Cinematik.it - Il gioco del Cinema


Ivan il terribile (Festival di Roma 2013)
Poll choicesVotesStatistics
87 [70.00%]
73 [30.00%]
100 [0.00%]
90 [0.00%]
60 [0.00%]
50 [0.00%]
40 [0.00%]
30 [0.00%]
20 [0.00%]
10 [0.00%]
00 [0.00%]
Guests cannot vote (Voters: 10)

Ivan il terribile (Festival di Roma 2013), Dreaming Studios

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 23/9/2013, 16:05

Attore/Attrice

Group:
Member
Posts:
3,748
Location:
bologna...

Status:


CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2013, 16:44) 
CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2013, 16:40) 
No, non ne ho bisogno, ma se sono in grado di apprezzare le differenze la recensione ne risulta migliorata... almeno in teoria.

Più che migliorata, risulta influenzata dalla lettura del libro, dall'idea che ti sei fatto in anticipo del film che andrai a guardare, quindi un po' falsata (in positivo o negativo). Almeno secondo me...

Non è detto, sai? In certi casi, il confronto risulta positivo, apprezzi certi cambiamenti e differenze d'impostazione. Tutto sta nell'eliminare la prospettiva "Il film dev'essere uguale al libro".
 
Web  Top
Andrew.
view post Posted on 23/9/2013, 19:56




CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2013, 17:05) 
CITAZIONE (Andrew. @ 23/9/2013, 16:44) 
Più che migliorata, risulta influenzata dalla lettura del libro, dall'idea che ti sei fatto in anticipo del film che andrai a guardare, quindi un po' falsata (in positivo o negativo). Almeno secondo me...

Non è detto, sai? In certi casi, il confronto risulta positivo, apprezzi certi cambiamenti e differenze d'impostazione. Tutto sta nell'eliminare la prospettiva "Il film dev'essere uguale al libro".

Sai perchè dico che può essere falsata? Ti faccio un esempio: Harry Potter. Leggendo i commenti di coloro che avevano letto il libro, si intuisce come alcune cose per loro fossero scontate e sebbene il film non le descrivesse bene, tendevano a passarci sopra, perchè loro conoscevano comunque tutta la storia e non si accorgevano dei buchi nella trama (ma involontariamente). Invece io che ho visto solo i film non riuscivo a seguirla per bene e mi perdevo in certi punti.
 
Top
mastruccio
view post Posted on 23/9/2013, 21:33




Secondo me sarebbe meglio leggere il libro dopo aver visto il film, ma comunque normalmente il film è sempre peggiore dell'opera letteraria. Con qualche felice eccezione.

Grazie anche a Francis.
CITAZIONE (Francis Delane @ 23/9/2013, 16:12) 
è però certo che una maggiore attenzione ai personaggi dei grandi non avrebbe nuociuto, anzi in certi punti sarebbe anche potuta risultare adeguata. Il personaggio di Monica, ad esempio, alla fin fine non sta a dire quasi nulla, così come la presenza dei Testimoni di Geova: per il ruolo che hanno nel film, andava bene anche la solita bigotteria cristiana di tradizione (forse).

Il romanzo approfondisce maggiormente queste parti, che ho tagliato in larga parte, e in qualche caso anche modificato profondamente, per non appesantire ulteriormente il film, già lungo di suo. E' vero che ci sarebbero potuti essere, ma ho preferito rimanere sul rapporto fra i ragazzi, e lasciare il contorno in secondo piano.

CITAZIONE
Cast: invidia per Mastruccio, che ha una così profonda conoscenza e attenzione per la "giovine Italia", probabilmente grazie al fatto che lui, al contrario di molti altri (di noi ma non solo), non ha tagliato del tutto i ponti con l'odiosamata Rai e le sue fiction (complimenti, peraltro: bella resistenza).

Io con la Rai, Fininvest e La7 ci hi litigato da un bel pezzo, sai? Il mio è stato un lavoro certosino di ricerca in rete. Non immagini l'impresa di cercare volti adatti, con età adatte, e soprattutto una ragazza bruttina per interpretare Sara. Brando Pacitto l'ho trovato facendo le pulci su qualche sito di Agenti di artisti, mentre la Gargari facendo una ricerca su google, dove mi era uscita la sorella (molto più carina), e scoprendo che tale sorella aveva una sorella che faceva anche lei l'attrice, giusto giusto dell'età che cercavo, voilà! Trovata.
CITAZIONE
Musica: in realtà, i film di Mas sarebbero film senza musica, visto che l'unica che si sente è quella usata in scena.

In che senso? Non sei riuscito ad ascoltare le musiche tranne le canzoni della Carey e di Venditti? uoi chiarirmi?
 
Top
Superlele2013
view post Posted on 25/9/2013, 15:40




IVAN IL TERRIBILE

Mi sono avvicinato a questo film con sentimento strano:avendo letto il libro di Pierantozzi, e avendolo trovato poco adatto ad una trasposizione cinematografica. In realtà, devo dire che la sceneggaitura di Mastruccio mi ha in parte fatto ricredere. In effetti il soggetto c'è. L'immagine di una provincia italiana degradata e violenta, cosi evidente nel libro e forse un pò abusata, emerge bene nella sceneggiatura. Ma questa caratteristica l'avevo riscontrata anche le libro. Inoltre, la sceneggiatura regge bene il ritrmo. Non ci sono ne grandi rallentamenti ne grandi accellerazioni. Credo che la cosa più difficile di una trasposizione sia tagliare qualcosa senza però che si perda il filo del discorso. Insomma senza avanzare a saltelli. E anche da questo punto di vista, il film ci riesce abbastanza bene. I personaggi giovani, sono ben delineati e coerenti. Per gli altri insomma. Secondo me, a forza di tagliare, si è perso lo spessore dei personaggi considerati comprimari, ma che poi, nel libro cosi comprimari non sono. La madre di Sara, ad esempio.

La Archibugi alla regia ci può stare. Sopratutto per come è trattato il tema adolescenziale trattato nel film. Cast coerente con il film. Menzione d'onore per la Marceau, (idolo non solo della tua generazione) e per Nerì Marcorè.

Insomma, per concludere uno film solido e ben fatto. Non è il mio genere preferito, ma devo dire che l'ho guardato con gusto.

VOTO: 80
 
Top
mastruccio
view post Posted on 25/9/2013, 20:57




Il mio grazie va anche a SuperLele, che ha pure letto il romanzo e quindi ha fatto un confronto corretto e puntuale.

CITAZIONE (Superlele2013 @ 25/9/2013, 16:40) 
I personaggi giovani, sono ben delineati e coerenti. Per gli altri insomma. Secondo me, a forza di tagliare, si è perso lo spessore dei personaggi considerati comprimari, ma che poi, nel libro cosi comprimari non sono. La madre di Sara, ad esempio.

Come ho scritto più volte, ho scelto di concentrare il film sui ragazzi, ed in particolare al rapporto che si crea tra loro. E' il fulcro anche del romanzo, e, se ci pensi bene, le alre sottotrame, quella di Greta Carrer che si inventa quella sorta di autopunizione per superare il dolore della morte della figlia, quella della madre di Sara, e le altre vicende che ho tagliato, non erano di alcuna importanza riguardo al rapporto fra Ivan Sara e Federico.
Se le avessi messe nel film, ne avrebbe nociuto la scorrevolezza e la linearità, ma soprattutto il tema centrale non sarebbe stato ben focalizzato dal pubblico,
 
Top
Superlele2013
view post Posted on 26/9/2013, 11:28




CITAZIONE (mastruccio @ 25/9/2013, 21:57) 
Il mio grazie va anche a SuperLele, che ha pure letto il romanzo e quindi ha fatto un confronto corretto e puntuale.

CITAZIONE (Superlele2013 @ 25/9/2013, 16:40) 
I personaggi giovani, sono ben delineati e coerenti. Per gli altri insomma. Secondo me, a forza di tagliare, si è perso lo spessore dei personaggi considerati comprimari, ma che poi, nel libro cosi comprimari non sono. La madre di Sara, ad esempio.

Come ho scritto più volte, ho scelto di concentrare il film sui ragazzi, ed in particolare al rapporto che si crea tra loro. E' il fulcro anche del romanzo, e, se ci pensi bene, le alre sottotrame, quella di Greta Carrer che si inventa quella sorta di autopunizione per superare il dolore della morte della figlia, quella della madre di Sara, e le altre vicende che ho tagliato, non erano di alcuna importanza riguardo al rapporto fra Ivan Sara e Federico.
Se le avessi messe nel film, ne avrebbe nociuto la scorrevolezza e la linearità, ma soprattutto il tema centrale non sarebbe stato ben focalizzato dal pubblico,

Mi trovi perfettamente d'accordo. Se l'idea era quella di concentrare il film sul rapporto dei ragazzi è corretto cosi.

Però, capisci che Greta Carter, cosi fa un pò la figura della "cretina."
 
Top
mastruccio
view post Posted on 26/9/2013, 11:34




CITAZIONE (Superlele2013 @ 26/9/2013, 12:28) 
Mi trovi perfettamente d'accordo. Se l'idea era quella di concentrare il film sul rapporto dei ragazzi è corretto cosi.

Però, capisci che Greta Carter, cosi fa un pò la figura della "cretina."

Vabbè, dai! Addirittura cretina, e perchè mai? Anzi, secondo me, il personaggio esce meglio che nel libro, perchè sinceramente tutta quella roba che fa non mi aveva proprio convinto, e ne avevo avuta un'impressione negativa. Sembra una pazza.
 
Top
Superlele2013
view post Posted on 26/9/2013, 11:49




CITAZIONE (mastruccio @ 26/9/2013, 12:34) 
CITAZIONE (Superlele2013 @ 26/9/2013, 12:28) 
Mi trovi perfettamente d'accordo. Se l'idea era quella di concentrare il film sul rapporto dei ragazzi è corretto cosi.

Però, capisci che Greta Carter, cosi fa un pò la figura della "cretina."

Vabbè, dai! Addirittura cretina, e perchè mai? Anzi, secondo me, il personaggio esce meglio che nel libro, perchè sinceramente tutta quella roba che fa non mi aveva proprio convinto, e ne avevo avuta un'impressione negativa. Sembra una pazza.

Appunto.

Credo che l'intenzione dell'autore sia stata proprio quella.

Il mio "cretina" non è intesa a Greta in quanto Greta. Ma al personaggio in se.

Che poi ne esce meglio nel film, senza dubbio.
 
Top
Oren productions
view post Posted on 5/10/2013, 20:51




Mastruccio approda al festival di roma con Ivan il terribile, che a parer mio (non ho letto la Variante di Luneburg) è il suo miglior film fino a questo momento. La pellicola racconta le vicende di tre giovani adolescenti e delle problematiche relative alla loro difficile età.
Parlando del film e della storia raccontata, ho trovato l'inizio un po' lento da "assimilare" man mano poi che le pagine avanzano, tutto diventa più scorrevole e comincia veramente ad intrattenere lo spettatore. I personaggi sono assolutamente la parte più riuscita del film. Federico ad'esempio rispecchia perfettamente la famiglia un po' snob dalla quale proviene. Sara è la classica sfigatella ma tosta ed infine c'è Ivan che ricopre il ruolo del classico bulletto senza cervello ma che nell'arco del film dimostra un forte turbamento interiore che troverà il culmine sul finale con il suo suicidio.
Sebbene nessuno di loro porti nulla di originale e rientrino tutti all'interno di stereotipi già visti, le loro sfaccettature così ben caratterizzate li rendono estremamente credibili e facilmente immaginabili. Il loro modo di parlare, il ritrovo di sara e della sua amica Anna (anche lei ben tratteggiata seppur non ricopra un ruolo fondamentale. Ho notato un netto allontanamento però dei genitori, degli adulti coinvolti in questa vicenda. Inizialmente, la setta dei testimoni di Geova e tutti gli adulti in generale sembravano dovessero avere un ruolo più importante nella storia, invece piano piano passano sullo sfondo e ci rimangono. Monica invece mi è sembrata poco credibile per i suoi modi di esprimersi, in una scena la si sente pronunciare la parola "finocchio" che sicuramente non è il termine che userebbe un'adulto o perlomeno non in quella circostanza.
Mastruccio si sofferma anche su scene molto forti, come quando Ivan orina addosso a Sara o la scena finale quando sara lo trova morto.
Scene che sicuramente colpiscono non poco, soprattutto la prima che è veramente dura e cruda.
Sceneggiatura davvero impeccabile, come sempre mastruccio in questo è una garanzia, stare quasi pensando di proporgli prima o poi una coproduzione. Ammetto che è un puramente egoistica come cosa, ma sono sicuro mi gioverebbe molto per migliorarmi.
Locandina molto bella, forse la più bella di quelle del festival, sito ricco di informazioni.
Musiche che non ho potuto godermi (problemi di driver con il mio portatile che ho successivamente risolto).

Voto 78

In conclusione Ivan il terribile è uno dei migliori film del festival, sicuramente in pole per la vittoria finale.
 
Top
SaschaGranato
view post Posted on 5/10/2013, 23:56




CITAZIONE
Mastruccio approda al festival di roma con Ivan il terribile, che a parer mio (non ho letto la Variante di Luneburg) è il suo miglior film fino a questo momento.

Spero che Mastruccio non me ne voglia, ma "La Variante di Luneburg" è dieci volte meglio di "Ivan il terribile"!!! E se te lo sei perso ti consiglio subito di recuperarlo.
 
Top
mastruccio
view post Posted on 6/10/2013, 23:36




Grazie anche ad Oren per la recensione. E riguardo alla tua idea di una coproduzione, chissà che si possa trovare una storia che sia nelle corde di tutti e due. Hai moltissima fantasia, e qualche tuo soggetto potrebbe essere interessante.

CITAZIONE (Oren productions @ 5/10/2013, 21:51) 
Mastruccio approda al festival di roma con Ivan il terribile, che a parer mio (non ho letto la Variante di Luneburg) è il suo miglior film fino a questo momento.

C'è chi è d'accordo con te, ma se vuoi farti un'idea precisa dovresti andare a recuperare anche "La variante", come suggerito da Sascha.
CITAZIONE
Monica invece mi è sembrata poco credibile per i suoi modi di esprimersi, in una scena la si sente pronunciare la parola "finocchio" che sicuramente non è il termine che userebbe un'adulto o perlomeno non in quella circostanza

Quel termine è volgare, lo so, e Monica lo usa con troppa disinvoltura, e può anche essere fuori luogo. Ma è una donna "alternativa", sbrigativa e decisionista (vedi scene delle lezioni di ballo). Quindi ci può anche stare, no?
CITAZIONE
Mastruccio si sofferma anche su scene molto forti, come quando Ivan orina addosso a Sara o la scena finale quando sara lo trova morto.
Scene che sicuramente colpiscono non poco, soprattutto la prima che è veramente dura e cruda.

Sono scene, come ho già spiegato, necessarie e dure in un modo che non reputo gratuito. Nell'economia del film sono entrambe giustificate.
 
Top
Arcadia1983
view post Posted on 9/10/2013, 10:21




Ecco le quattro parole sul film di Mastruccio.
Non conoscevo il libro, anzi, manco sapeva esistesse (la narrativa italiana contemporanea non la conosco benissimo), e se devo essere sincero questa riduzione a opera di Mastruccio non mi ha invogliato a comprarlo :P Ma non perché è brutto, ma perché è un film che mi ha creato un po' di disagio nella lettura. Disagio, vivaddio, finalmente un film italiano che non lesina in dettagli (Mastruccio nel sito scrive che le scene di sesso sono crude ed esplicite e le ha adattate, ma comunque da questo punto di vista il film è molto più "cattivo" di tanti altri che non fanno vedere niente) e nella cattiveria, visto che ormai siamo abituati siamo abituati al buonismo e, soprattutto, all'assenza di giudizio. Mastruccio, in realtà, giudica, ed è una cosa che mi è piaciuta: ho apprezzato per esempio tutta la sottotrama su "Amici", con le varie pressioni nei confronti del ragazzo, come del resto tutti i dettagli sui Testimoni di Geova (davvero una cosa nuova, a mia memoria non mi sembra di aver mai letto/visto qualcosa su di loro). I personaggi sono interessanti: forse è un po' telefonata la scoperta della Marceau (bellissima) come mamma di Ivan (non peraltro, ma essendo anche questo un microcosmo il lettore fa due+due), ma nel complesso sono ben caratterizzati, anche perché il lavoro di casting è ben riuscito, ho giusto una perplessità su Giorgia Gianietiempo (che conosco bene essendo un assiduo spettatore di Un posto al sole) come "mulatta" e su Preziosi non sono oggettivo perché, inspiegabilmente, mi sta antipatico. E' una bella cosa, poi, che i personaggi possano risultare all'inizio un po' sgradevoli per chi legge: troppo spesso si cerca di accalappiare subito lo spettatore dandogli dei personaggi "cool" e senza macchia e senza paura. Invece come ha scelto di fare Andrea si tende ad affezionarsi ai personaggi, entrando a cuore nella loro progression (come si chiama in gergo).

Voto: 7,5
 
Top
World ^_^
view post Posted on 10/10/2013, 10:42




Al suo terzo film (se sbaglio mi corigerete) Mastruccio cambia nuovamente genere e anche "stile", se vogliamo. Molto lontano dai film precedenti, qui si cimenta con un'opera drammatica italiana dai toni intimi dove tutto ruota intorno alla vita "interrotta" di un giovane ragazzo che cerca di reinserirsi nel mondo dopo la difficile esperienza della detenzione.
Anche lo stile di scrittura di Mastruccio, solitamente molto ricco, puntiglioso, sontuoso nella descrizione di ambienti e movimenti di macchina, si fa (coerentemente con la materia trattata) più asciutto e più realistico nell'approccio. La cosa l'ho gradita, portandomi a considerare questa sceneggiatura come una delle migliori, insieme alla sapiente trasposizione shakespeariana vista in Enrico IV.
Film che si fa anche coraggioso nel suo toccare efficacemente (e senza banalità) diversi temi spinosi, dalla omosessualità all'integralismo religioso (la grettezza e la chiusura mentale della setta dei Testimone di Geova), senza dimenticare il tocco "sociale" con la critica evidente a una riabilitazione post-carceraria pressocchè assente, nel nostro paese.
Tutto buono, quindi, o quasi tutto, anche perchè tanta desolazione (e violenza) sono sì ben esplicate, ma in qualche punto danno comunque l'impressione di essere un tantino troppo cercate e insistite in una ben simulata volontà di colpire a tutti i costi lo spettatore. Come per Hermetico, però, se l'obiettivo è raggiunto non si può certo parlare di un difetto, in questo.
Regia adatta della nostra Francesca Archibugi, cast italiani composto perlopiù da giovanissimi che si impegnano in ottime interpretazioni, e che ammetto di non aver conosciuto prima di aver letto/visto questo film. Mi viene difficile paragonarlo ad altri film di questo Festival, di sicuro è uno di quelli che mi hanno convinto di più, entrando a pieno titolo nel mio personale "gruppo di testa". 7.5
 
Top
Tomcat75
view post Posted on 18/10/2013, 16:25




RECE by Tomcat: IVAN IL TERRIBILE
Se fossi becero direi “Il Brokeback Mountain de noaltri”...


...Ma dato che non lo sono, posso dire che in Italia difficilmente si riesce a vedere un film che ha il coraggio di trattare lo scottante tema dell’omosessualità (ma anche di tanti altri argomenti), con tale pregio. Ecco adesso posso dire, con gli strali di qualcuno, che “Ivan il terribile”, per me è davvero la risposta italiana al film di Ang Lee.
Devo dire che questa pellicola per me è stata una sorpresa, perchè a vedere la locandina, che a essere onesti non mi sembra che ci incastri una cippa con la vicenda, seppur realizzata graficamente bene (senza però tanti sforzi, dato che è la stessa del libro), non credevo di trovarmi davanti un bel film come questo. Anche il titolo, che mi aveva fatto pensare a una specie di film storico sugli zar, mi diceva poco, ma alla fine mi sono ricreduto ed essendo un film italiano non posso che gongolare.
La regista è stata una scelta ben ponderata e per niente banale, ma nemmeno scontata, perchè non è certamente una regista di grido nemmeno in Italia. Ma buona parte della sua filmografia può essere assimilata a questo suo nuovo sforzo. Un film e quindi anche una regia, che non hanno paura di infrangere certi tabù, che speso al cinema vengono messi in scena in commedia, senza colpo ferire. Oppure parlare chiaro e sparare a zero su una religione. Ma la cosa che mi ha impressionato di più è la freschezza con cui il film è stato architettato: il film parla giovane, ma senza la necessità di buttarla in burla come prodotti simili e badate bene la pellicola non manca di momenti ironici. Un linguaggio legato molto a questa generazione tv dipendente e ricco di quelle che potrebbero essere tacciate come scurrilità, ma che sono elementi che arricchiscono l’ambientazione.
Uno script prtaicamente esente da errore se non nel finale quando per due volte il nome di Federico viene scambiato con quello di IVAN. Una struttura a flashback, dove partiamo quasi dal fondo e ci chiediamo perchè Federico sta facendo il provino, ma soprattutto Sara è al cospetto di un commissario. Quindi deve essere successo qualcosa e questo qualcosa ci mette curiosità. Un modo sapiente, ma anche ricco di inghippi per lo sviluppo della storia (errore che al mio esordio feci in maniera grossolana).
La risposta che ti viene in mente all’inizio è che Ivan abbia combinato qualcosa, ma non ti aspetti certo ciò che succede nel finale.
Personaggi costruiti con cesello, dove sono i giovani ad essere protagonisti assoluti e gli adulti relegati a comparse (solo Monica è l’adulto più importante della vicenda). Per stessa ammissione dello sceneggiatore, i suoi tagli al contorno della storia sembrano veramente azzeccati, se proprio dovessi osare una sorta di critica, direi che data la sua pochissima importanza nella vicenda, avrei eliminato anche la visita al cimitero della sorellina morta di Federico.
Se per buona parte identifichiamo con il male Ivan, vediamo che il suo essere un duro e carnefice, a tal proposito la “pisciata” su Sara è di una cattiveria assoluta, non è così. Ivan è una vittima e per lui non c’è redenzione. Il finale del film, lascia basiti, dopo aver anche scoperto il vero ruolo di Monica, che è un bel colpo di scena, ma che poco dopo sarà surclassato dalla scoperta della vera ragione che porta Sara davanti al commissario.
Un triangolo amoroso che tale non è, con Ivan che tiene il piede su due staffe, ma il suo vero amore è Fede e non Sara o almeno è quello che emerge nell’intensa scena del van, quando chiede a Fede di giurargli amore eterno. In questo Ivan è più vero di Fede che pur essendo un gay quasi dichiarato, non ha il coraggio di mettersi in gioco.
Non posso che complimentarmi con Pacitto, Gargari e Russo che pur essendo giovani, riescono a dare una prova attoriale notevole e meritevole di nomination. Forse l’unica adulta che mi è rimasta in mente è la Marceau, che ha una specie di ringraziamento per quello che ha rappresentato per noi di quegli anni.
Il sito è ben realizzato graficamente è ha il necessario per essere esaustivo con lo spettatore.
Complimenti invece per la colonna sonora che conta 9 brani, di cui tutti ad eccezione di quelli che sono scaturiti dagli elementi scenici (Carey e Venditti), sono strumentali e ben azzeccati. Con una menzione per Secret Garden e la seconda di Andrea Guerra che riescono veramente ad entrarti dentro ed emozionarti, aumentando ancor di più la riuscita della scena.

Concludendo Come avevo detto per il film di Andrew, non importa avere un cast stellare per fare un gran film. Basta avere la storia giusta e riuscire a raccontarla. In questo Mastruccio è stato magistrale, riuscendo a mettre in piedi un film italiano, che ha dalla sua il voler essere uno spaccato della gioventù, scritto con un linguaggio reale e mai artefatto e che non butta tutto su una commediola; ma anzi ha il coraggio di affrontare temi non semplici.

Voto complessivo: 77/100
 
Top
mastruccio
view post Posted on 18/10/2013, 23:48




Grazie agli ultimi recensori, per le bellissime parole di apprezzamento. Sono molto contento di sapere che il film vi ha emozionato.
Provo a rispondervi.

CITAZIONE (Arcadia1983 @ 9/10/2013, 11:21) 
ho giusto una perplessità su Giorgia Gianietiempo (che conosco bene essendo un assiduo spettatore di Un posto al sole) come "mulatta"

Sono stato ore ed ore a cercare in rete una giovanissima attrice mulatta italiana, ma non ho trovato nessuno. Ho trovato Giorgia Gianieiempo su uno foto, quella che ho messo nel film, e mi è parsa abbastanza adatta. So che lavora in "Un posto al sole" e che non è mulatta, ma ho scritto nelle "curiosità" che è stata sottoposta a pesante make-up per scurirle la pelle. Che s'ha da fa' per campa'! Per ringraziarla, l'ho scritturata anche per "Totò", dove avrà la parte di una ragazza napoletana, molto importante nella vita del giovane De Curtis.

CITAZIONE (World ^_^ @ 10/10/2013, 11:42) 
Tutto buono, quindi, o quasi tutto, anche perchè tanta desolazione (e violenza) sono sì ben esplicate, ma in qualche punto danno comunque l'impressione di essere un tantino troppo cercate e insistite in una ben simulata volontà di colpire a tutti i costi lo spettatore. Come per Hermetico, però, se l'obiettivo è raggiunto non si può certo parlare di un difetto, in questo.

E quindi se non è un difetto, che ne parliamo a fare? Scherzo, perchè mi piace che si facciano le pulci al film, e ti ringrazio. E chiaro che certe scene sono state volutamente scritte per colpire le giuste corde del pubblico, e mi pare che ci sia ruscito abbastanza. Ho cercato, anzi, di non esagerare troppo, perchè anzi ho tagliato grandissima parte di romanzo che descrive minziosamente e con grande crudezza certe situazioni e fatti che capitano ai personaggi. Ho addirittura modificato completamente il carattere della Carrer, pensa, ed anche gran parte del finale è modificato ed adattato.

CITAZIONE (Tomcat75 @ 18/10/2013, 17:25) 
Ecco adesso posso dire, con gli strali di qualcuno, che “Ivan il terribile”, per me è davvero la risposta italiana al film di Ang Lee.

Accidenti! Che gran complimentone! Grazie di cuore!

CITAZIONE
Uno script prtaicamente esente da errore se non nel finale quando per due volte il nome di Federico viene scambiato con quello di IVAN.

L'ho riletto una decina di volte, e come sempre, scappa sempre la svista di turno! Pardon! Devo ancora migliorare.

CITAZIONE
Forse l’unica adulta che mi è rimasta in mente è la Marceau, che ha una specie di ringraziamento per quello che ha rappresentato per noi di quegli anni.

L'ho detto in sede di presentazione e nelle curiosita. L'ho voluta perchè è stata un'icona della mia adolescenza, e perchè con questo film chiude, ipoteticamente, un cerchio.

CITAZIONE
Complimenti invece per la colonna sonora che conta 9 brani, di cui tutti ad eccezione di quelli che sono scaturiti dagli elementi scenici (Carey e Venditti), sono strumentali e ben azzeccati. Con una menzione per Secret Garden e la seconda di Andrea Guerra che riescono veramente ad entrarti dentro ed emozionarti, aumentando ancor di più la riuscita della scena.

La cura che ci metto nella preparazione della colonna sonora è quasi maniacale, e mi fa molto piacere che ti sia piaciuta. Ho già scritto che scelgo le tracce in anticipo, e che scrivo alcune scene basandomi sull'emozione che sucita in me l'ascolto ripetuto delle musiche.

Grazie ancora.
 
Top
91 replies since 16/9/2013, 23:48   2243 views
  Share