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Il Nao di Brown
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Il Nao di Brown, E&G Ltd.

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Superlele2013
view post Posted on 12/3/2014, 14:50




CITAZIONE (marenarobros @ 12/3/2014, 14:42) 
Senza nulla togliere a Emilz e al suo ottimo film (per ora in pole position per la cinquina awards, insieme a L'onironauta :P ), mi sto convincendo a tornare anche in con qualcosa di più leggero e meno pesante, così mi becco i 7 in automatico senza rovinarmi troppo il fegato.

Vabbè però leggero non è sinonimo di "brutto".

Mi spiego meglio personalmente a questo film ho dato 8. Mi è piaciuto come è scritto, mi ha colpito la storia, nel senso che mi ha fatto provare qualcosa. Che poi il film sia più o meno pesante non è che incida sul voto. Anche perchè non è che c'è un metro misura della pesantezza, voglio dire è soggettivo, no?
 
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Merlino*
view post Posted on 12/3/2014, 14:57




CITAZIONE (Superlele2013 @ 12/3/2014, 14:50) 
CITAZIONE (marenarobros @ 12/3/2014, 14:42) 
Senza nulla togliere a Emilz e al suo ottimo film (per ora in pole position per la cinquina awards, insieme a L'onironauta :P ), mi sto convincendo a tornare anche in con qualcosa di più leggero e meno pesante, così mi becco i 7 in automatico senza rovinarmi troppo il fegato.

Vabbè però leggero non è sinonimo di "brutto".

Mi spiego meglio personalmente a questo film ho dato 8. Mi è piaciuto come è scritto, mi ha colpito la storia, nel senso che mi ha fatto provare qualcosa. Che poi il film sia più o meno pesante non è che incida sul voto. Anche perchè non è che c'è un metro misura della pesantezza, voglio dire è soggettivo, no?

È vero che nei film leggeri i 7 abbondano, e credo sia giusto così perché è il voto dato all'averti fatto stare bene un paio d'ore con una cosa fatta bene, ma poi agli awards solitamente questo non basta e i voti si fanno più "seri".
 
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mastruccio
view post Posted on 12/3/2014, 15:01




CITAZIONE (marenarobros @ 12/3/2014, 14:42) 
Senza nulla togliere a Emilz e al suo ottimo film (per ora in pole position per la cinquina awards, insieme a L'onironauta :P ), mi sto convincendo a tornare anche in con qualcosa di più leggero e meno pesante, così mi becco i 7 in automatico senza rovinarmi troppo il fegato.

Ah, bè! Se fosse così semplice la ricetta per avere tutti sette....
Fai un film leggero e lieve, piccolo e simpatico, ma se è una tavanata galattica i sette manco te li sogni la notte. :P
 
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Merlino*
view post Posted on 12/3/2014, 15:05




CITAZIONE (mastruccio @ 12/3/2014, 15:01) 
CITAZIONE (marenarobros @ 12/3/2014, 14:42) 
Senza nulla togliere a Emilz e al suo ottimo film (per ora in pole position per la cinquina awards, insieme a L'onironauta :P ), mi sto convincendo a tornare anche in con qualcosa di più leggero e meno pesante, così mi becco i 7 in automatico senza rovinarmi troppo il fegato.

Ah, bè! Se fosse così semplice la ricetta per avere tutti sette....
Fai un film leggero e lieve, piccolo e simpatico, ma se è una tavanata galattica i sette manco te li sogni la notte. :P

Il mitico "Rocky e i suoi amici"? :lol:
 
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view post Posted on 12/3/2014, 15:19
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (mastruccio @ 12/3/2014, 15:01) 
Fai un film leggero e lieve, piccolo e simpatico, ma se è una tavanata galattica i sette manco te li sogni la notte. :P

Vabbè, ancora non ho imparato a scrivere con il cu*o. :D
 
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Merlino*
view post Posted on 14/3/2014, 14:45




CITAZIONE (emilgollum @ 8/3/2014, 12:55) 
Come quelle cagate de L'ultimo samurai e Memorie di una Geisha.

n.b. Grazie per la recensione Merlino, uno dei miei film che ti sono piaciuti di più? Perché con me tu non sei mai stato tanto tenero. :P

Giuro che non lo faccio apposta :P
Probabilmente non sono mai stato tenero perché con le mie assenze ho saltato quasi a pie' pari le tue opere più famose, e sarai d'accordo con me che i tuoi inizi non furono tra i più brillanti anche se ricordo con piacere Indian Story (si intitolava così??
Sui tuoi giapponesi fui duro su alcune parti che non mi sembravano fatte bene, come le ambientazioni - che ora ammetterai - erano fatte soprattutto con il cuore e la tanta voglia di fare ma anche molto "per sentito dire".
Cmq, avercene come te!
 
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emilgollum
view post Posted on 14/3/2014, 15:57




CITAZIONE
Sui tuoi giapponesi fui duro su alcune parti che non mi sembravano fatte bene, come le ambientazioni - che ora ammetterai - erano fatte soprattutto con il cuore e la tanta voglia di fare ma anche molto "per sentito dire".
Cmq, avercene come te!

più che per sentito dire, rifacevo quello che vedevo all'epoca. Come facciamo tutti del resto, io purtroppo in Giappone non ci sono mai stato. :P
Se ho voluto raccontare storie ambientate in quel paese perché mi piace quella cultura, pur conoscendola attraverso libri e film. Non penso ci sia niente di male. Se poi era una questione di dettagli specifici, sono anche d'accordo, magari erano storie "superficiali", meno mature. Ma lo ero io. A 20 anni si è un pò così. ;)

n.n. però non mi sono mai scoraggiato troppo, come hanno fatto alcuni. Ho cercato di migliorare e crescere. Cinematik in questo è stata importantissima.
Grazie anche a una vostra severità, quello che accade poco adesso. Cioè il fuoco di sbarramento di Pezzi, Giannini, Norman, da superare era quasi impossibile. :D
 
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Merlino*
view post Posted on 14/3/2014, 17:10




CITAZIONE
Ma lo ero io. A 20 anni si è un pò così. ;)

Più che giusto, a 20 anni bisogna sperimentare e non arrendersi mai. Io a 18 anni scrissi "Il Lupo" riprendendo pari pari la trama de "Lo Squalo" e riproponendola sul tema di una gita scolastica in montagna. Quando lo lessi a scuola fu un successone ma non è che fosse meglio di Leo Pulp, anzi! Che poi Leo Pulp fu la prima volta che notai in te un netto miglioramento.

CITAZIONE
n.n. però non mi sono mai scoraggiato troppo, come hanno fatto alcuni. Ho cercato di migliorare e crescere. Cinematik in questo è stata importantissima.

Senza nessuna falsità o ruffianeria ti dico che per questa cosa ti ho sempre ammirato e invidiato.
 
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view post Posted on 14/3/2014, 17:20
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Cinefilo Ad Honorem

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Emil il Bulgaro.
 
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emilgollum
view post Posted on 14/3/2014, 18:14




CITAZIONE (marenarobros @ 14/3/2014, 17:20) 
Emil il Bulgaro.

jpg
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 15/3/2014, 20:56




prima di recensire questo film, sono andata a vedere Lei per inquadrare per bene la regia di Spike Jonze, e alla domanda "farebbe un film così?" la risposta è stata "sì": Nao e Theodore forse possono essere lontani ma hanno lo stesso problema: relazionarsi con le persone. Il caso di Nao, però, è particolare, perché lei soffre di DOC, una malattia che la costringe a fare piccoli rituali giornalieri e a incoraggiarsi da sola in modo compulsivo per non avere pensieri negativi.
Il film, ritorno di Emilz dopo quattro anni, no è altro che questo: la storia di una ragazza malata che cerca di nasconderlo e relazionarsi con il mondo esterno, anche avere una relazione con il suo idraulico/poeta, ma i personaggi di contorno e gli altri protagonisti creano un piccolo mondo attorno alla giovane dando voce a un film intimo e particolare. E' questa la sensazione che ho provato leggendo, una certa intimità, l'entrare nella vita privata di questa ragazza con cui ho sentito molta empatia. Anche perché la storia tratta il tema senza essere melodrammatici o troppo seri, capendo che per lei questi rituali, queste autoconvinzioni, sono la sua vita normale, e anche alla fine quando avrà un figlio e sembrerà migliorata, non vediamo questa cosa come un finale felice ma più come... un altro capitolo nella storia della sua vita.
La sceneggiatura mi sembra scritta abbastanza bene, ma forse c'è troppo tecnicismo (coro: "Da che pulpito") e non c'è la divisione in scene che mi ha messo un po' a disagio.
Come ho già detto, la regia è perfetta, e la colonna sonora è molto carina. La locandina è molto bella.

Voto 75.
 
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emilgollum
view post Posted on 18/3/2014, 15:22




CITAZIONE
La sceneggiatura mi sembra scritta abbastanza bene, ma forse c'è troppo tecnicismo (coro: "Da che pulpito") e non c'è la divisione in scene che mi ha messo un po' a disagio.

in che senso troppo tecnicismo?

n.b. le divisioni delle scene inizierò a metterle già dal prossimo film. Non so perché non l'ho fatto anche qui.
 
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Tomcat75
view post Posted on 20/3/2014, 18:42




RECE by Tomcat: IL NAO DI BROWN
Un microcosmo molto british


Questo film è un evento. Lo è perchè segna il rientro in attività della E&G Ltd. Una delle major di cinematik, molto lontana dal cinema mainstream e da quello stellare Hollywoodiano. Anzi è proprio quando si è cimentata con pellicole adatte a tutto il pubblico che mi è piaciuto di meno; uno su tutti Cyborg 009.
La seconda ragione è che ha una delle locandine più belle di tutti i tempi.
Parto dal titolo che non mi ha fatto impazzire, ma almeno non è difficile come quelli degli altri film orientali di Emilz.
Venendo alla pellicola, ci troviamo a mezza via fra i film orientali ed impegnati del passato della E&G e a un dramma tipico della cinematografia inglese contemporanea, senza dimenticarsi delle visioni di Nao, che mi hanno fatto ripensare a certe scene del “Diario di Bridget Jones”.
La storia è uno spaccato di un microcosmo che ruota intorno alla figura di Nao Brown, una giappo-albionica ragazza dal talento smisurato. Uno spaccato che mette in mostra dei personaggi (non tanti), caratterizzati a meraviglia che sembrano vivi. Per tutta la pellicola non si ha mai la sensazioni di artificiosità e anzi i dialoghi aiutano tantissimo ad entrare nel giusto climax di conoscenza di queste persone che sono vere perchè ognuna di loro ha le proprie peculiarità. Ognuno di loro poi come succede nella realtà ha le proprie vite e dei rapporti non sempre buoni. Anzi ognuno di loro deve quasi combattere con l’avere rapporti con altri, con la summa di tutto, proprio nella figura di Nao che ha quel suo disturbo ossessivo compulsivo che la rende un personaggio affascinante. Proprio questo voler mettere un gradino sopra gli altri Nao, ci riporta alle precedenti pellicole di Emilz, dove ci sono state spesso donne protagoniste e che lo rendono uno degli alfieri della femminilità su CK. Non a caso il suo corto di cortimatik aveva per protagonista una donna.
Script eccellente come sempre e senza errori di sorta. Non si può non rimanere affascinati da Nao, che ha si dei gravi problemi, ma che nonostante tutto continua la sua vita. In questo posso dire che forse la definizione di dramma, va molto stretta al film, che ha parecchi punti ironici e tratta l’argomento dei disturbi ossessivo compulsivi in maniera intelligente, senza voler virare sul drammone strappalacrime.
Da ricordare sicuramente oltre alle realtà alternative di Nao, anche il dialogo con la madre di Greg e la cacata liberatoria di Steve.
Sicuramente altra nota positiva è quella di farci conoscere un po meglio il mondo dei negozi che trattano giocattoli da collezione ed il variegato mondo degli anime e dei manga.
Anche il cast è veramente notevole con una grande KIKUCHI che mette in scena un personaggio con varie sfaccettature e una personalità dualistica con grande vis attoriale.
Come lo sfigato Steve, impersonato da Roberts che è perfetto con quella faccia nel ruolo dell’amico di Nao e problematico con le donne. Frost senza il fido Pegg, riesce a dare ancora una volta una buona prova di se, interpretando un personaggio particolare con quelle citazioni, che contrastano magari con il lavoro che fa e la sua mole; ma di una tenerezza assoluta nel suo rapporto con la problematica Nao. Forse la più incolore è la Mulligan nel ruolo dell’amica; non tanto per una sua brutta prova, ma per lo spazio concessogli nella pellicola. Mi è rimasta invece impressa positivamente la madre di Gregory (Pam), che però non ha un volto.
Spike Jonze dirige bene una pellicola nelle sue corde, con mano salda e professionale.
Brani made in England
Bella la scelta punk del brano degli Hives
Il brano di Benoit & Sergio è veramente ossessivo come la Nao della scena in cui è presente.
Non mi ha fatto impazzire il brano dei Magazine, ma forse perchè troppo breve la scena in cui è contestualizzato. Così come il brano dei The Fall non mi è sembrato propio avere troppo felling con la scena. Buon quello dei Four Season. Magnifico l’accostamento della scena con il brano di nick Cave, che trasmette quella tristezza che ha colpito Nao. Così come il brano dei New Puritans, che si incastona a meraviglia nella scena del peregrinare notturno di Nao.
Nonostante non ami il ripetersi dei brani, in questo caso essendo uno solo l’ho ritenuta una buona idea risfruttarlo per la scena finale.
Inutile dire che il sito è ricchissimo e ben fatto, ma da Emilz non mi aspettavo di meno. Accattivamnte graficamente e pieno di contentuti, con le interviste che erano anni che non vedevo in un sito di un film. Peccato che non ci sia una sezione dedicata al regista.
<i>Concludendo Il Nao di Brown è un ottimo film, che ci catapulta in una Londra moderna, ma ancor di più in un microcosmo fatto di persone vere e di una protagonista sfaccettata e accattivamnte che nella sua umanità, lotta contro il problema che la affligge, cercando di essere il più normale possibile. Un dramma con tante venature ironiche che riescono a stemperare momenti di grande pathos, accompagnati da ottime musiche e a evitare il drammone strappalacrime.

Voto complessivo: 81/100
 
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emilgollum
view post Posted on 20/3/2014, 18:48




CITAZIONE
Peccato che non ci sia una sezione dedicata al regista.

c'è, c'è, cerca meglio ;)

n.b. poi commento meglio, aspetto altre recensioni.
 
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Tomcat75
view post Posted on 20/3/2014, 19:03




CITAZIONE (emilgollum @ 20/3/2014, 18:48) 
CITAZIONE
Peccato che non ci sia una sezione dedicata al regista.

c'è, c'è, cerca meglio ;)

n.b. poi commento meglio, aspetto altre recensioni.

Diavolo di un Emilz e gli easter eggs. Cercandolo ho scoperto tante altre cose.
Che te possino...

Grandioso il teaser per il terzo capitolo di Trier. I primi due sono veramente delle opere a mio avviso magnifiche della cinematografia di CK.
 
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67 replies since 28/2/2014, 21:02   854 views
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