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Lo Sconosciuto n.89 (Festival di Roma 2013)
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Lo Sconosciuto n.89 (Festival di Roma 2013), Clint94

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view post Posted on 7/10/2013, 18:14
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Cinefilo Ad Honorem

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CITAZIONE (World ^_^ @ 7/10/2013, 17:08) 
Fondamentalmente il Francis "prima maniera".

soprassediamo su quello ultima maniera. ;)
 
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Oren productions
view post Posted on 7/10/2013, 20:43




Sì, in effetti alcune volte sui voti di Francis resto così :o: ...
:lol: :lol:
 
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Arcadia1983
view post Posted on 9/10/2013, 09:23




Ho letto il film di Clint e poi l'ho riletto perché, come con Agnese e Andrew, ero sotto esame e non mi sembrava giusto nei confronti di Diego recensire il film sulla base di vaghi ricordi. Non ho mai letto nulla di Elmore Leonard (però ho un suo romanzo, Il grande salto, da cui è stato tratto un film con Owen Wilson mai uscito in Italia), ma ho visto alcuni film tratti dai suoi romanzi: tra questi, Jackie Brown di Tarantino e Out of Sight di Soderbergh (penso tuttora che sia probabilmente il mio preferito tra quelli di Soderbergh che ho visto). Soderbergh è anche il regista di questo film: la sua è una regia classica, come ho trovato classica questa sceneggiatura, lineare (ma essendo in parte anche un'indagine, ci sta), ben scritta, ma forse alcune descrizioni sono un po' troppo dettagliate: penso all'inizio, quando il personaggio di Jay Walt si pulisce gli occhiali, vengono descritti minuziosamente tutti gli atti, bastava scrivere "si pulisce gli occhiali". E' una sceneggiatura molto dialogata, e questo forse inficia un po' il piacere della lettura e può a tratti stancare, ma ci sta anche perché non è una storia che vuole stupire con gli effetti, ecco. Il personaggio principale è interessante, non so se è questo è il primo della serie con Jake Ryan (nome molto simile a quello del personaggio creato dal recentemente scomparso Tom Clancy, Jack Ryan, in passato interpretato dallo stesso Ben Affleck), perché in certi punti l'ho trovato un pochino stereotipato, ma diciamo che la cosa è anche parte delle convenzioni del genere. Il rapporto che Jake instaura con il personaggio di Rachel McAdams (ben costruito) è una delle mie parti preferite, comunque: è molto "vera" e l'"effetto Montagna Russa" (come si chiama in gergo) è ben gestito e rende bene. Bello anche il personaggio di Mr. Perez, per nulla il "solito" gangster (?). Nel complesso, una buona pellicola.

Voto: 7
 
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Nuno Vox
view post Posted on 9/10/2013, 18:54




Soggetto: Film molto particolare, difficile da inquadrare in uno specifico genere e difficile da equiparare ad altre pellicole. Me lo aspettavo più “action”. 7
Sceneggiatura: Sicuramente il punto forte del film. Ennesima conferma della straordinaria crescita di Clint. 7,5
Regia: Pellicola assolutamente nelle corde di Soderbegh. Ottima scelta. 7,5
Cast: Ben Affleck domina la scena con un'interpretazione delle sue, in un ruolo che gli sembra cucito addosso. Il resto del cast è convincente e ben scelto, con una McAdams in parte e una nota di merito per uno straordinario Stanley Tucci. 7,5
Locandina: Buono lo sfondo, non mi sono piaciuti i font a mio avviso troppo “letterari” ne l'inclinazione del titolo. 7-
Musiche: Buon lavoro, adatte alle varie situazioni. 7
Sito: Minimo indispensabile, ma almeno c'è. 6
Voto complessivo: Un film sicuramente scritto molto, molto bene. Cosa c'è che non va? Che gli manca la scintilla. A fine film ho avuto la sensazione di avere atteso per tutta le pellicola una scintilla, un punto di svolta, che non è arrivato. Questo e il tipo i film, molto particolare, hanno forse contribuito a far perdere punti all'ultima fatica di Clint. A cui però va riconosciuto uno script impeccabile e un film nel suo complesso tecnicamente molto ben riuscito. 7+
 
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World ^_^
view post Posted on 10/10/2013, 11:08




Clint torna a uno dei suoi due generi prediletti (l'altro è il western) e stavolta il "ritorno a casa" ha, alla base, un'opera del grande come Elmore Leonard, e si vede: intreccio efficace e mai banale, dialoghi al fulmicotone, sceneggiatura che oltre a valorizzare efficacemente tali aspetti (Clint è sempre più sicuro di sè nella scrittura, sembra procedere col "pilota automatico", con uno stile ricco ma mai pesante, che personalmente ho sempre apprezzato e trovato vicino alle mie corde), è anche molto cinematografica (in stile hollywoodiano, of course).
Tutti quelli che ho elencato sono per me pregi di un film di genere molto "classico" se vogliamo; un noir che fa il suo sporco lavoro senza cercare per forza l'impegno o l'inserimento di tematiche particolarmente alte o impegnative.
Tecnicamente la sceneggiatura (su cui mi sono già abbastanza dilungato) è anche impreziosito da movimenti di macchina descritti in maniera efficace e che mi hanno portato a considerare, nel totale, la scelta registica di Soderbergh come quella più azzeccata e forse meritevole di essere premiata in questo Festival.
Per il resto, buona interpretazione di un Ben Affleck in gran spolvero; una Rachel McAdams ambigua come una diva d'altri tempi e una menzione particolare per uno Stanley Tucci da ricordare quando si tratterà di votare per gli attori non protagonisti.
Tutto questo vi sembra poco? A me no. A un film di questo genere io chiedo soprattutto che mi intrattenga e lo faccia bene. Clint ha realizzato un gioiellino del cinema di genere. 7.5
 
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Tomcat75
view post Posted on 9/1/2014, 19:22




RECE by Tomcat: LO SCONOSCIUTO N°89
Un thriller atipico

WIP

Voto complessivo: 73/100
 
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35 replies since 17/9/2013, 23:04   1670 views
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