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L'ultimo sguardo
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L'ultimo sguardo, Clint94

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Arcadia1983
view post Posted on 27/1/2014, 07:33




CITAZIONE (Hermetico @ 27/1/2014, 00:21) 
CITAZIONE (Arcadia1983 @ 26/1/2014, 23:43) 
non so quanto Clint si fosse "innamorato" delle sue scelte durante la scrittura, ma come ho detto a Hermetico per quanto riguarda la scena del sesso orale di Mio fratello e come mi hanno insegnato al corso (soprattutto l'editore di Upas, e credetemi che come il fumettista ha due p***e quadrate) uno scrittore/sceneggiatore non deve innamorarsi troppo di quello che scrive, ne deve considerare la funzionalità narrativa e anche la resa (soprattutto quando siamo al cinema/tv, e questo per noi vale molto): voglio dire, va bene mettere dei determinati personaggi, ma uno deve anche interrogarsi se sono le scelte migliori.

Il problema è che a me, e credo magari anche a Clint, quello che scrivevamo sembrava perfettamente funzionale alla storia, magari anche con un'ottima resa cinematografica.
Cioè, non è così facile capire quanto possa essere funzionale e cinematografica una scena o una scelta narrativa se si guarda il proprio script "dal di dentro".

una soluzione è far leggere a qualcuno quello che si è scritto: non intendo uno di noi, ma anche che so un amico, un parente...
 
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view post Posted on 27/1/2014, 10:01
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Hermetico @ 27/1/2014, 00:21) 
PREGI:
- protagonista classico ma con cui è facile entrare in empatia
- atmosfera cupa e immersiva
- ritmo sempre sostenuto
- vicenda amara, per nulla rassicurante

DIFETTI
- ci sono tutti i clichè del genere, plot classico
- il personaggio della Chastain dopo un inizio ammaliante si rivela meno affascinante del previsto

4 pregi e due difetti, che voto gli hai dato?

Molto interessante il discorso di Arc sull'innamoramento verso la propria scrittura o una scena particolare: mi sembra di capire che i difetti si limitino a due (questo appunto, e l'attrice/personaggio Chastain). Pregi? (Clint, nulla di personale :P )
 
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Arcadia1983
view post Posted on 27/1/2014, 11:26




vero, anche l'atmosfera è ben resa.
 
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mastruccio
view post Posted on 27/1/2014, 11:53




A distanza di molte settimane dalla visione, le impressioni sul film di Clint rimangono le stesse.
I difetti sono quelli evidenziati dagli altri: la quantità industriale di clichè tipici del genere, il personaggio di Lydia non sufficientemente sfaccettato, certe situazioni non proprio corrette, ed aggiungo anche l'evidente similitudine di alcuni passaggi narrativi palesemente ispirati da film reali e famossissimi ("The departhed" e "L.A. Confidential").
Ma, oltre che la perfetta creazione delle atmosfere noir e al ritmo sempre avvincente del film, il principale pregio che, a parer mio, surclassa di gran lunga i difetti, è che è un film originale, scritto da un idea che è farina del sacco di Clint. Vi pare poco? I difetti, visti alla luce del fatto che non siamo sceneggiatori professionisti, diventano di colpo pregi, perchè Diego ha fatto benissimo ad usare i clichè, mostrando di conoscerli e saperli usare a dovere. Certo, sarebbe stato bello assistere a qualche nuova invenzione, a una geniale sequenza scritta con originalità e senza scopiazzature da film famosi. Ma provateci voi. ;)
Oddio! Sto a difendere il film che mi ha fatto le scarpe! Ma bisogna saper riconoscere lo sforzo intellettivo, e io ho sempre preferito i pochi film originali ai molti film di trasposizione. E' risaputo.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 27/1/2014, 12:19




metterò 3 pregi e tre difetti per bilanciare:

pregi:

-Storia avvincente
-Personaggi credibili e ben "allacciati" agli attori che li interpretano
- ottima atmosfera

difetti:
-Troppi cliché
- il pg della Chastain un che dopo un po' si ammoscia
- finale troppo pessimista.

e sappiate che sull'ultimo difetto non sono troppo sicura.
 
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view post Posted on 27/1/2014, 12:54
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 27/1/2014, 12:19) 
- finale troppo pessimista.

e sappiate che sull'ultimo difetto non sono troppo sicura.

Infatti sono sicuro che per me sarà un pregio.

Vi chiedo uno sforzo in più, dato che per una volta mi state venendo dietro:

Agnese: 3 pregi e 3 difetti, che voto hai dato?

Mastruccio: un unico pregio (che è originale), e poi tutte critiche? Voto?

Arc: i pregi quindi?

ps: in pratica sto capendo chi recensisce partendo da zero (nessuno), chi recensisce partendo da 10 (tutti, mi sembra di capire), chi è equilibrato, ed evidenzia pregi e difetti e poi magari appiccicica un voto che può essere qualsiasi cosa (o sempre lo stesso). Se vi va, a turno, chiedetelo per i vostri film o per altri che vi hanno convinto poco o particolarmente entusiasmato... sono sicuro che anche al produttore interessato queste discussioni fan piacere.
 
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mastruccio
view post Posted on 27/1/2014, 13:00




CITAZIONE (marenarobros @ 27/1/2014, 12:54) 
Mastruccio: un unico pregio (che è originale), e poi tutte critiche? Voto?

Il voto è in firma: 78/100. Ho elencato anche altri pregi, quindi il fatto che sia originale non è l'unico, ma il più importante. Secondo me.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 27/1/2014, 13:13




il mio voto è stato 75
 
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view post Posted on 27/1/2014, 13:16
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Critico

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CITAZIONE (marenarobros @ 27/1/2014, 10:01) 
CITAZIONE (Hermetico @ 27/1/2014, 00:21) 
PREGI:
- protagonista classico ma con cui è facile entrare in empatia
- atmosfera cupa e immersiva
- ritmo sempre sostenuto
- vicenda amara, per nulla rassicurante

DIFETTI
- ci sono tutti i clichè del genere, plot classico
- il personaggio della Chastain dopo un inizio ammaliante si rivela meno affascinante del previsto

4 pregi e due difetti, che voto gli hai dato?

Ho dato 78.

Cmq io non sono così d'accordo con Mastruccio sul fatto che l'originalità di uno script è un pregio talmente grande da annullarne tutti i difetti.
Un film, la sua storia e tutto ciò che lo compone, se sono belli e ben fatti lo sono a presciendere (stesso dicasi al contrario per i difetti, se ci sono ci sono).
 
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view post Posted on 27/1/2014, 13:30
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Hermetico @ 27/1/2014, 13:16) 
Cmq io non sono così d'accordo con Mastruccio sul fatto che l'originalità di uno script è un pregio talmente grande da annullarne tutti i difetti.
Un film, la sua storia e tutto ciò che lo compone, se sono belli e ben fatti lo sono a presciendere (stesso dicasi al contrario per i difetti, se ci sono ci sono).

Batti il cinque.

E continuiamo esperimento e discussioni.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 27/1/2014, 13:47




pregi: intreccio, dialoghi e atmosfera.

io ho dato 7,5.
 
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view post Posted on 27/1/2014, 14:56
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 27/1/2014, 13:13) 
il mio voto è stato 75

Agnese, nella sua sincerità, se vogliamo anche linearità, mi fa per ora riassumere il concetto così: i voti cinematikini ormai si danno a partire dal 7. Ogni pregio sposta di mezzo punto in su il voto, ogni difetto lo riabbassa di 0,5.

Fateci caso. E' per questo che vi siete (ci siamo?) appiattiti. E non è un discorso di "qualità media generale medio-alta".

Ora dovremmo semplicemente spostarci negli altri topic dei film del semestre. Se Andrew annuncia i Raspberry, meglio ancora.
 
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mastruccio
view post Posted on 27/1/2014, 23:06




CITAZIONE (Hermetico @ 27/1/2014, 13:16) 
Cmq io non sono così d'accordo con Mastruccio sul fatto che l'originalità di uno script è un pregio talmente grande da annullarne tutti i difetti.
Un film, la sua storia e tutto ciò che lo compone, se sono belli e ben fatti lo sono a presciendere (stesso dicasi al contrario per i difetti, se ci sono ci sono).

Non è che l'originalità del film annulli i difetti, ho scritto che, in questo specifico film, e quindi non è una regola generale, li surclassa. I difetti rimangono, e li ho anche fatti notare, ma passano assolutamente in secondo piano. Probabilmente mi faccio influenzare dal fatto che non riesco a giudicare un film spogliandomi totalmente del vestito di sceneggiatore soprattutto originale. Rendendomi perfettamente conto delle difficoltà che si incontrano quando si inventa di sana pianta un intreccio narrativo complesso e ricco di sottotrame come quello che ha scritto Clint, col risultato che ha realizzato, un bel film che scorre via senza intoppi, coi tempi perfetti, le atmosfere ricchissime di fascino, i personaggi costruiti ad hoc, ed in più movimenti di macchina e dettagli di inquadratura che danno l'esatta idea di come potremmo vedere il film al cinema, allora non posso che pensarla in questo modo.
 
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emilgollum
view post Posted on 5/2/2014, 19:43




Regia: E' un regista che conosco soltanto di fama. Grazie a questa pellicola (ma avevo in cantiere di recuperare qualcosa), sto cercando "I padroni della notte" (sfiorata la visione al cinema, qualche anno fa, poi mi hanno dato buca) e "The yards". Il recente "C'era una volta a New York" sarà senz'altro il terzo recupero. Da quello che noto è il connubio con Phoenix che io adoro, prima o poi voglio lavorarci anche io e alcuni attori palesemente "rubati" da alcune serie, tipo "Boardwalk Empire", ma ne parlerò più sotto.
Soggetto & Sceneggiatura: Tutto originale, tutta farina del sacco di Diego che orchestra una storia dove i personaggi e le loro pulsioni interne (maggiormente in quella del protagonista - trattasi pur sempre di un Noir) sono il fulcro principale degli avvenimenti. Il fatto che ci sia di mezzo un serial-killer, le indagini, una donna da salvare, sono tutti "sostantivi" che aiutano a immergere il protagonista nei suoi drammi, nelle sue sfaccettature di uomo poliziotto, Malcom Ross, che non ha problemi a togliere la vita a un altro essere umano. Per giusta causa? Clint lascia libera l'interpretazione, pur sguazzando nel pessimismo, nello squallore e nella cattiveria insita dentro di noi. E' questo il punto di forza di questo film, l'ultimo sguardo può voler dire tante cose, fra tutte un ultimo sguardo nella vita "normale", dove l'amore dovrebbe regnare incontrastato, rappresentato inevitabilmente da una donna, fragile e misteriosa allo stesso tempo, anch'essa, come l'uomo, fragile, impaurita dal mondo. Tutta l'impalcatura tiene perché Diego è abile a mostrare lentamente queste fragilità, si prende i suoi tempi, molto dilatati, bisogna dirlo. Più di cento pagine non sono poche. Ma questo arricchimento non può che non colpire e quindi è comunque un punto a favore della storia e dell'intreccio nel suo complesso. E' forse, al pari con le sceneggiature scritte da Fabrizio "Zen" Casu, uno dei migliori film originali di questo gioco, perché Diego è riuscito a gestire una mole di informazioni, anche dal suo background culturale, non indifferente, scavalcando i rischi che si possono incorrere con soggetti di questo tipo.
Cast: Diego oltre che essere un eccellente stratega nell'impacchettare le sue pellicola, è anche un bravo selezionatore di attori. I suoi personaggi a volte sembrano pensati specificatamente per alcuni attori. Sapiente l'uso di volti che hanno il giusto successo nei film reali ma che vengono ignorati dalle grandi competizioni (tipo l'Academy con Phoenix, che non riesce a premiarlo a dovere), oppure la presenza di volti noti nelle serie made in HBO. Un bravo anche in questo.
Locandina: Ben fatta, non mi convince molto il faccione in alto a sinistra, ma lo sguardo di Phoenix non può che non ammaliare.
Musiche: Bellissime ascoltarle durante la lettura. Tra Jazz e sinfonie tipicamente prese da giochi Noir, tipo L.A. Noire che io ho giocato ( :) ) e Dalia Nera.
Sito: Semplice. Manca la pagina riassuntiva delle musiche.
Voto complessivo: Ottimo.

Difetti:
Eccessiva lunghezza. Un pò di stanca viene. Forse dipende dalla lettura su schermo, oppure da alcune descrizioni eccessive delle scene. Non saprei bene, non vorrei dire cose inesatte che poi non corrispondono alla mia reale percezione di lunghezza del film.

Edited by emilgollum - 8/3/2014, 13:04
 
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Clint1994
view post Posted on 5/2/2014, 22:59




Grazie Emilz, mi fa molto piacere che tu l'abbia recuperato. Ti ringrazio per i complimenti e in particolare per l'accostamento alle sceneggiature di Zen, che ho sempre considerato il miglior giocatore della storia di Cinematik.
Di Gray, oltre a quelli che hai nominato ("The Yards" manca pure a me) ti consiglio il suo esordio, "Little Odessa", con Tim Roth e Vanessa Redgrave. Penso che ti piacerà.
Per quanto riguarda il cast, hai ragione, io penso sempre agli attori in parallelo alla creazione della trama, quindi spesso i personaggi principali sono cuciti su misura per determinati attori. In questo caso, per esempio, per i ruoli dei quattro protagonisti ho sempre avuto in testa Phoenix, Harris, Cooper e la Chastain e non ho mai considerato nessun altro.
Quanto alla lunghezza, capisco che possa risultare pesante ma cerco comunque di raccontare storie scorrevoli e interessanti, in modo da farla sentire il meno possibile. Spero di esserci riuscito.
:)
 
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