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Mind the gap
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Mind the gap, Dreaming Studios

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view post Posted on 29/4/2014, 13:16
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE
Magari fossimo molti di più a fare le pulci ai film di Ck! Leggeremmo meno recensioni fotocopia e di poche frettolose righe.

beh, se lo noti in discussioni su altri film puoi sempre quotare, sottolinearlo, alzarti in piedi, puntare il dito. E' una polemica che sembra poco mastrucciana, se la tiri fuori solo adesso... :rolleyes:
 
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view post Posted on 29/4/2014, 15:31
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Critico

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CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
Meno male, quindi, che qualcuno abbia avuto un coraggio che altri non hanno avuto.

Tanto per parlare chiaro... sono io quello che non ha avuto coraggio? No perché Il giorno dell'abdicazione... è stato lodato da tutti per il coraggio, Anni senza fine più o meno allo stesso modo, quindi sono io quello che ha giocato sul sicuro, giusto? :P

CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
Riflettendo bene, se non ti avessi fatto "affezionare" al personaggio in quel modo così emotivamente coinvolgente, avresti pensato lo stesso che il personaggio non fosse credibile?

Secondo me è proprio quell'atmosfera fiabesca che cozza col finale. Si può empatizzare con un personaggio anche se non ci viene mostrato come buono e angelico. Quindi se Louise ci fosse stata descritta in maniera più "autentica", facendoci intuire anche la parte più oscura e malata del suo animo, ci saremmo comunque potuti affezionare a lei, e "prenderla a cuore". Non ci si affeziona solo ai buoni.

CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
L'altro appunto che fai riguardo gli stereotipi, fatta proprio da te, mi suona strana, perchè viene proprio da chi infarcisce i propri film horror dei più abusati stereotipi del cinema di questo genere.

Come ben saprai in ogni mio film, ogni stereotipo (vero o presunto), viene sempre fatto notare e sottolineato (:P), quindi il problema non è lo stereotipo in sé, ma il fatto che secondo me non valeva la pena di rovina re una storia del genere con una trovata quasi da b-movie.
 
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view post Posted on 29/4/2014, 16:45
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Cinefilo Ad Honorem

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Sembra la gag di Guzzanti quando imitando Ghezzi recensisce il primo tempo di Magdalene e il secondo di Men in Black. :D
 
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mastruccio
view post Posted on 29/4/2014, 23:05




CITAZIONE (Hermetico @ 29/4/2014, 16:31) 
CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
Meno male, quindi, che qualcuno abbia avuto un coraggio che altri non hanno avuto.

Tanto per parlare chiaro... sono io quello che non ha avuto coraggio? No perché Il giorno dell'abdicazione... è stato lodato da tutti per il coraggio, Anni senza fine più o meno allo stesso modo, quindi sono io quello che ha giocato sul sicuro, giusto? :P

Se lo dici tu... :P
CITAZIONE
CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
Riflettendo bene, se non ti avessi fatto "affezionare" al personaggio in quel modo così emotivamente coinvolgente, avresti pensato lo stesso che il personaggio non fosse credibile?

Secondo me è proprio quell'atmosfera fiabesca che cozza col finale. Si può empatizzare con un personaggio anche se non ci viene mostrato come buono e angelico. Quindi se Louise ci fosse stata descritta in maniera più "autentica", facendoci intuire anche la parte più oscura e malata del suo animo, ci saremmo comunque potuti affezionare a lei, e "prenderla a cuore". Non ci si affeziona solo ai buoni.

Però così il mio esperimento andava a farsi benedire. La netta e opposta separazione fra le due atmosfere è cercata e studiata per sperimentare che effetto sortisce sul pubblico un cambio repentino di genere e un capovolgimento totale della chiave di lettura del personaggio.
Se avessi fatto intuire lungo il film la parte malata e oscura di Louise, sarebbe stato un classico film, come i tuoi horror, ma non avrei sperimentato nulla di nuovo.
CITAZIONE
CITAZIONE (mastruccio @ 29/4/2014, 00:44) 
L'altro appunto che fai riguardo gli stereotipi, fatta proprio da te, mi suona strana, perchè viene proprio da chi infarcisce i propri film horror dei più abusati stereotipi del cinema di questo genere.

Come ben saprai in ogni mio film, ogni stereotipo (vero o presunto), viene sempre fatto notare e sottolineato (:P), quindi il problema non è lo stereotipo in sé, ma il fatto che secondo me non valeva la pena di rovina re una storia del genere con una trovata quasi da b-movie.

La tua opinione è rispettabile, ma ancora tiene conto che dal tuo punto di vista il finale rovinerebbe una storia di genere romantico. Il fatto è proprio che il film è fintamente romantico. Naturalmente potete dirmi che ho voluto fregarvi, vi ho truffato, spacciandovi un horror per un film zuccheroso. Ci sto, ma sperimentare è stato bellissimo, creativo e istruttivo, soprattutto perchè è un film originale. Mi è parso giusto farlo in un contest del genere. Sarebbe bello che già alla prossima edizione anche tu provassi a sperimentare qualcosa di nuovo ed originale.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 29/4/2014, 23:10




mi è venuto in mente un corto della disney, "la balena Ugoladoro", che parla di una balena a cui piace cantare, si vede andare all'opera e ricevere fiori, ma poi si scopre che era solo l'ultimo sogno prima di morire arpionata.
Non so, ho pensato che poteva essere stato un esperimento analogo al tuo.
 
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view post Posted on 30/4/2014, 08:39
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Cinefilo Ad Honorem

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La rivalità e le frecciatine tra Hermes e Mastruccio meriterebbero più spazio e più incitamento.
 
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mastruccio
view post Posted on 30/4/2014, 09:11




CITAZIONE (marenarobros @ 30/4/2014, 09:39) 
La rivalità e le frecciatine tra Hermes e Mastruccio meriterebbero più spazio e più incitamento.

Sono ancora in attesa della tua recensione completa.... :wub: (anche se lo stroncherai)
 
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view post Posted on 3/5/2014, 14:27
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Cinefilo Ad Honorem

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Regia:
Sceneggiatura:
Soggetto:
Cast:
Locandina:
Musiche:
Sito:
Voto complessivo:

Il pregio/La cosa migliore del film:
Il difetto/La cosa peggiore del film:
Un consiglio al produttore

Prossimo all'editing.
 
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SaschaGranato
view post Posted on 6/6/2014, 10:14




RECENSIONE DELLA GRANATO PRODUCTION

Non mi dilungherò nel riassumere una trama che conoscete benissimo, pertanto vado subito al dunque; il tanto discusso finale. Ha convinto pochissimi recensori e non c’è da stupirsi, una tale esplosione di violenza è del tutto imprevedibile quanto fuori luogo, se vogliamo, ma il film, in realtà, qualche piccolo segnale qua e là credo lo diea e se vogliamo proprio essere onesti, in Louise ho sempre sospettato qualche patologia strana. Quella che all’inizio si preannuncia essere un’intensa storia d’amore, col trascorrere dei minuti cambia sensibilmente, trasformandosi in qualcosa d’altro. E se all’inizio il comportamento di Louise poteva intenerire ed emozionare, dopo metà film, si avverte in lei un comportamento quasi malsano che alla lunga stanca e disturba. L’incanto, la poesia, s’infrange ancor prima dell’epilogo. Il finale conferma questi miei dubbi, amplificati in maniera esponenziale dopo il dialogo fra lei ed Henry, quando lei gli rivela di aver vissuto con suo marito per soli due mesi… una forzatura, insieme ad altre piccole situazioni un po’ troppo tirate per i capelli che, finalmente, trovano un senso nell’omicidio di Henry e nella tragica scoperta sulla reale morte di Peter.

La sceneggiatura è senz’altro breve, la storia si consuma incredibilmente in fretta e questo non è un aspetto positivo per un film drammatico che ha bisogno di tempi più lunghi per essere veramente assaporato. Senza un finale così prepotente (chiamiamolo così) avrei visto in questo film gli stessi limiti che trovai in “Une vie” (Oren Production); ovvero un buon soggetto, bei personaggi, una sceneggiature ben scritta, a tratti emozionate, ma impoverita da un intreccio narrativo sintetico e piuttosto piatto. L’accostamento tra “Mind the gap” e “Une vie” non va certo preso alla lettera; sono film completamente diversi, il secondo, decisamente meno riuscito del primo, ma entrambi soffrono per la brevità e per la “banalità” di alcune situazioni che in fretta si risolvono, senza tanti stravolgimenti.

Di Joe Wright non ho mai visto alcun film e me ne vergogno, rimedierò in futuro, ma fino ad allora non potrò ovviamente esprimere un giudizio critico rispetto la scelta d’ingaggiare questo artista per la regia del film e, soprattutto, quanto la sceneggiatura abbia esaltato il suo stile. Dando un’occhiata alla sua filmografia mi è sorto qualche dubbio, ma a prescindere che la scelta sia più o meno verosimile, voglio comunque evidenziare quanto di buono è stato fatto rispetto le descrizioni e i movimenti di macchina, con alcune riprese davvero suggestive. Nota di merito anche per i credit animati e la colonna sonora. I brani si contano sulle dita di una mano, ma sono efficaci e raggiungono lo scopo.

La locandina è ben fatta, ma la trovo poco adatta al genere e sembra promettere un film completamente diverso da quello che ci attende, ma in fondo chissenefrega? “Mind in the gap” è il film delle promesse non mantenute, e quindi va bene così!

Voto 77/100

Questa piccola pellicola mi è piaciuta molto e ho apprezzato la volontà di sperimentare un finale diverso e originale. E’ un film che meriterebbe una seconda lettura per scovare i pochissimi segnali d’instabilità che emergono dal comportamento di Louise, prima del tragico epilogo. Ovviamente la curiosità di scoprire il finale originale è fortissima, perché ne sarebbe uscito un film completamente diverso e, probabilmente, con qualche limite in più, non solo legati alla brevità del racconto, ma anche dal comportamento stesso di Louise che mai mi ha convinto fino in fondo.
 
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mastruccio
view post Posted on 6/6/2014, 23:47




Accolgo con grande piacere questa rece di Sascha, che ha colto molto bene il senso del film.
E' vero che quei piccoli segnali quasi nascosti che ciò che vediamo non è come sembra sono perfettamente comprensibili se ci si approccia con una lettura attenta, sennò ne serve una seconda.
Sulla brevità, non ho potuto fare altrimenti, dato che era un limite imposto da regolamento del Festival. Però posso dirti che è proprio grazie a questo limite che ho iniziato a provare a scrivere cercando di migliorare nella sintesi, aspetto importantissimo per ogni sceneggiatore. Se trovo un po' di tempo vorrei provare a riscrivere "Amnésia" e riuscire a farlo rientrare in 150 pagine al massimo.
 
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view post Posted on 7/6/2014, 14:20
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Cinefilo Ad Honorem

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Sascha, se uscisse questo film al cinema, i trailer (che ovviamente non dovrebbero spoilerare l'aspetto thriller sotto-traccia fino all'ultima scena) ti convincerebbero ad andarlo a vedere al cinema?

ps: domanda valida per tutti: secondo me attirerebbe un tipo di pubblico che poi - ovviamente - resterebbe choccata dal finale, mentre i suoi veri fruitori (quelli che esultano per i colpi di scena e per il fatto che un film vada rivisto per cogliere i dettagli disseminati in precedenza) in realtà non andrebbero a vederlo. Forse il vero problema è questo (rapportandolo al cinema reale).

Edited by marenarobros - 7/6/2014, 16:14
 
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SaschaGranato
view post Posted on 7/6/2014, 14:52




CITAZIONE
Sascha, se uscisse questo film al cinema, i trailer (che ovviamente non dovrebbero spoilerare l'aspetto thriller sotto-traccia fino all'ultima scena) ti convicerebbero ad andarlo a vedere al cinema?

ps: domanda valida per tutti: secondo me attirerebbe un tipo di pubblico che poi - ovviamente - resterebbe choccata dal finale, mentre i suoi veri fruitori (quelli che esultano per i colpi di scena e per il fatto che un film vada rivisto per cogliere i dettagli disseminati in precedenza) in realtà non andrebbero a vederlo. Forse il vero problema è questo (rapportandolo al cinema reale).

Non hai mica tutti i torti, sai!? Però credo che il risultato non si discosterebbe troppo da quanto è avvenuto qui, sul forum. Tutti noi ci aspettavamo un film ben diverso da quello che si è poi rivelato essere; c'è chi è rimasto deluso, ovviamente, e chi invece ne è uscito entusiasta. Un film imprevedibile come questo nasce con lo scopo di sorprendere, di strapazzare lo spettatore e rivoltarlo come un calzino. Ci sta che non piaccia a tutti. Non deve piacere, deve colpire, deve far discutere. L’importante alla fine è che se ne parli, e non c’è come una critica negativa per divulgare un film.
Entrando in merito alla tua domanda, beh… probabilmente verrei spinto al cinema dalla mia ragazza, innamoratasi di un trailer carico di promesse, con il probabile risultato di uscire dalla sala, lei delusa ed io carico come una molla!

Mind the gap potrebbe essere una validissima opera prima, di un regista esordiente che ha come unico scopo quello di farsi conoscere!
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 7/6/2014, 17:14




io penso che attirerebbe probabilmente per la trama "pucciosa", magari una coppietta o qualcuno che va al cinema perché ha il week end libero, ma chi va avrebbe un sospetto all'avvertimento VM 14. Perché ce lo metterebbero di sicuro.
 
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view post Posted on 7/6/2014, 18:12
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 7/6/2014, 18:14) 
io penso che attirerebbe probabilmente per la trama "pucciosa", magari una coppietta o qualcuno che va al cinema perché ha il week end libero, ma chi va avrebbe un sospetto all'avvertimento VM 14. Perché ce lo metterebbero di sicuro.

Quindi è una trollata in piena regola, concordi?
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 7/6/2014, 18:17




concordo
 
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