Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

REGIA
Steven Spielberg

SCENEGGIATURA
David Koepp

SOGGETTO
George Lucas
Jeff Nathanson


CAST: Harrison Ford, Karen Allen, Cate Blanchett, Shia LaBeouf, Ray Winstone, John Hurt, Jim Broadbent, Joel Stoffer, Igor Jijikine, Alan Dale.


Trama: 1957, nel pieno della Guerra fredda. Il professor Jones e il suo braccio destro, Mac, sono sfuggiti per il rotto della cuffia agli agenti sovietici in un remoto aeroporto, e Indiana torna al Marshall College - per scoprire che la situazione sta precipitando. Il rettore, suo amico da molti anni, gli spiega che le sue recenti imprese lo hanno circondato di sospetto, e il governo sta facendo pressioni sull'università perché lo licenzi. Mentre lascia la città, Jones incontra il giovane e ribelle Mutt, che gli è ostile per qualche miserioso motivo, ma gli chiede aiuto, promettendogli in cambio una delle più grandi scoperte mai realizzate da un archeologo: il Teschio di Cristallo di Akator, leggendario oggetto circondato da enorme fascino, supertizione e terrore.

Domani (credo) andrò a vederlo. Ma non c'era già un topic aperto?

sì

http://cinematik.forumfree.net/?t=26192548

CONTIENE SPOILER

Visto ieri sera, in abiti adatti
Allora... cominciamo dicendo che è un Indiana Jones diverso, per molti aspetti. Diciamo anche che è vero che, come hanno detto Lucas e Ford, potrebbe non piacere a molti dei vecchi fan.
Ma se dicessi che non mi è piaciuto, mentirei.
NONOSTANTE TUTTO, mi è piaciuto. Perchè è un film che intrattiene, diverte, con alcune ottime sequenze (l'inseguimento nella foresta è fantastico).
Riassumendo: inizio così così, parte centrale ottima, conclusione deludente, anche se sensata, come vedremo.
Nello specifico...
La trilogia di Indy, era un serie di film d'avventura, con forti tendenze al magico. Ora, se l'elemento avventura, ovviamente, rimane, questo si indirizza molto più verso la fantascienza, fino a diventarla completamente alla fine, con tanto di alieni ed astronavi. Di per se, in un film di Indiana Jones, questo non lo avrei mai accettato, ma devo farlo, ripensando ad una scena che ci viene mostrata all'inizio. Inizio in cui vedremo una delle sequenze più assurde (demenziali?) della storia del cinema, che seppellisce tutte le successive, pur sempre estreme, esagerazioni. Inizio che si conclude con Indiana Jones che osserva sconsolato un fungo atomico. Questa scena, bella, è, a mio avviso, la chiave di lettura del film.
La scoperta e l'utilizzazione della bomba atomica avviene nel 1945. Questo evento, segnerà la fine di un'epoca, e l'inizio di un'altra. Il mondo bellico in cui muove Henry Jones è un mondo che deve ancora scoprire gli orrori del nazismo, è un mondo in cui c'è ancora spazio per la magia e per il fantastico. Ora, però, il vecchio professore è costretto a confrontarsi in un'era (siamo nel 1957, contro il 1938 dell'Ultima crociata) di tecnologia, in cui bisogna affrontare non più poteri divini, ormai decaduti in confronto all'orrore umano, ma entità extraterrestri.
Ecco, solo così posso capire le scelte di questo "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo", dove, comunque, scene avventurose e farsesche in perfetto stile Indy rimangono, sopratutto nella parte centrale che, come detto, ho gradito assai. Su tutte, la sequenza in cui Indiana Jones e compagni inseguono i, sono inseguiti da e combattono con i russi cattivi, rimpallandosi vicendevolmente il reperto che da il titolo al film, nel mezzo della Foresta Amazzonica.
Sulla parte tecnica, Spielberg dirige con maestria, gli attori fanno tutti la loro figura, dominati da un Harrison Ford che dimostra 20 anni di meno (tant'è che, anche questa volta, come suo solito, ha rifiutato di avvalersi degli stuntmen).

VOTO: 7






Ho modificato il titolo dell'altra, che conteneva solo il trailer

alla fine l'ha visto solo mac?


PS: anche io devo ancora vederlo

Io dovevo andare oggi, poi l'ultima puntata della quarta serie di "Lost" ha vinto...

L'ho visto, l'ho visto, l'ho visto!
A differenza di Mac ho adorato il film in ogni suo aspetto, compreso il finale, funzionale nello scorrimento della storia. Ma Mac è un insensibilone, si sa, e l'effetto nostalgia su di lui ha meno effetto.
Se dovessi posizionarlo in una scaletta meritocratica, probabilmente sarebbe a parimerito con il secondo e il terzo, con il primo che svetta su tutti in quanto primogenito, è ovvio (sì lo so che così non è propriamente un podio ma chissene ).
La storia segue lo stile classico dei film di Indy: terre esotiche, scene d'azione ricche di humor e situazioni al limite dell'assurdo. La vicenda dell'esplosione nucleare e del frigo è ovviamente irreale, ma il buon vecchio professor Jones ci aveva dimostrate le sue molteplici capacità di sopravvivenza già ne "I predatori dell'arca perduta", dove restava aggrappato al periscopio di un sommergibile per tutta la durata dell'immersione (mi chiedo come la spiegherebbe Wolverine ).
VOTO: 8

P.S: Momento di commozione per me nel vedere la cassa rotta da dove spunta l'Arca dell'Alleanza!
P.P.S: C'è anche Neil Flynn in una parte!!!

A me è piaciuto, magari non al livello dei primi tre ma mi è piaciuto. Mi hanno lasciato perplesso l'inizio e la fine e qualche passaggio è un po' telefonato forse (tipo il personaggio di Shia Labeuf: si capisce subito non tanto che è il figlio di Indy, quanto è il figlio di Marion). In alcuni momenti si vede che s'è fatto un ampio utilizzo degli effetti speciali, e questo inficia un po', secondo me. Gli attori sono naturalmente superlativi, mentre Spielberg come al solito se la cava con grande mestiere.

Ok, finalmente ho 5 minuti per scrivere una rece che potrebbe iniziare e finire con un unica parola: delusione.
Nonostante alcuni bei momenti (penso a tutta la scena iniziale, diciamo fino all'esplosione atomica compresa, che è il meglio del film), il quarto Indy si rivela per quello che è dopo una ventina di minuti: un tentativo malriuscito di riportare in vita un brand che non ha più appeal. Non sono assolutamente d'accordo con le altre recensioni che hanno trovato più e più punti positivi, in un film che annoia. Ecco, l'ho detto: annoia. Annoia tutta la questione del teschio, annoia l'inseguimento nella giungla (girato con uno stile frenetico che mal si adatta allo Spielberg degli altri Indy, preciso e pulito anche nelle scene più concitate), da menare senza appello Shia LaBeouf che da vita ad un personaggio insulso, così come è ruffiano il recupero di Karen Allen (anche se il suo è il personaggio meglio riuscito), sprecato John Hurt (che una sceneggiatura maldestra di David Koepp - solitamente molto bravo - costringe a bofonchiare e poco altro), esageratamente macchiettistico Ray Winstone e terrificante la Blanchett stile Louise Brooks della steppa. Su tutto, un Harrison Ford poco convinto che conclude - si spera - la saga dell'avventuriero/archeologo nella maniera peggiore che si potesse immaginare: con un matrimonio. Aridatece Shorty.

VOTO: 5-/10

non ne parlai, ne approfitto ora, leggendo la rece del buon Carlo... anche io sono rimasto abbastanza deluso. Il film, per me, non va oltre una risicata sufficienza...

p.s. E nessuno ha parlato di quanto mi abbiano copiato... i russi, il figlio e le civiltà precolombiane io le misi già nel mio "Indiana Jones e la maledizione azteca", in tempi non sospetti.. 2002! eh eh!

nemmeno io ne parlai all'epoca. devo dire che ebbe il merito di farmi tornare bambino per le sue due ore. però adesso a distanza di qualche mese il ricordo mi si è totalmente oscurato...

Io l'ho visto due volte al tempo della sua uscita (della prima parlai, la seconda fu un mio ripensamento dell'ultima ora visto che ero andato con l'intenzione di vedere tutt'altro). Ammetto che lì per lì mi piacque, ma ora in effetti non me lo ricordo tanto bene. E questo non è bene.

sinceramente a oggi non ho proprio voglia di vederlo, poi a sentire voi..