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Inland Empire, (maiuscolo ma siccome come Lynch sono originale scrivo il maiuscolo in minuscolo)

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Merlino*
view post Posted on 8/12/2008, 02:20




Riporto quanto scritto nella sezione sondaggi

"Pellicola che è un inutile compitino nel quale un grande regista ricalca svogliatamente il suo repertorio. Sicuramente molto divertente per i suoi fans sfegatati che possono svolazzare tra le solite immagini distorte, i drappi rossi e chi più ne ha più ne metta, per gli altri un grande vuoto."

e aggiungo Disegni che esprime esattamente il mio pensiero:

image

al quale per onestà devo aggiungere la bellezza delle immagini.

"Il primo che lo dice è quello che l'ha fatta"

Ho detto.
(Norman torna!)

Ciao ciao!
 
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piccettino!
view post Posted on 8/12/2008, 10:54




non ho capito perchè un discoso simile non potrebbe valere per qualsiasi film di lynch, piuttosto che solo per IE. E il discorso lo faccio pure io, mi suona tanto di quei vistatorei dei musei d'arte contemporanea che dicono, ma questo lo facevo anche io!
INLAND EMPIRE (sì, maiuscolo, perchè non ho capito perchè eXistenZ si deve scrivere così e IE no.) è stato il primo film di Lynch che abbia mai visto. Prima non sapevo neanche chi era: quindi non mi si taccia di fanserie varie. IE è stata una delle esperienze più conturbanti vissute al cinema: un caleidoscopo di immagini, suggestioni, atmosfere che apparentemnte senza connessione si succedevano sullo schermo imponendosi allo spettatore conducendolo nell'enigma e nel mistero, nell'inquietudine e a tratti perfino nel terrificante. INLAND EMPIRE è il film della fuga e dell'accesso, un viaggio nell'impero sommerso, l'impero della mente di David Lynch da cui è difficie uscire una volta entrati. Non è importante di cosa "parli" il film: il film non parlano; nel cinema non è compresa la comprensione nel pacchetto, nemmeno nell'arte in generale. Il cinema non è cotto e mangiato; il con-prendere, il prendere insieme, l'elaborare l'aisthesis è cosa che spetta allo spettatore: sotto questo punto di vista IE è un monumento allo spettatore, ma è anche una summa del cinema di Lynch attraverso l'occhio del digitale (non scordiamocelo mai). IE è l'eraserhead digitale, un nuovo punto di partenza sperimentale, straordinariamente complesso e variegato nella sua più semplice linearità. Come ho spesso già detto, l'impianto narrativo dei film di Lynch, e anche di IE, è di una linearità disarmanate. Cercando di spiegarlo terra terra: una vicina va da una attrice e le dice delle cose: a questo punto si susseguono uno dopo l'altro una serie di storie che apparentemente si sviluppano salvo troncarsi (sono delle storie potenziali); se ci fate caso ognuna di queste storie è contenuta nel discorso della vicina. Una volta conclusasi questo spacchettamento di storie si ritrona al punto di partenza: ma è un punto di partenza sfasato perchè l'attrice si trova dallla parte opposta della stanza, un circolo sfasato, un anello di moebius. Semplice no? è così astruso? Cos'è che si deve "capire" ancora? lo diciamo ancora più semplice? Una donna, turbata da delel parole apaprentemente sensenza senso proferite da una vicina in visita subisce delle allucinazioni (?), deliri mentali (?), sogni (?) flusso di coscienza (?) legate a quelle parole, salvo poi uscirne e tornare alla realtà, una realtà però sfasata: si trova dall'altra parte. Ancora più semplice: IE è un viaggio enlla mente di una attrice che si sogna o quel che è le cose dette dalla vicina sottoforma di varie storie. Lineare come un film di Hollywood. Il problema dei detrattori di INLAND EMPIRE è che non hanno mai provato ad elaborare il film, a cercare di comprenderlo, a divertirsi ad esplorare il film, anche a giocarci un po'. E invece, e lo dico con tutto l'affetto possibile, si buttano sul facile populismo (disegni compreso, anche se ho l'impressione che ce l'avesse con la frase in sè che con lynch direttamente), sui commenti da osteria, lo faccio pure io, non c'ho capito niente, ma di che parla il film, Lynche si autocita, ha stufato, ecc ecc. Certo poi può piacere o meno, può piacere di meno di altri film di Lynch (e MD ad esempio è considerato da tutti un capolavoro, anche da chi non ma IE) e si può essere più o meno daccordo (io stesso amo di più altri suoi ilm rispetto a questo), chiederei semplicemente un po' più di rispetto per un film, lo si voglia o no importante e che, a mio avviso merita un trattamento critico degno della sua complessità qualsivoglia lo giudichi dopo. Ora finiti i populismi, parliamo del film?
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 8/12/2008, 11:42




CITAZIONE (piccettino! @ 8/12/2008, 10:54)
Il problema dei detrattori di INLAND EMPIRE è che non hanno mai provato ad elaborare il film, a cercare di comprenderlo, a divertirsi ad esplorare il film, anche a giocarci un po'. E invece, e lo dico con tutto l'affetto possibile, si buttano sul facile populismo (disegni compreso, anche se ho l'impressione che ce l'avesse con la frase in sè che con lynch direttamente), sui commenti da osteria, lo faccio pure io, non c'ho capito niente, ma di che parla il film, Lynche si autocita, ha stufato, ecc ecc. Certo poi può piacere o meno, può piacere di meno di altri film di Lynch (e MD ad esempio è considerato da tutti un capolavoro, anche da chi non ma IE) e si può essere più o meno daccordo (io stesso amo di più altri suoi ilm rispetto a questo), chiederei semplicemente un po' più di rispetto per un film, lo si voglia o no importante e che, a mio avviso merita un trattamento critico degno della sua complessità qualsivoglia lo giudichi dopo. Ora finiti i populismi, parliamo del film?

92 minuti di applausi.
Anzi, vorrei proprio sottolineare il fatto che "Mulholland drive" è ormai considerato unanimamente un capolavoro, mentre INLAND EMPIRE una bufala (o un capolavoro). Ora, al di là del gusto personale o meno, bisogna avere un minimo di obiettività e senso critico quando ci si approccia a uno dei film più monumentali degli anni 2000. Per intenderci, su cosa sia INLAND EMPIRE, su cosa sia questo enorme monolite nero, che Lynch filma in tutte le sue sfaccettature, userò parole non mie riferite a un altro film (Otto e mezzo, che è universalmente riconociuto come capolavoro...o è troppo difficile anche questo?): "il Ben Hur del cinema d'avanguardia", ma anche "la masturbazione di un genio". Già, perchè Lynch dopo Mulholland drive è andato oltre, ha messo l'asticella che nessuno, nel cinema contemporaneo, può saltare. Non stiamo parlando di un film fatto per caso, ma di un'opera pensata, elaborata e costruita con precisione maniacale: e se le scene sono slegate perchè, come dice Lynch, sono state pensate giorno per giorno, non importa, poichè sono il riempitivo per quell'immenso buco nero che è lo schermo cinematografico. La chiave per comprendere questo delirio visivo l'ha ben spiegata Lorenzo ma, detto sinceramente, non fa altro che sciupare la bellezza dell'esperienza visiva che si vive vedendo INLAND EMPIRE. Non importa la spiegazione razionale, ciò che importa è l'emozione pura che trasmettono le immagini, un susseguirsi di scene che tornano, ciclicamente, con paurosa circolarità. Tutto si chiude nell'impero di Lynch. Ciò che vediamo, è stato già visto. Dèja vu perpetuo, l'eterno ritorno dell'immagine. Cinema frantumato e (come ha già detto il piccè) un campionario di storie potenziali. Dopo che tutto è stato raccontato, è stato "visto", Lynch ci fa vedere in presa diretta (è questa l'idea del digitale: tu sei dentro, lo stai vedendo perche sta accadendo e sta accadendo perchè lo stai vedendo) l'inenarrabile, ciò che "potrebbe succedere se". Se fossimo in Polonia, se si stesse girando un film, se fossimo dentro al film, INLAND EMPIRE è un liquido che prende la forma del contenitore, e lo riempe, riempe la scena, totalmente. INLAND EMPIRE si pone come la summa del lavoro di Lynch che fin dal surrealismo di Erserhead ha sempre cercato nuove vie per raccontare, per vedere, per farci vedere. Intendendo il cinema come un'arte, Lynch le storie le smonta, le raconta da prospettive diverse, compie dei detour in corsa, ci spiazza, fa quel che vuole. Sta allo spettatore ri-costruire il puzzle, poichè la forma è sempre uguale e sempre diversa a se stessa. INLAND EMPIRE è anche l'esaltazione del metacinema (vedi un film che vede un film, che è visto da qualcun altro), del girato da montare, mille fragilissimi film; anzi, sarebbe divertente, rimontare INLAND EMPIRE per vedere quante storie se ne possano tirare fuori, quanti film sono contenuti al suo interno. Probabilmente sarebbero tutti "razionali".
 
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Merlino*
view post Posted on 8/12/2008, 14:58




Ciao Piccettino,

avevo cominciato con i quote ma credo non credo che l'importante sia rispondere punto per punto ma spiegati perché non ho apprezzato il film, cosa diversa dal dire che non mi è piaciuto perché come ho scritto le immagini sono bellissime e se come dici fu il primo film di Lynch che hai visto ci credo che ti ha fulminato, IE sotto questo aspetto non si discute.
La mia critica viene dal fatto che per sfortuna, data l'età, ma per fortuna, perché è stato un viaggio bellissimo, ho seguito Lynch dall'inizio (quasi... in quanto se non sbaglio Ereserhead non uscì in Italia e io e Davide riuscimmo a vederlo grazie a una videocassetta registrara dalla TV in piena notte subito dopo il successo di TP) e, sia ben chiaro, non come semplice vanto personale ma per chiarire il mio rapporto con lui e con le sue opere, seguo uno schema delle mie visioni che porterà a capire perché non amo IE e, perché no, ad ampliare il discorso su tutto Lynch, anche quello più classico che poi tanto classico non è.
1981 The Elephant Man
una pellicola capolavoro all'apparenza normale ma con all'interno una forza emotiva che non era data dalla pietà per il protagonista, come troppo spesso succede in questo tipo di film, ma dal film stesso, dalle immagini che erano allanima dello spettatore apaprivano "strane". Faticavo a capire il perché ma era entrato a far parte dei miei film preferiti.
1984 Dune
il film che stavo aspettando dai tempi di Guerre Stellari, l'opera maledetta che nessuno aveva avuto il coraggio di mettere in immagini e Lynch ci aveva provato. Un film che proprio per questo ho sempre difeso ma che non si può dire sia riuscitissimo. Fare di più forse era impossibile, l'alternativa era di ridurlo a un fanta-movie di bassa lega e il buon David ha fatto quello che ha potuto con ottimi risultati visto il materiale.
1987 Velluto Blue
La prima apoteosi. la scoperta di un genio. Dopo la visione rimasi a pensare per giorni a questo film che era un thriller ma superava i confini del genere arrivando dove mai un thriller era arrivato. Dovevo difenderlo quotidianamente dai detrattori ma ero convinto di essermi trovato davanti a una pellicola che aveva gettato in aria le carte da gioco e da quel momento per quel genere di films le cose non sarebbero state più le stesse.
1990 Cuore Selvaggio
La conferma. Questo tizio è una spanna sopra gli altri, un film come Cuore Selvaggio non è da tutti. Un road movie tale non è, un'esperienza per il corpo che ti costringe a lavarti dopo la visione per togierti dai pori della pelle i granelli di sabbia.
9 Gennaio 1991 I Segreti di Twin Peaks
Qui ci vuole la data precisa perché non fu un giorno come un altro. Essere davanti alla televisione, sentire quella musica, vedere quella pala girare sul soffitto cambiò veramente la TV, fu il momento in cui le strade di cinema e televisione per la prima volta nella loro storia si incontrarono. Indimenticabile! laura Palmer divenne un punto di riferimento e il mondo cambiò ... uno di quei momenti nei quali non si resiste dal dire "io c'ero".

Qui il genio di Lynch si blocca... sembrava impossibile continuare. La serie di TP continua ma comincia a girare sù sé stessa e pur rimanendo grande televisione non trova sbocco e finisce con un film..

1992 Fuoco cammina con me
... che sarebbe disonesto definire brutto perché non lo è, anzi volendo si potrebbe anche affermare che è il primo resoconto dell'operato di Lynch, ma appare anche come un compitino facile facile (per lui, sia chiaro!) nel quale mescolare tutto il suo passato senza aggiungere niente e, volendo essere maligni ma probabilmente realistici, fatto (o costretto a farlo?) per sfruttare il momento e capitalizzare il successo.

Per anni Lynch scomparve dalla mia vista. Mi capitava di difendere Velluto Blu ogni volta che si parlava di pellicole importanti ma la "delusione" per Fuoco Cammina Con Me era stata forte fino al 1998 ...

1998 Strade Perdute
La seconda apoteosi. Non conoscevo questo film e Davide lo portò una sera per una delle nostre serate horror e fu nuovo amore. Rimasi confuso all'inizio ma dopo poco cominciai a capire che mi trovavo di fronte a un nuovo capolavoro, diverso dagli altri ma un capolavoro. Quando il film terminò o, come in questo caso si potrebbe dire, tornò a cominciare, io e Davide ci guardammo e dicemmo un semplicissimo "però!" rimanendo a bocca aperta. Un "però!" che non aveva bisogno di altre parole.

2000 Una Storia Vera
Un film "normale" per Lynch? Forse sì, o forse, meglio dire, il più normale. Come nelle sue opere anche david era tornato da dove aveva cominciato, da quell'Elephant Man che fu la sua opera "normale" di partenza che però normale del tutto non era e anche Una Storia Vera ha nelle emozioni che emana qualcosa in più dell'assurdità di un semplice viaggio su un trattore... ha i granelli di sabbia di Cuore selvaggio e lo spettatore attento li può sentire sotto i denti.

2002 Mulholland Drive
La terza apoteosi - La perfezione. Non c'è nulla che si possa dire che non si sia già detto di questa pellicola ma forse la frase esatta è "non c'è nulla che si possa dire di questa pellicola". È un film che si vive, un'esperenza personale. Quando lo vidi mi rimase oscuro e forse ancora lo è, ma semplicemente per me è un viaggio dietro a tante di quelle tende rosse che piacciono al regista, e dietro ogni tenda forse c'è qualcosa di interessante, forse no, non importa. L'illuminazione della riga gialla sulla strada fu la stessa della pala a soffitto di Twin Peaks, un amore che mi è entrato dentro, non servono altre ragioni, la ragione è il film stesso.

Da questo momento Lynch scompare di nuovo e riappare dopo 6 anni con

2007 Inland empire - L'impero della mente
Un'altra esperienza? Sicuramente sì, ma solo visiva. Niente di nuovo questa volta, un semplice esercizio facile facile (ancora una volta sia chiaro, facile per lui!) che probabilmente stanco di stare senza far niente ha deciso di sfornare qualcosa buttando nel calderone tutto il suo passato e vedere cosa ne usciva fuori. Certo, si potrebbe dire che dentro c'è tutto il suo genio, ma il genio riscaldato si può chiamare ancora genio se messo svogliatamente lì tanto per fare? Se il tutto sembra più una prova di forza del "tanto io lo posso fare" che del sentire il bisogno di voler fare realmente qualcosa? Il rispetto del lavoro di un grande maestro ci vuole sempre, ma questa volta credo ci troviamo di fronte a uno dei momenti bassi del regista. Forse ancora una volta sarà il punto di partenza per raggiungere un nuovo apice? Spero Dio che sia così, spero di sbagliarmi io, ma il film è solo un mosaico di pietre preziose gettate sullo schermo senza senso. Se Lynch è una nuova scoperta allora va bene sorprendersi e gridare al miracolo, altrimenti è solo una grossa delusione. magari non è così, magari mi sbaglio.... magari!

Ciao ciao!




 
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view post Posted on 8/12/2008, 19:49
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Pur leggendo con interesse le opinioni di Nood e Piccettino (il tempo darà ragione a loro?), i miei 92 minuti di applausi sono per il resoconto di Merlo sulla carriera di Lynch.
 
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Tu? Sì, io.
view post Posted on 9/12/2008, 17:37




Riporto un sms inviatomi da Jugger riguardo a questa discussione:

"Qualcuno dica a Merlino che gli voglio bene, per quel 9 Gennaio 1991 nel thread su INLAND EMPIRE. E che Nood e Piccy abbiano la mia benedizione."

Tomo
 
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piccettino!
view post Posted on 9/12/2008, 23:43




Notiziona bomba!

CITAZIONE
Dopo la notizia riguardante il remake de Il cattivo tentente, ecco che vi annunciamo un altro progetto che riguarda Werner Herzog, ultimamente davvero attivissimo con molti progetti. E la notizia, per la gioia dei suoi numerosi adoratori, riguarda anche David Lynch.

Il prossimo progetto dell’autore di INLAND EMPIRE infatti sarà My Son, My Son, film a basso costo a metà strada tra horror e dramma. La sceneggiatura è stata scritta proprio da Herzog e dal suo collaboratore Herbert Golder.

La storia dovrebbe ispirarsi, almeno per quanto riguarda la base di partenza, all’Elettra di Sofocle, anche se la trama è tratta da uno spunto di cronaca davvero avvenuto: un uomo attua nella sua testa un piano per uccidere la madre con una spada. La pellicola dovrebbe iniziare con l’assassinio della madre, per poi usare una serie di flashback e flashforward per raccontarci la follia e la storia dell’uomo.

Herzog + Lynch: boooooom!
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 10/12/2008, 00:41




questa notizia è shoccante :P
 
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yaniano
view post Posted on 10/12/2008, 00:53




è da acquolina in bocca. :shifty:
 
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view post Posted on 10/12/2008, 12:02
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Staremo a vedere.
 
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view post Posted on 4/6/2013, 08:29
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lo riporto su, e mi meraviglia che non si fosse arrivati manco a 2 pagine di topic (forse sul forum vecchio? boh!)
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/6/2013, 08:30




io comunque sto dal lato Lorenzo/Peppe.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 4/6/2013, 09:58




io dalla parte di Disegni.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 4/6/2013, 10:12




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 4/6/2013, 09:30) 
io comunque sto dal lato Lorenzo/Peppe.

sì, però nella monografia di Lynch l'ho scritto meglio :P
 
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Arcadia1983
view post Posted on 4/6/2013, 10:16




l'importante sono le idee alla base, poi lo stile poco importa.
 
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27 replies since 8/12/2008, 02:20   307 views
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