uomo_d |
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| Ed ecco che con sommo e inaccettabile ritardo torno al mio ruolo di recensore, mentre, insaziabile, l'influenza aggredisce a turno ogni componente della mia famiglia.
Mi sono accostato con qualche riserva e qualche perplessità a quest'opera non appena resomi conto che si trattava di una sorta di "revisione" di Benur Gladiatore in affitto. Nel frattempo ho cercato di vedere anche questo film, ma non ci sono riuscito.
Dunque ho potuto visionare la versione di Merlino senza metri di paragone con l'opera cinematografica nè quella teatrale.
Il film è ben costruito e si legge piacevolmente. La vicenda coinvolge sostanzialmente tre personaggi e ruota integralmente attorno a loro ed alle loro interpretazioni.
Credo che Merlino abbia scelto molto bene gli interpreti, puntando su Ambra, che reputo molto brava, e sul simpatico Calabresi, che recita benissimo le parti del cinico (Boris è stata una buona palestra). Il tutto con la regia di Sibilla che non stona, anche se il taglio piuttosto drammatico forse non è proprio nelle sue corde. Un po' sprecato, forse, nella parte del rosicone, Edoardo Leo.
La vicenda non è particolarmente originale, ma è resa comunque bene.
L'aspettativa è di un happy ending che non arriva, complice la gelosia che acceca il personaggio della Angiolini, anche se, in coda, è Calabresi a cercare una tardiva redenzione, seppur poco convinta.
Complessivamente dunque si assiste a un'opera che parte con il piglio della commedia e vira invece verso un realismo più crudo, il tutto condito dalla buona recitazione dei protagonisti.
Pollice sù per il ritorno in solitaria di Maurizio.
VOTO: 70
P.S. Ma la locandina?
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