CITAZIONE (Hermetico @ 28/4/2014, 16:27)
CITAZIONE (emilgollum @ 28/4/2014, 01:42)
Per come la vedo io, un finale del genere non deve dare spiegazioni, chi chiedeva dei piccoli indizi (che ci sono, tra l'altro), sbaglia, perché una mente irrazionale, malata, ancorata a al passato, si muove secondo i propri schemi. Nasconde il proprio "odio" verso il sentimento maggiore per poi scatenarlo, in un'altra persona, al momento più opportuno. Non ci vedo niente di così scandaloso.
Ad altri film abbiamo fatto le pulci sul come e sul perché i personaggi si comportano in un certo modo, se sono credibili o meno, se sono stereotipati o meno... se diamo per buono anche un finale del genere allora davvero "vale tutto" e a questo punto una pellicola diventa davvero impossibile da giudicare e buona di per sé.
Qui ci sono praticamente due film (con atmosfere completamente opposte) in cui l'uno contraddice l'altro. Prima fiaba disneyana con buoni sentimenti poi horror a tinte splatter. Non basta un piccolo particolare per rendere giustificabile un mutamento tale di un personaggio, che tra l'altro poi porta al più classico degli stereotipi horror (il coniuge che uccide l'altro e lo rinchiude nel freezer).
Purtroppo devo essere onesto con Mastruccio e a mente fredda, a malincuore visto che la prima parte mi era piaciuta, ho rivalutato il film al ribasso.
Mi dispiace, ma comunque rispetto il tuo pensiero e quindi la tua rivalutazione.
Il film concepito con quel finale è un esperimento, fatto apposta per il Contest. Se non si fossero fatti esperimenti in un Contest di questo tipo, lo stesso sarebbe diventato omologato e uguale ad altri. Meno male, quindi, che qualcuno abbia avuto un coraggio che altri non hanno avuto.
Sono stato sempre cosciente che sarebbe stato un film che avrebbe spaccato l'opinione dei critici, e se avessi cercato il successo e la vittoria, avrei naturalmente lasciato il finale originario pensato per il "L&S Contest". Inoltre non è ininfluente il fatto che l'ho scritto dopo aver finito la prima stesura di "Totò", la qual cosa mi ha consentito di poter anche rischiare grazie alle spalle ben coperte ai fini Awards.
Andando al tuo appunto riguardo i personaggi più o meno credibili, secondo me lo sono in pieno (il fatto raccontato prima del finale è avvenuto realmente così come l'ho raccontato, quindi più reale di così si muore). Ma anche la versione riveduta in chiave horror, secondo me, è credibile. Condivido totalmente il pensiero di Emilz, ed infatti ho riscritto il personaggio di Louise proprio pensando di mostrare al pubblico la sua mente malata, percepita dal suo punto di vista, svelando solo a metà film la natura immaginaria del suo defunto marito, e solo alla fine la reale follia, che non segue linee consuetudini.
Naturalmente ho fatto sì che lo spettatore si affezionasse al personaggio, prendesse le sue parti e si immedesimasse nel suo dolore, per aumentare volutamente l'effetto "devastante" del fatidico pugno allo stomaco.
Riflettendo bene, se non ti avessi fatto "affezionare" al personaggio in quel modo così emotivamente coinvolgente, avresti pensato lo stesso che il personaggio non fosse credibile?
E' credibile un padre, o una madre, che ammazza la propria figlia per una follia che nessuno è riuscito a indovinare? Eppure è la realtà che leggiamo spesso sui giornali.
Vi ho raccontato della vecchia pazza che parlava da sola con un fantasma, che ho incrociato per strada durante gli anni del liceo. Louise è lei.
L'altro appunto che fai riguardo gli stereotipi, fatta proprio da te, mi suona strana, perchè viene proprio da chi infarcisce i propri film horror dei più abusati stereotipi del cinema di questo genere.
CITAZIONE
Qui ci sono praticamente due film (con atmosfere completamente opposte)
L'esperimento a diversi critici pare essere piaciuto. Mi basta questo per ritenermi sufficientemente soddisfatto.
CITAZIONE (marenarobros @ 28/4/2014, 18:40)
Sono d'accordo: a maggior ragione se si considera Mastruccio uno dei maestri delle pulci.
Magari fossimo molti di più a fare le pulci ai film di Ck! Leggeremmo meno recensioni fotocopia e di poche frettolose righe.