RECENSIONE by Tomcat: IL GIORNO DELL’ABDICAZIONE DI MARIA MAGDALENA
E io a cercare chi fosse sta Maria Magdalena......L’unica idea era la canzone di tale Sandra del 1985 che si intitolava
(I'll Never Be) Maria Magdalena . Ma tralasciando la cultura musicale anni 80, mi sono chiesto davvero se questa imperatrice fosse esistita e non ne sono venuto a capo; quindi ho visto che la pellicola è originale. Non mi sorprende dato il percorso professionale del nostro produttore.
Produttore che insieme a Emilz è uno degli alfieri delle quote rosa e anche questa volta non si smentisce, con una storia dove la protagonista è una donna, anche se buona parte del film la condivide col suo antagonista.
L’ho trovato un film formale, che mi ha ricordato un altro film di Arc che era “I morti” che non mi entusiasmo molto; anche lì c’era il fatto di essere corto, ma quello era più un esercizio di stile, che in questa pellicola non c’è. Qui la vicenda è definita, fatta e finita; ma anche qui la cortezza secondo me ne tarpa le ali. Cortezza sicuramente figlia della volontà di Arc di essere al primo contest degli indipendenti e di questo va ringraziato; ma che ne limita anche la riuscita.
Perchè se la vicenda ha la sua fine e l’inizio, lo sviluppo in poche scene mi è sembrato un po debole.
Anche perchè a dire il vero le scene principali son due, quelle dell’incontro fra Maria Magdalena e Daniel e quella della sua uscita di scena.
Scene che però sono veramente ben congegnate che mostrano due aspetti della regnante che è il simbolo dell’ancient regime, che deve cedere il passo al nuovo che avanza che dovrebbe essere la panacea di tutti i beni per il popolo, ma che dai dialoghi sagaci e per niente banali fra i due emerge che il nuovo non è quello che il popolo vede. Uno scontro notevole che mostra la regnante lucida e caustica, ma che per un bene superiore esce di scena in punta di piedi dal suo mondo dorato.
In questo i due protagonisti sono magnifici e meritano un ovazione per la loro prestazione.
Sul versante sito, niente. Anche la colonna sonora di soli due brani, senza nemmeno il motivo che accompagna i titoli di coda non è certo un valore aggiunto.
Concludendo: Una storia interessante e che in un contest sul cinema indipendente ci rientra alla grande. Peccato che abbia uno sviluppo a basso respiro, che sciupa anche l’appeal notevole che avevano creato le due scene madri citate sopra.
+ Cast notevole; storia intrigante
- Quasi Assenza della colonna sonora e lo sviluppo della storia limitato
Voto complessivo: 67/100