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This Must Be The Place, il nuovo film di Paolo Sorrentino

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Mr.Noodles
view post Posted on 18/5/2009, 10:53




La star Sean Penn è in trattative per partecipare a This Must Be the Place, film che segnerà il debutto alla regia in un film in lingua inglese di Paolo Sorrentino. Il protagonista di Milk potrebbe interpretare una ricca e potente rock star che si annoia nel suo rifugio dorato e decide di mettersi sulle tracce dell'assassino del padre, un ex criminale di guerra nazista che si è rifugiato negli USA. La sceneggiatura del film è firmata da Paolo Sorrentino e Umberto Contarello.

L'accordo produttivo prevede che Penn e Sorrentino approdino entrambi al progetto, compatibilmente con gli impegni dell'attore che a breve dovrebbe inziare le riprese di The Three Stooges, pellicola comica prodotta dalla MGM dedicata ai divertenti Marmittoni, trio comico divenuto celebre negli anni trenta. Ad affiancare Penn ci saranno Benicio Del Toro e Jim Carrey. I prossimi impegni attoriali di Sean Penn prevedono anche la partecipazione al drammatico Cartel, dedicato al fenomeno del traffico di droga in Messico, e allo spy thriller Fair Game.


 
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view post Posted on 18/5/2009, 10:54
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Mr.Noodles
view post Posted on 18/5/2009, 10:59




probabilmente, Penn starà cercando di spingere seriamente il progetto, avendo apprezzato e molto l'ultima opera di Sorrentino a Cannes.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 18/5/2009, 11:58




Bella notizia.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 24/5/2009, 11:51




CITAZIONE
Sorrentino, ciak in primavera con Sean Penn rockstar

"All'unanimità abbiamo premiato un film greco molto speciale, Kynodontas di Yorgos Lanthimos, storia di una famiglia che vive rinchiusa dentro le mura e non ha mai contatti col mondo". Il regista Paolo Sorrentino racconta così a 'Repubblica' la sua avventura a Cannes come presidente della giuria di 'Un certain regard', ma parla anche del suo nuovo film con protagonista Sean Penn, nel ruolo di una rockstar, che comincerà a girare la primavera prossima.

"Ci siamo conosciuti a Cannes l'anno scorso al ricevimento dopo la premiazione, ci siamo parlati per non più di dieci minuti, lui si è complimentato per il mio lavoro, io per il suo, ed è finita lì - rivela il regista - Ho cominciato a lavorare su un'idea a cui giravo attorno da tempo: come gli ultimi criminali nazisti rimasti in vita erano riusciti a condurre per decenni una vita serena e borghese, tra persone che ne ignoravano il passato. Già in partenza quindi il film doveva essere girato in America o comunque all'estero, e in lingua inglese. Finalmente ho trovato una chiave: una rockstar di grande successo che si è ritirata ricchissima e si annoia, si accorge di sapere ben poco dei campi di concentramento dove anche suo padre ha subito orrori per mano di un efferato aguzzino. Chi sia questo aguzzino non lo sa, non sa neppure se ancora sia in vita e in questo caso dove: ma si mette sulle sue tracce deciso a trovarlo".

Quanto alla scelta di di Sean Penn, Sorrentino afferma che "dopo aver scritto la sceneggiatura con Umberto Contarello, l'abbiamo fatta tradurre e gliela abbiamo mandata: ci ha subito risposto, ci sto".

La sceneggiatura per il momento s'intitola "This Must Be Place" e il racconto è ambientato in gran parte negli Stati Uniti, con un prologo londinese.

 
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Zio Carlo
view post Posted on 24/5/2009, 23:22




Non è anche il titolo di una canzone dei Talking Heads?

https://www.youtube.com/watch?v=UGa52pQ-z4E
 
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view post Posted on 25/6/2010, 11:52
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Dopo altri mesi di rinvio (avevo letto un'intervista in cui Sorrentino si diceva depresso perchè dagli USA non gli facevano sapere più niente - da cui è nato poi il libro di cui abbiamo parlato nella sezione apposita), finalmente una news positiva:

Al mercato del Festival di Cannes, The Must Be The Place, il primo film in lingua inglese del nostro Paolo Sorrentino ha riscosso un successo di vendite incredibili prima ancora che inizino le riprese. La pellicola, ha, infatti, incontrato il favore dei buyer all'ultimo Marché dove è stata prevenduta dalla società di distribuzione internazionale Pathé International in America Latina, Benelux, Polonia, Svizzera, Medio Oriente, Corea del Sud, Grecia e Taiwan.

The Must Be The Place ha come protagonista Sean Penn, divenuto amico del regista proprio al Festival di Cannes del 2008 quando l’attore era Presidente della Giuria e Sorrentino portava in concorso Il Divo, che si aggiudicò Il Premio della Giuria. Oltre a Sean Penn (il cui personaggio si chiama Cheyenne) nel cast la bravissima Frances Mc Dormand e il giovane Tom Archdeacon.

La storia, tenuta piuttosto segreta dal talentuoso Sorrentino che l’ha scritta insieme ad Umberto Contarello, ruota attorno alla figura di una rockstar di mezza età, interpretata da Penn, che decide di cercare l’ex nazista colpevole di aver ucciso suo padre e che finirà per scoprire molti segreti sulla sua famiglia.

Le riprese del film, coprodotto da Indigo Film e Lucky Red, inizieranno ad agosto, in Irlanda. This Must Be The Place uscirà nelle sale nel 2011.
 
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view post Posted on 6/8/2010, 13:51
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Ho ritrovato l'intervista citata, sul Vanity Fair. Riassumento il Sorrentino pensiero:

"Andreotti per me era come uno spauracchio quand'ero ragazzino, temevo di vederlo in fondo al corridoio" :ph34r: :D

"Le idee mi vengono in aereo: è come il Natale, c'è un'ossigenazione diversa rispetto alla realtà. Compare quella malinconia che ti prende guardando il mondo dall'alto." :wub:

"Le conseguenze dell'amore in realtà sono le conseguenze della solitudine: Titta di Girolamo è come un bimbo isolato".

"Fellini e Scorsese sono gli unici autori di cui apprezzo tutti i film, nessuno escluso".

"Una sceneggiatura nel cassetto? Dragoncelli di fuoco, sceneggiatura grottesca sulle gare di cucina". (Sorrentino parla anche di un altro script - tratto da - che per ora provo a rubargli :P)

"Servillo non voleva fare L'uomo in più, abbiamo dovuto fingere che un altro attore si era deciso ad accettare la parte del protagonista perchè si convincesse" :lol:

"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere" :blink:

"Baciami ancora mi è piaciuto: Muccino mi frega. Dieci anni fa no, ero un talebano. Il cinema si fa così e così soltanto. Ora mi lascio commuovere. Poi lui mi parla di questi mondi che non conosco: gli studenti, le famiglie borghesi. E' come vedere film colombiani, altre realtà" ^_^

"A Serious Man è il capolavoro dei fratelli Coen. Ho adorato tutto. Ho anche chiesto a loro in persona il significato della storiella all'inizio del film: totalmente scollegata dal resto. Per This Must Be The Place vorrei tutti attori sconosciuti, gente che recita nei piccoli teatri dell'America e che ha un talento straordinario e ignoto, come in quel film".

"Bastardi senza gloria non mi è piaciuto, un film disonesto. Si sono fatte decine di film sull'Olocausto alla stessa maniera perchè quella è la sola maniera possibile".

"La prima cosa bella mi ha commosso, divertito, c'era la mamma, c'erano tutti i miei argomenti preferiti, poi sono uscito per mangiare una pizza e dopo un quarto d'ora mi importava solo della pizza" ^_^ (quest'uomo è un genio, nota di Pap)

"A Cafonal ci penso spesso. Verrà il suo momento, devo solo riuscire il modo di entrarci, l'angolazione da cui raccontare. Vivendo a Roma ho guardato quel mondo e mi colpisce veramente: tutti quanti venuti qui per costruirsi qualcosa, una reputazione, un gruzzolo. Mi affascina l'orrido, e immaginarne la fine imminente".

Edited by marenarobros - 6/8/2010, 15:30
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 12/8/2010, 11:07




CITAZIONE (marenarobros @ 6/8/2010, 14:51)
"Andreotti per me era come uno spauracchio quand'ero ragazzino, temevo di vederlo in fondo al corridoio" :ph34r: :D

ora si capisce perchè sembra Nosferatu :lol:
 
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Arcadia1983
view post Posted on 12/8/2010, 11:55




CITAZIONE (marenarobros @ 6/8/2010, 14:51)
"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere" :blink:

Uhm... eppure ricordo che quando andai a vederlo alla Feltrinelli per presentare il film (c'erano anche Caprara che lo presentava con lui - ebbi il suo autografo sul taccuino - e Alfredo/Jugger) ebbe delle belle parole per Rizzo.
 
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view post Posted on 13/8/2010, 21:30
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CITAZIONE (Arcadia1983 @ 12/8/2010, 12:55)
CITAZIONE (marenarobros @ 6/8/2010, 14:51)
"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere" :blink:

Uhm... eppure ricordo che quando andai a vederlo alla Feltrinelli per presentare il film (c'erano anche Caprara che lo presentava con lui - ebbi il suo autografo sul taccuino - e Alfredo/Jugger) ebbe delle belle parole per Rizzo.

Non ricordo se c'ero anche io, sai? ma ricordo anche io che Sorrentino (vabbè, era in promozione del film) elogiò le scaramucce con Rizzo come punto a favore del film... :shifty:
 
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view post Posted on 6/9/2010, 10:16
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World ^_^
view post Posted on 8/9/2010, 10:06




CITAZIONE (marenarobros @ 6/8/2010, 14:51)
Ho ritrovato l'intervista citata, sul Vanity Fair. Riassumento il Sorrentino pensiero:

"Andreotti per me era come uno spauracchio quand'ero ragazzino, temevo di vederlo in fondo al corridoio" :ph34r: :D

"Le idee mi vengono in aereo: è come il Natale, c'è un'ossigenazione diversa rispetto alla realtà. Compare quella malinconia che ti prende guardando il mondo dall'alto." :wub:

"Le conseguenze dell'amore in realtà sono le conseguenze della solitudine: Titta di Girolamo è come un bimbo isolato".

"Fellini e Scorsese sono gli unici autori di cui apprezzo tutti i film, nessuno escluso".

"Una sceneggiatura nel cassetto? Dragoncelli di fuoco, sceneggiatura grottesca sulle gare di cucina". (Sorrentino parla anche di un altro script - tratto da - che per ora provo a rubargli :P)

"Servillo non voleva fare L'uomo in più, abbiamo dovuto fingere che un altro attore si era deciso ad accettare la parte del protagonista perchè si convincesse" :lol:

"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere" :blink:

"Baciami ancora mi è piaciuto: Muccino mi frega. Dieci anni fa no, ero un talebano. Il cinema si fa così e così soltanto. Ora mi lascio commuovere. Poi lui mi parla di questi mondi che non conosco: gli studenti, le famiglie borghesi. E' come vedere film colombiani, altre realtà" ^_^

"A Serious Man è il capolavoro dei fratelli Coen. Ho adorato tutto. Ho anche chiesto a loro in persona il significato della storiella all'inizio del film: totalmente scollegata dal resto. Per This Must Be The Place vorrei tutti attori sconosciuti, gente che recita nei piccoli teatri dell'America e che ha un talento straordinario e ignoto, come in quel film".

"Bastardi senza gloria non mi è piaciuto, un film disonesto. Si sono fatte decine di film sull'Olocausto alla stessa maniera perchè quella è la sola maniera possibile".

"La prima cosa bella mi ha commosso, divertito, c'era la mamma, c'erano tutti i miei argomenti preferiti, poi sono uscito per mangiare una pizza e dopo un quarto d'ora mi importava solo della pizza" ^_^ (quest'uomo è un genio, nota di Pap)

"A Cafonal ci penso spesso. Verrà il suo momento, devo solo riuscire il modo di entrarci, l'angolazione da cui raccontare. Vivendo a Roma ho guardato quel mondo e mi colpisce veramente: tutti quanti venuti qui per costruirsi qualcosa, una reputazione, un gruzzolo. Mi affascina l'orrido, e immaginarne la fine imminente".

Questo mi era completamente scappato. Affermazioni interessantissime!

CITAZIONE
"Le idee mi vengono in aereo: è come il Natale, c'è un'ossigenazione diversa rispetto alla realtà. Compare quella malinconia che ti prende guardando il mondo dall'alto."

Domanda che potremmo anche rivolgere a noi, nel nostro piccolo...
Anche se ci dedichiamo a script non originali, quand'è che vi vengono le idee migliori e le ispirazioni su come affrontare una trasposizione?
CITAZIONE
"L'amico di famiglia, per colpa dei litigi con Rizzo, è un film che ritengo non riuscito, quasi da disconoscere"

Spero sia una "esagerazione", perchè "L'amico di famiglia" lo ritengo un buon film, che si inserisce bene nel coerente cammino autoriale di Sorrentino...

CITAZIONE
"Baciami ancora mi è piaciuto: Muccino mi frega. Dieci anni fa no, ero un talebano. Il cinema si fa così e così soltanto. Ora mi lascio commuovere. Poi lui mi parla di questi mondi che non conosco: gli studenti, le famiglie borghesi. E' come vedere film colombiani, altre realtà"

Sottile Sorrentino: complimento e critica a braccetto, con prevalenza di quest'ultima a mio avviso. In effetti ha messo in luce quello che è il maggior limite di Muccino, quello di raccontare un Italia "che piace", ma che non corrisponde alla realtà dei fatti. Anche io ho avuto l'impressione, vedendo i film di Muccino, di assistere a un mondo "da pubblicità", estraneo a quello che si vede quotidianamente.

CITAZIONE
"A Serious Man è il capolavoro dei fratelli Coen. Ho adorato tutto. Ho anche chiesto a loro in persona il significato della storiella all'inizio del film: totalmente scollegata dal resto. Per This Must Be The Place vorrei tutti attori sconosciuti, gente che recita nei piccoli teatri dell'America e che ha un talento straordinario e ignoto, come in quel film".

E la cosa non mi sorprende, anche se ovviamente diversissimi, il respiro grottesco dei Coen non è lontano da Sorrentino.


CITAZIONE
"Bastardi senza gloria non mi è piaciuto, un film disonesto. Si sono fatte decine di film sull'Olocausto alla stessa maniera perchè quella è la sola maniera possibile".

Un'affermazione che denota un certo coraggio e idee chiare. Anche se a mio avviso Bastardi senza gloria NON E' un film sull'Olocausto, mi sento in parte di condividere questo giudizio... anch'io quando uscii dalle sale come primissima reazione provai, lo ammetto, un certo fastidio. Poi, pensandoci, ripensandoci e rivedendolo ne capii in un certo senso il "simbolismo", apprezzandone l'intelligenza, ma non posso certo dire di amarlo alla follia, come è capitato ad alcuni. E non per come tratta l'Olocausto, ma per il suo giocare con la Storia. Genialità, d'accordo, ma un pizzico di disonestà c'è anche secondo me.


CITAZIONE
"A Cafonal ci penso spesso. Verrà il suo momento, devo solo riuscire il modo di entrarci, l'angolazione da cui raccontare. Vivendo a Roma ho guardato quel mondo e mi colpisce veramente: tutti quanti venuti qui per costruirsi qualcosa, una reputazione, un gruzzolo. Mi affascina l'orrido, e immaginarne la fine imminente".

L'orrido e il grottesco che sottende alla nostra società, questa è sicuramente una delle "fondamenta" del cinema di Sorrentino.
E proprio per questo capisco ancora di più il suo apprezzamento per il surrealismo di un Fellini (che secondo me scoprirebbero con interesse tutti i fan di Sorrentino). D'altra parte, così come l'ha descritto ora lui, Cafonal può essere un più spietato "La dolce vita" della nostra Italia di oggi (più spietato anche perchè, rispetto a quell'arrivismo c'è ancora meno innocenza e soprattutto non vi è quella giustificabile voglia di lasciarsi alle spalle gli orrori appena patiti con la guerra)...
 
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view post Posted on 10/9/2010, 10:02
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Cinefilo Ad Honorem

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ma Sean Penn con il rossetto non l'ha sbirciato proprio nessuno? :woot:
 
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World ^_^
view post Posted on 10/9/2010, 10:33




CITAZIONE (marenarobros @ 10/9/2010, 11:02)
ma Sean Penn con il rossetto non l'ha sbirciato proprio nessuno? :woot:

io sì... :o:

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