Lo trovo di gran lunga superiore rispetto a Terre Maledette, da diversi film incensato, ma che era penalizzato dall’infodump mostruoso dei dialoghi e da alcune ingenuità evidenti.
Qui non c’è infodump e si viaggia su un altro il livello

Un paio di dialoghi potevano essere scritti meglio lo stesso:
Per via che ti ho dato del mangiatortillas è un italiano orribile.
E un altro paio di cadute. Ma limitate.

Anche qualche frase un po’ stereotipata suona ormai ridicola a leggerla adesso, tipo il: Se devo morire, morirò combattendo, o altre simili.

C’è un momento in cui Jack e Teddy passano dal darsi del tu al lei senza ragione:
JACK: Come ha detto, scusi?
Teddy fa una smorfia e volta la testa verso Heidi.
TEDDY: Finge di non capire di che sto parlando, eh?


mentre prima si davano del tu.

Sulla caratterizzazione ho una grossa perplessità (la stessa sollevata da Andrew, mi accorgo).
Il cambiamento di Teddy e Lessa nelle due scene in cui prima c’è il pestaggio nell’ufficio, e poi Carl che si ‘vendica’.
E’ gestito male perché sono costruiti come personaggi troppo diversi come atteggiamento. Non è coerente con la caratterizzazione del personaggio, ed è un errore. Capisco il contesto che cambia, ma andava gestito meglio, in maniera più matura, con più sfumature. Così sono semplicemente due personaggi diversi, e non va bene.
La stessa proposta che fa Teddy a Carl dopo essere stato umiliato è troppo repentina.

Per il resto, buone le descrizioni delle inquadrature, il finale (chiusa diretta, senza ulteriori fronzoli) e il dualismo Carl-Jack.

COLONNA SONORA: Pollice su perché adatta al contesto. Anche se adesso mi aspetterei da Clint questi film qualche scelta più particolare e provocatoria. Insomma, rischiare di più ;-)

SITo&LOCANDINA: La locandina mi piace. È nella mie sette (che domani diventeranno 5) da awards.
Il sito completo, solo un appunto sullo sfondo arancione che è davvero un pugno in un occhio.
 
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World ^_^
view post Posted on 17/7/2010, 18:11




Hot Kid - Clint94 Production

Soggetto & Sceneggiatura: Elmore Leonard, grande autore non ancora sfruttato in maniera massiccia su questi lidi. Una fonte sicura, di appeal quasi garantito, che più di qualche volta sono stato io stesso tentato di trasporre. Nel caso di questo "Hot Kid", romanzo che non ho letto, ci troviamo di nuovo di fronte a un bel soggetto molto cinematografico.
Clint vi imbastisce attorno una sceneggiatura attenta, che se da un lato rinverdisce situazioni e temi già affrontati (e da lui amati), dall'altro si concede un registro diverso, più svelto e scanzonato dei vari "Tom Wheeler" e "Sinfonia di morte", attuando a parer mio una buona sintesi tra quello che è lo stile di Leonard e quello ormai tutto suo caratteristico.
Volendo trovare il pelo nell'uovo, si potrebbe puntare il dito su qualche dialogo un po' troppo verboso, sicuramente dovuto alla fonte letteraria; ma è come fare un po' le pulci a quello che è, senza dubbio, uno dei migliori lavori del produttore padovano. Come sceneggiatura non originale se la giocherà alla pari coi vari Papele e Andrew a questo giro.


Regia: Scelta coraggiosa Friedkin, poco da dire. Quando chiese il nostro parere, io gli avevo suggerito qualcun altro (George Clooney) e alla fine, visto il risultato, poteva starci, visto un certo taglio qua e là ironico che mi ha un po' ricordato (ma facendo le dovute differenze) "Confessioni di una mente pericolosa"). Ma, ripeto, onore a Clint e alla sua scelta tutt'altro che facile. Ha preso un grande vecchio come Friedkin, apparentemente lontano da questo genere, e lo ha valorizzato con ottime descrizioni di movimenti di macchina (da applausi il piano sequenza e la sparatoria). Per questo lo promuovo e approvo.

Personaggi & Cast: Josh Hartnett e Jonathan Rhys Meyers splendida coppia di protagonisti, autentica punta di diamante di un altro cast molto buono. Tra i due forse è proprio Rhys Meyers a rubare maggiormente la scena all'altro, motivo per il quale lo vedo ben piazzato come attore non protagonista. Il suo personaggio è forse approfondito meglio e a lui va qualche simpatia in più.

Colonna sonora, locandina & sito: Altro miglioramento in casa Clint: una colonna sonora buona, anche se sarà difficile questo semestre vista l'ardua concorrenza in categoria. Buona locandina, semplice e abbastanza "vintage", anche se non di immediato impatto, sito adeguato.

Considerazioni finali e voto complessivo: Clint conferma quanto di buono fatto vedere con "Terre Maledette", convincendomi con questo appena un pizzico di più (ma è roba di poco); un buon soggetto, servito da una sceneggiatura scritta con padronanza, qua e là appena "viziata" da qualche impressione di deja vu e qualche dialogo un po' troppo portato per le lunghe, ma siamo ai particolari su cui si pone attenzione solo per operare una scelta tra diversi film pressocchè sullo stesso livello (e mai come quest'anno ho notato, personalmente, un certo appianamento, un livello uniforme tra non pochi film di produttori diversi), segno dei tempi, più combattuti e con sempre minor divario. Tornando a Terre Maledette e a quanto espresso finora, con ben 4 film, uno dei produttori in pole-position per il premio apposito.

Voto complessivo: 7.6

Edited by World ^_^ - 19/7/2010, 19:36
 
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13 replies since 26/6/2010, 10:15   244 views
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