RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOSGià al suo secondo film, la Ramaya Productuion mostra di avere ottime doti di raccontatore di storie.
La benevolenza con cui ho recensito il suo primo "L'onironauta", grazie al fatto che è il suo film d'esordio, lascia spazio, per questo "Volevo solo vendere pizza", ad un più attento giudizio critico che, spero, venga preso per buono e solo come sprone a migliorare ancor di più.
Un ottimo raccontatore di storie, come già detto, e sappiamo che Luca ha nel cassetto un numero imprecisato di racconti scritti di sua penna, che varrebbe la pena che uscissero fuori, prima possibile, in forma di film cinematikino. Ciò che più mi piace, della sua scrittura, sono i dialoghi. Raramente un debuttante riesce a scrivere dialoghi freschi e naturali come quelli che ho letto nei due film finora prodotti. Complimenti.
Passando ad analizzare la storia, devo dire che il plot centrale è perfetto. Ci sono i presupposti per un film che andrebbe di diritto incasellato nella grande pagina della classica commedia all'italiana, quella degli anni d'oro, dei Dino Risi, Alberto Sordi, Steno, o Monicelli, tanto per intenderci. Quelle commedie che facevano sorridere ma che tiravano anche un bel pugno nello stomaco per la drammaticità più o meno velata delle situazioni che vi si raccontavano.
L'epopea di Luigi, giornalista non più giovane che si avventura nei meandri infernali della burocrazia italiana perchè un giorno ha avuto la brillante idea di aprire una pizzeria da asporto, può essere messa accanto a quella di Giuseppe (Sordi), che in "Detenuto in attesa di giudizio" (N. Loy - 1971) si scontra con la malagiustizia e gli inferi del codice penale.
Un soggetto di tale potenza, però, si scontra con l'ancora troppo acerba maturità autoriale di Uomo_d, che spreca fior di spunti narrativi che avrebbero meritato più approfondimento ed attenzione. Penso, ad esempio, alla figura losca ed interessantissima del professor Marrone, o alle reali funzioni ed utilità che ricoprono, nella realtà, i sindacati e le associazioni di categoria in Italia (non ne ho un gran bel giudizio, chiaro). La conclusione, inoltre, mi è parsa troppo affrettata, lasciando nessuno spazio ad un analisi, anche minima, della sconfitta imprenditoriale di Luigi.
Prendo a prestito il titolo, e butto là la risposta che certamente Luca sta già pensando di darmi: "Volevo solo fare il secondo film". Ed ha ragione. Ma non si può non fargli notare come si siano lasciati per strada molte idee.
Dal punto di vista prettamente tecnico, la sceneggiatura si legge molto agilmente, malgrado non siano corretti alcuni dettagli tecnici come la forma, i passaggi da una scena all'altra e siano presenti diversi refusi ed errori dovuti a poche riletture dello script.
Non è obbligatorio, perchè a Cinematik ognuno fa e scrive come vuole, ma gli consiglierei di dare un'occhiata al sito
www.lasceneggiatura.it, vera miniera di conoscenza, che lo aiuterà certamente ad impostare meglio i suoi prossimi lavori.
Marco Ponti, dai genitori illustri, non ha avuto al fortuna di mamma e papà. Di lui non ho visto nulla, e non mi è chiaro il perchè di questa scelta. Avrei visto meglio qualche altro nome più esperto e navigato.
Il cast vede in Silvio Orlando il vero mattatore di tutto il film, con i comprimari che gli stanno attorno in secondo piano. Si fa apprezzare la bella Valentina Lodovini, mentre non ho capito la presenza di Gabriella Golia, che non è un'attrice. La lista è lunghissima, e Luca avrebbe potuto scegliere un nome diverso e più realistico, anche perchè il ruolo di Loredana non è proprio insignificante.
La colonna sonora è accattivante, anche se non mi piacciono i film che hanno come soundtrack solo tracce cantate. Una bella musica, solo musica, dà più l'idea di film vero, come quelli al cinema.
La locandina, molto bella, rende benissimo l'idea del film, ed anche il sito, impostato come quello di una vera pizzeria, è allegro e colorato, roba nuova su questi lidi, ma con qualche mancanza. Non ho trovato, infatti, la pagina del cast e del regista.
Voto: 72/100Sembrerebbe un passo indietro rispetto a "L'onironauta", ed invece è un bel passo avanti. Quel mio "74/100" era un voto aumentato perchè film d'esordio, che quindi non teneva conto degli errori e delle ingenuità. Il "72/100" di "Volevo solo vendere pizza", invece, e come promesso allora, tiene conto di quelli che ho considerato difetti, ma tiene conto anche dei numerosi pregi. Facendo leva su questi, e tenendo conto degli altri per migliorare ancora, Luca non tarderà a diventare una bellissima grande realtà di Cinematik.