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Top 100 - 62. Bentornato Dio!

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Mac!
view post Posted on 13/1/2008, 18:56




Per chi non se ne fosse accorto, da ieri è aperto il Cineforum preparato da Tomcat, Papele e me, sui maggiori successi cinematikini.
Si inizia con "Bentornato Dio!", prodotta dalla compianta Fantasia Pictures, campione d'incassi nel 2000.
A voi ;)
 
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Zio Davide
view post Posted on 14/1/2008, 17:44




CITAZIONE (Mac! @ 13/1/2008, 18:56)
prodotta dalla compianta Fantasia Pictures

Ehi... sono ancora vivo (e mi tocco i maroni)
Zio Davide
 
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canepa
view post Posted on 31/1/2008, 17:33




BENTORNATO DIO - La recensione by Tomcat
Per l’angolo delle statistiche inizamo con dire che il film targato Fantàsia Pictures (che ritorveremo anche la prossima settimana con “Fiori per Algernon”), rimase in sala per 13 settimane dal 22 Dicembre 2001 al 22 Marzo 2002. Come detto sopra è stato il miglior incasso del 2001 con un guadagno di quasi 503 Milioni di €Matik. Ad oggi nel Box Office di tutti i tempi questa pellicola si piazza al 5° posto.
Nel 2001 la Fantàsia Pictures raccolse diversi consensi nei due appuntamenti con gli Awards: in quelli estivi vinse il premio come produttore dell’anno; il miglior soggetto, miglior locandina, migliori effetti speciali e miglior sceneggiatura originale per “A rock’n’roll ghost story”; miglior sito film per “batman: il ritorno del cavaliere oscuro”. Su 25 nomination vinse 7 premi.
Negli awards invernali: ricevette il premio per la migliore sceneggiatura non originale per “Fiori per Algernon”; sempre per lo stesso film Tim Roth vinse il premio come miglior attore protagonista, come Emanuelle Beart vinse quello per la migliore attrice non protagonista; “A rock’n’roll ghost story 2” vinse il premio come migliore locandina e migliore colonna sonora.
Ci troviamo di fronte ad una commedia frizzante in tipico stile americano anni 80. Un film volto ad allietare una serata tranquilla in casa fatta di una storia ben congegnata che dietro alla sua verve si sofferma su un tema che molto probabilmente è toccato a tutti noi almeno una volta durante la vita: Ma Dio esiste? E se esiste perchè sembra che non si interessi ai noi poveri uomini che abitiamo su questa terra martoriata (soprattutto per colpa nostra)?
La cosa che mi è piaciuta di più è che lo sceneggiatore non ha voluto soffermarsi solo sul Dio dei Cristiani, ma su tutti i vari Dei che affolano i pantheon delle religioni, rendendo il film politically correct e distensivo sui rapporti sempre scricchiolanti fra le varie religioni.
Il confronto con una “Settimana da Dio” si limita all’incipit della storia, anche se hanno dei punti comuni.
La storia a grandi linee tratta di uno scrittore che ormai è caduto nel baratro dell’anonimato, che si ritrova per le mani un invito di DIO in persona che gli vuole rilasciare un’intervista. All’inizio lo scrittore è scettico, ma alla fine sposa a pieno la causa di Dio e decide di dare rilevanza alle sue parole. Tornando sulle parole di Dio lo sceneggiatore ci suggerisce che DIO è sempre con noi, ma ha deciso che gli uomini se la devono cavare da soli.
Il povero Danny (lo scrittore citato sopra), dovrà affrontare una vera e propria maratona per farsi ascoltare e sarà vittime di ogni genere di infamia; ma la sua costanza nella missione affidatagli da DIO (che sia un novello Blues Brothers?) lo porterà alla fine del film ad avere la giusta esposizione mediatica, tanto voluta dall’onnipotente in persona.
Con questo Danny rischia di perdere la moglie ed essere internato in un manicomio; ma la mano divina e la ragionevolezza alla fine mettono tutto a posto: Danny si riappropria del rapporto con la moglie e la sua vita torna alla normalità.
Il film è quasi retto soltanto da un Steve Martin scatenato ed estremamente in forma, più vicino ai ruoli del Saturday Night Show che non agli ultimi film interpretati. Sicuramente un grande artista che riesce a non far cadere l’attenzione sul suo personaggio. Un ottimo spazio se lo ritaglia anche un Bill Pullman in versione avvocato che spiazza tutti sul finire del film con quella sua arringa; ma soprattutto con quella faccia da brava persona che lo contraddistingue.
Laura Linney nella parte della moglie di Danny, che gli vorrebbe credere, ma è dubbiosa e che soprattutto si ritrova ad essere lo zimbello di tutti caratterizza molto bene il personaggio. Riflettendo sul personaggio ci troviamo di fronte ad una donna in carriera che pensa a se e nel momento che diviene lo zimbello dei colleghi a causa del marito mette ancor di più il suo rapporto coniugale in crisi; ma suo marito deve fare quello che deve fare e va avanti nonostante il rischio di perdere la donna della sua vita. Questo ci dovrebbe insegnare che alcune volte per amore dobbiamo accettare le sfaccettatture dei partner che ci fanno soffrire e ci mandano in bestia.
Ho ritenuta forse un po troppo pesante la parte in cui la ragazza completamente nuda vuole fare sesso con Danny; non tanto per la nudità e le parole dette dalla stessa (Fa sempre piacere vedere Jenny McCarthy nuda); ma perchè poco inserita nella trama generale; poteva essere benissimo glissata l’intera scena.
Kirk Douglas in una delle sue ultime apparizioni, ripete il clichè di Zio Joe; ma dato il grande attore che fu, è stato un piacere vederlo nelle vesti e soprattutto nella voce di Dio.
Per gli altri interpreti sono figure fugaci nella trama e non lasciano troppo il ricordo, ma completando bene il quadro del film.
Frank Oz dirige il film in maniera professionale con qualche caduta di ritmo, ma del tutto veniale ai fini della trama; si sofferma su molti particolari delle scene e soprattutto sulla mimica facciale di Murray.
Lo sceneggiatore ha compiuto un bel lavoro proponendoci un film da popcorn e bibita con velleità riflessive e un finale ancor più politically corrcet dell’intero film.
La colonna sonora è praticamente una compilation di pezzi di musica classica e sono molto ben inseriti nel film, che tratta un argomento divino.
Il sito è il classico spazio web, con regista, cast e locandina grande: niente di trascendentale.
Una commedia simpatica e piacevole da guardare per evadere dalla vita quotidiana.
VOTO: 6 ½
 
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Zio Carlo
view post Posted on 31/1/2008, 18:41




Lo lessi per il cineforum natalizio del 2006... molto carino, mi piacque. Una piccola curiosità: sia di questo che di "Fiori per Algernon" ci sono dei film reali esistenti.
 
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canepa
view post Posted on 1/2/2008, 17:19




CITAZIONE (Zio Carlo @ 31/1/2008, 18:41)
Lo lessi per il cineforum natalizio del 2006... molto carino, mi piacque. Una piccola curiosità: sia di questo che di "Fiori per Algernon" ci sono dei film reali esistenti.

Immagino che sia un affermazione...
Se è così l'hai visti?
 
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Zio Davide
view post Posted on 2/2/2008, 09:15




CITAZIONE (canepa @ 1/2/2008, 17:19)
Immagino che sia un affermazione...
Se è così l'hai visti?

Io li ho visti... <_<
"Bentornato Dio" è un delizioso film del 1977 diretto dal veterano Carl Reiner e interpretato dal cantautore John Denver e dal vegliardo George Burns, attore non molto noto in Italia - se non forse per il fantastico "I ragazzi irresistibili" in coppia con Walter Matthau - ma che in America era una vera istituzione e che è morto del 1996 a 100 anni e due mesi!!! :blink: Il film è davvero carino anche se è molto meno fedele al libro rispetto al mio.
Invece "Fiori per Algernon" ha avuto ben due trasposizioni cinematografiche, che però c'entrano davvero poco col racconto di Keyes se non per lo spunto. Il primo è un film del 1968, "I due mondi di Charly", diretto da Ralph Nelson e interpretato da un totalmente inadatto Cliff Robertson.
Nel 2000 è poi uscito un film canadese per la TV diretto all'anonimo Jeff Bleckner e interpretato da Matthew Modine e che in Italia è stato intitolato "Un cuore semplice" :( . L'ho visto in TV un anno dopo avere fatto il mio e non mi è sembrato davvero una gran cosa...
Ci sarebbe anche un film TV francese del 2006 di cui però non so nulla se non le notizie di IMDB...
That's all Folks!
Davide
 
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Zio Carlo
view post Posted on 2/2/2008, 09:52




Sì, li ho visti. Per "Bentornato Dio!" concordo del tutto con Davide, il film è carino. Mentre "I due mondi di Charly" non è così brutto... e pensare che il tanto vituperato (da te) Cliff Robertson ha vinto anche l'Oscar per quel film! Vabbè, sono gusti.... ^_^
 
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Andrew.
view post Posted on 3/7/2010, 20:06




Ho deciso di recuperare questo film, che da tempo mi stuzzicava.
Commedia fresca, attuale nonostante risalga al 2002. Non si può non pensare a tante altre pellicole, sia del cinema moderno (i vari "Una settimana da Dio", "Un'impresa da Dio"), sia a quei film di natale che tutti abbiamo sempre guardato (uno su tutti "Miracolo nella 34a strada").
L'idea di base forse non è originalissima, ma è sviluppata in modo intelligente. La cosa che riesce a tenere su il film è la figura di questo Dio un pò diverso rispetto all'immaginario collettivo, meno serio, amante del baseball, ironico, molto umano insomma. In maniera sempre leggera gli si pongono delle domande, le domande che in fondo tutti si pongono, sull'esistenza dell'uomo o sul perchè non faccia niente per l'umanità, ad esempio. E vengono sempre risposte altrettanto intelligenti, mai banali.
Il film, come nel più classico dei film natalizi, termina nel tribunale, dove il protagonista rischia grosso, ma si salva grazie all'arringa finale che riesce a far capire al giudice e ai presenti che nel loro cuore può esserci spazio per credere.
Sceneggiatura molto buona, per come è costruita potrebbe essere riconducibile a un film vero e proprio, cosa che a Cinematik ho sempre visto come sinonimo di qualità e maestria, non è da tutti riuscirci.
L'attore è buono (sicuramente allora andava più di moda, oggi nessuno l'avrebbe preso), il regista adatto, a giudicare dalla filmografia.
Locandina semplice ma carina.

Voto: 7,5
Davvero una visione piacevole, una delle migliori commedie viste a Ck.
 
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7 replies since 13/1/2008, 18:56   175 views
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