Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Il giorno del coniglio
Poll choicesVotesStatistics
77 [58.33%]
82 [16.67%]
92 [16.67%]
61 [8.33%]
10 [0.00%]
20 [0.00%]
30 [0.00%]
40 [0.00%]
50 [0.00%]
100 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 12)

Il giorno del coniglio, Chimera Films

« Older   Newer »
  Share  
Merlino*
view post Posted on 27/10/2013, 14:02




L'opinone di Merlino



Regia: Andrew si è detto sin dal primo momento estasiato e divertito da “Quella casa nel bosco” e coerentemente ha voluto il regista Drew Goddard alla guida di questa sua nuova opera che in alcuni punti la ricorda da vicino. Credo sia stata un’ottima scelta e il risultato finale lo conferma.

Sceneggiatura: “Le sceneggiature della Chimera hanno una caratteristica che le contraddistingue, non annoiano mai, nemmeno quando il ritmo della storia rallenta” … ecco, questo lo avevo scritto per una delle mie precedenti recensioni e posso tranquillamente lasciarlo perché è un pensiero che ancora una volta, pur se in un genere completamente differente, trova conferma. In questo caso la storia non rallenta mai ma a tratti sbanda paurosamente, eppure non finisce mai fuori strada, non perde mai la sua traiettoria principale e il suo obiettivo che questa volta era di divertire facendoci fare ogni tanto qualche salto sulla poltrona. Obiettivo raggiunto alla perfezione.

Soggetto: Partendo da un “classico” Andrew ne ha creato un altro, furbo quanto volete, ma inattaccabile. Ottimo.

Cast: Avendo visto d poco Kaluuya in Black Mirror non ho potuto non gioire nel rivederlo in questo film dove con le sue occhiate furbe e profonde guida il suo personaggio su una linea perfettamente in bilico tra il serio e lo svampito. Braian Chranston fa il suo sporco dovere e la Clemens sempre carinissima. Cast direi perfetto per un film che ha come obiettivo gli appassionati del genere che solitamente preferiscono divertirsi senza volti troppo noti e ingombranti.

Locandina: A mio avviso bellissima. Semplice all’apparenza ma in realtà ben studiata con quel fondo particolare e quel bianco su bianco che la rende tanto vera quanto irreale, proprio come il film.

Musiche: Non ho mai considerato indispensabili le musiche nei film di Ck e di conseguenza, a meno di eccezioni, il mio voto non ne è influenzato. Dovendole giudicare per dovere di recensione dico che in questo caso mi sono sembrate molto varie e vaghe, non sempre centrate con i miei gusti ma, ripeto non è importante. Nell’horror, anche se ormai ci siamo abituati a colonne sonore rock e/o metal che calzano a pennello con le immagini moderne, l’esempio di Zombie che ha creato quasi capolavori su questi binari è lampante, io continuo a preferire i suoni soffici che non coprono le immagini, come lo è stato in questo film il momento di Scared to Deat, che ho molto apprezzato.

Voto Complessivo per il sondaggio: Siccome è risaputo che odio restringere i voti tra 7 e 7.9 preferisco utilizzare una gamma più ampia e visto che il film mi è piaciuto e mi ha divertito tantissimo gli affibbio qui un bel 8.8 e un 9 al sondaggio tanto per esagerare. Se non lo faccio con un film come questo che è nelle mie corde al 100% quando mai lo potrei rifare?

Il pregio/La cosa migliore del film: Per i miei gusti, tutto.

Il difetto/La cosa peggiore del film: È innegabile che volendo fargli le pulci si possono trovare alcuni passaggi che fanno leva più sulla paraculaggine che sulla raffinatezza e sulla profondità della settima arte, che non ci troviamo di fronte a Von Trier, a Kechiche o a un Cin Ciu He che ci spiega il senso della vita che noi poveri stolti non siamo mai stati in grado di capire ma sapete che vi dico? E chi se ne frega!

Ciao ciao!

Edited by Merlino* - 28/10/2013, 20:58
 
Top
mastruccio
view post Posted on 27/10/2013, 18:52




CITAZIONE (marenarobros @ 27/10/2013, 12:37) 
Chi ti risponde con una gag di quart'ordine, chi parla di Andrew che trolla, chi già ti dà un voto alto ma tenendoti con i piedi per terra, parlando di film divertente e senza sottotesti... Andrew, hai creato un coniglio che si morde la coda, una notte (o un giorno) eterno che si chiama Cinematik e che ormai è diventato un horror in tutto e per tutto.

:huh: Cos'è? Un'altra "papelata"? Giuro che non ne ho capito il senso.
 
Top
Clint1994
view post Posted on 27/10/2013, 21:01




IL GIORNO DEL CONIGLIO by Clint94

Il sequel di "La notte eterna del coniglio" made by Chimera Films è una pellicola assai lontana dal prototipo. Se il film di Papele ed Existenz era la narrazione di una vicenda futuristica spaventosa e drammatica, quella di Andrew è invece un'opera ironica e metacinematografica, che mi ha ricordato vecchi film come Cliché, Inferno Verde o Nella prossima puntata. I rimandi al film originale consistono più che altro nel ri-utilizzo della figura del coniglio, ma la storia verte in tutt'altre direzioni. L'ambientazione è un ospedale psichiatrico e al centro di tutta la vicenda c'è una macchina che realizza ciò che c'è l'inconscio delle persone che la utilizzano. Naturalmente i protagonisti perdono il controllo della macchina e l'ospedale si ritrova popolato da conigli assassini e amazzoni cannibali, che massacrano infermieri e pazienti. Per fermare questi mostri bisogna uccidere la persona la cui mente li ha partoriti (il paziente David nel caso dei conigli, il giovane medico Clarke nel caso delle ragazze cannibali), ma la faccenda si complica in un susseguirsi di colpi di scena piuttosto riusciti. E' chiaro che non si tratta di un film in cui ciò che conta è lo sviluppo coerente di una storia, ma una pellicola in cui predominano il caos, l'ironia, lo splatter, le strizzate d'occhio allo spettatore, le riflessioni metafilmiche. Le scene sono ben costruite e spesso spaventose (splendido l'inizio, così come la fuga della dottoressa dai conigli saltellanti), ma l'atmosfera horror generale è spesso brillantemente spezzata da momenti ironici (l'uccisione di Clarke da parte di Cloe), citazioni cinematikine (Inferno Verde) e non (Nolan), e riflessioni sui ruoli stessi dei personaggi all'interno della narrazione (la figura dell'inserviente). E qui sta ovviamente la componente originale (e furba) dell'intera operazione, perché il film diventa più divertente da leggere, lo spettatore si sente più coinvolto e in un certo senso si può giustificare qualsiasi cosa avvenga (vedi il finale). I collegamenti con il film di Pap ed Exy si limitano alla figura del coniglio e al personaggio di David: viene dunque proposta una nuova chiave di lettura dell'intero film "La notte eterna del coniglio", i cui eventi, stando a quanto viene raccontato qui, appartengono a una realtà alternativa creata dalla mente di David, che è solo un folle paziente dell'ospedale (in realtà, come si scoprirà alla fine, a sua volta partorito dalla mente del dottor Khan).
Il cast presenta due attori di primo piano, Bryan Cranston e Clive Owen, che offrono due buone interpretazioni, mentre per il resto è composto da volti poco noti, che svolgono il proprio lavoro. Una menzione particolare per la coppia di attori che interpretano Clarke e Cloe: la scena dell'omicidio del ragazzo è già cult!
Non ho visto "Quella casa nel bosco", ma stando a quello che ho letto Drew Goddard è perfetto per il film e qui il lavoro registico è più dettagliato rispetto ad altri film della Chimera: l'ho apprezzato.
Le musiche sono buone, anche se il brano dei titoli di testa l'ho trovato poco adatto. Gli altri invece ci stanno tutti.
La locandina, nella sua semplicità, è molto originale ed efficace; per quanto riguarda il sito, ho espresso il mio parere nel post precedente.
In conclusione, posso dire che la lettura de "Il giorno del coniglio" mi ha spiazzato e divertito: è un film originale e interessante, che oltre a intrattenerci con scene horror e splatter offre una massiccia dose d'ironia e lancia un paio di riflessioni intelligenti. Certo, è un'operazione molto furba, a volte il citazionismo rischia di essere fuori contesto, lo spettatore può sentirsi un po' preso in giro e approfittando di questo stile di narrazione "menefreghista" si aggirano un po' facilmente tutti gli ostacoli; però in ogni caso non posso negare di essermi divertito, ed è probabile che il film, come dice Andrew nell'intervista, riesca a conquistarsi una certa fama.

VOTO: 75
 
Top
Superlele2013
view post Posted on 28/10/2013, 15:27




Il giorno del coniglio

REGIA: Drew Goddard, ci ha abituati anche nella realtà a film particolari. Come sceneggiatore ha scritto "Cloverfield", e come regista di "Quella casa nel bosco". Quindi, si direi che è una scelta molto azzeccata.

SOGGETTO: Pur essendo un sequel, del film precedente ne prende solo poche cose (un personaggio e il coniglio, mi sembra), riuscendo però a mantenere coerente il filo logico con il predecessore.

SCENEGGIATURA: Il film è veloce, a tratti velocissimo, ma quasi mai lo spettatore si perde. L’idea di commedia nera è sorretta dalla sceneggiatura per tutto il film. (Straordinaria Cloe deve uccidere Clark). Certo in alcuni casi le situazioni sono un po’ forzate, un po’ furbette, ma se non ho capito male (e qui lo chiedo al produttore) è nella natura stessa del film. D’altro canto il film è pur sempre un horror, e anche da questo punto di vista, la sceneggiatura rende bene il senso di claustrofobia e di “fuga dalla realta” dei “sopravvissuti”.

CAST: Cast privo di nomi altisonanti, che però risulta funzionale al genere. Un nome su tutti Braian Chranston.

LOCANDINA: Mi piace.

MUSICHE: Non male. Vale lo stesso discorso del cast: funzionali al film.


SITO: Divertente! Davvero.

CONCLUSIONE: Ho passato un’oretta davvero piacevole in “compagnia” di questo film. Divertente e dissacrante sono le prime impressioni che mi vengono in mente.

VOTO: 79 (8 al sondaggio)

DOMANDINA: Pensi che il tuo prendersi poco sul serio infulirà negativamente sullo spirito con il quale i vari lettori/critici si sono avvicinati al film?
 
Top
Andrew.
view post Posted on 28/10/2013, 17:38




CITAZIONE
DOMANDINA: Pensi che il tuo prendersi poco sul serio infulirà negativamente sullo spirito con il quale i vari lettori/critici si sono avvicinati al film?

Volevo aspettare un po' di recensioni prima di dire la mia, ma rispondo brevemente.
Intanto, da cosa deduci che mi prenda poco sul serio? Cioè, il film è divertente, furbo e quello che volete, però ha alla base delle mie riflessioni (sul cinema, sull'horror, su cinematik) che mi dispiacerebbe passassero in secondo piano (oppure che diventassero addirittura invisibili, come ho già notato da qualche recensione). Quindi sì, il rischio c'è, ma confido in voi :)
 
Top
Superlele2013
view post Posted on 28/10/2013, 17:44




CITAZIONE (Andrew. @ 28/10/2013, 17:38) 
CITAZIONE
DOMANDINA: Pensi che il tuo prendersi poco sul serio infulirà negativamente sullo spirito con il quale i vari lettori/critici si sono avvicinati al film?

Volevo aspettare un po' di recensioni prima di dire la mia, ma rispondo brevemente.
Intanto, da cosa deduci che mi prenda poco sul serio? Cioè, il film è divertente, furbo e quello che volete, però ha alla base delle mie riflessioni (sul cinema, sull'horror, su cinematik) che mi dispiacerebbe passassero in secondo piano (oppure che diventassero addirittura invisibili, come ho già notato da qualche recensione). Quindi sì, il rischio c'è, ma confido in voi :)

Come ho detto nella recensione il film mi è piaciuto molto. L'impressione che ti sei preso poco sul serio, mi era stata data dal sito, molto divertente e scansonato, (tipo: la voce curiosità), e non dal film, che anzi dimostra la serietà che ci hai messo nel realizzarlo.

I film che ho visto fino ad ora qui a cinematik, (quelli del festival) presentavano tutti un sito molto "serioso", diciamo cosi. La mia cuorisità era dettata dal sapere il perchè di questo cambio di tendenza (e anche per alimentare un pò di discussione), e se pensavi che questo cambio potesse infulire negativamente (o positivamente, per carità) sul film.

Tutto qui. ;)
 
Top
SaschaGranato
view post Posted on 28/10/2013, 17:47




CITAZIONE
Intanto, da cosa deduci che mi prenda poco sul serio? Cioè, il film è divertente, furbo e quello che volete, però ha alla base delle mie riflessioni (sul cinema, sull'horror, su cinematik) che mi dispiacerebbe passassero in secondo piano (oppure che diventassero addirittura invisibili, come ho già notato da qualche recensione). Quindi sì, il rischio c'è, ma confido in voi :)

In effetti la percezione è quella che tu prenda il film con leggerezza, forse è una semplice trovata, ma in ogni caso io non ci ho visto un film banale. Al contrario credo sia un horror ben fatto, come ho scritto nella mia recensione.
 
Top
Andrew.
view post Posted on 28/10/2013, 18:01




Ah, se la domanda era relativa solo al sito, è chiaramente una provocazione, un voler far aprire gli occhi sulle cose alle quali a volte ci fissiamo come se dovessero essere fatte per forza in un solo modo. E poi ovviamente, dato il tono irriverente del film che gioca con lo spettatore, col sito ho voluto pure io giocare, insomma è tutto collegato.
 
Top
view post Posted on 28/10/2013, 19:48
Avatar

Critico

Group:
Moderator
Posts:
2,860

Status:


Con Il giorno del coniglio credevo che Andrew si fosse gettato in un vicolo cieco, a voler dare un seguito a un film (La notte del coniglio) con una storia già di per sé folle e allucinante. E invece il produttore ha dato vita a un’operazione riuscitissima che spazia dal puro divertissement alla provocazione vera e propria.
Il giorno del coniglio è talmente folle e delirante da far sembrare La notte del coniglio un barboso film francese d’autore. Dietro l’azzeccata intuizione di portare tutto all’eccesso c’è però anche la voglia di fornire pepati spunti di riflessione sia sul genere horror che anche su film cinematikini. Ironia meta cinematografica a secchiate, ma mai fine a se stessa.
Abbiamo tanto dibattuto sul finale del film di Papele, inerpicandoci su spiegazioni filosofiche di ogni tipo, e invece Andrew risolve tutto con la più banale (ma al tempo stesso banale) delle spiegazioni: quello che abbiamo visto era tutto frutto dell’immaginazione di David, conigli rosa compresi. Il giorno del coniglio quindi prende a suo modo le distanze dal celebre precursore e va dritto per la sua strada fatta di ironia, citazioni, e qualche frecciatina.
Il film ha un ritmo forsennato e i personaggi non hanno il benché minimo background, anzi sono volutamente caratterizzati con l’accetta e infarciti di stereotipi. C’è lo “scienziato pazzo”, il tirocinante, la biondina, l’uomo misterioso e ovviamente si comportano spesso nel modo più banale possibile (un horror senza almeno una scena di sesso? Non sia mai!).
Non manca neanche lo splatter più trucido e spassoso. Ma c’è anche spazio per qualche gustoso spunto di riflessione. Qualche spruzzata di psicologia da quattro soldi non può mancare perché un horror diventa “figo” (e si alza dal rango di semplice b-movie) solo se ci sono riferimenti alla psicanalisi e c’è di mezzo la mente. C’è la morte assurda del protagonista con tanto musichetta strappalacrime che però subito dopo si trasforma in una delle scene più divertenti che abbia letto qui a Ck. C’è il misterioso personaggio dell’inserviente che ti aspetti se ne esca fuori prima o poi con qualche rivelazione scioccante e invece viene fatto fuori in modo quasi cartoon esco alla Willy e il coyote. Ci sono i dialoghi spesso surreali e artefatti in cui ogni tre per due ci viene ben spiegato quello che succede, come se noi fossimo tutti dei cerebrolesi, ma guai a non fornire una spiegazione a tutto altrimenti poi il film viene criticato in sede di recensione (è poco chiaro, si poteva approfondire il finale, cosa significa quello…). I personaggi spesso prendono le decisioni più stupide, come accade sempre negli horror (perché dovremmo fuggire, rintaniamoci piuttosto nel sotterraneo!), altre volte si comportano in modo talmente demenziale che non avrebbero sfigurato nello Scary movie di turno (la dottoressa che scappa dai famelici conigli saltellando :lol: ).
E poi ci sono le citazioni ad altri horror di Ck: Inferno verde (che non ho visto) e The evil inside (credo, dato che c’è la German nei panni di Juliet). Se a ciò aggiungiamo l’ultimo colpo di scena su David (essere immaginario creato dalla mente di Khan) viene da chiederci se tutto il mondo all’interno del quale agiscono i personaggi sia anch’esso il frutto di un’altra mente, o magari più menti. Come se il film che abbiamo visto (con tutti i suoi stereotipi) rappresenti una specie di mondo delle idee da cui noi tutti (produttori) attingiamo quando vogliamo scrivere un film horror o meno (cadendo spesso in quelle soluzioni facili che il film sottolinea).
Insomma, il film è spassosissimo, diverte ed esalta dall’inizio alla fine.

Visto che l’operazione meta filmica a simile a quella di Quella casa nel bosco, la scelta di Goddard è ovvia, magari un po’ facile, ma inattaccabile. C’è anche particolare attenzione all’uso di inquadrature originali e insolite (cosa che solitamente negli script di Andrew non è così presente).
Cast perfetto per un horror, con nomi semi sconosciuti tranne Chranston che fa ovviamente la parte dello str***o.

Buone le musiche che fanno il loro dovere, ma avrei preferito qualche pezzo strumentale in più per esaltare l’atmosfera.

Sempre ottimo il sito, sicuramente tra i migliori del semestre in vista degli awards.
Simpatica la locandina, essenziale ma centrata.

Il giorno del coniglio è una bonaria (mica tanto) presa per i fondelli nei confronti dell’horror e dei film di Ck. Dietro la sua anima più squisitamente provocatoria si nasconde però un film perfettamente costruito, con i tempi giusti, scene esilaranti, splatter e colpi di scena. Quindi io vado per un bel 100/100.



Ci ho ripensato… il film l’ho letto ormai un po’ di tempo fa e ho visto che col passare del tempo non mi è rimasto molto dentro quindi abbasso un po’ il voto a 77/100. :P

PS: un grazie ad Andrew per aver riportato in auge l’aspetto più squisitamente ludico del gioco sfornando un film piacevolmente leggero ma non per questo superficiale. Ultimamente sembra che un po’ tutti (io stesso) ci siamo dimenticati della componente più giocosa e se non sforniamo per forza ogni volta il filmone (lungo e serioso) è un guaio. Quindi ben vengano questi film che si leggono con piacere, senza fatica e chi sene frega se difficilmente vinceranno un award.
 
Top
Clint1994
view post Posted on 28/10/2013, 19:56




CITAZIONE
Come se il film che abbiamo visto (con tutti i suoi stereotipi) rappresenti una specie di mondo delle idee da cui noi tutti (produttori) attingiamo quando vogliamo scrivere un film horror o meno (cadendo spesso in quelle soluzioni facili che il film sottolinea).

Uh, non ci avevo pensato, ma questa è una riflessione molto interessante...
 
Top
Sunset Boulevard Films
view post Posted on 28/10/2013, 20:34




quando ho visto il sito e scaricato lo script, temevo davvero che Andrew ci avesse trollato tutti e nel file word ci fosse scritto qualcosa come "ma che vi aspettavate? Non c'è nessun film!" ma invece il film c'è, ed è ironico e spaventoso allo stesso tempo. Oltre a essere ricco di citazioni, per questo Drew Godard, regista di "quella casa nel bosco", è perfetto.
Quindi, dimenticatevi il primo film. Non c'è stata nessuna apocalisse, nessuna guerra nucleare, nessun tizio vestito da coniglio e nessun coniglio antropomorfo che canta "ring around the roses": tutto questo è successo solo nella testa di un povero psicopatico rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Il fato vuole che scelgono proprio codesto psicopatico per brevettare una macchina che rende i sogni realtà e questo porta alla comparsa anche nel mondo reale di conigli assassini e, grazie ad uno dei dottori, di ragazze cannibali affamate (grande citazione di Andrew all'inferno verde di Papele).
Da qui,il thriller fantascientifico del primo film diventa un survival horror vecchio stile, con i protagonisti rinchiusi in un luogo con i loro assassini e che devono trovare un modo per salvarsi, anche estremo (la morte del protagonista, realizzata in modo spassoso quanto splatter). I protagonisti sono delineati al minimo indispensabile, abbastanza per farceli diventari simpatici o antipatici e il finale in un certo senso è ambiguo: siamo in realtà frutto della mente di uomini-coniglio? i conigli hanno invaso e conquistato la terra? chissà
Bello anche il fatto che ogni tanto i protagonisti sfondano la quarta parete e ci parlano, come consapevoli di essere in un film (alla Deadpool). E se devo trovarci un messaggio posso suggerire che non per forza bisogna fare tutto perfettamente, basta divertirsi. Oppure che alla fine siamo tutti frutto di una mente superiore. O il sogno di un cane. O di un coniglio.

Voto 76
 
Top
Andrew.
view post Posted on 28/10/2013, 21:45




Hermes fuoco, fuoco...
 
Top
mastruccio
view post Posted on 28/10/2013, 23:40




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS
"sti cazzi!"
Tanto per rimanere nel filone dell'ironia feroce che pervade questo ultimo film di Andrew, questa è la parolina che ho pensato subito dopo averlo letto.
Andiamo alla recensione seria, ma no! Ma anche si.
Comunque guardando il film, mi son cag..o addosso, dalla paura, ma anche no. Mi son pisc..to addosso, dal ridere, ebbene si.
Però ho pensato che "sto film è 'na strunzata", ma quando mai.
Non deve sfuggire, come teme invece Andrew, la sottile e semi nascosta, addirittura subliminale, presa per il culo a quei cinematikini della nuova generazione (ah, l'ho capita eccome, mannaggia a lui) di cui io potrei assurgere a fautore e strenuo difensore. Ok, messaggio arrivato!
Però, che paraculaggine!
Il nostro Andrew infarcisce il film dei più idioti stereotipi del cinema di genere horror, ben inteso quello di serie B; cita il maestro Nolan e qualche altra pellicola horror reale e cinematikina; sbaglia volutamente i termini tecnici per provocare apposta i destinatari della presa per il culo, citando magari una "de-zoomata" o una "visuale in prima persona" letti in un film di non-ricordo-chi, qualche tempo fa; sparge a piene mani situazioni no-sense ed esageratamente assurde e fintamente horror, tanto da diventare comiche; si dilunga con inutili e stupidissimi spiegoni con voluta e scientifica volontà di sfottere quei recensori che criticano i misteri lasciati a metà; e, strizzando l'occhio, durante la seduta di psicoterapia, allo stesso pubblico (noi di cinematik, chi altri?), ci manda un bel messaggio, perchè siamo arrivati a prenderci troppo sul serio in questi ultimi tempi, e fondamentalmente dobbiamo tornare a giocare con divertimento e leggerezza.
Lui il film l'ha scritto seriamente, altro che!
Tutto ciò fa letteralmente impallidire, al confronto, il papeliano "La notte eterna del coniglio", di cui questo della Chimera è il sequel, ma, quasi a scusarsi per essere migliore, lo omaggia a tal punto da rendergli un gran favore, giustificando in modo quasi geniale la boutade della frotta di coniglietti rosa urlanti che chiude quel film.
Ispirato più da un altro film della Marenaro Bros., almeno per lo spirito e l'ironia, il citato "Oh no è ancora inferno verde!" (andrebbe riportato in auge, perchè merita), il film di Andrew può pertanto permettersi il lusso di non preoccuparsi più di tanto anche degli errori veri, che non mancano, ma che, in questo script, ma solo in questo, faccio finta di non aver visto.
Tanto è tutta una finzione, una splendida finzione. A partire dal sito, che più finto non si può. Come anche la colonna sonora, con qualche brano non proprio azzeccato, ma volutamente non troppo curato come Andrew ci ha abituato. E la locandina, spoglia come nessun'altra, senza nemmeno il titolo, e con quella carta fintamente stropicciata. Magari no ci ha pensato nemmeno lui, può essere; gli consiglierei, anche qui con grande paraculaggine, di spiegare che pure questa è simbolica.
La regia affidata a Drew Goddard è giusta, precisa e quasi una scelta ovvia; così come la scelta del cast, fatta di nomi per lo più sconosciuti, come il genere di film pretende, e il nome famoso di Clive Owen che viene direttamente dal film originario di Papele ed Existenz.
Voto: 75/100
"Il giorno del coniglio" è un film godibilissimo, scorrevole e veloce. Si legge in poco tempo, tenendo incollato allo schermo. Nella sua leggerezza, però, vengono veicolati diversi argomenti di discussione che ci toccano personalmente, che meriterebbero di essere approfonditi in un topic apposito.
Già per il solo fatto che ci interroga sul nostro modo di giocare a fare cinema, questo film merita di essere ricordato a lungo.
E, come vi sarete accorti, almeno per questo mi sono evitato la spulciata della sceneggiatura, perchè in fondo andrebbe a stonare con la filosofia del film.
 
Top
view post Posted on 29/10/2013, 10:07
Avatar

Cinefilo Ad Honorem

Group:
Member
Posts:
26,550

Status:


ancora non ho letto il film, ma mi sta facendo sorridere leggere i giudizi. Per sua ammissione Andrew ha riciclato certe atmosfere e un certo modo di scrivere ironicamente e meta-cinematikamente proprio di Tomo (che di Exy fu un po' il mentore) ma la memoria è sempre troppo corta (o meglio, c'è sempre chi non si spinge incuriosito a riscoprire il passato). Certo è che le provocazioni di Tomo non erano fini a se stesse e anzi si spingevano a velate critiche ma ben riconoscibili a ogni singolo giocatore del forum, e facevano un uso della violenza visiva (le foto di Inferno verde) che poi cozzavano con le risate che i meno seriosi naturalmente si facevano leggendo script in cui per 40 minuti c'erano scene di silenzio, o robe di questo genere.

Tra poco è anche Natale, se volete far combaciare con Halloween una lettura di Bianco Natale Notte Mortale io, spassionatamente, ve la consiglio.

E - com'è giusto che fosse - i voti in quei casi non erano appiattiti per l'ennesima, banalissima volta, tra il 71 e il 79. Al posto di Andrew vi sfanculizzerei. O vi prenderei in giro anche nel prossimo film.
 
Web  Top
mastruccio
view post Posted on 29/10/2013, 10:15




Non è proprio questo che ho scritto nella rece? Ironia a piene mani, Tomo come ispiratore, più di te e Existenz, presa per il culo, etc etc.
Perchè quindi ti fanno sorridere i giudizi?
CITAZIONE (marenarobros @ 29/10/2013, 10:07) 
E - com'è giusto che fosse - i voti in quei casi non erano appiattiti per l'ennesima, banalissima volta, tra il 71 e il 79. Al posto di Andrew vi sfanculizzerei. O vi prenderei in giro anche nel prossimo film.

L'appiattimento dei voti è un male figlio del buonismo imperante. Ma se un film merita 7 e mezzo, quello è. O no?
 
Top
72 replies since 25/10/2013, 21:32   1662 views
  Share