Ho ritrovato l'intervista citata, sul Vanity Fair. Riassumento il Sorrentino pensiero:
"Andreotti per me era come uno spauracchio quand'ero ragazzino, temevo di vederlo in fondo al corridoio"
"Le idee mi vengono in aereo: è come il Natale, c'è un'ossigenazione diversa rispetto alla realtà. Compare quella malinconia che ti prende guardando il mondo dall'alto."
"Le conseguenze dell'amore in realtà sono le conseguenze della solitudine: Titta di Girolamo è come un bimbo isolato".
"Fellini e Scorsese sono gli unici autori di cui apprezzo tutti i film, nessuno escluso".
"Una sceneggiatura nel cassetto? Dragoncelli di fuoco, sceneggiatura grottesca sulle gare di cucina". (Sorrentino parla anche di un altro script - tratto da - che per ora provo a rubargli
)
"Servillo non voleva fare L'uomo in più, abbiamo dovuto fingere che un altro attore si era deciso ad accettare la parte del protagonista perchè si convincesse"
"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere"
"Baciami ancora mi è piaciuto: Muccino mi frega. Dieci anni fa no, ero un talebano. Il cinema si fa così e così soltanto. Ora mi lascio commuovere. Poi lui mi parla di questi mondi che non conosco: gli studenti, le famiglie borghesi. E' come vedere film colombiani, altre realtà"
"A Serious Man è il capolavoro dei fratelli Coen. Ho adorato tutto. Ho anche chiesto a loro in persona il significato della storiella all'inizio del film: totalmente scollegata dal resto. Per This Must Be The Place vorrei tutti attori sconosciuti, gente che recita nei piccoli teatri dell'America e che ha un talento straordinario e ignoto, come in quel film".
"Bastardi senza gloria non mi è piaciuto, un film disonesto. Si sono fatte decine di film sull'Olocausto alla stessa maniera perchè quella è la sola maniera possibile".
"La prima cosa bella mi ha commosso, divertito, c'era la mamma, c'erano tutti i miei argomenti preferiti, poi sono uscito per mangiare una pizza e dopo un quarto d'ora mi importava solo della pizza"
(quest'uomo è un genio, nota di Pap)
"A Cafonal ci penso spesso. Verrà il suo momento, devo solo riuscire il modo di entrarci, l'angolazione da cui raccontare. Vivendo a Roma ho guardato quel mondo e mi colpisce veramente: tutti quanti venuti qui per costruirsi qualcosa, una reputazione, un gruzzolo. Mi affascina l'orrido, e immaginarne la fine imminente".
Edited by marenarobros - 6/8/2010, 15:30