Non mi aspettavo un'altra recensione. Mi sento come un bambino davanti a un albero di Natale! E sono felice che ti sia piaciuto, con le dovute osservazioni.
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A livello di script, all’inizio ho faticato parecchio a digerire i movimenti di macchina che appesantivano la lettura, ma nel proseguire la sensazione è scemata, anche se la titanica impresa di Sascha, non è proprio una passeggiata di salute. Quegli inserti a me però hanno valorizzato la regia di un Guillermo Del Toro in grande spolvero e che è stato il miglior regista del semestre.
Affrontare questo film non è una scampagnata, me ne rendo conto. Ed è il motivo per cui mi sto orientando verso una trilogia, anziché un dittico; al fine di alleggerire la storia e adeguarla ai gusti di tutti. Lo script, in questo caso, è molto corposo soprattutto nella prima parte. Volevo costruire un universo che rappresentasse l'anima pulsante del film e non una semplice ambientazione. La seconda metà dell'opera, invece, è meno descrittiva e più dedicata ai dialoghi e all'azione.
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Sempre sullo script, però c’è da segnalare una pletora di errori di battitura che con una rilettura potevano essere evitati e mi riferisco principalmente a quel Slowcmotion che è ripetuto reiterate volte. Oppure d’orate (i pesci?) al posto di dorate e FLASCHBACK solo per citarne alcune che mi sono rimaste impresse. Parlando poi della scena in cui il cattivo mette le ali, che prima è un torrione, poi diventa una caverna e poi ritorna un torrione.
Avrei dovuto prestare maggior attenzione in fase di rilettura.
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Sotto il profilo del cast mi ha fatto storcere parecchio il naso che un attore di spessore come Del Toro (l’altro e non il regista), venga fatto fuori in sole due scene. Se era un cameo, era decisamente lungo e un attore come Benicio forse si meritava più spazio. Cosa da estendere anche a De Vito e la Swinton (e non Wilson come scritto nello script), che appaiono per un brevissimo tempo; però su loro due pongo il beneficio del dubbio, perchè potrebbero riapparire magicamente nei prossimi capitoli.
Questo aspetto è riconducibile ai tagli imposti al film; un numero pari a 50 pagine... Sono stato costretto a ridurre questi personaggi a semplici comparse, perchè avrei allungato il film allo sfinimento. Restano dei personaggi importanti ai fini del racconto, quindi non mi pento di aver mantenuto dei volti conosciuti. In questo modo lo spettatore ha potuto tenerli tutti a mente.
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La collona sonora pesca da Howard, uno spcialista in Soundtrack, andando a pescare svariati brani dalla colonna sonora di “the last aibender”, che forse ha aiutato la ricerca, ma che ben si sposano con le scene. Notevole la scelta del brano “Venus Vina Musica”, per la scena che ha definito questa pellicola Epica un film Fantasy a tutti gli effetti.
Magari si poteva segnare dove finiva la musica, perchè in alcuni tratti non ho visto questa indicazione.
In alcuni casi compare la scritta; "La musica sfuma", in altri no. Il motivo è semplice; quando il brano è corto sfuma da solo, esattamente nel punto desiderato. Detto questo, il prossimo film avrà indicazioni più precise.
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Invece non mi ha fatto saltare di gioa la scelta di riproporre lo stesso brano in più scene che però non sono identiche. Ho sempre preferito che questa scelta stilistica fosse utilizzata magari per fare da maggiorativo a scene legate da qualcosa; qui invece non mi sembra che sia così.
E' verosimile che un brano possa ripetersi nel corso di un film, quindi questa osservazione non la condivido. Ogni colonna sonora ha un brano principale che si ripete più e più volte, Berserk non fa eccezioni. Inoltre, i brani riproposti, hanno lo scopo di assecondare il respiro dell'opera. Quando Gatsu è bambino, ad esempio, ascoltiamo musiche lente e nostalgiche. Persino durante le scene più concitate della sua infanzia, quando la musica sembra stia per spiccare il volo, alla fine, sfuma inevitabilmente in una melodia lenta e melanconica. La situazione cambia dopo l'incontro con Grifis, dove ascoltiamo dei brani più incalzanti; alcuni melodici e altri ritmici. L'incontro con Zodd, l'unico essere soprannaturale, ha una melodia tutta sua. Quindi potremmo dire che l'opera musicale ha come scopo quello di raccontare i sentimenti dei personaggi, e di legarli in un filo rosso.
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Presente anche il brano dei Manowar che ho amato in gioventù ai tempi di Kings of metal, in cui c’era anche questo brano; però non mi è sembrato proprio azzeccatissimo per la scena finale, che forse meritava un ennesimo brano strumentale. La cosa però che non ho capito è dove sia il secondo brano dei Manowar citato nel sito, così come non viene citato nel sito e nei titoli di coda il brano dei Corvus Corax.
I brani dei Manowar sono due; il primo lo ascolti durante i titoli di testa, ideati da Mastruccio. Il secondo, invece, è la canzone che accompagna i titoli di coda. Riguardo il brano dei Corvus, in effetti, ho dimenticato semplicemente di citarlo. Speriamo non mi facciano causa, se no son dolori !!! XD Complimenti per l'attenzione, non so se l'avrei notato al tuo posto.
Ti ringrazio per questa bella recensione. Spero di aver risposto a tutti i punti più importanti