Rispondo anche agli altri...
ARCADIA
CITAZIONE
Quello che emerge più di tutti è il personaggio di Baby Face, il protagonista, talmente ossessionato da essere simile se non superiore a Dillinger da distruggere a causa sua tutti i rapporti che ha (si veda il primo dialogo con la moglie) e morire "gloriosamente" (la sparatoria finale m'ha ricordato Scarface).
Bene, sono contento di questo, perchè era quello che volevo dire. Scarface non l'ho visto, ma prima o poi lo vedrò...
CITAZIONE
Spader ad Arquette (anche se forse il rapporto tra loro due poteva essere approfondito meglio),
Infatti nel libro era una delle cose principali, ma io avevo un problema. Il mio film si concentra solo su Baby Face Nelson, mentre il rapporto di rivalità tra i due si svolge soprattutto nei casi di John Dillinger e di Pretty Boy Floyd, e poco in quello di Nelson. Se avessi approfondito il rapporto tra i due restando fedele alla realtà, quindi, avre dovuto parlare anche delle indagini ad altri gangsters, non so se mi spiego... Quindi ho preferito fare come ho fatto.
ANDREW
CITAZIONE
Baby Face fa parte del genere gangster movie, sebbene si differenzi un po’ dai classici per via di un’impostazione più introspettiva, con la mdp puntata sul personaggio di Baby Face Nelson, che vuol mostrarlo di più nella sua quotidianità piuttosto che sul posto di lavoro.
Esatto, è un pò questa la differenza coi gangster movie classici.
CITAZIONE
Assistiamo infatti alla sua fuga assieme alla moglie e alcuni complici, che diventa più che altro una gita fuori città, occasione per mostrarci il carattere folle e prepotente di questo curioso personaggio. E’ dipinto come un uomo imprevedibile, con numerosi scatti d’ira che fanno tremare di paura chiunque gli stia accanto, anche gli amici più fidati. Come tutte le persone violente al mondo, si intuisce che si tratta in realtà di insicurezza, di voglia di mostrare a tutti che lui è il migliore. L’epilogo della storia è abbastanza prevedibile, si sa che è solo questione di tempo e che prima o poi verrà preso così come sono stati presi tutti gli altri criminali prima di lui.
Niente da dire su questo, anzi, ne sono contento. Nelson non è sicuramente un personaggio che sta simpatico, anzi, ma mi aveva colpito molto proprio quello che dici tu, cioè che tutti i suoi scatti di follia e di rabbia erano un modo per nascondere la sua fragilità e instabilità, anche mentale (Nelson era uno psicopatico, e questo è certo). Quanto al fatto che alla fine viene preso, lo si sapeva fin da quando l'ho presentato allo sviluppo (infatti avevo scritto che il film parlava dell'ultimo periodo di vita di Nelson...)
CITAZIONE
Il finale credo sia proprio la parte migliore del film. Per una volta, si vede in quest’uomo (che fino a quel momento lo si era odiato, ammettiamolo) un briciolo di dignità e valore, nel modo in cui affronta lo scontro a viso aperto, venendo crivellato di colpi. C’è il sospetto che non si tratti di coraggio, bensì di follia e sconsideratezza, ma rimane pur sempre un atto che lo eleva da quella condizione di vigliacco che si era venuta a creare fino a quel momento.
Mah, secondo me vigliacco non è l'aggettivo giusto. Era tirannico, prepotente, egocentrico, ma non vigliacco. Anzi, lui è stato uno dei principali protagonisti delle sparatorie contro l'FBI.
CITAZIONE
Insomma, le basi erano buone, però devo dire che il film non mi ha convinto in pieno. Non so se il problema risiede proprio nel soggetto, o nell’adattamento di Clint. Perché ho trovato che tutti i primi tre quarti del film soffrono di un’eccessiva staticità. Il ritmo è lento, e sebbene l’idea di mostrare il gangster da vicino era lodevole, il risultato è stato quello di rendere tutta la prima parte piuttosto pesante e ripetitiva: mi riferisco ai continui scatti d’ira di Nelson, ai continui battibecchi tra lui e gli amici, alla continua paura che questi provano per lui. Insomma, non succede nulla per troppo tempo, e solo alla fine le cose prendono una piega più interessante, durante la fuga finale.
Questa è una critica che temevo e che probabilmente ci sta, non ho molto da dire.
CITAZIONE
Ad esempio, la naturalezza con la quale lascia andare Chase e la ragazza, e la naturalezza con la quale riaccoglie Chase dopo che la ragazza lo ha tradito, senza mostrare il minimo rancore (quando poco prima voleva ammazzarlo).
Allora, chiariamo un pò la situazione... Il fatto che lasci andare Chase e Sally dovrebbe mettere in risalto un altro aspetto del carattere di Nelson, ossia il suo lato incoerente, imprevedibile, contradditorio. E anche la pericolosità dei suoi attacchi di rabbia: dice di voler ammazzare Chase e Sally dopo aver litigato con quest'ultima, infatti. Poi, che riaccolga Chase mi sembra una cosa normale: aveva litigato con Sally, non con Chase, e inoltre non sapeva che Sally l'aveva tradito (e come avrebbe potuto?).
CITAZIONE
Poi durante la scena delle auto che si inseguono, non si capisce che fine faccia la prima auto dei federali, Ryan e McDade. Si appostano per tendere un agguato a Nelson, ma sembra che poi non compaiano più in scena.
E infatti è proprio così. Ryan e McDade vanno troppo avanti e perdono di vista l'auto di Nelson. Non si accorgono poi dell'arrivo di Hollis e Cowley, perciò decidono di appostarsi e tendere l'agguato a Nelson quando sarebbe passato, ignari che in realtà non sarebbe mai passato, perché stava lottando con Cowley e Hollis. Di conseguenza lo aspettano invano. Che problema c'è?
CITAZIONE
Passando a parlare delle scelte tecniche, Christian Slater è un nome insolito, coraggioso da parte di Clint sceglierlo, non essendo una grandissima star come ci si poteva aspettare. Sinceramente non ricordo di aver visto di recente film suoi, ma come volto ci siamo quindi promosso.
sì, io sono molto soddisfatto di questa scelta.
CITAZIONE
L’inizio con la morte di Dillinger (mi ero detto: se tutto il film è così, è un capolavoro).
...e questo si ricollega alla mia premessa prima della risposta a Carlo...
A World rispondo più tardi