Mio Fratello - Festival di Roma, Hermes production

In questo caso era lieve, ma in passato è capitato che qualcuno per esempio scrivesse: Tizio è stravaccato sul divano con una canna in mano e vede gli elefanti con il tutù rosa e i serpenti vestiti da centurioni romani. Cosa che trovo odiosa e che ritengo migliore se uno scrivesse: Tizio è stravaccato sul divano con una canna in mano con aria persa.

Be', si. E' una soluzione di comodo, senza dubbio, che ho usato anche io ultimamente. Non saprei dire se si tratta di un vero errore tecnico, perchè per la verità ho letto parecchie vere scenegiature nelle quali i nomi dei personaggi venivano citati già nelle prime descrizioni.
In ogni caso qui a cinematik molte delle regole che vigono all'esterno sono praticamente ignorate, e certamente queste "libertà" hanno l'unico scopo di rendere i nostri film più agili e facilmente immaginifici.

I nostri sono film virtuali, tenetelo sempre a mente.
Se in una sceneggiatura possono apparire i nomi, in un film virtuale no, perchè ogni volta è come se mi immaginassi la scena con dei fumetti che appaiono sopra l'attore e la scritta che mi dice chi è.

Capisco il tuo punto di vista, e ci sta. Il film virtuale dovrebbe contenere tutti quegli elementi possibili ed immaginabili che ci possano consentire di creare un'esperienza, per chi legge il nostro film, che si avvicini il più possibile, nelle reazioni emozionali, ad una vera visione al cinema. Quindi è normale che il pubblico non conosca il nome di tale personaggio fino a che qualcuno lo chiama per nome.
A questo proposito, mi viene da "bastonare", metaforicamente parlando, tutti quelli, e sono diversi, che leggono i film secondo un metodo del tutto arbitrario e personale: chi si stampa lo script e se lo legge, senza ascolto delle musiche, tra un ritaglio di tempo e l'altro; chi legge il film in un primo momento, rimandando l'ascolto delle musiche in un secondo momento; chi dilatando la lettura in più giorni, spezzettando, e sbriciolando, la tensione emotiva che il film vuole trasmettere. Oddio, ci sono pure quelli che leggono il film tutto d'un fiato, con l'ascolto rigorosamente in cuffia della colonna sonora durante la lettura, ma quanti siamo? Mi sa che siamo mosche bianche.
Secondo voi, le recensioni di questi lettori a modo loro possono essere considerate pienamente soddisfacenti?

Certo che no.

Io credo che vedere un film reale e sinceramente per la vita che ho non è nemmeno detto che lo veda tutto intero e "vedere" un film su CK sia parecchio differente.
Salvo "l'ultimo imperatore" o altri film lunghi, i film reali durano al massimo un paio di ore (stando larghi) e li vedi tutto d'un fiato. Uno script nostro, specialmente se lungo non è detto che uno abbi ail tempo di vederselo tutto insieme e soprattutto online.
In soldoni non è detto che tutti abbiano il tempo di farlo.
Io per conto mio me li stampo, perchè stare al computer un paio d'ore di fila a leggere mi comporta che alla fine ho gli occhi che mi spuntano dalle orbite e poi avendo una bambina piccola non ho proprio il tempo di farlo quando è sveglia e quando è sveglia sto con lei. Quindi me li leggo, al primo momento possibile poi mi riprendo lo script, apro il link, mi sento la musica e mi rileggo la scena per valutare come ci sta nel contesto.
Quindi le mie recensioni le ritengo più che soddisfacenti. Ti dico anche che nell'arco di tempo passato sul gioco, preferisco una recensione fatta tipo la mia (letture spezzettate, musica dopo, etc.) e credo che come dicevi tutti parecchi lo facciano, che magari una fatta con due parole in croce di cui buona parte è il bignami del film, ma da uno che ha letto il film tutto d'un fiato e online.
Poi diciamocela tutta, ci sono parecchi recensori che scrivono articolatamente l'analisi della colonna sonora?
Inoltre la recensione è già di per se una cosa arbitraria; puoi analizzare se il film è fatto bene, ma alla fine può anche essere che anche se è fatto fantasticamente non ti è piaciuto perchè il tema trattato non ti interessa. A tal proprosito ti posso dire che Fancis su una mia recensione mi criticò il fatto che avevo scritto ciò che era mi aveva colpito e i sentimenti che erano scaturiti dopo la visione, quando ci avevo riflettuto e avevo sedimentato la visione. Ergo ognuno la vede a modo sue e credo che una recensione se fatta bene (anche li vallo a capire se è davvero fatta bene), anche se scaturisce d auna visione frammentata è identica a quella del full time.

E' una questione che mi preme moltissimo.
Personalmente curo moltissimo la colonna sonora, ci sto sopra ore ed ore, cercando in rete e nella mia memoria brani strumentali che si possano sposare alle scene nel miglior modo possibile. Addirittura, per alcuni brani, sono arrivato a cronometrare il tempo con la lettura per cercare di far coincidere un certo cambio di ritmo o una variazione del tema con un certo stacco di inquadratura o di scena. Pensa te come sono perfezionista. Per non parlare, poi, delle scene che ho scritto ispirandomi alla musica che ho scelto prima. E' successo parecchie volte, e in queste scene l'ascolto contemporaneo è indispensabile alla prima lettura. Se fatta alla seconda lettura, dopo tempo (come fai tu), l'emozione non è la stessa che ho voluto provocare io, o al peggio non scatta proprio.
Per questo mi scoccia leggere che ci sono colleghi che fanno le due operazioni, lettura ed ascolto, in due tempi diversi. Le emozioni spezzettate sono le peggiori cose che ci siano nel mondo cineamtografico. E' per questo che non vedo da anni i film nelle tv generaliste, che infarciscono le pellicole di break pubblicitari.
Come possiamo giudicare allo stesso modo, quindi, due recensioni complete e non le solite quattro righe ben inteso, scritte dopo due differenti modi di visione/ricezione emozionale di uno stesso film?
Atroce dilemma!

Se il film mi coinvolge, lo leggo tutto in una volta. Se è noioso, lo leggo in due, anche tre volte. C'è poco da fare, per quanto impegno possa metterci va a finire che mi stanco (e la lunghezza non centra quasi nulla, mi è capitato di film lunghi letti solo d'un fiato e viceversa).

Riguardo la colonna sonora, Mastruccio, io facevo come te. Stavo a cronometrare i brani per capire dove mettere lo stacco. I primi anni poi creavo i brani appositamente per lo script, cioè li tagliavo dove volevo io, poi li mettevo online.
Ultimamente però non impiego più tanto tempo, nel senso che una due ore per cercarli passano sempre, ma non sono più così meticoloso (specie dopo tante cantonate dove pensavo di vincere il premio alla colonna sonora e poi agli awards nessuno se la filava, ho capito che forse non ne valeva la pena).

Proprio quello che sta succedendo a me. Ma chi me lo fa fare, anche di creare i titoli di testa e di coda in video? Ci perdo ore ed ore, coi taglia e cuci, e per le musiche è la stessa cosa, ad eliminare le pubblicità, a tagliare dove la musica deve iniziare e finire, col cronometro in mano. Poi vai a vedere che la musica molti manco la ascoltano durante la lettura, alcuni manco dopo, e ad altri non gliene frega una cippa della colonna sonora. Mi sa che farò come te. Dopo "Totò", ben inteso!
A proposito, chi lo leggerà a spizzichi e bocconi, e chi non ascolterà le musiche di Morricone durante la lettura (sacrilegio!!!!!), vengo io sotto casa a dare mazzate!

un'ora, un'ora e mezza...

Sulla tua ricerca di perfezionismo, ne avevamo discusso proprio in fase recensoria del tuo film. Però ti dico onestamente che per me l'emozione è la stessa e come avrrai potuto verificare ho lanciato anche dei messaggi proprio di analisi della colonna sonora. Però ti dico che avendo poco tempo non potrei fare altrimenti e quindi ti ribalto la domanda: a questo punto meglio una recensione o il silenzio?


Se vuoi ti giro in MP il mio indirizzo .
Ragazzi vi posso dire una cosa, ma alla fine lo fate per voi a scervellarvi per le colonne sonore, ma come per altre componenti del film o lo fate per gli altri?
Io per mia scelta se il sito non lo faccio non faccio uscire il film. Altri non lo fanno ed Amen. Se vi gusta farlo perchè siete perfezionisti e quindi la perdita di tempo vi appaga, continuate a farlo. Capisco se i tuoi sforzi non sono considerati di pezza, possa far girare le palle, ma non si può obbligare nessuno a fare le cose a tabella.
Vorrei ricordare che si tratta di un gioco ed ognuno di noi lo vive come può e come vuole. Quindi non è che possiamo obbligare nessuno ad allinearsi con le nostre richieste. C'è che recensisce meglio per i nostri canoni (del tutto opinabili) e c'è chi recensisce peggio. Però già se tutti recensissero sarebbe una gran cosa; se poi facciamo un processo ai recensori, rischiamo veramente di ritrovarci a guardarci negli occhi.

Posso dirti che non credo affatto che l'emozione sia la stessa? L'impatto emotivo che hai alla prima lettura, se ascolti la musica contemporaneamente, non può essere lo stesso se la musica la ascolti successivamente. E' come quando vedi un film che ti ha veramente emozionato, e poi lo rivedi una seconda volta: l'emozione che hai vissuto la prima volta non è uguale alla seconda, è come stemperata. Almeno, per me è così.
Però, se devo scegliere fra una recensione o il silenzio, scelgo chiaramente per la prima. Peccato, però; soprattutto per chi si perde l'occasione di provare un'emozione così come l'ha voluta l'autore.


Personalmente è tutto fatto prima di tutto per piacere personale, un certo appagamento della mia voglia di fare cinema che mi porto fin dalla prima infanzia, e per il mio carattere che vuole sempre ambire alla perfezione. Poi magari il film non è bello come avrei voluto, ma almeno so di avercela messa tutta.
Gli altri che leggono il mio film hanno tutta la libertà di farlo come meglio credono, e non sarò certo io a imporre chissà che. Al massimo io do suggerimenti, per gustarsi al meglio il film. Un po' come quando, sulle locandine di alcuni film del passato, si leggeva: "per una piena comprensione del film, se ne consiglia la visione dall'inizio". Anche se ricordo che un cinema di Palermo scrisse: "si avvisa il pubblico che, per una piena comprensione del film, non sarà consentito l'ingresso in sala a film iniziato". Non so se rendo l'idea.
In merito al processo ai recensori, Andrew l'ha appena iniziato (l'idea è buona), ma è subito morta per non grande partecipazione degli altri.

Allora mi chiedo una cosa, dato che ho iniziato la visione della notte del coniglio: Come mai anche te lo hai fatto in questo film?


Capisco questa tua sorta di frustrazione (passami il termine), ma purtroppo non tutti abbiamo il modo di vedere il film come lo pensa il produttore, per mille ragioni. L'importante però è che tutti ci mettano del loro per far girare tutto al meglio.
Tornando poi su quanto ha detto Andrew, a cui è capitato di sentirsi il premio per la colonna sonora in tasca e poi non è arrivato, devo dire che una volta fu colpa mia. L'anno in cui per The Deck mi feci la colonna sonora direttamente io (nel senso che me la sono composta). Sicuramente la mia colonna sonora non era perfetta come quella di And e io stesso dissi che se la meritava più lui. Ci misi l'anima per farla e mi portò via tanto tempo, anche perchè non essendo un musicista la cosa era più difficile ed alcuni brani magari non erano un gran chè; però la maggioranza dei votanti votò questa mia fatica, perchè era la prima volta che qualcuno faceva davvero una colonna sonora originale. Io credo che oignuno di noi si dia una sorta di regole per i propri film e con grosso dispendio di tempo e fatica cerchiamo di fare al meglio per noi e per gli altri e quando gli altri non lo capiscono può far rimanere male, ma purtroppo o per fortuna non tutti siamo uguali e dobbiamo sottostare alle decisioni altrui, perchè siamo in un regime di democrazia.