| RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS Con un ritardo mostruoso, che non mi appartiene e del quale mi scuso, ma che è figlio del periodo particolare che sto tuttora vivendo, vado a recensire in forma breve il film di SuperLele.
Soggetto: Che potrei dire di un soggetto che appartiene allo stesso filone familiar-popolare-favolistico del mio "SuperMAx"? Non ho bisogno di confessarlo, perchè è piuttosto palese: adoro questo genere di film, che non pretende di fare il "capolavoro", ma che contribuisce a mantenermi ancora abbastanza leggiadro e ancora piuttosto "bambinesco", malgrado le prossimissime 49 primavere. Voto: 75/100 Sceneggiatura: Ah, la fretta! Posso comprendere la voglia lunga ben 10 anni di SuperLele di esordire finalmente con un film tutto e solo suo, per cui faccio finta di non essermi accorto di erroracci da matita blu, ma solo perchè è un esordio. Dal prossimo film farò le pulci, come mio solito. Quindi si raccomandano le solite minime 5 riletture dello script, e ribadisco minime, perchè se son di più è meglio. E' una storia corale deliziosa, vista dalla parte dei bambini, con un percorso narrativo che si sposta in continuazione, senza però perdere le fila del discorso. E' un pregio, perchè in casi come questi, è abbastanza facile incorrere in situazioni che finiscono per creare confusione nel pubblico. Tutte le sottotrame, ben delineate e raccontate col necessario spirito leggiadro, scorrono senza intoppi ed arrivano all'inevitabile happy-end con grande facilità, forse addirittura con troppa facilità. Peccato veniale, comunque, vista il genere e la vocazione del film. Voto: 70/100 Regia: Todd Louiso mi è totalmente sconosciuto. Non ho mai visto un suo film, e quindi non so parlarne. Qui mi pare che faccia giusto il minimo per assecondare la storia e descrivere le situazioni e i personaggi, senza particoalari guizzi. Sufficienti i tagli di inquadratura e i movimenti di macchina. Voto: 65/100 Cast: Ottime scelte. Non aver messo un nome ingombrante da star è, secondo me, la scelta migliore. Bravi i ragazzini, e perfetti Mattew Perry (il mio preferito, ma è per la nostalgia di "Friends") e gli altri. Voto: 72/100 Locandina: Mi è piaciuta, perchè moderna e graficamente accattivante. Voto: 75/100 Musiche: Preferisco di gran lunga una colonna sonora fatta principalmente di tracce solo musicali, con una o due canzoni al massimo. Quindi, in questo caso, non mi è piaciuta molto. Voto: 60/100 Sito: L'essenziale e nulla più. Almeno, però, la grafica è diversa dai soliti siti fatti con word. Voto: 65/100 Voto complessivo: 72/100 Ad un film d'esordio chiedo che si faccia piacere per spirito, trama e sostanza, e non tengo troppo conto della forma, compresi errori e incongruenze. "Il freddo modifica la traiettoria dei pesci" è senza dubbio un buonissimo esordio, e lascia ben sperare per il futuro. La scelta è stata giusta e condivisibile, perchè è corretto avere ambizioni e prospettive da grande major e sceneggiatore professionista, ma occorre arrivarci con piccoli ma significativi passi. Se i primi due film del lontano passato, due coproduzioni, erano stati i passi di un neonato accompagnato giustamente da un adulto esperto, questa prima pellicola da solista è il primo gradino e la prima bella conquista di una carriera che porterà senza dubbio bei frutti.
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