Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Demian - Sulle strade di Parigi
Poll choicesVotesStatistics
76 [66.67%]
62 [22.22%]
51 [11.11%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
80 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 9)

Demian - Sulle strade di Parigi

« Older   Newer »
  Share  
Clint94
view post Posted on 2/8/2008, 11:49




Pynox mi ha dato la conferma una settimana fa, quindi oggi dovrebbe uscire senza problemi e finalmente, dopo una lunga attesa ( :rolleyes: ) avrete il piacere di leggere il secondo capitolo della trilogia! ;)
Buona visione.
E mi raccomando: RE-CEN-SI-TE!!!!

http://andrewproduction.altervista.org/Dem...mian_Parigi.htm

PS: Inutile dire che chi non ha letto il primo, capirà poco di questo film... -_-
PPS: Un grande grazie ad Andrew per sito e locandina! :)
 
Top
Andrew.
view post Posted on 3/8/2008, 11:16




CONTIENE SPOILER

Letto anche questo secondo capitolo della trilogia. Se il primo film era costituito quasi interamente di flashback, in questo assistiamo invece ad una storia piuttosto lineare che vede Demian alla ricerca del suo nomico Julien. "Per le strade di Parigi" è infatti quasi una caccia all'uomo portata avanti con abilità, e che non manca di buone scene d'azioni tipiche del genere, oltre che di continui colpi di scena (come del resto ci si poteva aspettare).
Finalmente vediamo meglio la figura di Demian che sebbene sia un gran personaggio, devo dire che avrebbe potuto essere caratterizzato meglio. Intanto mi è sembrato che in gran parte del film sia quasi subordinato agli altri attori... prima con Ravel, poi con Valery... l'ho visto troppo in balia degli eventi e degli altri che gli dicono cosa fare e come agire. Insomma, è come se il suo carattere facesse fatica a venir fuori. Ci sono stati degli accenni per quanto riguarda il suo timore di non provare più emozioni nell'uccidere, cosa che rendeva il personaggio più profondo e interessante, ma la cosa non è stata approfondita poi nel corso del film, tranne che per brevi dialoghi con Ravel (o almeno io ho avuto questa impressione).
E allo stesso modo anche il personaggio di Ravel aveva qualche margine di miglioramento nello stesso ambito che poteva essere IL punto di forza del film, passato invece in secondo piano a favore della storia e dell'azione.
E per quanto riguarda Ravel e Valery... non mi ha sorpreso minimamente il loro tradimento, che si intuisce dal momento in cui la ragazza fa fuori gli assassini per non farli parlare. Interessante però il gioco di supposizioni che si è voluto creare intorno alle loro figure e a quella di Peyrac, il quale doveva sembrare il traditore. Poco riuscito però.
Gli altri personaggi li ho trovati adatti alle situazioni. Spicca su tutti Vincent Cassell (è ancora presto per dirlo dato che siamo agli inizi, ma una nomination per attore non protagonista se la merita) perfetto nei ruoli del cattivo (in questo caso apparente).
Un pò deludente invece quello di Rockwell, che mi è sembrato troppo poco approfondito come personaggio (ma forse nel terzo capitolo si conoscerà meglio).
La trama come ho già detto non è male, riesce a tenere sempre alto il livello di tensione e a divertire con varie scene dove sono protagoniste le abilità combattive di Demian e Ravel. Si può dire che anche questo film, come il primo, riesce a reggersi in piedi da solo. La lettura del primo è consigliata, ma non indispensabili ai fini di comprendere a grandi linee la storia.
Il finale invece lascia più interrogativi ed è più aperto rispetto al primo film... la ricomparsa del padre è un ennesimo colpo di scena che stavolta non mi sarei mai aspettato. E a questo punto consiglierei quasi di far uscire il terzo capitolo magari alla fine di questo semestre... ma starà a Clint decidere.
Concludendo, penso che siamo sullo stesso livello o poco più in alto del primo Demian. Come ho già detto il film è riuscio bene, ma aveva ampi margini di miglioramento che non sono stati sfruttati a dovere e ciò lascia un pò di delusione. Diventa comunque al momento il miglior film di Clint.

VOTO: 7

Edited by Andrew. - 3/8/2008, 16:31
 
Top
Mac!
view post Posted on 4/8/2008, 11:24




Mac torna a recensire :shifty:

Incomincio spendendo due paroline sul primo "Demian". Primo film che è un discreto film action, anche se leggermente "inusuale". Inusuale perchè costituito interamente da flashback, flashback che ci raccontano come Demian sia divenuto un giustiziere, e butta le basi per i due seguiti, in cui si presume si chiuderanno tutte le strade aperte da questo primo episodio. Difetto maggiore di questo primo capitolo, che non mi è affatto spiaciuto, pur non avendomi nemmeno esaltato, sebbene Clint abbia compiuto notevolissimi passi avanti, è la sua natura di "primo della serie", tanto che pare esclusivamente un'introduzione, e sembra poco un film a se stante.
VOTO: 6+

Bene. Detto questo, parliamo del secondo capitolo, "Per le strade di Parigi". Che supera sicuramente il primo. Liberatosi Clint dalla necessità di raccontarci le origini dei personaggi, il nostro giovane produttore può pienamente dedicarsi alla storia. Storia che si inserisce in un filone ben preciso, ma che nonostante questo, e nonostante manchi di grandi slanci di originalità, rimane piacevole da vedere. Azione e sparatorie varie sono ben realizzate, e arricchite dalla presenza di un parco personaggi interessanti. Bisogna dire che le psicologie sono poco sfaccettate, pur non cadendo nella piattezza, ma nonostante questo Clint riesce a creare un'interazione tra i personaggi ottima. Infatti (e devo dire una cosa che avevo già detto per The Dark Knight), il film manca di un protagonista assoluto. Al centro della vicenda vi è sicuramente il Demian che da il titolo alla trilogia, ma tutti gli altri personaggi che gli gravitano attorno, nel bene e nel male, godono di ampio spazio. Non si raggiunge (come avevo sostenuto parlando dell'ultimo Batman) un'assoluta coralità, ma il risultato è sicuramente positivo.
Come per il primo, è da dire che Clint ha compiuto grandi passi avanti, soprattutto in ciò che io avevo sempre indicato come suo punto debole: i dialoghi. A volte risultano ancora leggermente macchinosi, ma si è persa la totale falsità che dominava quelli dei film precedenti (almeno fin dove sono arrivato a seguire io Clint), e in generale godono di una buona fluidità.
Ottimo cast, in cui spicca certamente Vincent Cassell, chiamato ad interpretare il personaggio più complesso del film, sulla cui ambiguità Clint riesce a giocare bene. Un po' sprecati Rockwell e Auteill, anche se certamente il primo godrà di maggior spazio nel terzo e conclusivo episodio, mentre il secondo dubito che apparirà ancora.
Regia di Besson buona, anche se non straordinaria.
Concludendo, "Demian - Per le strade di Parigi" è un buon prodotto action, che forse avrebbe potuto puntare a qualcosa di più, ma che rimane un action movie di tutto rispetto, e che apre ad un terzo capitolo che mi aspetto ancora migliore, soprattutto perchè credo che ci sarà maggior spazio per approfondire i personaggi, soprattutto quello di Demian.
Clint continua a migliorare, e sono sicurò non smetterà, e mi aspetto moltissimo da lui, per il futuro.
Ultima cosa: ma, le musiche, non si usano più? :blink:
VOTO: 7

Categorie Di Merito
Luc Besson: Miglior Regia
Vincent Cassell: Miglior Attore Non Protagonista
Premio Speciale Sergio Leone
 
Top
Clint94
view post Posted on 4/8/2008, 11:36




Ringrazio Andrew e Mac per le recensioni. Risponderò quando torno dalla vacanza. E spero di leggere nuove recensioni! ;)
 
Top
mariam.
view post Posted on 5/8/2008, 13:53




Anche secondo me "Damien- sulle strade di Parigi" supera di gran lunga il primo capitolo. Ci terrei però inanzitutto a complimentarmi con Clint per la scelta del cast. Ottimo Cilian Murphy, inespressivo come nei suoi film "reali", ma qui questo suo difetto diventa un pregio, e caratterizza perfettamente il freddo e impassibile Damien. Altro elogio per la scelta della Belle, una delle mie attrici preferite (infatti l'ho scelta per Wrong Way n.d.r.). Clint riesce a regalarle spessore e mistero, ottimo lavoro!
Per quanto riguarda Rockwell io l'ho trovato abbastanza adatto, mentre Cassell, abbonato ai ruoli da cattivo (ma con quella faccia meravigliosa non potrebbe fare altro), ci regala un personaggio interessante.
In conclusione bravo Clint, che dimostra ancora una volta una proprietà di linguaggio inusuale per la sua giovane età. Direi che un 7 e mezzo è più che meritato!
 
Top
Mr.Noodles
view post Posted on 6/8/2008, 12:52




Demian - Sulle strade di Parigi

Recensione di Noodles


C’era una volta, in cui al giovane Noodles venne prestato il primo numero di Demian. Egli lo lesse, gli parve interessante fino a metà, poi capì che sarebbe diventata una serie piuttosto noiosa e piatta e non ne volle più leggere. Il primo, però, poteva funzionare come film a sé stante e pensò dunque a una trasposizione cinematikiana, che mai fece, ovviamente. Adesso si trova a leggere i film di Clint, che però hanno saltato a piè pari il primo numero…

Il secondo film della trilogia di Demian è sicuramente superiore al primo. Dopo un lungo e stanco resoconto dei fatti, Diego si è impegnato in un action movie vero e proprio.
Questa recensione contiene SPOILER e se ne sconsiglia la lettura a chi non ha letto il film.

Continuo a non capire la funzione della voce narrante femminile che rende il tutto “favolistico” (se vediamo le scene, che bisogno c’è del commento esterno?), ma tant’è. Così come non capisco l’assenza di musica, che in un action serve sempre a dare il ritmo alle immagini.

All’inizio di “Sulle strade di Parigi” troviamo un Demian ormai maturo alle prese con le domande esistenziali che gli provoca la vita che conduce: cos’è diventato? E’ un eroe o un giustiziere? O semplicemente un killer? Questi interrogativi, che sembrano il filo conduttore dell’intera pellicola (si veda come Demian chieda a Ravel cos’abbia provato a uccidere dei terroristi a sangue freddo – dopo una delle sequenze più assurde del film), si disperdono, invece, fin troppo presto.
Resta così l’azione vera e propria, in cui seguiamo i due chevalier che tentano di scoprire il covo di Julien D’Arcy (che naturalmente sta “nascosto” in uno degli Hotel più grandi di Parigi -_-) e cosa sta tramando contro la Fraternitè, che ci appare sempre più in crisi e sempre più luogo di sospetti e tradimenti.
Il finale allude a un possibile ritorno del padre, che nel primo film era saltato in aria (che la Fraternitè abbia trovato un modo per resuscitare i morti?), e sono curioso di sapere com’è sopravissuto a un colpo di bazooka :P

La regia di Besson è decisamente meno anonima rispetto al primo episodio: migliori sono le descrizioni tecniche che rende molto più visiva la lettura dello script.
Il casting effettuato è discreto, sebbene mi siano sembrati esagerati i cammeo del depresso Delon e di prezzemolino-Auteuil.
I personaggi migliori e di conseguenza gli attori che spiccano di più sono sicuramente Peyrac-Cassell e Ravel-Belle; peccato, però, che le ambiguità dei due non siano state sfruttate al massimo e che abbiano fatto la medesima fine.
Cillian Murphy me lo sono immaginato con la stessa espressione per tutto il film, ma non chiedetemi il perché :P

La sceneggiatura di Diego è scorrevole e scritta bene (anche se ogni tanto ci scappa qualche svista, ad esempio: Ravel non porta un “cerchiello” bensì un “cerchietto”), e maggiormente descrittiva, cosa che denota un costante miglioramento del giovanissimo produttore di Cinematik.
Ora, non fraintendete le mie critiche, “Demian – Sulle strade di Parigi” è un discreto film d’azione e, sicuramente, è il film della svolta di questa trilogia. Ho gradito il lavoro di Diego che è obiettivamente notevole, il problema è che questa storia non mi sta coinvolegendo. Ad maiora.


Voto: 6.5
 
Top
Zio Carlo
view post Posted on 7/8/2008, 09:52




ZIO CARLO'S REVIEWS FOR DUMMIES:

DEMIAN - SULLE STRADE DI PARIGI

Primo film del nuovo semestre è questo “Demian – Sulle strade di Parigi”, opera quinta (giusto?) della Clint94, una delle case di produzione che si è distinta in questa prima parte di 2008 come una delle più attive, grazie all’entusiasmo del proprietario.
Solitamente, i film "di raccordo", ovvero i secondi delle trilogie, soffrono di una sorta di incompiutezza, preparando per il botto finale lo spettatore. In questo caso, invece, bisogna fare i complimenti a Diego: certo, il secondo “Demian” lascia più interrogativi di quanti ne risolva (il colpo di scena finale è davvero “ricattatorio” :lol:), ma allo stesso tempo è un film assolutamente chiaro nei propri intenti, che non chiude il cerchio della trilogia, ma ne apre diversi più piccoli, che vanno a formare un puzzle non eccessivamente complesso (alla fine la chiave è eliminare la corruzione dalla Fraternitè, nella figura di Julien D’Arcy) ma coinvolgente. In parole povere, un ottimo esempio di “secondo film” che, come già detto da qualcun altro, libero dalla “presentazione” dei personaggi principali si sviluppa con maggior attenzione all’azione (ben curate le scene action) senza perdere di vista la “morale” centrale e la psicologia dei personaggi. Luc Besson ripete la buona prova della prima pellicola, stavolta adatta alle sue corde di regista che non disdegna l’inserimento di personaggi tridimensionali in un contesto d’azione. Cillian Murphy è più presente che nel precedente film e caratterizza discretamente il tormentato Demian, spaventato perfino dalla sua stessa abilità di killer e dalla pericolosità che una “professione” come la sua possa creare quasi una sorta di assuefazione: nel resto del cast (che fa il suo buon lavoro), con una menzione particolare per Dussolier, Glenn (meno presente rispetto al primo film ma ugualmente carismatico) e la bellissima e letale Camilla Belle. Cassel è ambiguo quanto serve, mentre forse Rockwell è troppo poco incisivo. Auteuil di mera presenza, fa invece piacere vedere Delon.
Ora, logicamente, si aspetta il terzo e conclusivo episodio per vedere come verranno tirati i fili della saga. Insomma, siamo di fronte ad una buona prova che dimostra - se ce ne fosse ancora bisogno - la bravura di Diego e la sua abilità nel mantenere piuttosto alta la tensione narrativa nell’arco di questi due film.

VOTO: 7+/10



CITAZIONE (Mr.Noodles @ 6/8/2008, 13:52)
Ad maiora.

Mi devi un casino di soldi in royalties. :lol:
 
Top
Mr.Noodles
view post Posted on 7/8/2008, 14:04




CITAZIONE (Zio Carlo @ 7/8/2008, 10:52)
CITAZIONE (Mr.Noodles @ 6/8/2008, 13:52)
Ad maiora.

Mi devi un casino di soldi in royalties. :lol:

e perchè? :blink:
 
Top
Mac!
view post Posted on 7/8/2008, 14:54




CITAZIONE (Mr.Noodles @ 7/8/2008, 15:04)
CITAZIONE (Zio Carlo @ 7/8/2008, 10:52)
Mi devi un casino di soldi in royalties. :lol:

e perchè? :blink:

Lo dice sempre Carlo :P
 
Top
Clint94
view post Posted on 8/8/2008, 14:55




Ok inizio a rispondere, soffermandomi solo sulle critiche. Alle critiche comuni risponderò una sola volta, ovviamente.
Partiamo con Andrew.

CITAZIONE
Finalmente vediamo meglio la figura di Demian che sebbene sia un gran personaggio, devo dire che avrebbe potuto essere caratterizzato meglio. Intanto mi è sembrato che in gran parte del film sia quasi subordinato agli altri attori... prima con Ravel, poi con Valery... l'ho visto troppo in balia degli eventi e degli altri che gli dicono cosa fare e come agire. Insomma, è come se il suo carattere facesse fatica a venir fuori. Ci sono stati degli accenni per quanto riguarda il suo timore di non provare più emozioni nell'uccidere, cosa che rendeva il personaggio più profondo e interessante, ma la cosa non è stata approfondita poi nel corso del film, tranne che per brevi dialoghi con Ravel (o almeno io ho avuto questa impressione).

In che senso in balia degli eventi? Devi pensare anche che Demian non può agire di suo conto, ma deve seguire gli ordini dei rappresentanti della Fraternité, come Valery o Tristan... Riguardo alle sue paure, sono d'accordo sul fatto che forse potevo soffermarmi di più, ma ho preferito restare fedele al fumetto, che è come hai visto nel film.

CITAZIONE
E per quanto riguarda Ravel e Valery... non mi ha sorpreso minimamente il loro tradimento, che si intuisce dal momento in cui la ragazza fa fuori gli assassini per non farli parlare.

sì, forse era un colpo di scena intuibile. Io quando ho letto il fumetto non mi sono sorpreso di Valery, mentre mi sono stupito per il tradimento di Ravel.

CITAZIONE
Interessante però il gioco di supposizioni che si è voluto creare intorno alle loro figure e a quella di Peyrac, il quale doveva sembrare il traditore. Poco riuscito però.

Interessante o poco riuscito?
CITAZIONE
Un pò deludente invece quello di Rockwell, che mi è sembrato troppo poco approfondito come personaggio (ma forse nel terzo capitolo si conoscerà meglio).

Nel terzo apparirà di più.

CITAZIONE
E a questo punto consiglierei quasi di far uscire il terzo capitolo magari alla fine di questo semestre... ma starà a Clint decidere.

Mah, non penso che accadrà. Per questo semestre ho altri progetti, di "L'ultima ora" ho scritto solo poche pagine anche perché è il più complicato da trasporre, dato che compaiono personaggi frequenti nel corso della saga ma che non appaiono nelle storie da cui ho tratto i primi due film. Quindi penso che uscirà nel prossimo semestre.


Grazie per la recensione ed il voto, in fin dei conti soddisfacenti.










Passiamo a Mac.

CITAZIONE
Azione e sparatorie varie sono ben realizzate, e arricchite dalla presenza di un parco personaggi interessanti. Bisogna dire che le psicologie sono poco sfaccettate, pur non cadendo nella piattezza, ma nonostante questo Clint riesce a creare un'interazione tra i personaggi ottima. Infatti (e devo dire una cosa che avevo già detto per The Dark Knight), il film manca di un protagonista assoluto. Al centro della vicenda vi è sicuramente il Demian che da il titolo alla trilogia, ma tutti gli altri personaggi che gli gravitano attorno, nel bene e nel male, godono di ampio spazio. Non si raggiunge (come avevo sostenuto parlando dell'ultimo Batman) un'assoluta coralità, ma il risultato è sicuramente positivo

Contentissimo di questo.

CITAZIONE
Come per il primo, è da dire che Clint ha compiuto grandi passi avanti, soprattutto in ciò che io avevo sempre indicato come suo punto debole: i dialoghi. A volte risultano ancora leggermente macchinosi, ma si è persa la totale falsità che dominava quelli dei film precedenti (almeno fin dove sono arrivato a seguire io Clint), e in generale godono di una buona fluidità.

Inutile dire che sono contento anche di questo, anche se non è del tutto merito mio: metà dei dialoghi sono tratti dal fumetto, quindi non sono di mia invenzione....!

CITAZIONE
Un po' sprecati Rockwell e Auteill, anche se certamente il primo godrà di maggior spazio nel terzo e conclusivo episodio, mentre il secondo dubito che apparirà ancora.

Rockwell ovviamente apparirà maggiormente nel terzo, mentre Auteil non ci sarà più. Forse quest'ultimo è un pò sprecato, ma non sapevo chi mettere nel ruolo di Paquot, e visto che Auteil costava pochissimo...

CITAZIONE
Ultima cosa: ma, le musiche, non si usano più?

Non avevo la minima idea di cosa mettere, non me ne intendo molto di musica. Nella trilogia non ci saranno musiche, nei prossimi progetti però potrei inserirle.


Grazie anche a te per il bel voto e la bella recensione.

Tocca a Mary.

CITAZIONE (mariam. @ 5/8/2008, 14:53)
Anche secondo me "Damien- sulle strade di Parigi" supera di gran lunga il primo capitolo. Ci terrei però inanzitutto a complimentarmi con Clint per la scelta del cast. Ottimo Cilian Murphy, inespressivo come nei suoi film "reali", ma qui questo suo difetto diventa un pregio, e caratterizza perfettamente il freddo e impassibile Damien. Altro elogio per la scelta della Belle, una delle mie attrici preferite (infatti l'ho scelta per Wrong Way n.d.r.). Clint riesce a regalarle spessore e mistero, ottimo lavoro!
Per quanto riguarda Rockwell io l'ho trovato abbastanza adatto, mentre Cassell, abbonato ai ruoli da cattivo (ma con quella faccia meravigliosa non potrebbe fare altro), ci regala un personaggio interessante.
In conclusione bravo Clint, che dimostra ancora una volta una proprietà di linguaggio inusuale per la sua giovane età. Direi che un 7 e mezzo è più che meritato!

Ti ringrazio per i complimenti, davvero. Niente da ribattere.

Però...si chiama Demian, non Damien!
 
Top
Dimax
view post Posted on 8/8/2008, 15:02




Anche perchè Damien è tutt'un altro personaggio :lol:
 
Top
Clint94
view post Posted on 8/8/2008, 15:13




Passiamo alla recensione meno positiva, quella di Noodles, che finalmente, come Mac, torna a recensire!! :woot: :woot:

CITAZIONE
C’era una volta, in cui al giovane Noodles venne prestato il primo numero di Demian. Egli lo lesse, gli parve interessante fino a metà, poi capì che sarebbe diventata una serie piuttosto noiosa e piatta e non ne volle più leggere. Il primo, però, poteva funzionare come film a sé stante e pensò dunque a una trasposizione cinematikiana, che mai fece, ovviamente. Adesso si trova a leggere i film di Clint, che però hanno saltato a piè pari il primo numero…

A me la serie è piaciuta, anche se ha un "difetto" (almeno per me): nel n. 1 viene presentato il personaggio in modo misterioso (infatti l'inizio di "Fraternité" è tratto dalle prime pagine del n. 1); dal n. 2 al n. 11 ci sono tante piccole storie slegate (o meglio, poco legate) tra loro; dal n. 12 al n. 18 si scopre il passato di Demian e c'è la lotta tra lui e Julien D'Arcy con delle pause nei numeri 15, 16 e 17. Insomma, per me era meglio se Ruju faceva una lunga storia unica.
Comunque...io mi sono concentrato sulla lotta tra Demian e D'Arcy, ed ho quindi utilizzato il personaggio in maniera diversa e sono partito dal n. 12 in cui si scopriva il suo passato, per poi passare al n. 13 (Sulle strade di Parigi per l'appunto) e al n. 18, con qualche inserimento di pezzettini tratti da altri numeri.
Insomma, ho fatto un pò di casino, ma io mi ritrovo.

CITAZIONE
Continuo a non capire la funzione della voce narrante femminile che rende il tutto “favolistico” (se vediamo le scene, che bisogno c’è del commento esterno?), ma tant’è

La voce fuori campo è necessaria per l'ultimo numero, e quindi l'ultimo film. Nel fumetto, in "Fraternité" e "Sulle strade di Parigi" c'erano alcune didascalie che mi piacevano, e così ho inserito la voce fuori campo anche in quelli, per fare un pò da introduzione all'ultimo film.

CITAZIONE
All’inizio di “Sulle strade di Parigi” troviamo un Demian ormai maturo alle prese con le domande esistenziali che gli provoca la vita che conduce: cos’è diventato? E’ un eroe o un giustiziere? O semplicemente un killer? Questi interrogativi, che sembrano il filo conduttore dell’intera pellicola (si veda come Demian chieda a Ravel cos’abbia provato a uccidere dei terroristi a sangue freddo – dopo una delle sequenze più assurde del film), si disperdono, invece, fin troppo presto.

Come ho già detto, erano interrogativi che avrei potuto tenere, ma ho preferito restare fedele al fumetto, probabilmente sbagliando.
Perché hai trovato assurda quella scena? :blink:

CITAZIONE
Il finale allude a un possibile ritorno del padre, che nel primo film era saltato in aria (che la Fraternitè abbia trovato un modo per resuscitare i morti?), e sono curioso di sapere com’è sopravissuto a un colpo di bazooka

Eheh...dovrai aspettare! :P
CITAZIONE
La sceneggiatura di Diego è scorrevole e scritta bene (anche se ogni tanto ci scappa qualche svista, ad esempio: Ravel non porta un “cerchiello” bensì un “cerchietto”), e maggiormente descrittiva, cosa che denota un costante miglioramento del giovanissimo produttore di Cinematik

Grazie.
Riguardo al cerchietto....capita anche ai migliori! :rolleyes: ;)

CITAZIONE
Ora, non fraintendete le mie critiche, “Demian – Sulle strade di Parigi” è un discreto film d’azione e, sicuramente, è il film della svolta di questa trilogia. Ho gradito il lavoro di Diego che è obiettivamente notevole, il problema è che questa storia non mi sta coinvolegendo. Ad maiora.

Va beh, è questione di gusti. A me la storia era piaciuta e l'ho riportata abbastanza fedelmente. Spero che riesca a coinvolgere qualcun altro...! :)


Comunque, grazie per la recensione ed il voto.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 8/8/2008, 15:19




CITAZIONE
CITAZIONE
Finalmente vediamo meglio la figura di Demian che sebbene sia un gran personaggio, devo dire che avrebbe potuto essere caratterizzato meglio. Intanto mi è sembrato che in gran parte del film sia quasi subordinato agli altri attori... prima con Ravel, poi con Valery... l'ho visto troppo in balia degli eventi e degli altri che gli dicono cosa fare e come agire. Insomma, è come se il suo carattere facesse fatica a venir fuori. Ci sono stati degli accenni per quanto riguarda il suo timore di non provare più emozioni nell'uccidere, cosa che rendeva il personaggio più profondo e interessante, ma la cosa non è stata approfondita poi nel corso del film, tranne che per brevi dialoghi con Ravel (o almeno io ho avuto questa impressione).

In che senso in balia degli eventi? Devi pensare anche che Demian non può agire di suo conto, ma deve seguire gli ordini dei rappresentanti della Fraternité, come Valery o Tristan... Riguardo alle sue paure, sono d'accordo sul fatto che forse potevo soffermarmi di più, ma ho preferito restare fedele al fumetto, che è come hai visto nel film.

Si, capisco che per ovvi motivi non potevi fare altrimenti, ma l'impressione finale che ho avuto è stata quella che il suo carattere facesse un pò fatica ad uscire... insomma, io avrei osato un pò di più per far risaltare la parte psicologica a dispetto anche della trama (gusti personali ;))


CITAZIONE
CITAZIONE
Interessante però il gioco di supposizioni che si è voluto creare intorno alle loro figure e a quella di Peyrac, il quale doveva sembrare il traditore. Poco riuscito però.

Interessante o poco riuscito?

Le premesse erano interessanti, l'idea buona, ma alla fine non è riuscita in pieno perchè appunto il tradimento di ravel e valery non mi ha stupito più di tanto.




 
Top
Clint94
view post Posted on 8/8/2008, 15:23




Ok, terminiamo con Carlo.

CITAZIONE
Primo film del nuovo semestre è questo “Demian – Sulle strade di Parigi”, opera quinta (giusto?) della Clint94, una delle case di produzione che si è distinta in questa prima parte di 2008 come una delle più attive, grazie all’entusiasmo del proprietario.

Sì è il quinto.

CITAZIONE
(il colpo di scena finale è davvero “ricattatorio”)

:D :D
Nel fumetto c'era anche un altro colpo di scena, che ho preferito inserire nel prologo di "L'ultima ora" per evitare di mettere troppa carne al fuoco. :)

CITAZIONE
In parole povere, un ottimo esempio di “secondo film” che, come già detto da qualcun altro, libero dalla “presentazione” dei personaggi principali si sviluppa con maggior attenzione all’azione (ben curate le scene action) senza perdere di vista la “morale” centrale e la psicologia dei personaggi

Sì, è quello che speravo accadesse. Sono contento di questa tua affermazione!


Non ho nient'altro da ribattere. Grazie per i complimenti sul cast e il resto, per la recensione e per il bel voto.



Dovrei aver finito! :D



No, a quanto pare non ho ancora finito! :P :P :P

CITAZIONE (Andrew. @ 8/8/2008, 16:19)
CITAZIONE
CITAZIONE
Finalmente vediamo meglio la figura di Demian che sebbene sia un gran personaggio, devo dire che avrebbe potuto essere caratterizzato meglio. Intanto mi è sembrato che in gran parte del film sia quasi subordinato agli altri attori... prima con Ravel, poi con Valery... l'ho visto troppo in balia degli eventi e degli altri che gli dicono cosa fare e come agire. Insomma, è come se il suo carattere facesse fatica a venir fuori. Ci sono stati degli accenni per quanto riguarda il suo timore di non provare più emozioni nell'uccidere, cosa che rendeva il personaggio più profondo e interessante, ma la cosa non è stata approfondita poi nel corso del film, tranne che per brevi dialoghi con Ravel (o almeno io ho avuto questa impressione).

In che senso in balia degli eventi? Devi pensare anche che Demian non può agire di suo conto, ma deve seguire gli ordini dei rappresentanti della Fraternité, come Valery o Tristan... Riguardo alle sue paure, sono d'accordo sul fatto che forse potevo soffermarmi di più, ma ho preferito restare fedele al fumetto, che è come hai visto nel film.

Si, capisco che per ovvi motivi non potevi fare altrimenti, ma l'impressione finale che ho avuto è stata quella che il suo carattere facesse un pò fatica ad uscire... insomma, io avrei osato un pò di più per far risaltare la parte psicologica a dispetto anche della trama (gusti personali ;))

Sì, credo di aver capito cosa intendi. Mi viene voglia di rispondere nuovamente che sono rimasto fedele al fumetto, ma rischierei di diventare monotono, perciò accetto la critica! ;)

CITAZIONE
CITAZIONE
CITAZIONE
Interessante però il gioco di supposizioni che si è voluto creare intorno alle loro figure e a quella di Peyrac, il quale doveva sembrare il traditore. Poco riuscito però.

Interessante o poco riuscito?

Le premesse erano interessanti, l'idea buona, ma alla fine non è riuscita in pieno perchè appunto il tradimento di ravel e valery non mi ha stupito più di tanto.

Ok, chiaro. Grazie per le spiegazioni. :)
 
Top
view post Posted on 10/8/2008, 13:39

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Il primo "Demian" mi aveva invogliato parecchio, intrigandomi e facendomi aspettare il seguito. Avevo però fatto presente a Clint di stare attento: regola generale è che i film di mezzo di una trilogia, scontando il peccato capitale di essere "senza capo né coda", sono quelli più esposti a rischi di toppare clamorosamente (vedi "Guerre stellari", o "Il Signore degli Anelli": nessuno dei due toppa, ma sono i capitoli delle rispettive saghe che non sono assolutamente in grado di reggere da soli, al contrario degli altri due).

Clint evidentemente mi ha dato retta: la costruzione del film non risente della sua natura di sequel, è più lineare e meglio costruita, e prosegue lineare, semplice, senza lasciare mai cadere la tensione. Ottiene finalmente spazio Cillian Murphy, che però (come già altri hanno fatto notare) non ha una posizione centrale rispetto agli altri, è anzi spesso messo in ombra da un ottimo cast di contorno: protagonista più di nome che di fatto. La coralità non è però un difetto: permette anzi, come nel mio "Le mura di Tebe", di delineare e raffigurare il maggior numero di personaggi, aiutando la definizione dell'ambiente. E in questo il lavoro è ottimo. Le scene d'azione sono ben orchestrate, e girate con un buon mestiere da Besson. Il cast, riunito attorno a un Murphy che non primeggia ma mantiene comunque la personalità necessaria al ruolo, annovera un buon Vincent Cassel (che non mi fa impazzire, però è azzeccato) e l'ambigua Belle, grande sostituta di Angelina Jolie. Scialbo Rockwell nel ruolo di D'Arcy, che aveva avuto più rilievo nel primo episodio.

Non mancano i difetti, comunque. Le riflessioni serie che potevano derivare dalla materia drammatica del film, come già altri hanno notato, hanno uno spazio un po' ridotto, e non riescono a farsi davvero fondamentali alla storia: solo in alcune belle scene isolate (Demian che chiede a Ravel cosa ha provato a uccidere, la tortura di Demian) sembra si avverta uno sforzo di approfondire. Inoltre, la sceneggiatura, sebbene intrigante, piacevole ed emozionante, è lievemente prevedibile: il tradimento di Ravel io l'ho sospettato fin dall'inizio (non così quello di Valery). Solo l'ultimo colpo di scena finale risulta davvero inaspettato. E poi, io di solito ho una buona memoria per le saghe, ma chi sono Edmond, Valerie e Marie di cui parla la voce narrante e Demian con Tristan? In ultimo, non si è ancora capito chi sia la voce narrante femminile: non è un difetto, e se il produttore vuole conservare il mistero fa bene, però se non si viene a sapere in questo episodio io mi aspetto nel terzo un gran bel colpo di scena, sennò mi sa un po' di beffa...

Se fosse un film normale, sarebbe un blockbuster (titolo non infamante, visto che lo sono "Guerre stellari", "Indiana Jones" e "Il Signore degli Anelli"). E anche fatto bene. Di sicuro aumenta l'attenzione per il terzo episodio, che si attende vivamente.

VOTO: 7
 
Web  Top
42 replies since 2/8/2008, 11:49   502 views
  Share