L'imbalsamatore, Di Matteo Garrone

Un film di Matteo Garrone. Con Ernesto Mahieux, Valerio Foglia Manzillo, Elisabetta Rocchetti, Lina Bernardi, Pietro Biondi.

Valerio, un ragazzo alto e bello, conosce allo zoo Peppino Profeta, nano imbalsamatore, e diventa prima suo amico e poi suo assistente. Guadagna bene e con lui si concede notti di lussuria in compagnia di "amiche" disinvolte e disponibili, che Peppino può permettersi grazie a una filiazione alla camorra di non chiara natura. Proprio durante uno dei "servizi" di Peppino alla malavita, in trasferta a Cremona, Valerio conosce Debora, se ne innamora e la porta con sé a vivere per qualche giorno da Peppino dove anche lui si appoggia temporaneamente. Peppino diventa geloso della ragazza che mina il legame tra lui e Valerio, legame che è ormai andato oltre la semplice amicizia.


Film che ho visto grazie ai produttori di Nero Italiano che me lo consigliarono per farmi un'idea del regista Garrone conosciuto fin'ora solo per Gomorra. Film caratteristico, che ho trovato per stile simile a quelli di Sorrentino, ovvero incentrato intorno a una figura curiosa ed emblematica, che scopriamo a poco a poco, in tutta la sua ossessività e pena. Ottimo lavoro da parte dell'attore protagonista Ernesto Mahieux, che io ho scoperto solo ora e che regala un'interpretazione eccezionale di un personaggio che non passa di sicuro inosservato. Non mi ha convinto tanto invece quella di Valerio Manzillo, che interpreta comunque un personaggio interessante, perennemente indeciso, facilmente influenzabile, un pò come emblema degli italiani che davanti agli eventi della vita cercano spesso di scegliere le strade più semplici, quelle che comportano meno pesi e più vantaggi, come la camorra, che fa da sfondo alle varie vicende.
Tutto il film è carico di tensione, che si accumula scena dopo scena, per poi scoppiare in una delle scene finali dove Peppino esplode, e allora Valerio sarà costretto a prendere una decisione.

La regia di Garrone mi è piaciuta, ci sono scene davvero belle, e si avvicina anche a quella di Gomorra. Ma resto dell'idea che io non l'avrei scelto per Nero Italiano (anche se ci poteva stare, ma si tratta appunto di scelte personali).