CITAZIONE (Mr.Noodles @ 13/2/2017, 17:25)
"La La Land" a voi è piaciuto?
Ma sì, carino, esagerato tutto il tam tam che c'è intorno, ma anche il marketing vuole la sua parte e che la abbia fatta bene non c'è dubbio.
Io ho scritto questo:
Visto nel corso della mia rassegna "film che iniziano con una bellissima scena messa così a cazzum però è vero che è bella e chi se ne..." , e mi metto da subito tra i difensori di un film che non è un capolavoro e che se si pensa alle 14 nomination vengono i brividi ma che però è davvero bello e che quindi, essendo gli oscar quello che sono, ci stanno pure.
Ma veniamo al film e diciamo subito che se il compianto Raimondo Vianello, che non mi stanco mai di ricordare, avesse incontrato Chazelle lo avrebbe di certo salutato con un "ciao Damien, che hai fatto, hai ridipinto il tuo vecchio film?". Sì perché la differenza con con "Whiplash" è tutta nei colori e nei balletti, per il resto c'è tutto. In "La La land" abbiamo la conferma che Chazelle è bravissimo e furbissimo, cosa che non deve essere per forza vista in senso negativo. È tutto così bello e ben confezionato che diventa quasi inattaccabile, a meno di non volere entrare per forza nei particolari, ma perché volere a tutti i costi aprire il forno mentre la torta sta cuocendo bene sapendo che poi c'è il rischio che si sgonfi? Godiamoci i balletti (non bellissimi), godiamoci le recitazioni ('somma), godiamoci le musiche (sin troppo ruffiane e con un messaggio "jazz" che non ha senso), godiamoci i colori (quelli sì, belli), e diamo atto a Chazelle di avere fatto ancora una volta un film perfetto per questo tempo e questa generazione. Rifare un vero musical, come lo fu "Chicago", non aveva senso, così come la maggioranza di quelli che lo osannano gli avrebbero fatto sonore pernacchie se avesse loro chiesto di guardare "Cantando sotto la pioggia", e allora lui gli crea uno spettacolo simile, fatto per i loro gusti, ma rispettoso dei capolavori d'altri tempi che intende omaggiare. Lo stesso dicasi per la musica, che senso avrebbe insistere su quanto sia bello il jazz se non interessa a nessuno? E allora lui, prima con "Whiplash" e ora con "La La Land" ne ricrea un succedaneo che possa andare bene per i palati di chi non lo conosce. Così facendo rinnega l'essenza stessa del jazz (e furbescamente lo fa dire allo stesso protagonista che il jazz non è una musica di sottofondo da ascoltare per distrarsi) ma in questo modo nei social iniziano ad apparire i nomi di Thelonious Monk, di Charlie Parker, degli UFO che tali rimarranno per il 99% di chi ora li nomina senza nemmeno saperne scrivere il nome correttamente, ma forse qualcuno si aggiungerà a coloro che un paio di anni fa hanno imparato a conoscere Don Ellis.
Ah! Dimenticavo, non è un musical e nemmeno un film sulla musica, è un film che parla di sogni e della difficoltà di realizzarli, forse quegli stessi sogni che il regista, per sua fortuna, si può permettere di portare sullo schermo.
E già che ci sono aggiungo alle mie ultime visioni:
Florence Foster Jenkins
Jackie
Arrival
Silence
La La Land
Taekwondo
Hacksaw Ridge
Edited by Merlino* - 18/2/2017, 00:02