| Anche io ho il libro (in italiano e in inglese: capolavoro, nonostante il celeberrimo ultimo capitolo tagliato da Kubrick), anche io l'ho visto al cinema con la scuola, nella versione di Telepiù in lingua (e sottotitoli) all'epoca in cui il film non circolava affatto (ed Emule era un miraggio), poi su La7 nella storica prima tv, e altre volte... è il mio film preferito (certo, se lo si decide da adolescenti è anche un po' scontato, lo so) e mi sono persino vestito da Alex a Carnevale...
posto la mia antica scheda:
ARANCIA MECCANICA (A Clockwork Orange, 1971, GB)
Drammatico Diretto da Stanley Kubrick Con: Malcom McDowell
Durata: 137 minuti
Trama: Nella Gran Bretagna del futuro, una banda di giovani si scatena ogni notte, picchiando e stuprando vittime indifese. Dopo che il capo di questa banda, Alex, ha domato una rivolta nella banda, i suoi compagni si vendicano facendolo arrestare. Per diminuire la sua condanna Alex prova una nuova terapia d’urto. Quando viene rilasciato Alex è costretto ad odiare la violenza, ma il resto della sua banda e le sue vittime lo accolgono con la stessa violenza che egli esibiva durante i suoi crimini.
Scene memorabili: Lo scontro tra la banda di Alex e quella di Billy Boy sulle note de “La gazza ladra” di Rossini; Alex che canta “Singin in the Rain” durante i preparativi per lo stupro a casa dello scrittore; la cura Ludovico a cui viene sottoposto Alex.
Curiosità: Il film ebbe quattro candidature all’Oscar (film, regia, sceneggiatura non originale, montaggio), ma non vinse neppure una statuetta, battuto quasi sempre da “Il braccio violento della legge”.
Questa fu la prima volta che Kubrick scrisse da solo la sceneggiatura per un suo film, basandosi sul romanzo di Anthony Burgess del 1959 “Un’arancia a orologeria”.
Per la prima volta Kubrick, che era geloso del fatto che David Lean potesse mettere il suo nome prima del titolo, impose che all’inizio del film scorresse la frase “Stanley Kubrick’s A Clockwork Orange”, a significare anche la sua totale paternità e controllo dell’opera.
Notevole fu l’apporto di Malcom McDowell. Il giovane attore contribuì con idee originali come, ad esempio, quella di ballare e cantare “Singin’ in the Rain” durante la sequenza dello stupro (la canzone fu scelta comunque perché era l’unica di cui McDowell conoscesse tutte le parole). McDowell si ferì più volte nel corso delle riprese: rimediando una costola incrinata durante un pestaggio, rischiando un malore per aver trattenuto troppo il fiato mentre gli immergevano la testa nell’acqua putrida (in realtà si trattava brodo di carne) e soprattutto lesionandosi le cornee con il divaricatore durante la “cura Ludovico”. Kubrick dichiarò che senza Malcom McDowell non avrebbe girato il film.
Il film fu girato con un budget di 2 milioni di dollari, quasi interamente in ambienti reali e con il sonoro in diretta. Gli unici set costruiti furono il Korova Milkbar (i tavoli vennero creati dalla scultrice Liz Moore), la reception del carcere, il corridoio della casa dello scrittore e un bagno con uno specchio.
Kubrick insistette affinché i distributori di latte fossero svuotati, lavati e ririempiti ogni ora. Infatti sotto le luci del set il latte si inacidiva.
Quando Alex e i drughi entrano nel Korova Milkbar, ci sono molti quadri sui muri: uno di questi, raffigurante una donna nuda, riappare in “Shining”(1980).
Nel libro il cognome di Alex non viene mai rivelato. “De Large” potrebbe essere un riferimento a una frase del libro in cui Alex si proclama “Alexander The Large” mentre stupra due bambine. Invece in un articolo di un giornale che si vede nel film ad Alex viene dato il cognome Burgess.
Il serpente, Basil, fu inserito nel film da Kubrick quando questi scoprì che McDowell aveva paura dei rettili.
Prima che fosse Kubrick ad avere i diritti per girare il film, furono considerati, per interpretare Alex e i suoi drughi, persino i Rolling Stones.
Sulla cassetta che Alex rimuove dallo stereo prima di ascoltare Beethoven, vi è il nome di Goggly Gogol, un cantante fittizio, menzionato di nuovo da una delle ragazze al negozio di dischi. In quest’ultima scena si vede anche il disco della colonna sonora di “2001: Odissea nello spazio”(1968).
Il libro a cui sta lavorando Frank Alexander (Patrick Magee) quando Alex e i suoi drughi irrompono in casa ha il titolo "A Clockwork Orange”.
Alcuni attori recitano più ruoli nel film, mentre parecchi (ben 5, tra cui Anthony Sharp, il ministro degli interni) torneranno a recitare con Kubrick in “Barry Lindon”(1975).
Le immagini che si vedono quando Alex colpisce la signora dei gatti (Miriam Karlin), sono soprattutto quelle dei quadri appesi ai muri della casa.
La guardia del corpo dello scrittore è interpretata dal culturista David Prowse (interprete sei anni dopo di Darth Vader in “Guerre stellari”). Nonostante ciò era sempre esausto alla fine delle riprese per aver trasportato su e giù per le scale Mr. Alexander e la sedia a rotelle.
Nel film vi sono molti riferimenti fallici: il serpente strisciante sul poster, i ghiaccioli delle ragazze al negozio di dischi, il manico del bastone di Alex, e la scultura che Alex usa per uccidere la vecchia signora.
Kubrick fece apposta degli errori di continuità nelle scene in cui lo scrittore non ha ancora riconosciuto Alex. Per disorientare gli spettatori i piatti ruotano sul tavolo e il livello del vino cambia.
Il linguaggio parlato da Alex e i suoi amici è chiamato “Nadsat”, ed è un invenzione di Anthony Burgess. E’ in pratica un mix di inglese e parole russe, come ad esempio droog (amico) e korova (mucca). Kubrick non voleva rendere incomprensibile il film, e cercò, forse a torto, di usarlo il meno possibile.
Quando comincia la cura Ludovico, ad Alex viene dato il siero “114”: questo numero è un marchio di riconoscimento nei film di Kubrick, dato che è presente anche ne “Il dottor Stranamore”(1964), e in “2001: Odissea nello spazio”.
Quando Dim (Warren Clarke) e Georgie (James Marcus), i vecchi compagni di Alex, lo incontrano come poliziotti, i loro numeri del distintivo sono 665 e 667. Questo farebbe di Alex il 666, il numero del diavolo.
Il film si chiude prima rispetto al libro. Nel 21° capitolo infatti Alex comincia a pensare al matrimonio e a mettere su famiglia. Il fatto è dovuto alle diverse versioni circolate in Inghilterra e negli Stati Uniti.
Il film non fruttò ad Anthony Burgess i profitti che effettivamente avrebbe potuto ottenere. In difficoltà economiche, aveva venduto a suo tempo i diritti di questa e altre opere a Si Litvinoffe e Max Raab. Fu solo con una causa alla Warner in seguito che riuscì a ottenere una percentuale (piccola) sui guadagni netti della produzione.
Se i critici senza mezzi termini lo osannarono o lo distrussero, l’ultra-violenza dei drughi e le scene di orge e stupri sgomentarono le autorità: il film venne classificato “X” (cioè con divieto ai minori) dalla censura negli USA. In Inghilterra la visione del film fu vietata ai minori di 18 anni, ma il provvedimento servì a poco. L’aumentare di episodi di violenza (alcuni anche efferati) spinse lo stesso Kubrick a impedirne la circolazione in patria per molti anni.
|