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Velluto blu
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Velluto blu, di David Lynch

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view post Posted on 16/11/2009, 11:09
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Cinefilo Ad Honorem

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VELLUTO BLU
(Blue Velvet, 1986, USA)

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Thriller
Regia di David Lynch
Con:
Isabella Rossellini
Kyle MacLachlan
Dennis Hopper
Laura Dern
Durata: 120 minuti

Trama:
Il giovane Jeffrey denuncia alla polizia di aver trovato un orecchio nel prato vicino a casa; insieme a Sandy, la figlia del tenente per la quale ha preso una cotta, si immischia un po' troppo di faccende che non lo riguardano.

Curiosità:
Il film ha ricevuto un unica nomination agli Oscar, per la regia di David Lynch, autore anche della sceneggiatura.

Il ruolo di Jeffrey (finito poi a MacLachlan) fu offerto ad un giovane Val Kilmer, che lo rifiutò, definendo la sceneggiatura come “pornografica”. Una volta visto il film (evidentemente ammorbidito rispetto allo script) ammise il suo errore.

Molti degli attori considerati per il ruolo di Frank (tra gli altri, Robert Loggia) trovavano il ruolo troppo intenso e repellente. Dennis Hopper invece dichiarò: “Devo interpretare Frank, perché io sono Frank!”.

Per il ruolo di Dorothy Lynch aveva inizialmente fatto un provino a Hanna Schygulla. Quando questa rifiutò, pensò ad Helen Mirren, ma poi ci fu l’incontro fatale con Isabella Rossellini in un ristorante di New York City.

David Lynch voleva girare nello stato di Washington, ma per ristrettezze di budget il produttore Dino De Laurentiis fece girare tutto a Wilmington, nel North Carolina, dove possedeva uno studio.

La prima scena girata assieme da Hopper e dalla Rossellini fu quella dello “stupro”. La Rossellini era davvero nuda sotto la vestaglia, ma Hopper non lo venne a sapere finchè non arrivarono al momento cruciale della ripresa.

I produttori non volevano pagare i diritti della canzone di Bobby Vinton “Blue Velvet”. Preferirono, per risparmiare, farne registrare una nuova versione cantata da Vinton su musiche di Badalamenti, ma Lynch, nonostante la apprezzasse, preferiva comunque l’originale, e costrinse gli Studios a sborsare i soldi per i diritti dell’originale..

Quando Jeffrey incontra Sandy, questa si “materializza” dal buio, proprio come il vicino di Henry in Eraserhead (1977).

Nella camera di Sandy c’è una grossa foto di Montgomery Clift.

Roy Orbison inizialmente respinse la richiesta di Lynch di usare la canzone “In Dreams” nella scena del bordello. Lynch trovò un modo legale per usare la canzone comunque, e Orbison non lo venne a sapere fino alla casuale visione del film. Ma apprezzandolo, girò un nuovo video della sua canzone, con immagini dal film e prodotto dallo stesso Lynch.

David Lynch ridusse il film a due ore da un montaggio primario di circa quattro ore. Tutte le scene tagliate però sono con ogni probabilità perse per sempre, e rimangono solo alcune foto a testimoniarne l’esistenza.

Il ruolo di Sandy fu offerto a Molly Ringwald, ma sua madre si oppose, per i contenuti del film.

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Zio Carlo
view post Posted on 16/11/2009, 11:29




Film disturbante ma allo stesso tempo una calamita per i cinefili. Lynch devasta il Sogno Americano tutto casa, famiglia e steccati di legno bianchi 15 anni prima delle casalinghe disperate con toni quasi horror, a cominciare dalla prima, epocale, scena. E' un film, in qualche modo, di formazione, per quanto malata possa essere, con un finale a mio avviso ambiguo e indimenticabile.

VOTO: 8,5/10

PS ma ve lo immaginate con Val Kilmer e Molly Ringwald? Manco l'avesse diretto la buonanima di John Hughes... :P

PS bis: ma Helen Mirren al posto della Rossellini? :sick: (non come attrice, sia chiaro, ma come bellezza e freschezza: la Rossellini aveva 34 anni, la Mirren già 41 e non è mai stata una gnocca...)
 
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view post Posted on 17/11/2009, 13:59
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Cinefilo Ad Honorem

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MikeT:
CITAZIONE
Non sono sicuro di cosa ho visto.
E' stata una sensazione quasi fisica, come strizzare una oloturia. E' un film viscido, quasi limaccioso. La sua lentezza, poi - alla quale mi stavo disabituando, di recente - lo rende più angoscioso di quanto non sia in realtà.

World:
CITAZIONE
Veramente un bellissimo film. Uno dei film di Lynch che più preferisco.
E anche uno dei più comprensibili. Very Happy

Con un Hopper straordinario. Shocked

Mio personale giudizio: ****

Arcadia:
CITAZIONE
"Velluto Blu" è un capolavoro.
Da menzionare anche l'indimenticabile incipit.

Cristian:
CITAZIONE
Un film molto molto bello.

VOTO: ***1/2 (tendente al ****, perchè dovrei rivederlo)

Per me il capolavoro è "Mulholland Drive".

Emil:
CITAZIONE
Velluto Blu è un esempio della contrapposizione
(anche se il regista non ne spiega mai i motivi)
dell'irrealtà con la realtà, fatta di banalità, semplicità,
di sogno americano, la speranza che la vita sia fatta
di cose belle, chiare e trasparenti.. ma che invece dietro
si celi molta ipocrisia e perversione del piacere.
La pellicola inizia proprio nel farci vedere un tessuto
(di velluto blu) che simboleggia proprio la perversione
(contrapposto in alcuni momenti dal tessuto rosso...
cioè la voglia di Joffrey, il protagonista, della perversione)
e accompagnata da una musica inquietante trascina lo
spettatore in un climax assai diverso dalle successive
immagini di gente che passeggia per strada , bambini che
attraversano la strada, in un mondo apparentemente perfetto.
Il regista si muove continuamente su questo concetto,
portando lo spettatore a chiedersi determinate domande:
Perchè pensa, agisce in questo modo?
Spesso i personaggi sono poco reali per come si
comportano proprio perchè si vuole esasperare le loro
personalità.Joffrey sta indagando o cercando di capire
lo strano ritrovamento di un orecchio che sembra appartenere
al marito di una donna costretta a perversioni sessuali
masochiste, da un depravato che tiene in ostaggio
il suo bambino e il marito. Si potrebbe pensare che
sia il solito film dove i personaggi principali cercano
di risolvere l'enigma. Lynch però va oltre al caso,
(all'enigma)...facendo rimanere il film spesso ambiguo...
lo stesso protagonista prova in un certo momento la
stessa perversione della donna e del suo "ricattatore"
... è come se i personaggi secondari risultassero
indispensabili per lo stesso Joffrey che non può fare
a meno di questa perversione che ha sempre avuto
dentro, dove il dolore diventa piacere. Proprio
quando il tutto sembra concluso, gli avvenimenti si dirigono
verso una conclusione "migliore"
(la donna ritrova suo figlio e la libertà)
l'autore richiude il cerchio riportando la realtà sotto
forma di apparenza, dove gli uccelli mangiano gli insetti
e non se ne spiega il motivo.
La libertà è illusoria perchè non si saprà se i
personaggi si libereranno mai della loro perversione.
Lo stesso uccello (il pettirosso) che simboleggia
la luce, la speranza .. viene messo in discussione
dalla sua "atrocità" di mangiare insetti, gli stessi
insetti che mangiavano a loro volta l'orecchio della vittima.
Una continua contrapposizione tra il mondo
della realtà fittizia con la realtà perversa di ogni essere vivente.

Pap:
CITAZIONE
Rispondendo, o accodandomi, a Cristian: anche per me Mulholland Drive è con ogni probabilità il capolavoro più maturo e completo di Lynch (per quanto Lynch - o meglio, un suo film - possa essere maturo e/o completo).
Ma se devo attenermi alle fredde stelline, come accade per la filmografia di un altro autore che AMO molto più del ciuffosissimo David, ad ogni suo film che ho visto (Eraserhead, Velluto Blu, Elephant Man, Una storia vera e appunto Mulholland Drive) ne dò ****.

Hal9000:
CITAZIONE
Niente è ciò come sembra o appare. Anche nel miglior giardino lavorato all’inglese si può celare un numero spropositato di scarafaggi che vivono nell’ombra dei dolci e perfetti fili d’erba. Con questo inizia il film di David Lynch, con un uomo che annaffia tranquillamente il suo prato e che, per colpa di un infarto, cade al suolo. Da lì in poi nulla sarà come prima. Infatti, Jeffrey, il figlio dell’uomo, al ritorno dalla visita al padre all’ospedale, percorre una normale stradina di campagna. Nel tentativo di trovare un sassolino da lanciare verso una baracca di legno abbandonata, al giovane capita invece tra le mani un orecchio umano mozzato a chissà quale malcapitato. Da onesto e ragionevole cittadino, lo raccoglie e lo porta alla stazione di polizia, e da qui inizia il viaggio del giovane nell’america sporca,criminale, nascosta dietro i visi solari, sorridenti e felici dell’altra faccia della medaglia. Improvvisatosi detective, il protagonista decide di ignorare i consigli della polizia e di indagare per conto suo. Di lì a poco verrà coinvolto da una cantante di night club, Dorothy Vallens, in un affare pieno di sesso, violenza e droga. Pur consapevole dei rischi a cui va incontro, Jeffrey si spingerà troppo oltre, fino al punto di non ritorno. Il film di Lynch principalmente è una metafora delle contraddizioni dell’uomo, del male celato e nascosto anche nella persona più “pura” in apparenza. Diviso nettamente in ambientazione diurna (colori tenui e luci calde) e in notturna (colori cupi e sporchi, luci fredde-grigio), Velluto blu è anche uno studio dell’animo umano. Jeffrey, classico bravo ragazzo, non solo entra involontariamente nel giro, ma, forse(?) senza accorgersene, ne rimane affascinato: una donna sexy e sola, un criminale psicopatico drogato e i suoi strafatti scagnozzi, sono l’esatto opposto delle persone perbene e gentili che popolano il mondo acqua e sapone di Jeffrey. Una fuga temporanea verso un’ esistenza alternativa e pericolosa, popolata da gente di ogni tipo e ricca di rischi. Una rivendicazione e un lieto fine ci saranno, ma non è forse vero che anche noi, esseri umani rispettosi della legge (…), non rimaniamo, a volte inconsciamente affascinati da questi mondi secondari? Anche se a volte ce ne teniamo alla larga, spesso invidiamo quella libertà sfrenata, libertà non gradita alla legge, ma sempre libertà di compiere azioni eccessive. Non dimenticando però ciò che Lynch vuole principalmente comunicare, ossia l’assenza completa della conoscenza di una persona (come già visto in modo differente in Psyco). Ma la cosa che più può spaventare è che anche noi stessi non ci conosciamo fino in fondo, e quindi non potremmo (mai) sapere fino a che punto potremmo spingerci; vedi l’esempio della cantante Dorothy che, anche se oppressa da un maniaco, appena ne ha l’occasione approfitta, seppur per poco, della situazione scomoda in cui è capitato Jeffrey, e tenta in veste malinconica, di abusarne.
Un dettaglio particolare è l’inserimento nel film di inquadrature di candele che vengono spente con un soffio, quasi una metafora della lieve vena surreale del racconto. Invece, a fine film, poco prima del rappacificamento di Jeffrey e della fidanzata, al posto di candele, troviamo tre lampadine elettriche che cessano di illuminare con la loro luce elettrica e artificiale la scena vuota,quasi a significare un ritorno alla vita di tutti i giorni. Ma ciò potrebbe anche rappresentare il ritorno ad una vita irreale perché tranquilla e perfetta, mentre la dolce e naturale luce delle candele è metafora del reale e oscuro mondo che spesso neghiamo di abitare.

 
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Andrew.
view post Posted on 17/11/2009, 14:23




Io ho ricordi un pò sfumati di questo film. Lo vidi molti anni fa. Una sera lo beccai in tv e non avendo altro di meglio da fare ho continuato a vederlo. Ricordo che i sentimenti che mi scaturò erano di forte disturbo, grande tensione, e seppure a quei tempi un film del genere non l'avrei mai visto, mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine. Dovrei rivederlo.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 17/11/2009, 14:30




in realtà è da almeno tre anni che dico che dovrei rivederlo pure io :(
 
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view post Posted on 21/10/2013, 22:25
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tra poco inizia su Iris, per chi non l'avesse clamorosamente mai visto...
 
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view post Posted on 21/10/2013, 22:33
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Praticamente il prequel spirituale di Twin peaks.
Lo vidi dopo aver finito la serie e probabilmnete proprio per questo il film mi arrivò con meno forza del previsto (molte atmosfere e personaggi sanno un po' di deja vù).
Rimane comunque un filmone, cupo e morboso come pochi che ancora oggi mi metterebbe in sottile disagio.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 22/10/2013, 14:07




CITAZIONE (Mr.Noodles @ 17/11/2009, 15:30) 
in realtà è da almeno tre anni che dico che dovrei rivederlo pure io :(

l'ho rivisto, credo l'anno scorso. capolavoro senza se e senza ma. uno dei film seminali degli anni 80.
 
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Merlino*
view post Posted on 22/10/2013, 14:12




CITAZIONE (Mr.Noodles @ 22/10/2013, 15:07) 
CITAZIONE (Mr.Noodles @ 17/11/2009, 15:30) 
in realtà è da almeno tre anni che dico che dovrei rivederlo pure io :(

l'ho rivisto, credo l'anno scorso. capolavoro senza se e senza ma. uno dei film seminali degli anni 80.

Concordo, psicologicamente disturbantissimo.
 
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view post Posted on 23/10/2013, 10:45

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Mai visto. Ma siccome la mia ragazza adora Lynch, credo proprio che lo vedrò a breve.
 
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view post Posted on 23/10/2013, 12:53
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Francis Delane @ 23/10/2013, 11:45) 
Mai visto. Ma siccome la mia ragazza adora Lynch, credo proprio che lo vedrò a breve.

Allora lo scoop era vero! ;) :wub:
 
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view post Posted on 23/10/2013, 12:54

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CITAZIONE (marenarobros @ 23/10/2013, 13:53) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 23/10/2013, 11:45) 
Mai visto. Ma siccome la mia ragazza adora Lynch, credo proprio che lo vedrò a breve.

Allora lo scoop era vero! ;) :wub:

Che ho una ragazza? Sì, era vero.
 
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Merlino*
view post Posted on 23/10/2013, 14:59




CITAZIONE (Francis Delane @ 23/10/2013, 13:54) 
CITAZIONE (marenarobros @ 23/10/2013, 13:53) 
Allora lo scoop era vero! ;) :wub:

Che ho una ragazza? Sì, era vero.

E che per di più adora Lynch, occhio che è un fake :P
 
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Arcadia1983
view post Posted on 24/10/2013, 13:47




be', auguri a Francis :) e grande scelta ;)
 
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