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The elephant man
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The elephant man, un film di David Lynch

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Mr.Noodles
view post Posted on 10/12/2009, 15:54




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« Io non sono un animale ! Sono un essere umano ! Sono... un... uomo »
(Celebre sfogo di Joseph Merrick)

The Elephant Man è un film biografico del 1980 diretto da David Lynch. Il film è stato adattato dai libri The Elephant Man and Other Reminiscences (Frederick Treves) e The Elephant Man: A Study in Human Dignity (Ashley Montagu).
Il film è stato ben accolto all'epoca della distribuzione, e il successo coinvolse Anthony Hopkins, John Hurt, Hannah Gordon e altri membri del cast.

Trama [spoiler]
Il film si apre con la scoperta del deforme John Merrick da parte del Dottor Frederick Treves durante uno spettacolo di strada gestito dal malvagio Bytes. Merrick presenta numerose deformazioni in gran parte del corpo, soprattutto nel capo, tanto da venire soprannominato The Elephant Man; per non essere deriso indossa in testa perennemente un cappuccio cucito ad un cappello, in modo tale da coprire la testuggine e in parte le deformità del viso.
Bytes si ritiene il proprietario di Merrick, tanto che vuol essere pagato per cederlo per scopi medici al Dr. Treves. Appena Merrick fa ritorno dal suo "proprietario", il quale è in stato di ebbrezza, questi lo picchia violentemente. Treves giunge in aiuto del povero uomo e lo porta con sé in ospedale per tenerlo in cura e se possibile aiutarlo.
In ospedale regna un'atmosfera di discriminazione nei confronti di Merrick, il quale deve essere messo in una stanza di quarantena per non essere cacciato; qui viene seguito dalla capo-infermiera, Madre Shead. Treves durante il primo giorno di ricovero parla col direttore dell'ospedale, Mr. Carr Gomm, il quale gli ricorda di non potere tenere sotto osservazione persone incurabili.
Per dimostrare che l'uomo deforme non è completamente ritardato oltre che deforme, Treves gli insegna alcune parole da dire all'arrivo del direttore. Contrariamente a quanto previsto, l'uomo ripete solo meccanicamente qualche frase e il direttore se ne va, ma inaspettatamente Merrick pronuncia ad alta voce il 23° Salmo della Bibbia facendo tornare il direttore sui suoi passi.
Col passare dei giorni, si viene a scoprire il carattere sensibile e sofisticato di Merrick, il quale nasconde ciò per non essere maltrattato ancora di più da Bytes. Il caso di The Elephant Man giunge alla corte della Regina Vittoria la quale apre un fondo monetario per permettere di dare adeguate cure all'uomo.
Treves rimane come affascinato dall'uomo, lo porta in visita a casa sua e gli fa conoscere la sua consorte, Anne Treves. Merrick mostra alla signora Treves il suo più prezioso oggetto di valore, una foto di sua madre; dopo ciò parla della madre e di come sia cambiata radicalmente la sua vita negli ultimi tempi. La signora Treves si commuove sino a piangere.
Dopo questi episodi, Merrick viene contattato dalla nota attrice teatrale Miss Kendall, la quale desidera fortemente fare la sua conoscenza. Durante l'incontro dei due, Miss Kendall gli dona un suo autoritratto e la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta. La visita dell'attrice ottiene ampia eco in tutto il paese e molti aristocratici e rappresentanti dell'alta borghesia vogliono conoscere Merrick.
Un guardiano dell'ospedale inizia segretamente a fare visitare a prostitute e alcolizzati la stanza del "mostro". Una notte anche Bytes entra nella camera per vedere la sua ex-proprietà; dopodiché rapisce Merrick fuggendo nell'Europa continentale, dove lo esibisce in circhi e fiere. Il protrarsi dei maltrattamenti rende Merrick debole e impotente, tanto che diventa inservibile per il suo "padrone". Bytes infuriato rinchiude Merrick in una gabbia con l'intenzione di farlo morire; questo non accade perché i compagni di pena della fiera, un gigante e un gruppo di nani lo aiutano a fuggire, gli procurano dei vestiti e del denaro per poi imbarcarlo sul primo piroscafo diretto a Londra.
Arrivato nella capitale inglese si incappuccia, come sua abitudine; un gruppo di ragazzini si accorge delle deformità dell'uomo e inizia a rincorrerlo. Merrick durante la fuga colpisce accidentalmente una bambina, suscitando l'ira dei presenti e il loro conseguente sfogo. L'uomo riesce a nascondersi in una toilette della stazione dove, stremato e offeso moralmente, si sfoga e si difende urlando di essere un uomo e non un mostro, dopodiché sviene.
Nel frattempo, Treves scopre lo spregevole traffico sulla pelle di Merrick gestito dal guardiano e il rapimento di Merrick stesso da parte di Bytes: queste scoperte lo sconvolgono.
Mentre Treves inizia le ricerche di Merrick, eccolo arrivare scortato da Scotland Yard. John viene subito ricoverato in ospedale. Anche i dottori hanno capito che è prossimo alla morte.
La sera, Merrick viene invitato dalla signora Kendall ad uno spettacolo di varietà al teatro, dove viene accolto calorosamente dal pubblico presente. Finito lo spettacolo e tornato in ospedale, Merrick ringrazia Treves per tutto ciò che ha fatto per lui, chiamandolo più volte "amico".
Finita la conversazione con Treves, Merrick si sdraia supino sul letto, togliendo tutti i cuscini che fungevano da sostegno per la massa abnorme del capo. Merrick sa che tale posizione di riposo, uguale a quella degli esseri "normali", gli provocherà la morte per soffocamento; oramai deciso, muore nella serenità e nella pace che ha sempre desiderato e mai avuto.
Nell'ultima scena si intravede la madre di Merrick accoglierlo nell'infinito dell'universo.

Premi e accoglienza
Alla 53ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar il film ha ricevuto 8 nomination come Miglior film, Migliore attore (John Hurt), Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior regista (David Lynch), Miglior montaggio, Migliore colonna sonora originale e Miglior sceneggiatura non originale; nonostante le numerose candidature, il film non ha ricevuto nessuno dei premi citati.
Alle premiazioni della British Academy of Film and Television Arts, il film ha ricevuto le candidature come Miglior film dell'anno, Miglior attore protagonista (John Hurt), Migliore scenografia, Migliore regista (David Lynch), Migliore sceneggiatura, Migliore fotografia e Migliore montaggio, nonostante le numerose candidature, la pellicola si è aggiudicata solamente i primi tre premi (Miglior film dell'anno, Migliore attore protagonista, Migliore sceneggiatura).
All'8ª edizione del Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz celebratasi nel 1981, The Elephant Man è stato premiato come film dell'anno.

Inesattezze storiche
Il film si basa su eventi storici ma presenta numerosi anacronismi. Partendo in ordine temporale, gli incidenti alla stazione ferroviaria in Belgio sono accaduti prima dell'entrata in ospedale di Merrick e non dopo come figurato nel film. Merrick si recò in Messico di sua iniziativa perché i Freakshow divennero illegali in Gran Bretagna, diversamente da ciò, Merrick viene rapito e portato in Messico.
Nel film, Merrick viene sporadicamente maltrattato da Bytes, ma non sono mai emerse testimonianze di tali abusi.
Frederick Treves non portò via Merrick durante uno spettacolo per salvarlo dagli abusi; fu Merrick a contattare Treves tramite una lettera richiedendo le sue attenzioni.
Contrariamente a quanto raccontato dal film, Treves non insegnò a Merrick alcuna parola. A causa della deformità sparsa in tutto il capo, la bocca risultava danneggiata impedendo a Merrick l'uso della parola, dopo numerosi interventi nell'ospedale cui era in cura, Merrick riuscì a parlare liberamente, senza l'appoggio di nessuno.
Il brutale e alcolista Bytes, è un personaggio di fantasia inserito nel film per sviluppare la storia. Il personaggio è stato liberamente ispirato dalla caratterizzazione di Bill Sykes, ladro e malfattore, presente nell'opera letteraria di Charles Dickens, Oliver Twist.
Il film presenta, alcune volte, un errore comune in molte biografie e opere di finzione sulla vita di Merrick: costui viene chiamato John, quando in realtà il suo vero nome era Joseph.

Curiosità
Mel Brooks, il produttore del film, non volle apparire tra i crediti per evitare l'associazione del film (da parte del pubblico) ad una delle sue commedie.
Nel film, The Elephant Man viene chiamato John Merrick quando in verità il suo nome era Joseph Merrick.
Per realizzare il trucco su John Hurt, il regista David Lynch ottenne il permesso di prelevare dei calchi del corpo di Merrick, conservati tutt'ora nel museo del Royal London Hospital.
Durante la scena finale del film, viene usato come tema musicale l'Adagio for Strings di Samuel Barber; questo tema fu voluto da David Lynch, direttore musicale e del design del suono, oltreché regista e sceneggiatore del film.
Dopo il successo ottenuto dal film, fu presentata a Broadway un'opera teatrale, con David Bowie nel ruolo di Joseph Merrick.
In una scena del film La vera storia di Jack lo squartatore, durante una riunione di congresso del dottorato, viene messo in mostra Joseph Merrick che coperto da un velo viene mostrato a tutta la giuria. Nella scena il dottore lo chiama giustamente Joseph Merrick ma egli stesso lo corregge ribattendo debolmente "John Merrick", un chiaro tributo al film di David Lynch.



Sul forum di quaqua non ho trovato nessun topic dedicato al film, ma ho raccolto questi interventi.

Tomo:
CITAZIONE
- The elephant man (voto:
Film che ho atteso per tanto tempo, e che mi ha felicemente ripagato. Ma non per i motivi che credevo. Ritenuto come uno dei film più commoventi, mi ha invece lasciato "freddo" nelle scene più toccanti. Non credo che questo film si possa solo giudicare come una critica agli uomini che sono i veri mostri, al contrario dei "mostri" che vengono giudicati solo dalle apparenze. Il film secondo me poteva anche basarsi su un primo piano di John Merrick di due ore, perchè è lui che ci costringe a riflettere. Essere scatenante di sensazioni che vanno in forte contrasto tra di loro. Curiosità, repulsione, simpatia, pietà, sono solo alcuni dei sentimenti che ho provato semplicemente guardando quest'uomo. Ho pianto dentro, questo sì.

Norman Bates:
CITAZIONE
Ho appena visto "the elephant man"

Ehrr.... alcuni momenti sono molto belli e rendono sopportabile il pietismo inevitabile che si prova per Merrick. Non era arduo fare di questa storia qualcosa di toccante, vedendolo capisco perchè Lynch ha sfiorato l'oscar in questo caso (i casi umani fan sempre presa).

Bellissimo l'incipit, con gli elefanti imbizarriti, ottimi alcuni personaggi (il capo circo, l'inserviente dell'ospedale), provocatorio il modo diverso in cui Merrick è accolto dai poveracci e dai colti (vedi scena del teatro), molto bello il finale con lui che finisce la sua opera e sullo sfondo la finestra, ottima la sequenza onirica...

Bello senza dubbio, non uno di quei film che mi ha toccato o preso particolarmente, non certo un film estivo.
Voto 7.5

Ho detto.

 
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emilgollum
view post Posted on 11/12/2009, 11:47




Bellissimo, un bianco e nero simbolico, carico di fragilità, indifferenza e di discriminazione.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 11/12/2009, 12:37




Bel film anche se non mi ha emozionato fino in fondo, nè mi ha preso come altri lavori di David Lynch. Tomo dice una cosa abbastanza giusta: "Il film secondo me poteva anche basarsi su un primo piano di John Merrick di due ore, perchè è lui che ci costringe a riflettere." Ovvero, già qui è presente in nuce quello che del cinema di Lynch è il nodo focale: ti costringe a vedere. Ma ancora non aveva la padronanza totale che avrà successivamente (in questo senso "Dune" segnerà un punto di non ritorno nel suo cinema) e il film che ne esce fuori è piuttosto disomogeneo, che mescola un certo classicismo hollywoodiano (con tanto di inevitabile pietismo) a un realismo magico/onirico che più si addice a Lynch (la sequenza dei freaks da circo che liberano Merrick è una delle più riuscite).
Voto: 7.5
 
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Andrew.
view post Posted on 11/12/2009, 13:05




L'ho visto ieri.
E' un film che più che impietosirmi, mi ha portato a riflettere. Per l'animo così candido di John Merrick, che davanti alla sua sfortuna riesce ad essere felice per le piccole cose della vita, esempio morale che tutti oggi dovremmo seguire e smettere di lamentarci.
Alcune scene sono molto belle e struggenti, come quella dove le persone entrano di nascosto nell'ospedale e si divertono con l'uomo mentre in sottofondo c'è una musica da circo.
Mi sono molto piaciute anche le scene iniziali, quando il dottore va al circo e in un crescendo di tensione ci avvicinamo alla gabbia, senza però vedere mai in faccia l'uomo elefante, ma percependo la sua mostruosità da coloro che lo guardano.
Comunque è vero, in certe occasioni diventa fin troppo melenso e la bontà dell'uomo elefante (così come le sue capacità intellettive che crescono a vista d'occhio) risultano poco credibili.

 
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Mr.Noodles
view post Posted on 11/12/2009, 13:20




CITAZIONE (Andrew. @ 11/12/2009, 13:05)
Comunque è vero, in certe occasioni diventa fin troppo melenso e la bontà dell'uomo elefante (così come le sue capacità intellettive che crescono a vista d'occhio) risultano poco credibili.

sì, questa è la stronzata del film.
 
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yaniano
view post Posted on 11/12/2009, 13:44




CITAZIONE (Mr.Noodles @ 11/12/2009, 13:20)
CITAZIONE (Andrew. @ 11/12/2009, 13:05)
Comunque è vero, in certe occasioni diventa fin troppo melenso e la bontà dell'uomo elefante (così come le sue capacità intellettive che crescono a vista d'occhio) risultano poco credibili.

sì, questa è la stronzata del film.

già basta questo:
CITAZIONE
« Io non sono un animale ! Sono un essere umano ! Sono... un... uomo »
(Celebre sfogo di Joseph Merrick)

 
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emilgollum
view post Posted on 11/12/2009, 14:10




ecco, mo iniziate a demolire anche questo film.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 11/12/2009, 14:13




non è colpa nostra :(
 
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Andrew.
view post Posted on 11/12/2009, 14:14




No, a parte questo per me rimane un ottimo fim. Gli ho dato 4 stelline aggiornando la mia lista ;)
 
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Zio Carlo
view post Posted on 18/12/2009, 10:10




Film meraviglioso, non capisco l'eccessivo criticismo nei suoi confronti. E' vero che non è il "solito" Lynch (se questa definizione ha un senso), ma non lo è nemmeno "Una storia vera" e lì tutti concordano sul capolavoro...
Comunque, tornando a parlare di TEM, posso anche concordare sul fatto del "prmo piano da due ore", ma resta un film che comunque spiazza e ci costringe a riflettere su discriminazione, paura del "diverso", temi che se trasposti in altri campi sono attualissimi. Sotto il trucco Hurt riesce a trasmettere una gamma di sentimenti che va dalla paura alla "pietas" (nel senso cristiano del termine). Ecco, nel famoso questionario, forse questo sarebbe il film visto troppo presto, anche se una seconda visione di qualche anno fa mi fece confermare le impressioni di quando avevo 13, 14 anni, certo, con una consapevolezza diversa.

VOTO: 8,5/10
 
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Andrew.
view post Posted on 18/12/2009, 13:39




Qualcuno lo ha visto in lingua originale? La voce di John italiana era molto "pietosa", e vorrei sapere com'era quella inglese...
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 21/12/2009, 16:58




più profonda, ma siamo là come grado di lagnosità...
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 6/2/2010, 21:25




up
 
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emilgollum
view post Posted on 30/4/2010, 16:00




puoi postare qui la rece Destiny. Non so perché non me l'ha fatta spostare nel topic.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 9/5/2010, 11:21




quale recensione?
 
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16 replies since 10/12/2009, 15:54   216 views
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