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Une Vie - Festival di Roma 2013
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Une Vie - Festival di Roma 2013, Oren Productions

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Arcadia1983
view post Posted on 9/10/2013, 11:44




CITAZIONE (marenarobros @ 9/10/2013, 11:26) 
CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 5/10/2013, 21:14) 
Cerca di curarla prima di pubblicarla, è un consiglio ^_^

due domande, rivolta a TUTTI, ma che nasce da questo scambio tra Oren e Agnese:

quando finite un vostro film, siete con voi stessi altrettanto critici, o no?

e quando invece leggete un film che ritenete meritevole di un voto alto, vi rendete conto del gap che c'è rispetto ai vostri, o no?

1) sono critico, lo sto diventando sempre più.

2) sì. l'autocritica e l'onestà sono fondamentali, quando si scrive.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 13:46
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Critico

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CITAZIONE (marenarobros @ 9/10/2013, 11:26) 
CITAZIONE (Sunset Boulevard Films @ 5/10/2013, 21:14) 
Cerca di curarla prima di pubblicarla, è un consiglio ^_^

due domande, rivolta a TUTTI, ma che nasce da questo scambio tra Oren e Agnese:

quando finite un vostro film, siete con voi stessi altrettanto critici, o no?

e quando invece leggete un film che ritenete meritevole di un voto alto, vi rendete conto del gap che c'è rispetto ai vostri, o no?

1) Io sono sempre molto critico, nel senso che mi domando sempre per quale motivo qualcuno dovrebbe trovare interessante quello che ho scritto (da qui forse la tendenza ad esagerare un po').

2) Sì, mi rendo conto del gap e ci sono sempre degli aspetti che noto nelle sceneggiature altrui che, quando posso, cerco di "replicare" o almeno prenderne spunto per migliorare.

Poi ovviamente possono anche arrivare delle critiche su quelle pochissime certezze che avevi e in quel caso per accettare la critica ci vuole un po' di tempo.
 
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Andrew.
view post Posted on 9/10/2013, 17:34




Papale, che pretendevi che qualcuno rispondesse: "no, io sono il migliore e voi non capite niente"?

:P

Se uno non è autocritico, non sa di non esserlo.
 
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view post Posted on 9/10/2013, 18:55
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (Andrew. @ 9/10/2013, 18:34) 
Papale, che pretendevi che qualcuno rispondesse: "no, io sono il migliore e voi non capite niente"?
Se uno non è autocritico, non sa di non esserlo.

nel primo caso, no, difficile che qualcuno lo ammetta, magari ci si può sempre nascondere dietro il "genere" o i gusti personali...
ma nel secondo caso, direi anche che fa la differenza tra un buon critico, un ottimo critico, e un pessimo critico.
 
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World ^_^
view post Posted on 10/10/2013, 11:51




Seconda incursione di Oren in un genere più drammatico e impegnato, solo che stavolta i risultati sono sensibilmente differenti. Se infatti nella precedente esperienza (si intitolava Seven Days, giusto?) il risultato fu un'opera abbastanza pretenziosa e mal riuscita, qui siamo in presenza di un netto passo in avanti e il merito è senza dubbio di un soggetto originale che stavolta Oren ha studiato meglio.
La storia del protagonista è infatti interessante e coinvolgente, nonostante lo stesso si ritrovi ad affrontare sua malgrado una lunga serie di sciagure che, l'una dietro l'altra, ne condizioneranno l'esistenza.
Ecco, se sinceramente queste disgrazie mi sono sembrate francamente un po' troppe, dall'altra parte ho sinceramente apprezzato l'intenzione di Oren di mostrarci un uomo che in realtà altro non è che un fuggitivo, un uomo che nella sua vita non ha fatto altro che affrontare con la fuga le disgrazie che gli si presentavano senza riuscire però comunque ad evitarle. Alla fine, proprio per questo, il suo bilancio di "una vita" non potrà che essere ancora più amaro.
Scelta registica coraggiosa, così come da apprezzare la scelta di un cast interamente francese.
In sintesi, è un film che non è pienamente riuscito a causa di alcuni snodi narrativi un po' troppo netti e poco plausibili, ma considerando che si tratta anche di una storia originale sono innegabili i passi in avanti e il risultato, generale, di un'opera che si lascia guardare e che suscita comunque un certo interesse. Come nel caso di Agnese, però, a Oren a questo punto va caldamente consigliata una bella trasposizione. 6,5
 
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Oren productions
view post Posted on 14/10/2013, 23:56




Ringrazio anche gli ultimi recensori. Anche qui, i giudizi sono il linea con gli altri ed i difetti riscontrati i medesimi.
Che dire, felice che vengano notati dei progressi ed infuriato (con me stesso) per non aver dedicato più tempo allo script. Se fossi partito prima, invece che provare a far uscire "solo", probabilmente parleremmo di un film diverso, più curato e complesso.
 
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Andrew.
view post Posted on 15/10/2013, 12:27




Beh, puoi sempre modificarlo prima di farlo uscire al cinema, se ti va.
A proposito, non hai più fatto uscire Seven Days, o sbaglio? Anche se non ti va più di modificarlo, è un peccato avere un film già pronto che non esce al cinema. E che ti importa se hai ricevuto recensioni negative, son sempre soldi che entrano a te e il cinema virtuale si dà una smossa.
 
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Oren productions
view post Posted on 15/10/2013, 13:05




Seven Days l'ho già modificato, non è del tutto completo, ma è quasi finito, anche se sono parecchi mesi che non ci metto più le mani sopra. Questo invece preferisco farlo uscire così, anzi, questa sera ti mando tutti i dati così puoi calcolarne il costo e lo faccio uscire usando la scappatoia.
 
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Merlino*
view post Posted on 4/11/2013, 02:03




L'opinone di Merlino



Regia: Vedere riesumato Lelouch mi ha fatto fare un salto di gioia perché il suo “Bolero” (Les uns et les autres) del 1981 è uno di quei film che porto nel cuore. È un regista che ha sempre saputo toccare le corde dei sentimenti come pochi altri e forse proprio questo suo essere in linea con lo spettatore pagante lo ha tenuto un po’ fuori dai grandi nomi più pronunciati dai critici che però, a richiesta, ne confermano il valore. Bravo quindi Oren ad avere chiamato il grande regista francese a dirigere questa sua nuova opera che fa leva sui sentimenti più profondi. L’unica nota triste è stata leggere che per molti non hanno mai visto nemmeno un suo film, peccato, ma questo rimanda a quanto scritto poco sopra.

Sceneggiatura: Premesso che ci sono tante cose da rivedere tra le quali alcune quasi imperdonabili - come la mancata spiegazione del perché i genitori sono morti - e altre assolutamente passabili – come per esempio i repentini cambi di umore (e di amore) del protagonista, non riesco però a non dire un bravo a Oren per questa nuova e bella sceneggiatura originale. Bravo perché nonostante qualche rospo che ha dovuto ingoiare in passato, e anche questa volta qualcosa di traverso gli sarà andato leggendo le recensioni, non si è perso d’animo e ha continuato sulla sua strada. Certo non è una sceneggiatura professionale al 100% ma sappiamo tutti che anche nella realtà capita nemmeno tanto di rado di trovarsi di fronte a pellicole sceneggiate da professionisti con buchi e incoerenze ben peggiori di questa e allora, sperando che la prossima sia ancora migliore e che un giorno Oren si decida a prendersi il tempo necessario per presentare un’opera completa e ben corretta e controllata, per questa volta per me è sì.

Soggetto: Una bella storia d’amore e di vita è sempre bello vederla, magari un tantino meno deprimente non sarebbe stato male :P .

Cast: Perfetta la scelta di un cast tutto francese ma non si può non notare che Cassel fatica a essere credibile per tutto il film un po’ come età ma ancor di più, per quel che riguarda il mio gusto personale, nell’essere un uomo così moscio e così in balìa degli eventi. Superba Laura Smet nella sua parte mentre come estimatore di Duris mi indigno a vederlo sciupato così :( .

Locandina: Diciamocelo, si è visto di meglio, anche perché OK Marsiglia, il mare, l’Africa, ma a conti fatti non è che poi la battigia con il mare siano proprio al centro della storia e richiamino la pellicola.

Musiche: Musiche dolci, delicate, appropriate al genere di film. Sono quelle che ci si aspetta da una pellicola del genere.

Voto Complessivo per il sondaggio: Come altre volte di fronte a sceneggiature mi trovo davanti al dubbio se premiare il coraggio o spulciare i difetti. Facciamo così, un 6.5 di partenza con un punto in più per l’originalità dello script per un totale di 7.5 e un bel 7 al sondaggio.

Il pregio/La cosa migliore del film: Il coraggio di toccare le corde più varie del sentimento, da quello positivo dell’amore che ti fa toccare il cielo con un dito a quello terribile della perdita degli affetti più cari.

Il difetto/La cosa peggiore del film: È un po’ un peccato ritrovarsi con così tante situazioni non ben definite ma sapendo il perché è successo ce ne facciamo, a malincuore, una ragione.

Ciao ciao!
 
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Oren productions
view post Posted on 8/11/2013, 01:15




Non mi ero accorto di aver ricevuto quest'altra rece :) (giornataccie in 'sto periodo)
Ringrazio Merlino per la recensione, per i complimenti ed anche per il consigli. Soprattutto quello di prendermi il tempo per completare un opera nel modo giusto evitando magari gli imbarazzanti buchi che mi sono scappati qui!
Grazie ancora Merlino :)
 
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Tomcat75
view post Posted on 22/11/2013, 18:01




RECE by Tomcat: UNE VIE
La storia di Chris il fuggitivo


Questa pellicola mi ha suscitato parecchi sentimenti e già questo di per se è una gran bella cosa, perchè la storia di Chris è quella di un uomo a cui il fato si è divertito a dare bastone e carota. Una vita segnata da grossi drammi, con subito dopo una ventata di felicità, ma come ben sappiamo certe volte la felicità è una cosa effimera. Infatti appena Chris sembra poter avere quella felicità che anela, succede sempre qualcosa di devastante che lo riporta nello sconforto. Solo che al contrario di Jim del film “mio fratello”, che cito perchè visto al festival di Roma e questo li accomuna, lui scappa sempre. Questo aspetto mi ha portato a provare una certa antipatia proprio per quest’uomo che in tutta la sua vita, nonostante i drammi affrontati, ha sempre scelto la via più facile, senza dover affrontare questi drammi per risolverli. Quindi a livello di soggetto devo dire che è buono, interessante e suscita delle emozioni, che poi quello che dovrebbe fare il cinema. Però mi sono posto anche delle domande, che di fatto il film non da risposta. Perchè con Chantal non hanno adottato un bambino? Perchè lei non l’ha ricercato (capisco il segreto tenuto da Robert).
Venendo al cast e alla caratterizzazione dei personaggi, essendo la storia di un uomo è quindi Chris il protagonista assoluto, ça va sans dire (dato che parliamo di un film francese) che Cassel è quello che emerge su tutti e gli altri sono dei corollari a mò di poster (discorso valido anche per la costruzione dei personaggi), anche se mi sono rimaste impresse le prove attoriali di Omar Sy e di Laura Smet, anche se i loro personaggi non appaiono sempre, il primo è l’amico fedele e mostra caratteristiche toccandi di amicizia, specialmente nella scena in cui Chris si riprende la moto e Cassandra invece è il personaggio che è fuori dal coro e quindi rimane più impressa.
Mi sento però di alzare una critica simile a quella fatta al già citato “mio fratello”, Dato che Cassel ha 46 anni era proprio necessario ringiovanirlo di vent’anni buoni per fargli fare tutto il film? Non sarebbe stato meglio prendere un attore più giovane ed invecchiarlo, dato che le scene in cui appare con la sua età sono poche e quelle di raccordo fra i segmenti della sua vita?
Tornando alla sceneggiatura, un’altra cosa che accumuna i due film è la struttura con una narrazione su piani temporali diversi e a flashback, con le scene al tempo più recente, caratterizzate da un letterario voice over; che però a me non ha disturbato.
Qualche riserbo su Lelouche, che onestamente è abbastanza un mostro sacro della filmografia Francese e che forse è un po sprecato; anche se il suo background lo rende ottimale per questa pellicola.
Sito inesistente e locandina che fraficamente è ineccepibile, con finalmente dei font ben messi e non sgranati. Magari dall’immagine ti immagini (scusate il gioco di parole) qualcosa di diverso, ma dato che le scene al presente sono su una spiaggia ci sta; io avrei puntato più su un lungomare invernale, che sarebbe riuscito a trasmettere meglio il senso di desolazione che accompagna le parole di Chris.
Sulla colonna sonora mi piacerebbe che nello script ci fosse scritto quando la musica smette o sfuma; questo aiuterebbe per capire il momento preciso in cui la musica entra in scena; per esempio quando chris va da Luc dopo essersi alzato dal letto e gli consegna la moto, la musica strumentale è ottimale per lui che lascia Chantal nel letto; ma a mio avviso è troppo placata per dare maggiore spessore alla rabbia di Chris. Venendo invece proprio ai brani, mi sembra che siano un po ammucchiati nella prima parte. Ne abbiamo tre di fila nelle primissime scene e poi silenzio fino all’incontro con Chantal.
Tutti brani non sono figli di elementi scenici ed hanno come fil rouge il fatto di essere eseguiti al piano (escluso l’ultimo di violino, che mi è piaciuto parecchio per le scene in dissolvenza). Il brano due però non mi è sembrato molto consono alla scena in cui c’è la felicità di Chris per l’ammissione alla Sorbona e il regalo della moto; il brano dovrebbe essere allegro ed invece è lento.
Magari un brano sui titoli di coda (anche se non ci sono) non sarebbe stato male.
Concludendo Une vie è un film drammatico che ci mostra l’effimerità della ricerca della felicità; lo spaccato di una vita passata fra un colpo ed un altro, con la costanza della fuga, come nella scena finale. Come se il personaggio non volesse affrontare il problema. Un Lelouche che torna in sala a tre anni dalla sua ultima fatica, con un film più che sufficiente, ma che poteva essere qualcosa di più. Un film che ha anche parecchi punti in comune con “mio fratello” compagno di festival.
Però messo a confronto con le altre pellicole che ho visto di Oren, qui si vede e parecchio la crescita.

Voto complessivo: 66/100
 
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Oren productions
view post Posted on 24/11/2013, 20:00




Che bello tornare dopo una settimana si assenza forzata e trovarsi un'inaspettata recensione.
Ringrazio Tomcat per rece (tra l'altro estremamente dettagliata) e per i consigli ed anche le critiche che trovo molto costruttive.
Provo a giustificarmi (se è possibile) su alcuni dei difetti che hai riscontrato, come quello del personaggio di Cassel che non cambia in base all'età che ha il protagonista del film. Come ho già avuto modo di dire, il film è stato ideato e scritto in soli 10 giorni e di conseguenza ho dovuto essere superficiale su molti aspetti. Non è una giustificazione, lo so, ma è però la motivazione per la quale non ho approfondito molti aspetti che avrebbero sicuramente arricchito lo script.
Sono contento che tu abbia notato una crescita dai film passati e spero che questa crescita continui in futuro. Grazie ancora per aver letto il film.
 
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Tomcat75
view post Posted on 25/11/2013, 16:43




CITAZIONE (Oren productions @ 24/11/2013, 20:00) 
Che bello tornare dopo una settimana si assenza forzata e trovarsi un'inaspettata recensione.
Ringrazio Tomcat per rece (tra l'altro estremamente dettagliata) e per i consigli ed anche le critiche che trovo molto costruttive.
Provo a giustificarmi (se è possibile) su alcuni dei difetti che hai riscontrato, come quello del personaggio di Cassel che non cambia in base all'età che ha il protagonista del film. Come ho già avuto modo di dire, il film è stato ideato e scritto in soli 10 giorni e di conseguenza ho dovuto essere superficiale su molti aspetti. Non è una giustificazione, lo so, ma è però la motivazione per la quale non ho approfondito molti aspetti che avrebbero sicuramente arricchito lo script.
Sono contento che tu abbia notato una crescita dai film passati e spero che questa crescita continui in futuro. Grazie ancora per aver letto il film.

Ringrazio te perchè hai apprezzato le critiche e le hai prese in modo costruttivo. E ti ringrazio per aver fatto un film originale, che ha dei buchi o dei lievi difetti, ma che coe detto è un film che suscita sentimenti forti. Sull'attore, ti capisco e l'ho considerato un errore molto minore del film "mio fratello".
 
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view post Posted on 31/12/2013, 12:34
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In occasione dell'uscita di Une Vie dalle sale, ecco le 5 domande 5 a Oren.


-Il tuo film è uscito dalle sale. Soddisfatto degli incassi?
Sì, assolutamente. Il film era costato solo 14 milioni, quindi ha paradossalmente avuto un incasso molto ma molto superiore al costo di produzione.

-Qual è la recensione che ti ha fatto più piacere, quella che ha inquadrato meglio di tutte il tuo film?
A questa domanda risponderei dicendo quel'è stata quella che mi ha sorpreso di più. Sicuramente quella di Mastruccio mi ha lasciato a bocca aperta. Lui di solito è stato uno dei più grandi contestatori dei miei film passati. Sapere che questo gli fosse piaciuto e che avesse trovato dei miglioramenti nello "stile" è stata una piacevolissima sorpresa.

-Qual è stata invece la recensione più critica nei confronti del film? Concordi su alcuni punti?
Non direi la più critica, ma potrei dire la più ingiusta, quella di Agnese, che, tralasciando il voto, giudicò il film con un criterio di valutazione a modo mio poco sensato. La cosa poi fu più o meno chiarita e quindi si è conclusa lì.

-Pensando agli Awards, c'è qualche premio che il tuo film emriterebbe di vincere?
Non avrà speranze agli awards, e data la qualità degli altri film usciti nel semestre, è giusto che sia così.

-Pensi che un altro film sarebbe dovuto uscire dalle sale prima del tuo?
Oddio, meglio che sia uscito, notavo già parecchie occhiatacce dai colleghi. Dopo la lunghissima permanenza di Reboot, sarà meglio che non tiri troppo la corda con le settimane di presenza. :P


A conti fatti il bilancio di Une Vie (tra critica e incassi) è positivo o negativo? Dite la vostra.
 
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Nuno Vox
view post Posted on 14/1/2014, 01:09




Soggetto: Sono sincero, ho fatto fatica a leggere questo film perché è un genere molto lontano dai miei gusti. Fortunatamente è piuttosto breve, il che ha facilitato le cose. 5,5
Sceneggiatura: Oren è migliorato e questo è innegabile. Lo script è sicuramente ben scritto anche se un po’ troppo veloce. -
Regia: Genere e soggetto in cui Lelouch sguazza. 6,5
Cast: Convincente Cassel. Buona provs anche della Seigner anche se un po’ sacrificata. Nel complesso un discreto lavoro di cast. 6,5
Locandina: Molto “romanzo armony”. Poco cinematografica. Non mi è piaciuta. 5
Musiche: Strumentali classiche, in linea col film. 6,5
Sito: Non c’è. 5
Voto complessivo: Il film della Oren è ben scritto e con un cast convincente, anche se forse un po’ troppo breve. Il problema più grosso per me è che è così lontano dai miei gusti che automaticamente l’ho classificato tra i meno memorabili della stagione. Sicuramente in futuro troverò progetti della Oren più vicini alle mie corde. Occhio alle locandine (questa non mi è piaciuta) e porto avanti la mia campagna che un film senza sito è sempre e comunque monco. Come presentare un regalo non incartato. 5,5
 
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