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Il racconto dei racconti, di Matteo Garrone

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view post Posted on 8/5/2015, 13:52
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Mr.Noodles @ 13/4/2015, 15:02) 
be' fare un fantasy con queste atmosfere in Italia, con un cast straniero, etc etc. quali e quanti precedenti ci sono?

ovviamente il trailer circola e viene commentato anche dai nerd, dai fan di cinecomics, Star Wars e Signori degli anelli vari, e la battuta più comune è "Fantaghirò".

Capre.
 
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Merlino*
view post Posted on 8/5/2015, 14:03




Secondo me se Garrone ti conoscesse ti prenderebbe come promoter :P
Cmq sì, capre! capre! capre!
 
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view post Posted on 8/5/2015, 14:08
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Merlino* @ 8/5/2015, 15:03) 
Secondo me se Garrone ti conoscesse ti prenderebbe come promoter :P

Anche come assistente tuttofare... alla Boris :D
 
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emilgollum
view post Posted on 8/5/2015, 20:59




non per difendere le capre, ma il trailer è un po' bruttarello, tenta di mostrare troppe cose, per attirare anche quel tipo di pubblico che come punto di riferimento conosce soltanto Fantaghirò.
 
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view post Posted on 9/5/2015, 08:39
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (emilgollum @ 8/5/2015, 21:59) 
non per difendere le capre, ma il trailer è un po' bruttarello, tenta di mostrare troppe cose, per attirare anche quel tipo di pubblico che come punto di riferimento conosce soltanto Fantaghirò.

Hai visto quello italiano, quello francese (per un altro pubblico) è infatti migliore.

ps: prime recensioni e primi spoiler in giro, quindi attenti. Incollo le parole amare di Garrone intanto, sulla fase produttiva:

CITAZIONE
Cosa ha comportato coprodurre il film?

Avevo prodotto anche altri miei film ma questo è il primo film che produco, diciamo, di queste dimensioni enormi. Ho avuto l’aiuto di Alessio Lazzareschi come executive producer e Paolo Del Brocco di Rai Cinema che ha creduto nel progetto fin dall’inizio. Il Mibact mi ha dato un importante appoggio. Questa è stata la base italiana… poi è arrivata la Francia, l’Inghilterra e piano piano il film ha preso forma. Non è stato facile. Ero riuscito a montare tutto il film ma, e non voglio fare polemica gratuita, mi è dispiaciuto molto non trovare in Italia una banca disposta a darmi del cash flow subito, visto che quando chiudi accordi con, ad esempio, Rai Cinema sai che devi aspettare due anni prima che ti arrivino i soldi. Io avevo bisogno di una banca ma visto che la mia società è piccola, mi hanno rifiutato il prestito. Per fortuna in Francia ho trovato una finanziaria. Però mi è dispiaciuto andare in Francia e pagare lì gli interessi.

Budget?

Tutto compreso è costato 12 milioni. Girare in sequenza è un lusso che non ti puoi permettere quando hai degli attori che guadagnano così tanto. Con Cassel e Hayek non potevo permettermi di stare troppo a girare per vedere cosa veniva fuori. Non ho mai potuto utilizzare la mia amata macchina a mano o girare in sequenza o tornare a girare dopo avere messo da parte qualcosa.

Copie?

Interviene Paolo Del Brocco: 400 copie e oltre. Lo sapremo bene fra qualche giorno. Potranno anche essere di più.

Qualche riferimento cinematografico o televisivo?

Garrone: Trono di Spade… le prime serie mi piacevano tantissimo. Al passato un regista che amo molto è Mario Bava, il quale ha lavorato sull’horror e sul fantasy. C’è chi mi citava guardando il girato anche i corti di Pasolini o L’Armata Brancaleone e Pinocchio di Comencini.

Pare anche che la Canonero abbia rifiutato di farne i costumi perchè per lei questa è una produzione "a basso costo". :blink:
 
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emilgollum
view post Posted on 9/5/2015, 23:27




a basso costo, nel senso che la pagavano di meno, rispetto alle produzioni hollywoodiane. Beh, ci può anche stare, ormai sarà una mezza diva anche lei.
 
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view post Posted on 11/5/2015, 10:59
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Cinefilo Ad Honorem

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da trovacinema: (in settimana Gomorra e Reality in tv, poi segnalerò orari e canali)

di Chiara Ugolini

Forte dei riconoscimenti conquistati dal suo cinema - due volte Grand Prix a Cannes con “Gomorra” e “Reality” - Matteo Garrone firma “Il racconto dei racconti”, un film coraggioso ambientato in un mondo fantastico ma estremamente vero, prende ispirazione da tre racconti del seicentesco “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile ma spinge ancora più a fondo a livello di immagine e di racconto. Il film sarà in concorso al festival di Cannes insieme a “Mia madre” di Nanni Moretti e “Youth - La giovinezza” di Paolo Sorrentino, un tris italiano che non si vedeva da oltre vent’anni. Uscirà in sala in contemporanea con il festival, il 14 maggio, in più di 400 copie.
«Abbiamo scelto “La Pulce”, “La vecchia scorticata” e “La cerva fatata”, ma poi abbiamo preso suggestioni anche da altri racconti - spiega Garrone - è stato difficile sceglierle tra le cinquanta storie del “Cunto”, avevamo anche iniziato ad adattarne altre poi ci siamo concentrati su queste tre che avevano in comune la figura della donna in tre diverse età. È stata una sofferenza non farne una serie tv, magari la faremo, sicuramente se ne potrebbe fare un seguito». I protagonisti sono tre sovrani, tutti a modo loro vittime delle proprie ossessioni e dei propri desideri. Salma Hayek è la regina di Selvascura, disperata perché non può avere un figlio, pronta a mangiare il cuore sanguinante di un drago marino perché sembra che solo così potrà restare incinta. Vincent Cassel è il gaudente re di Roccaforte alla ricerca continua di nuovi piaceri: finisce a letto con una vecchia che ha saputo gabbarlo con una voce angelica e che poi la magia trasforma in una giovane bellissima. Toby Jones è il sovrano di Altomonte che trascura la sua unica figlia per allevare una pulce che ingrassa tanto quanto un maiale; morta di vecchiaia la pulce, il re espone la pelle della pulce e decide che darà in sposa la figlia al cavaliere che saprà indovinare a quale animale appartiene la pelle. Se l’aggiudicherà un orco. Nel cast anche gli italiani Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini nei panni di due circensi, Renato Scarpa in quelli di un barbiere e Giselda Volodi in quelli di una dama di corte.
I cunti moderni di Basile. «Quando ho letto Basile - dice Garrone - mi è stato subito molto familiare, un genio assoluto. I suoi racconti mi hanno colpito per originalità, ricchezza di immagini e per la bellezza dei personaggi. Spero che questo autore, che ha ispirato tutti i più grandi narratori di fiabe, da Andersen a Grimm passando per Perrault, e che da noi è sconosciuto, abbia l’opportunità grazie al film di incontrare il pubblico. Il desiderio è sicuramente ciò che muove tutti i personaggi e mi è piaciuto ritrovare in queste fiabe certi temi, certe ossessioni dei miei film precedenti come le trasformazioni del corpo. In fondo “L’imbalsamatore”, la storia di un nano che si innamora di un giovane bellissimo, potrebbe essere una storia di Basile ambientata nella modernità».
La scommessa del fantasy. Per questa scommessa produttiva, giocata in prima persona su un progetto da 12 milioni di euro, Garrone ha tentato il tutto per tutto. «Ho fatto una scelta masochistica, lanciarmi in un genere che non avevo mai fatto: un fantasy con venature horror. Mi sono ispirato a Mario Bava, a certi corti di Pasolini ma anche al “Pinocchio” di Comencini, a “L’armata Brancaleone” di Monicelli e naturalmente al “Trono di Spade”. Anche se ho cercato in tutti i modi di fare un fantasy diverso da quello di impostazione anglosassone. Volevo che l’identità italiana e napoletana fosse forte, probabilmente l’idea giusta è stato far venire le grandi star in Italia - continua il regista - portare Salma Hayek, Cassel, Jones qui da noi piuttosto che andare da loro. Poi per me era importante che rimanesse forte l’elemento artigianale, cioè che i mostri fossero realmente sul set e non completamente in digitale. Inoltre i luoghi, dalle siciliane Gole dell’Alcantara al pugliese Castel del Monte, dovevano essere posti reali ripresi come se fossero teatri di posa».
«La lavorazione? Un inferno». «Mentre scrivevo il film ero convinto che mi sarei divertito moltissimo a girarlo - racconta Garrone - invece la lavorazione è stata un inferno: abbiamo avuto mille difficoltà, da quella volta che l’orco ha picchiato Ceccherini, a quando si è slogato una caviglia e ho dovuto prendere come controfigura un buttafuori che non gli somigliava nemmeno. Mi sono messo completamente in gioco, a partire dal linguaggio, temevo di non riuscire a padroneggiare i dialoghi in una lingua non mia, invece sul set ho sentito di avere la sensibilità per capire se qualcosa non funzionava. Ho fatto saltare i miei schemi: girare in sequenza, usare la macchina a mano… niente di quello che ero abituato a fare su un set ho fatto per “Il racconto dei racconti”. C’è stata un’unica giornata di lavorazione - continua il regista - in cui sono tornato a casa felice. Quando siamo andati a girare nelle Terme dei Papi di Viterbo una scena sott’acqua. C’erano i ragazzi che nuotavano e le comparse in abiti da guardia seicenteschi mentre tutt’intorno i turisti stavano immersi nei bagni. Ecco, quell’immagine mi ha ricordato il cinema che facevo all’inizio, quel misto di documentario e film di finzione, e ho avuto quella sensazione di magia che ti dà il cinema: credere che tutto è possibile».
 
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view post Posted on 12/5/2015, 17:38
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Sto raccogliendo già tutte le recensioni delle anteprime (saranno almeno una dozzina).
 
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emilgollum
view post Posted on 12/5/2015, 20:58




come sta andando?
 
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view post Posted on 13/5/2015, 08:39
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CITAZIONE (emilgollum @ 12/5/2015, 21:58) 
come sta andando?

Giudizio medio: Meh. Per la gioia di Arcadia? (che considera la critica italiana idiota, quindi sempre nel torto)

Più che altro il rischio è il flop, ma basandoci solo sul box office italiano sarà praticamente ovvio. Vedremo in Francia e nel mondo.
 
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view post Posted on 13/5/2015, 22:07
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Critico

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A me invece pare che sia stato accolto abbastanza bene..... anche se le recensioni che ho letto sembrano positive più per "dovere" che non per reale convinzione e questo film non si sa veramente come prenderlo/leggerlo.
Per me cmq è assolutamente da sostenere perchè riporta in sala un genere che credevamo estinto qui in Italia, e lo fa appunto con un gusto finalmente lontano dalla pacchianeria made in Hollywood.
 
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Mac!
view post Posted on 13/5/2015, 23:37




CITAZIONE (Hermetico @ 13/5/2015, 23:07) 
Per me cmq è assolutamente da sostenere perchè riporta in sala un genere che credevamo estinto qui in Italia, e lo fa appunto con un gusto finalmente lontano dalla pacchianeria made in Hollywood.

E tu lo sai perché... :D
No, è un film che attendo moltissimo, ma dal trailer (che non vuol dire nulla) sembra piuttosto hollywoodiano, almeno nel senso positivo del termine :)
 
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view post Posted on 14/5/2015, 08:04
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Ovviamente per ora in zona non c'è e dovrò aspettare domenica. A meno di miracoli, aspetto l'aggiornamento di trovacinema verso le 13.

Già pregusto le recensioni degli appassionati di fantasy televisivi e cinematografici che ovviamente avranno da ridire su questa "fantasia" tutta italiana.
 
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Mr.Noodles
view post Posted on 15/5/2015, 09:58




"Il racconto dei racconti" l'ho visto ieri sera, non potevo aspettare :P per quanto mi riguarda è bellissimo e un'operazione ammirevole sotto tutti i punti di vista, anche se comprendo l'accoglienza tiepida (e non so quanto possa incassare in Italia visto che lo stanno pubblicizzando come un fantasy, mentre il pubblico medio ha un'idea ben precisa di cosa sia un fantasy). Garrone è un talento senza eguali: qui costruisce il film basandosi stilisticamente sulla potenza visiva, su un lavoro sontuoso in fase di fotografia (il compare di Cronenberg) e scenografia, con molteplici riferimenti pittorici (la pittura veneziana e i paesaggisti in particolare), così palesi e fini da ricordarmi il miglior Pasolini
 
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view post Posted on 15/5/2015, 10:15
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CITAZIONE (Mr.Noodles @ 15/5/2015, 10:58) 
"Il racconto dei racconti" l'ho visto ieri sera, non potevo aspettare :P per quanto mi riguarda è bellissimo e un'operazione ammirevole sotto tutti i punti di vista, anche se comprendo l'accoglienza tiepida (e non so quanto possa incassare in Italia visto che lo stanno pubblicizzando come un fantasy, mentre il pubblico medio ha un'idea ben precisa di cosa sia un fantasy). Garrone è un talento senza eguali: qui costruisce il film basandosi stilisticamente sulla potenza visiva, su un lavoro sontuoso in fase di fotografia (il compare di Cronenberg) e scenografia, con molteplici riferimenti pittorici (la pittura veneziana e i paesaggisti in particolare), così palesi e fini da ricordarmi il miglior Pasolini

Seconda rece cinematikina dopo quella di Pynox in home. Io CORRO stasera e mi sembra un impedimento persino la pizza da mangiare prima della visione :P
 
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74 replies since 20/1/2014, 20:00   538 views
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