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L'ultimo sguardo
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L'ultimo sguardo, Clint94

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SaschaGranato
view post Posted on 13/11/2013, 12:12 by: SaschaGranato




CITAZIONE
Per quanto riguarda il discorso con Sascha... Mah, francamente non so cosa dire. Ho già detto che non era mia intenzione apportare particolari novità al genere, ma giocare con determinati cliché. Credo comunque che la trama che ho costruito non sia del tutto scontata o già vista... E' ovvio che ho preso diversi elementi da vari film (L.A. Confidential soprattutto, ma forse inconsapevolmente anche The Departed come avete detto voi), ma mi sembra di averli mescolati bene, creando un qualcosa di piacevole e coerente. E anche se magari non è così nuovo, per me non ha tutta quest'importanza. Non credi per esempio che il discorso che stai facendo tu per questo film, lo si potesse fare anche per Favola Americana in relazione ai film di gangster? Favola Americana non apporta nessuna originalità ai gangster movie e sfrutta dozzine di stereotipi, eppure è costruito molto bene e a me era piaciuto molto. Ma lo stesso si può dire della maggior parte dei film che escono, secondo me. Non ha importanza se si utilizzano troppi cliché, basta utilizzarli bene e mescolarli per creare una storia efficace e coerente.

Non credo che gli stereotipi di Favola Americana siano riconducibili al genere, perchè non si tratta di un gangster movie, ma di un thriller ambientato nel periodo del proibizionismo. Non è come guardare il padrino. Gli stereotipi sono più legati ai personaggi, in quanto mafiosi, e probabilmente è anche peggio, perchè aumentano i rischi di creare dei protagonisti davvero poco credibili, un pò come in Gangster Squad.

In ogni caso vorrei evidenziare un passaggio della mia recensione.

CITAZIONE
Fermo restando i limiti e ai clichè evidenziati finora, credo sia altrettanto giusto evidenziare le qualità del film. Spesso le opere originali difettano sull’intreccio narrativo, ma non è questo il caso. Clint elabora un racconto intrigante e mai noioso. La storia ha un ottimo senso del ritmo, quasi fosse un film musicale. Merito di una sceneggiatura a tratti evocativa e a tratti asciutta, asciutta. Clint gioca con i tempi a proprio piacimento, infondendo all’opera un equilibrio perfetto. Non si ha mai la percezione che film proceda a rilento, così come non sembra mai che non veda l’ora di finire.

Questo per ricordare che il film mi è piaciuto. Perchè quando un film non mi piace, metto 50/100 (ed è successo poche volte, fortunatamente) non 70/100.

Resto però convinto di una cosa.

CITAZIONE
Avendo lavorato a due noir, posso affermare quanto sia bello immergersi nella scrittura di certe atmosfere. In parte è come rivivere i classici del passato, e in parte è come se offrissimo un contributo personale al genere. Tante possono essere le emozioni che si provano, ma a questo punto sono convinto che un film noir è molto più bello da scrivere che da leggere.

E' un'opinione personale, e non vale per tutti i film, altrimenti non avrei esaltato così tanto "Lo sconosciuto n 89".
 
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74 replies since 2/11/2013, 14:01   1252 views
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