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L'ultimo sguardo
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L'ultimo sguardo, Clint94

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Francis Delane
view post Posted on 15/12/2013, 22:16 by: Francis Delane

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Ok, prima di iniziare questa recensione devo premettere che cercherò di essere il più oggettivo possibile, ma non è detto che ci riesca.

Da quanto ho capito, è una storia originale, visto che nel sito non ho trovato notizie di avvenuta trasposizione. Se lo è, be', non mi resta che fare i complimenti a Clint, il quale dimostra di aver introiettato così bene le atmosfere, il linguaggio, la grammatica del genere noir, da poter evitare di appoggiarsi a soggetti altrui. Ecco quindi una trama complessa, personaggi pieni di chiaroscuri, un'indagine su un delitto efferato, un colpevole insospettabile, una figura femminile che sembra una dark lady e poi si rivela una vittima, un finale amaro e struggente, tutto nella migliore tradizione del noir. Ritmo instancabile, attori perfetti, colonna sonora scelta con evidente cura e passione: in altre parole, uno dei migliori noir che Clint ci abbia fornito, forse il migliore dopo Millennion, a patto che si voglia giudicare quest'ultimo un noir, data la sua derivazione da un anime.

E tuttavia, io, vedendo il film, non sono riuscito a scacciare un persistente senso di dejà vu. Mi sembrava tutto già visto nei film precedenti del produttore padovano, una serie di stereotipi (non dirò cliché) tutti usati magnificamente ma già visti. E di solito ci passo sopra, ma nel caso di Clint... moh, non lo so. In un certo senso, è stato come se la conquista del noir "puro" da parte di Clint (dopo numerosi noir "contaminati" da suggestioni più originali nel senso di "non classiche", come Sinfonia di morte, o Il sospettato X) non mi avesse sorpreso più di tanto, e pur divertendomi, emozionandomi, facendomi stare col fiato sospeso, non abbia invece soddisfatto la mia razionalità di spettatore. Ha preso il cuore, ha preso la pancia in un certo senso, ma non il cervello.

Il che, tuttavia, non è un motivo che io ritengo valido per abbassare il voto che sto per dare, che rimane alto perché il film, in sé, è un ottimo film di genere, capace di emozionare lo spettatore fino alla fine, e farlo andare via dalla sala convinto di aver visto un grande film. Ecco, diciamo che L'ultimo sguardo ha avuto su di me lo stesso effetto di The Departed: bello, appassionante, ma non originale e spiazzante come altri film dello stesso autore.

VOTO: 80/100 (8 al sondaggio). Perché onestamente di meno trovo impossibile dargli, visto che la mia può essere, anzi sicuramente è, una sensazione personale di fine visione, e un voto minore sarebbe poco onesto nei confronti del fatto che il film dopotutto mi ha emozionato davvero, mi ha preso e convinto, senza essere mai pesante. E poi, è tecnicamente perfetto.
 
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