Ringrazio Andrew e rispondo
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Sceneggiatura buona, non ho notato questa volta dialoghi fastidiosi come mi era capitato con Terre Maledette, li ho trovati abbastanza realistici (forse anche la fonte letteraria ha aiutato), mentre le scene sono come al solito descritte in modo impeccabile, ormai da questo punto di vista Diego ha raggiunto un livello da awards.
Questo è sicuro, infatti Leonard è considerato un maestro nei dialoghi.
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Molte cose mi sono piaciute, in particolare il personaggio di Belmont (interpretato da un ottimo Meyers), che è stato costruito in modo completo, ben sviscerato nella sua eccentricità e nella sua indole criminale. Si potrebbe parlare di film dualista, perchè Belmont in quanto a spazio a lui dedicato non ha nulla a che invidiare rispetto a Carl.
Sì, il film segue in parallelo le storie di questi due personaggi che si incrociano: entrambi godono più o meno dello stesso spazio e forse sono tutte e due protagonisti, ma penso che Carl lo sia un pò di più. Sono contento che ti sia piaciuto il personaggio di Belmont: io preferisco dipingere bene un personaggio negativo piuttosto che il protagonista positivo.
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ho avuto come l'impressione che alcuni temi che il libro affronta qua vengano solo accennati, o che alcune situazione potessero dire più di quello che hanno detto.
Questo è possibile, nel senso che ovviamente ho fatto moltissimi tagli, soprattutto nella parte centrale, e può darsi che involontariamente facendo questi tagli abbia approfondito meno determinati temi.
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Ad esempio tutto il discorso sull'esibizionismo di Carl con i giornalisti: era un buono spunto per parlare della voglia di eroismo di un ragazzo di provincia, ma alla fine non porta a particolari riflessioni e sembra esaurirsi nel nulla. Anche il discorso della pistola che viene tirata fuori solo per uccidere: inizialmente si insiste su questa storia in maniera quasi morbosa (il giornalista che gli domanda più volte se aveva estratto o no), ma non si capisce bene alla fine quali ripercussioni abbia questa cosa sulla vicenda che si racconta o sullo sviluppo del personaggio. Personaggio che comunque è tratteggiato abbastanza bene, ma è un ritratto che non va mai a fondo come dovrebbe, sempre secondo me.
Volevo fare di Carl un protagonista simpatico, intelligente, forte, ma anche un pò ambiguo, esibizionista, desideroso di successo e di fama, e disposto anche a non essere sincero pur di ottenerla. Nella sparatoria con Nestor Lott, è evidente che dice la famosa frase perché sa che Antonelli lo sta guardando e che la riporterà nei giornali facendogli pubblicità. In realtà però ha già la pistola in mano, quindi quella frase è, come dire, una bugia. E quando il giornalista gli chiede se aveva la pistola già in mano o no, lui non risponde chiaramente.
Questo è Carl, mi spiace che non ti abbia convinto del tutto la sua caratterizzazione.
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Hartnett comunque ottima scelta, lo apprezzo molto come attore e l'ho trovato perfetto per la parte.
Sì, sono convinto che Hartnett sia perfetto per la parte, e sono contento di averlo utilizzato in un film perché su cinematik non l'avevo mai visto.
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E mi sono ricordato adesso, non si capisce bene come si sviluppi il rapporto tra Carl e Loudy, dato che sembrano passare da conoscenti ad amanti in poco tempo, ma forse in questo caso sono stato io distratto.
Non mi sono soffermato in una descrizione approfondita del rapporto tra Carl e Louly per problemi di spazio, ma penso che le varie tappe che portano all'innamoramento e alla convivenza dei due si possano trovare nello script. Si conoscono quando Louly uccide Joe Young. Carl resta attratto da lei e continuano a vedersi qualche volta, come si vede nella scena del bar. Dopo l'assedio degli uomini di Lott, Carl la va a trovare nell'hotel dove sta per essere intervistata e le propone di andare a vivere con lui. I due vivono insieme per alcuni giorni, ma poi Louly se ne va perché Carl sta poco tempo con lei. Carl allora va a riprendersela, dimostrando quanto amore e affetto prova per lei (ricambiato). Tornati a Tulsa, i due continuano a vivere insieme e decidono di sposarsi.
Insomma, mi sembra che il processo sia abbastanza graduale.
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dopo quattro giorni il boss aveva ancora nella tasca della giacca l'assegno. E' umanamente impossibile, con tutte le scuse che si possono avere.
Va beh, qui probabilmente hai ragione. Posso tentare di giustificarmi dicendo che nel libro succede la stessa cosa e che quelli erano tempi diversi. Poi ovviamente conveniva per lo sviluppo della storia che l'assegno fosse in quella tasca.
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E poi quando prima Tessa e Teddy fanno i gradassi e picchiano Carl, nella scena seguente questi due sembrano diventati agnellini a lasciano fare a Carl tutto quello che vogliono senza battere ciglio. Insomma, situazioni di questo tipo le trovo forzate (sono curioso di sapere se anche nel libro è andata così) e fanno cadere la credibilità della storia in chi legge.
Sì, anche nel libro è andata così. Ma tieni conti che prima Teddy e Tessa si trovano a casa loro, con Tessa che tiene pronta la mazza da baseball e colpisce Carl a tradimento per poi disarmarlo. Quindi in quella scena fanno i gradassi perché sanno di avere la situazione in pugno: sono a casa loro, colpiscono Carl a tradimento e lo disarmano: che può fare Carl? Niente. Nella scena successiva invece sono nel bungalow di Jack, l'arrivo di Carl li coglie di sorpresa, non sono pronti, non possono colpirlo a tradimento e conoscono la rapidità di Carl nell'estrarre la pistola nel caso loro tentassero di opporsi all'arresto di Jack. A me sembra plausibile, non ci trovo niente di forzato.
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La colonna sonora è adatta al film, sa molto di western e i richiami al genere sono effettivamente palesi, però in qualche occasione mi è capitato di dover abbassare il volume o interromperle perchè combaciavano subito con scene in cui dialogavano e le parole delle canzoni mi distraevano. Non è una critica vera e propria, però l'ho voluto dire perchè è la prima volta che mi capita.
Mmmh strano. La musica dovrebbe restare in sottofondo e non distrarre nella lettura dei dialoghi. Ma penso sia una cosa soggettiva.
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Locandina molto bella, ha l'aria di gangster movie all'antica, e i colori e i caratteri sono originali (immagino sia di Emil, complimenti).
Sono contento che ti piaccia, ma della locandina vi parlerò più avanti
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(Hartnet protagonista e Meyers non protagonista?),
direi di sì