Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Volevo solo vendere pizza
Poll choicesVotesStatistics
76 [60.00%]
84 [40.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
60 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
00 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 10)

Volevo solo vendere pizza, Ramaya Productions

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/4/2014, 09:49
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


CITAZIONE (marenarobros @ 3/4/2014, 19:53) 
Letto, domani spagello, 7,5 in firma, 8 al sondaggio, magari esagero e ridimensionerò (in fondo sei solo al secondo film!!!) ma questo film mi è vicino più di quanto tu non pensi!

Sono passati giorni e nemmeno nei prossimi temo di spagellare proprio perchè sono alle prese con burocrazia e imminente nuova piccola impresa meridionale. :o:
 
Web  Top
uomo_d
view post Posted on 8/4/2014, 12:44




Spero tu abbia una consulente carina come la Lodovini!
 
Top
MadHatterPictures
view post Posted on 9/4/2014, 12:59




"VOLEVO SOLO VENDERE PIZZA"

In questo secondo film Uomo_d, cambia totalmente scenario e da un sogno passiamo direttamente ad un incubo, quello fin troppo reale della burocrazia italiana, e lo fa con una commedia veloce e frizzante, che affronta i problemi morali ed economici del protagonista Luigi (un ottimo Silvio Orlando) senza però entrarci troppo dentro, senza annoiare. E se per i problemi economici si prendono le parti di Luigi, nella sua battaglia, persa in partenza, contro la burocrazia italiana. Per i problemi morali è invece un'altro discorso, infatti, Luigi si trova alle prese con una "storia" extra-coniugale con la bella consulente Roberta e si trova a dover fare l'imprenditore, lui, vecchio sindacalista. Ecco, da punto di vista della sceneggiatura, mentre i problemi burocratici sono affrontati bene e con chiarezza, sui secondi avrei insistito di più. Sia sullo sviluppo della storia con Roberta, sia e forse soprattutto nella figura di Luigi che vuol fare l' "imprenditore di sinistra". Ci sarebbero stati ottimi spunti di commedia, credo. Il finale è un pò telefonato ma adatto al genere, assolutamente.

Il Cast è ben assortito: Orlando, con quella faccia "appesa" è perfetto per la parte del povero Luigi. Bene la Lodovini. Assolutamente perfetto Giole Dix, attore che nella realtà è secondo me molto sottovalutato (come dissi per Haber). La presenza di Gabriella Golia mi ha fatto tornare indietro nel tempo, ad "Emilio". Divertente Dighero.

Del regista Ponti non ho visto nulla. Dando un'occhiata alla sua filmografia dico che ci può stare.

Dal punto di vista della tecnica, le musiche sono ben scelte e impreziosite, per me al livello affettivo, dalla presenza di brani degli 883 (e relativo cameo di Max Pezzali!!!). Locandina bellissima, come ho già detto in altri posti. Sito ben fatto e funzionale.

In conclusione "Volevo solo vendere la pizza) è un film di "denuncia", ma a suo modo. Un modo molto simpatico e leggero. Simpatia e leggerezza ben supportate dalla sceneggiatura veloce e chiara. Un pò più di approfondimento su alcune cosette e sarebbe stato un film perfetto. (non scherzo).

VOTO: 7.5 (otto al sondaggio per la passione).
 
Top
mastruccio
view post Posted on 9/4/2014, 14:31




CITAZIONE (marenarobros @ 8/4/2014, 10:49) 
CITAZIONE (marenarobros @ 3/4/2014, 19:53) 
Letto, domani spagello, 7,5 in firma, 8 al sondaggio, magari esagero e ridimensionerò (in fondo sei solo al secondo film!!!) ma questo film mi è vicino più di quanto tu non pensi!

Sono passati giorni e nemmeno nei prossimi temo di spagellare proprio perchè sono alle prese con burocrazia e imminente nuova piccola impresa meridionale. :o:

Avrai tempo per partecipare, da spettatore/critico/votante, al prossimo Contest di sabato?
 
Top
mastruccio
view post Posted on 10/4/2014, 12:59




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
Già al suo secondo film, la Ramaya Productuion mostra di avere ottime doti di raccontatore di storie.
La benevolenza con cui ho recensito il suo primo "L'onironauta", grazie al fatto che è il suo film d'esordio, lascia spazio, per questo "Volevo solo vendere pizza", ad un più attento giudizio critico che, spero, venga preso per buono e solo come sprone a migliorare ancor di più.
Un ottimo raccontatore di storie, come già detto, e sappiamo che Luca ha nel cassetto un numero imprecisato di racconti scritti di sua penna, che varrebbe la pena che uscissero fuori, prima possibile, in forma di film cinematikino. Ciò che più mi piace, della sua scrittura, sono i dialoghi. Raramente un debuttante riesce a scrivere dialoghi freschi e naturali come quelli che ho letto nei due film finora prodotti. Complimenti.

Passando ad analizzare la storia, devo dire che il plot centrale è perfetto. Ci sono i presupposti per un film che andrebbe di diritto incasellato nella grande pagina della classica commedia all'italiana, quella degli anni d'oro, dei Dino Risi, Alberto Sordi, Steno, o Monicelli, tanto per intenderci. Quelle commedie che facevano sorridere ma che tiravano anche un bel pugno nello stomaco per la drammaticità più o meno velata delle situazioni che vi si raccontavano.
L'epopea di Luigi, giornalista non più giovane che si avventura nei meandri infernali della burocrazia italiana perchè un giorno ha avuto la brillante idea di aprire una pizzeria da asporto, può essere messa accanto a quella di Giuseppe (Sordi), che in "Detenuto in attesa di giudizio" (N. Loy - 1971) si scontra con la malagiustizia e gli inferi del codice penale.

Un soggetto di tale potenza, però, si scontra con l'ancora troppo acerba maturità autoriale di Uomo_d, che spreca fior di spunti narrativi che avrebbero meritato più approfondimento ed attenzione. Penso, ad esempio, alla figura losca ed interessantissima del professor Marrone, o alle reali funzioni ed utilità che ricoprono, nella realtà, i sindacati e le associazioni di categoria in Italia (non ne ho un gran bel giudizio, chiaro). La conclusione, inoltre, mi è parsa troppo affrettata, lasciando nessuno spazio ad un analisi, anche minima, della sconfitta imprenditoriale di Luigi.
Prendo a prestito il titolo, e butto là la risposta che certamente Luca sta già pensando di darmi: "Volevo solo fare il secondo film". Ed ha ragione. Ma non si può non fargli notare come si siano lasciati per strada molte idee.
Dal punto di vista prettamente tecnico, la sceneggiatura si legge molto agilmente, malgrado non siano corretti alcuni dettagli tecnici come la forma, i passaggi da una scena all'altra e siano presenti diversi refusi ed errori dovuti a poche riletture dello script.
Non è obbligatorio, perchè a Cinematik ognuno fa e scrive come vuole, ma gli consiglierei di dare un'occhiata al sito www.lasceneggiatura.it, vera miniera di conoscenza, che lo aiuterà certamente ad impostare meglio i suoi prossimi lavori.

Marco Ponti, dai genitori illustri, non ha avuto al fortuna di mamma e papà. Di lui non ho visto nulla, e non mi è chiaro il perchè di questa scelta. Avrei visto meglio qualche altro nome più esperto e navigato.
Il cast vede in Silvio Orlando il vero mattatore di tutto il film, con i comprimari che gli stanno attorno in secondo piano. Si fa apprezzare la bella Valentina Lodovini, mentre non ho capito la presenza di Gabriella Golia, che non è un'attrice. La lista è lunghissima, e Luca avrebbe potuto scegliere un nome diverso e più realistico, anche perchè il ruolo di Loredana non è proprio insignificante.

La colonna sonora è accattivante, anche se non mi piacciono i film che hanno come soundtrack solo tracce cantate. Una bella musica, solo musica, dà più l'idea di film vero, come quelli al cinema.
La locandina, molto bella, rende benissimo l'idea del film, ed anche il sito, impostato come quello di una vera pizzeria, è allegro e colorato, roba nuova su questi lidi, ma con qualche mancanza. Non ho trovato, infatti, la pagina del cast e del regista.

Voto: 72/100

Sembrerebbe un passo indietro rispetto a "L'onironauta", ed invece è un bel passo avanti. Quel mio "74/100" era un voto aumentato perchè film d'esordio, che quindi non teneva conto degli errori e delle ingenuità. Il "72/100" di "Volevo solo vendere pizza", invece, e come promesso allora, tiene conto di quelli che ho considerato difetti, ma tiene conto anche dei numerosi pregi. Facendo leva su questi, e tenendo conto degli altri per migliorare ancora, Luca non tarderà a diventare una bellissima grande realtà di Cinematik.
 
Top
uomo_d
view post Posted on 10/4/2014, 17:17




Grazie per le recensioni.

Sul sito, cliccando su Menu, senza selezionare i sottomenu proposti, si arriva alla pagina con cast e regia.
Se però quasi tutti non l'hanno trovato vuol dire che l'idea non ha funzionato, error mio. D'altra parte i siti non sono pane per i miei denti e, credo, che in futuro li commissionerò a più esperti colleghi. Al contrario proverò a cimentarmi nelle locandine, rispolverando photoshop.

Riguardo gli spunti poco sviluppati accolgo la critica. In effetti ancora devo calibrare bene le storie che racconto. Per me è una novità impostare la scrittura su determinati limiti (non credo che un film italiano di questo tipo possa durare più di un ora e tre quarti). Necessariamente sono andato a tagliare e la storia fra Luigi e Roberta è rimasta in un "vedo non vedo" che ha mostrato un po' la corda.

Lele parla di finale telefonato. Ecco, io da lettore invece non lo trovo così telefonato l'abbandono di Luigi...

Mas invece mi segnala errori "formali", ti sarei grato se tu fossi più esplicito, così da poter evitare di ripeterli in futuro. Parli principalmente di "impaginazione"?

Sono contento, invece, dell'accoglienza riguardo i dialoghi. Ho sempre pensato che fossero un tallone d'Achille della mia scrittura...leggere che invece sono apprezzati mi rallegra!

Sicuramente farò tesoro delle vostre critiche nelle produzioni future.
Complessivamente, comunque, finora sono molto soddisfatto dell'accoglienza, che rispetto alle aspettative è molto migliore de "L'onironauta".
Bene così, un ottimo incentivo per continuare a scrivere per voi!
 
Top
Sunset Boulevard Films
view post Posted on 10/4/2014, 19:55




sapete quali sono i film che mi piacciono di più quando si parla di raccontare l'italia di oggi?
Quelli che la gente boccerebbe perché "Troppo ottimisti", che fanno vedere i problemi ma che mostrano anche il lato positivo di noi italiani, la voglia di migliorare, di cambiare, arrendersi sì ma solo quando è l'unica scelta. E questo film è uno di quelli.
Un giornalista, spinto da un'amico, decide di aprire una pizzeria d'asporto, imbarcandosi in inferni burocratici e spendendo un sacco di soldi solo per aprire il locale, ma non è che aprendo risolve, anzi: pizzaiole in maternità, che poi cercano di farti concorrenza, dimenticanze che costano caro ecc, finché alla fine il protagonista non vende tutto a un sushi bar e torna alla sua vecchia vita.
Nel film potrebbero esserci anche spunti narrativi differenti, si poteva parlare di più di quel personaggio o di quell'altro, ma sinceramente non ho trovato molto da aggiungere, lo trovo buono così com'è. A parte una cosa: Scrivere il numero delle scene è diventato troppo mainstream per caso?
Buono il cast, mi è piaciuta di più la Lodovini. Bella la locandina.
Voto 7,5. 8 al sondaggio
 
Top
uomo_d
view post Posted on 10/4/2014, 19:57




Grazie Agnese, nemica dei miei siti!

Anche tu, come Mas, se ho capito bene, suggerisci la divisione in scene. Non mi è molto naturale, ma se ritenete sia più corretto e opportuno mi adeguerò.
 
Top
Sunset Boulevard Films
view post Posted on 10/4/2014, 20:01




luca, usa altervista
 
Top
Nuno Vox
view post Posted on 10/4/2014, 22:12




Soggetto: Altro film italiano per la Ramaya che sembra apprezzare la commedia nostrana. E il che, da parte mia, non è affatto un male. 7+
Sceneggiatura: Luca scrive davvero bene e considerando che è un esordiente la cosa ha ancora più spessore. Giusti i tempi, efficaci i dialoghi. 7,5
Regia: Lo conosco poco ma può starci. 6,5
Cast: Cast di caratteristi tra cinema e tv. Ben scelto con un Orlando ottimamente in parte e comprimari gustosi come Catania, Dix e Dighero. 7+
Locandina: I fonts del titolo non mi fanno impazzire ma nel complesso la locandina è sicuramente ben fatta e a tema col film. 7
Musiche: Soundtrack simpatica e ben selezionata. 7,5
Sito: Molto molto carino e funzionale. La Ramaya sembra prestare molta attenzione anche all’aspetto grafico e stavolta il risultato è davvero notevole. 8
Voto complessivo: Una commedia amara, non dissimile come stile e genere al film d’esordio della Ramaya. Sono sincero, il livello è di poco poco migliore del primo e non è un film che avrà grandissime ambizioni agli Awards. Ma è ben scritto e soprattutto è permeato della passione con cui la Ramaya scrive e produce. Una bella conferma per una casa di produzione che ha già dimostrato l’intenzione di non essere una meteora. Bravo Luca. Ma confermo quanto detto: voglio vederti anche su altri generi. ;) 7+
 
Top
uomo_d
view post Posted on 11/4/2014, 06:13




Grazie! Sarai presto accontentato...!
 
Top
MadHatterPictures
view post Posted on 11/4/2014, 10:11




CITAZIONE (uomo_d @ 10/4/2014, 18:17) 
Lele parla di finale telefonato. Ecco, io da lettore invece non lo trovo così telefonato l'abbandono di Luigi...

Mi spiego e amplio: il finale mi è sembrato un pò telefonato perchè in linea con la figura di "simpatico perdente" di Luigi. Questo non significa che non mi sia piaciuto, anzi l'ho trovato molto coerente con la storia stessa. Probabilmente un finale diverso non l'avrei gradito allo stesso modo.

Tutto qui.
 
Top
view post Posted on 11/4/2014, 15:50
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


CITAZIONE (MadHatterPictures @ 11/4/2014, 11:11) 
CITAZIONE (uomo_d @ 10/4/2014, 18:17) 
Lele parla di finale telefonato. Ecco, io da lettore invece non lo trovo così telefonato l'abbandono di Luigi...

Mi spiego e amplio: il finale mi è sembrato un pò telefonato perchè in linea con la figura di "simpatico perdente" di Luigi. Questo non significa che non mi sia piaciuto, anzi l'ho trovato molto coerente con la storia stessa. Probabilmente un finale diverso non l'avrei gradito allo stesso modo.

Tutto qui.

E soprattutto il subentro dei cinesi: è un dramma economico-sociale, al di là di futili (e distraenti) questioni razziali.
 
Web  Top
Andrew.
view post Posted on 16/4/2014, 13:25




Recensione della Chimera

Al suo secondo film, la Ramaya ci propone un altra commedia amara tutta italiana, questa volta senza troppe fantasie oniriche ma estremamente ancorata e con i piedi per terra, talmente tanto che infatti qua si parla di burocrazia. Di quella stronza burocrazia italiana che ti porta a mettere le mani nei capelli per quanto intricata e confusa possa essere, ma in generale si parla del lavoro e di tutte le insidie che un imprenditore medio può incontrare in un paese dove la crisi ne ha mandati tanti a terra.
Parto subito con la critica fondamentale che vorrei muovere al film. Non ho ben capito il genere. A una prima occhiata sembrerebbe una commedia, eppure la sceneggiatura quasi mai è costruita in modo da far ridere. Non ci sono situazioni comiche, i classici equivoci o battute particolari che ti strappano una risata. Allora verrebbe da pensare che si è davanti a un dramma, ma in realtà la situazione per il protagonista non diventa mai troppo drammatica, in fin dei conti riesce sempre a cavarsela in un modo o nell'altro, non ci sono particolari conflitti tra i personaggi e ciò che rimane è solo una leggera sensazione di pessimismo nei confronti di questo nostro paese.
Insomma, è un film scritto bene, dove tuttavia si fa sentire il peso di una storia che in fin dei conti forse non meritava una trasposizione. Da una storia mi aspetto un minimo di coinvolgimento emotivo o comunque qualcosa di avvincente. E sinceramente, stare ad assistere ai vari problemucci che un imprenditore incontra durante l'apertura di un locale, non è una cosa così divertente o esaltante. Forse sarebbe stato meglio trasformare il tutto in un documentario oppure calcare la mano sulla componente drammatica (una rottura con la moglie? Strozzini? Scontro con l'amico? tentativo di suicidio?) oppure ancora gettarsi a capofitto sulla commedia inserendo più situazioni comiche e al limite dell'assurdo.
In questo modo invece la noia si è insinuata durante la lettura e a poco vale la sceneggiatura perfetta, le scelte di un cast impeccabile e una regia che fa il suo dovere (di Ponti comunque non ho visto nulla).

Voto: 6,5

Buon esercizio di scrittura, è stato un modo per raccontare un pezzo d'Italia, quindi intenzioni ottime, però non sostenute da un'idea di fondo tutto sommato troppo semplice, perchè non in grado di infilarsi in un percorso di genere e proseguirlo. Il risultato finale è qualcosa a metà tra il dramma e la commedia, senza però essere nessuna delle due cose.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 16/4/2014, 14:22




CITAZIONE (Nuno Vox @ 4/4/2014, 01:30) 
Letto, domani spagello. :)

Sull'osservazione di Freddy...

CITAZIONE (freddy_k @ 31/3/2014, 16:10) 
non mi ricordo di aver mai letto due film così ravvicinati di un esordiente

......aldilà del dato sicuramente notevole (un esordiente che debutta con due film a distanza di 5 settimane è un evento da sottolineare, bravo Luca!!), sarebbe interessante fare una ricerca (la farò) sui produttori che hanno esordito con due film a breve distanza, vorrei sottolineare con piacere che anch'io esordì con due film a distanza di un mese: I'd die without you (18 gennaio 2003) e Castle Rock's Tales (22 febbraio 2003). Quindi mi sento anche emotivamente molto vicino a questa nuova casa di produzione che ha sicuramente portato una bella ventata di freschezza e entusiasmo a Cinematik. ;)

Colgo l'occasione per stuzzicare Luca con una piccola sfida. Il mio terzo film (che per la cronaca uscì ad Aprile sempre del 2003) fu "Krull" che fece decollare la Nuno Productions. Quindi......dal prossimo film mi aspetto ancora di più. :D

Anch'io ho esordito con tre film nel mio primo semestre ^_^
 
Top
48 replies since 29/3/2014, 09:03   612 views
  Share