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Bielarus Gladietor
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Bielarus Gladietor

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mastruccio
view post Posted on 20/2/2015, 17:03 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Forte dei buoni successi conquistati con le due recenti coproduzioni partorite insieme alla Ramaya, la Magia Production di Merlino decide di fare il grande colpo con un film tutto suo, e si lascia così definitivamente alle spalle la lunga pausa di riflessione produttiva che era durata fin troppi anni.
Esce quindi in sala "Bielarus Gladietor", un delizioso film italiano che farà molto discutere per temi e qualità dell'opera.
Dalle note di produzione, Maurizio ci informa che trattasi di remake di un film realmente uscito al cinema, talmente bistrattato in fase pre e post produttiva da aver rovinato il buon spunto narrativo che la piece teatrale aveva in origine. Il suo film è, quindi, un opera che intende fare giustizia, seppur virtuale, di uno scempio cinematografico reale. Una rapida ricerca in rete e scopro di che si parla. E' vero, la locandina è orribile e il trailer è fuorviante, e così si spiega uno dei motivi per cui il cinema italiano non trova fortune.
Buonissime le intenzioni di Maurizio, pertanto, che riconsegna dignità e carattere fortemente sociale ad una storia che merita attenzione. Dietro la parvenza di una commedia comica, ed invero si ride anche molto, ci troviamo dinanzi ad un amaro ritratto della società italiana di oggi, dove l'immigrazione clandestina e il nuovo schiavismo fanno da cornice alle miserie umane di poveri accattoni che sfruttano e annichiliscono altri uomini più accattoni di loro.
Il film, forse troppo breve per poter dire che ha pienamente risarcito l'opera teatrale di Gianni Clementi, è invece perfetto per il nuovo corso di Cinematik. Breve e comunque pienamente soddisfacente, divertente e quel tanto emozionante che basta per farci uscire dal cinema con un gusto leggermente amaro e dolce allo stesso tempo.
Scritta con buonissima mano, la sceneggiatura scorre con estrema piacevolezza. Se la prima parte si lascia leggere regalandoci più di un sorriso durante i dialoghi fra Matteo e la sorella Daniela intenta a lavorare al telefono per una chat erotica, la seconda parte invece cambia registro pennellando la storia di venature drammatiche, quando il povero Vadim viene scaricato in fin di vita come un sacco di immondizia in una discarica.
Il finale aperto a più soluzioni, immagino tutta farina del sacco di Maurizio, è il giusto spiraglio che riesce molto efficacemente a far prolungare il tempo del film nella mente dello spettatore.
La scelta di affidare la regia a Sidney Sibilia è buona, in linea con il suo percorso artistico reale.
Il cast è scelto bene, con dei volti che ben si prestano ai caratteri dei personaggi. L'ex iena Paolo Calabresi è il perfido Matteo, pronto a sfruttare le abilità di Vadim (un ottimo Valerio Aprea) con un bieco senso di superiorità razziale, ma alla fine sensibile al dolore che lo stesso prova per la lontanza dagli affetti più cari, quando il rapporto fra i due inizia a diventare più stretto. Ottima prova anche per la bella Ambra Angiolini, perfettamente calata nei panni di Daniela, che sfodera un timbro comico e drammatico che dimostra la sua dimensione d'attrice. Forse è un po' limitato il ruolo affidato a Edoardo Leo, ormai protagonista in tutti i lavori reali, ed invece perfetto quello affidato a Giuseppe Battiston.
La bella colonna sonora, che comprende tracce diverse e variegate per genere e stile, accompagna a dovere le immagini del film. Mi è piaciuta.
Peccato che la locandina sia assente. E non posso che rispondere con un pugno virtuale sull'occhio di Merlino, in risposta al suo che mi ha dato quando ho visitato il sito del film. Mannaggia a lui! :P
Voto: 73/100
 
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