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Top 100 - 39: The Masterpiece - Il capolavoro, Cadillac Ranch

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marenarobros
view post Posted on 15/9/2009, 15:00 by: marenarobros
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Cinefilo Ad Honorem

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Mentre quando mi trovo di fronte ad un debuttante cerco tra le immagini di scoprire quanto di buono potrà costui proporci in futuro, all'uscita dei films di produttori affermati e di indiscusso valore come Cadillach il mio giudizio parte dal valore massimo e va a scalare a seconda di ciò che può sembrarmi non perfetto. Nel caso di questo "Capolavoro" il suo punto di forza è certamente l'ambientazione mentre il punto debole è la mancata spiegazione finale. Per la precisione è proprio la spiegazione di Hans che definisce il tutto "casuale" a lasciarmi interdetto. Comunque, ancora una volta, complimenti a Cesare...quasi un capolavoro.
MERLINO

Ed eccomi a recensire l'ennesimo lavoro della Cadillac Ranch, e forse rischio di ripetermi, ma è l'ennesimo ottimo film! L'idea di partenza era già ottima di per sè, quel mistero che pervade nel film in tutta la prima parte è un crescendo di emozioni. Ottimo Johnny Depp, la storia di Zvellar è ovviamente più interessante di quella di Bellow, interpretato da un sempre bravo Rufus Sewell. La sceneggiatura di Cesare è come al solito compatta e scorrevole, e la regia di Kasdan è più che buona. Ma ancora una volta ci ritroviamo a parlare del finale non all'altezza delle aspettative. Decisamente meglio la prima parte del film, mentre la seconda continua si a coinvolgere lo spettatore, ma ha il difetto di dare una spiegazione finale al film confusa e banale. Non sarà "Sleep of the dead", ma personalmente ritengo questo, uno dei migliori film della seconda stagione di Cinematik.
CRISTIAN

Torna sugli schermi di Ck "The Masterpiece", sorprendente lavoro della Cadillach Production. Un'idea straordinaria, un cast perfetto, una sceneggiatura ottima ed una trama intrigante che coinolge lo spettatore fino alla fine senza cadere mai in punti morti. La storia parla di uno studente universitario (il sottovalutato Rufus Sewell), che scopre una sceneggiatura scritta nel '37 da uno sconosciuto polacco (Hans Zvellar-Johnny Depp, che non sbaglia mai un film, nemmeno virtuale!), che parla di una storia d'amore che si protrae per 50 anni, accompagnata dall'evolversi della società (da qui parte il mistero del film, dato che questa sceneggiatura parla di fatti realmente accaduti in futuro, come la Guerra Fredda, l'omicidio di Kennedy, la morte di Jim Morrison ecc.). La regia di Kasdan si alterna tra le scene del presente a colori, e quelle in cui si racconta la storia di Hans Zvellar in bianco e nero. Geniale il montaggio alternato, che sfuma dal colore al bianco e nero nelle due scene più significative del film... Al di là delle varie sottotrame il film è una grandissima storia d'amore (che stona un po' solo quando il produttore dice che nel futuro i due protagonisti "scoperanno grazie a una pillola", rovinando tutto il romanticisimo che si era creato).Comunque è sicuramente il "Capolavoro" della Cadillach Production, ed anche il miglior film di Cinematik mai visto fino ad ora.
TOMO

Salutiamo con piacere il ritorno di Lawrence Kasdan, assente dagli schermi italiani dal deludente Wyatt Earp del 1994, impegnato nella nuova produzione della prolificissima Cadillac Ranch. Regista e sceneggiatore discontinuo, dopo il piccolo capolavoro agrodolce Il grande freddo Kasdan non è più riuscito né ad agguantare il grande successo né a convincere appieno la critica, così che questo The Masterpiece – Il Capolavoro era veramente atteso ed assume una grande importanza. Diciamo subito che il produttore e sceneggiatore Cesare Carugi ha fatto bene a puntare su di lui: coadiuvato da un manipolo di ottimi attori il regista costruisce magistralmente una intrigante atmosfera di attesa e di crescente curiosità, dimostrando come anche la scena più normale può diventare grande cinema in mano ad un vero regista. Di più c’è il cinema nel cinema, elemento sempre di sicura presa, soprattutto quando – come qui – si parla di Frank Capra, uno dei massimi registi degli anni’40 autore di quell’immortale La vita è meravigliosa che ogni Natale immancabilmente ci regala qualche lacrimuccia. Peccato che anche stavolta lo sceneggiatore ci mostri quale è innegabilmente il suo limite e cioè il finale; dopo aver costruito un affascinante castello di incastri ed avere molto promesso, alla fine non tutto viene mantenuto e l’idea è che a un certo punto non si sapesse bene come sciogliere la vicenda. Finale a parte comunque, un grande film, strano, originale, coinvolgente, pieno di amore per il cinema e i suoi protagonisti, a tratti struggente e mai banale. Tutti bravi gli interpreti, dallo stranito Rufus Sewell (grande interprete del sottovalutato Dark City) a Johnny "Prezzemolo" Depp, ormai praticamente ovunque, al sempre grande Donald Southerland, che ha ritrovato una seconda giovinezza (si fa per dire…) artistica.
MISTER HYDE

 
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