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Le intermittenze della morte
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Le intermittenze della morte, Arcadia Productions

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Arcadia1983
view post Posted on 6/7/2013, 18:07




CITAZIONE (Hermetico @ 6/7/2013, 18:07) 
CITAZIONE (Andrew. @ 6/7/2013, 17:11) 
A proposito della chiesa, mi domandavo come mai lo spettatore addormentato si sia scandalizzato con A volte ritorno ma non con Le intermittenze della morte che mi è sembrato molto più "blasfemo".

Ma perchè in A volte ritorno ci sono le parolacce, ovvio! :P

Cmq a questo particolare non ci avevo pensato... qui la Chiesa ne esce davvero con le ossa rotte. Evidentemente il linguaggio urlato (ma piuttosto innocuo) di A volte ritorno ha fatto molto più rumore del sottile ma ben più impietoso ritratto fornito da Le intermittenze della morte.

pensate che nel romanzo Saramago scrive dio con la minuscola, ed è la prima cosa che mi viene in mente.

comunque ringrazio tutti, settimana prossima, dopo il raduno, mi ritaglio un po' di tempo e rispondo a tutte le recensioni.
 
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Merlino*
view post Posted on 7/7/2013, 12:45




CITAZIONE (Hermetico @ 6/7/2013, 18:07) 
CITAZIONE (Andrew. @ 6/7/2013, 17:11) 
A proposito della chiesa, mi domandavo come mai lo spettatore addormentato si sia scandalizzato con A volte ritorno ma non con Le intermittenze della morte che mi è sembrato molto più "blasfemo".

Ma perchè in A volte ritorno ci sono le parolacce, ovvio! :P

Cmq a questo particolare non ci avevo pensato... qui la Chiesa ne esce davvero con le ossa rotte. Evidentemente il linguaggio urlato (ma piuttosto innocuo) di A volte ritorno ha fatto molto più rumore del sottile ma ben più impietoso ritratto fornito da Le intermittenze della morte.

Naturalmente la grande differenza deriva dal recensore, a Francesco di Roma interessa la difesa della Chiesa nella quale crede e per la quale si è impegnato per la vita, a Jof il saltimbanco svedese invece interessa la sua vita, e nel buio della sala si rende conto di come il regalo fattogli dalla morte (ma sarebbe più corretto dire da Antonius) sia stata una casualità tra un miliardo e che non può essere ripetibile perché la morte, Dio, o qualsivoglia altra entità - a lui il nome non interessa - deve fare il proprio dovere perché tutto proceda senza rischio di implosione.
Per quanto mi riguarda invece penso che A Volte Ritorno sia pericoloso perché ha la potenzialità di raggiungere e predicare il suo falso messaggio a un pubblico vasto che si può facilmente far attrarre da un mondo dove ogni cosa appare semplice e fattibile, dove tutto è bello e tutti sono buoni basta che fai il bravo. Le Intermittenze della Morte invece è una pellicola di nicchia senza nessuna possibilità di far breccia e che annoierebbe a morte gran parte del pubblico capace di impazzire per gli spinelli fumati in comunità. E questo perché sono certo che la maggioranza della platea inneggiante in sala alle gesta eroiche del dio e del gesù di A Volte Ritorno non lo fa per amore o contro la Chiesa e/o la religione e/o Sai Baba, lo fa solo perché gli piace l'idea di poter fare quel che gli pare tralasciando la seconda parte del messaggio che prevede anche il rispetto per gli altri.
 
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Sunset Boulevard Films
view post Posted on 8/7/2013, 01:36




Io ho indovinato il personaggio, ora a voi la mossa.
 
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Andrew.
view post Posted on 8/7/2013, 18:49




CITAZIONE
Per quanto mi riguarda invece penso che A Volte Ritorno sia pericoloso perché ha la potenzialità di raggiungere e predicare il suo falso messaggio a un pubblico vasto che si può facilmente far attrarre da un mondo dove ogni cosa appare semplice e fattibile, dove tutto è bello e tutti sono buoni basta che fai il bravo. Le Intermittenze della Morte invece è una pellicola di nicchia senza nessuna possibilità di far breccia e che annoierebbe a morte gran parte del pubblico capace di impazzire per gli spinelli fumati in comunità. E questo perché sono certo che la maggioranza della platea inneggiante in sala alle gesta eroiche del dio e del gesù di A Volte Ritorno non lo fa per amore o contro la Chiesa e/o la religione e/o Sai Baba, lo fa solo perché gli piace l'idea di poter fare quel che gli pare tralasciando la seconda parte del messaggio che prevede anche il rispetto per gli altri.

Mah, so solo che entrambi i film criticano la chiesta. A volte ritorno lo fa col sorrisone, al grande pubblico e con una morale di fondo, forse spicciola, ma che dice di fare del bene nella vita a prescindere dal credo religioso. In pratica secondo te non dice abbastanza.
Le intermittenze della morte lo fa in maniera più cinica e spietata, senza possibilità di salvezza, la chiesa ne esce distrutta e smantellata pezzo per pezzo (il prete arriva ad asserire che la chiesa ha da sempre raccontato frottole in maniera consapevole).
Lo fa a un pubblico di nicchia, sì, ma non vedo questo come possa modificare il messaggio di fondo, decisamente più blasfemo.
 
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view post Posted on 8/7/2013, 23:55

Attore/Attrice

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LARGO AL FACTOTUM!
Le recensioni di Francis Delane


Ho detto che avrei recuperato gli unici due film che mi mancavano, prima di votare per la seconda fase, e mantengo la parola.

Gennaro Saviano torna da noi sulla scorta di José Saramago, nome di peso che significa grande poesia ma anche grande impegno per non sprecarla. Non ho letto nulla dello scrittore sudamericano, quindi non posso giudicare quanto sia riuscita la trasposizione, ma da quel poco che so credo che abbia colto molto bene lo spirito dell'autore. E dirò subito che, per quanto mi riguarda, la blasfemia non mi tange: penso, anzi, che una sana dose di anticlericalismo faccia bene a ogni cristiano, specie in tempi come questi e specie in paesi come l'Italia o il Sud America, dove ancora le tracce di una presenza politica invadente e intrusiva delle gerarchie religiose è ancora recente. Anche perché ha detto delle banalità: con tutto il rispetto, le accuse che Saramago fa alla Chiesa sono le più classiche cui mi viene da pensare, non ci voleva Saramago per quelle. A volte ritorno, da questo punto di vista, era un attimo più complesso, quindi effettivamente è un po' più "pericoloso", per dirla con Merlino.

Ma torniamo al film in sé, film che effettivamente sconta una divisione un po' troppo meccanica in due parti, frutto del romanzo. Io, a questo punto, avrei mantenuto il finale originale, dove si poteva lasciare il dubbio allo spettatore che lo sciopero della morte coincidesse con la prima parte del film, fornendo così maggiore omogeneità complessiva (oppure, soluzione alternativa, avrei mischiato le due parti). Comunque, le due parti prese singolarmente devo dire che funzionano, più la seconda, magari, più piena di poesia nell'incontro fra i due personaggi e nella morte che si lascia sedurre dall'arte, accettando un altro sciopero (o lo stesso) per la grandezza di un uomo qualunque.

Nessuna commozione, chiariamoci, ma un grande sorriso, questo sì. Grazie anche a una regia azzeccata come quella di Polanski, perfetto per l'operazione, e a un cast in stato di grazia, dove Keira Knightley e Christoph Waltz fanno la parte del leone. Un film che ti spiazza, certamente, e ti fa riflettere, riempito dalle note del violoncello (grande idea, la colonna sonora tutta imperniata sullo strumento del protagonista).

VOTO: 80/100. Fosse stato un po' più omogeneo, avrebbe preso anche di più.
 
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Merlino*
view post Posted on 9/7/2013, 00:45




CITAZIONE (Francis Delane @ 9/7/2013, 00:55) 
Anche perché ha detto delle banalità: con tutto il rispetto, le accuse che Saramago fa alla Chiesa sono le più classiche cui mi viene da pensare, non ci voleva Saramago per quelle. A volte ritorno, da questo punto di vista, era un attimo più complesso, quindi effettivamente è un po' più "pericoloso", per dirla con Merlino.

Ecco, Francis lo ha detto con meno giri di parole e se vogliamo per A Volte Ritorno può essere un complimento :)
 
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view post Posted on 11/7/2013, 15:09
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Cinefilo Ad Honorem

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Regia: 7 La verità? Un po' impalbabile... quando ho letto nei titoli di coda che avevi scelto Polanski ho pensato che ci stesse, e alla grande, ma che nella sceneggiatura il suo tocco non si vede.
Sceneggiatura: 8 paghi come sempre la troppa fedeltà alla letteratura - anche se i dialoghi tra cardinali e filosofi vari sono fondamentali - ma non l'ho trovata pesante come altre tue in passato, anzi, scorrevolissima (pensavo che proprio il romanzo fosse molto più contorto e/o lungo).
Soggetto: 8 il plauso va a Saramago, e a te che nella tua ostinazione (coraggiosa senz'altro) stavolta c'hai preso in pieno.
Cast: 7 Allora, i due interpreti principali restano comunque dei NON protagonisti, per quanto la morte sia al centro della storia, non si può dire lo stesso di KK: detto questo, vincerà il Ck Award e ci toglieremo tutti quanti un grosso peso dallo stomaco, tu soprattutto; che Waltz non sia finito in cinquina ci sta, tutto sommato: il suo personaggio è l'ennesima metafora del film, ma non resta nella memoria, non so se per demeriti tuoi a questo punto (se invece pensavi che bastasse il nome per assicuragli la statuetta, i cinematiki hanno dimostrato di non essere così scontati). Tutto il corollario di caratteri che attraversano lo schermo potevano avere o non avere un volto celebre ma è lo stesso, cito giusto Trintignant.
Locandina: 8 questa l'ho vista, non mi piacciono i faccioni ma quello di Keira non è un faccione (però un po' è uno spoiler, se ci pensi).
Musiche: sv
Sito: sv
Voto complessivo: 7 ma per me era da cinquina Award per "importanza", se vogliamo... un film da festival, riuscitissimo nella prima parte che mi ha ricordato Black Mirror (complice quell'atmosfera inglese non dichiarata), che poi diventa effettivamente un altro film dopo la scena della lettera letta in diretta tv (che fa virare il tutto verso la commedia dark), Keira Knightley mattatrice e meno male che hai cambiato il finale.
 
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view post Posted on 21/7/2013, 18:55
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Cinefilo Ad Honorem

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tre e mezzo su cinque per Amazon.it
 
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Superlele2013
view post Posted on 20/8/2013, 13:28




LE INTERMITTENZE DELLA MORTE

Regia: 7. Scelta abbastanza azzeccata. Non la migliore ma ci può stare.

Soggetto: 7,5 Strano, curioso. Molto filosofico. Forse un pò troppo. Ma assolutamente geniale.

Sceneggiatura: 8,5 Eccezzionale! Riuscire aricavare un film da un libro del genere è già difficile. Riuscire poi a far capire qualcosa di filosofia a me (che sto alla filosofia come le pastiglie stanno alle supposte) è quasi impossibile. Sei riuscito a far capire benissimo la cinicità e l'egoismo dei personaggi. Nessuno escluso. Neache la Morte

Cast: 7 Buono. Ben amalgamato. Eccezzionale Waltz. E se devo dirla tutta a me KK non dispiace per niente...

Locandina: 8 Per me che sono un'incapace totale è eccezzionale. Rende molto bene l'idea del film.

Musiche: 8 Ottime. Punto.

In Conclusione: Film atipico e complesso e coraggioso. Il rischio di fare Flop era alto. Tutto sommato mi è piaciuto parecchio.
 
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mastruccio
view post Posted on 21/8/2013, 11:51




Bene, bravo, bis!
Come prima recensione va benissimo, ma attendiamo ora che vai avanti. :)
Ci piacerebbe che partecipassi attivamente come recensore di altri film, oltretutto così prendi dimestichezza con le varie tipologie di sceneggiature che si vedono qui in giro, e soprattutto come "giuria qualificata" al prossimo Festival di Roma di settembre. In qualità di nuovo giurato, nuovo giocatore, senza film in concorso, la tua valutazione sarà molto importante e, soprattutto, gradita.
 
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Andrew.
view post Posted on 21/8/2013, 11:54




CITAZIONE (mastruccio @ 21/8/2013, 12:51) 
Bene, bravo, bis!
Come prima recensione va benissimo, ma attendiamo ora che vai avanti. :)
Ci piacerebbe che partecipassi attivamente come recensore di altri film, oltretutto così prendi dimestichezza con le varie tipologie di sceneggiature che si vedono qui in giro, e soprattutto come "giuria qualificata" al prossimo Festival di Roma di settembre. In qualità di nuovo giurato, nuovo giocatore, senza film in concorso, la tua valutazione sarà molto importante e, soprattutto, gradita.

Chi ti dice che non voglia partecipare anche come produttore? :)
 
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mastruccio
view post Posted on 21/8/2013, 11:57




CITAZIONE (Andrew. @ 21/8/2013, 12:54) 
CITAZIONE (mastruccio @ 21/8/2013, 12:51) 
Bene, bravo, bis!
Come prima recensione va benissimo, ma attendiamo ora che vai avanti. :)
Ci piacerebbe che partecipassi attivamente come recensore di altri film, oltretutto così prendi dimestichezza con le varie tipologie di sceneggiature che si vedono qui in giro, e soprattutto come "giuria qualificata" al prossimo Festival di Roma di settembre. In qualità di nuovo giurato, nuovo giocatore, senza film in concorso, la tua valutazione sarà molto importante e, soprattutto, gradita.

Chi ti dice che non voglia partecipare anche come produttore? :)

Ah bé! Non ho osato chiedere troppo! Ma se ci vuole stupire, be venga! Anzi, ne saremmo tutti felici!
P.S. Solo ora ho ricordato che non sei un novellino, ma va bene lo stesso, è l'invito rimane aperto, anzi, è ancora più insistente!

Edited by mastruccio - 21/8/2013, 13:14
 
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Superlele2013
view post Posted on 21/8/2013, 12:23




CITAZIONE (mastruccio @ 21/8/2013, 12:57) 
CITAZIONE (Andrew. @ 21/8/2013, 12:54) 
Chi ti dice che non voglia partecipare anche come produttore? :)

Ah bé! Non ho osato chiedere troppo! Ma se ci vuole stupire, be venga! Anzi, ne saremmo tutti felici!
P.S. Solo ora ho ricordato che non sei un novellino, ma va bene lo stesso, è l'invito rimane aperto, anzi, è ancora più insistente!

Grazie.

Piano piano prometto che recensisco tutto. Purtroppo il tempo è sempre tiranno...

Per il festival mi piacerebbe partecipare ma non faccio in tempo a scrivere nulla, ma lo "guarderò" con molto interesse.
 
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Arcadia1983
view post Posted on 22/8/2013, 10:32




grazie pure a Superlele, la cui recensione è stata del tutto inaspettata.
 
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Superlele2013
view post Posted on 22/8/2013, 11:11




CITAZIONE (Arcadia1983 @ 22/8/2013, 11:32) 
grazie pure a Superlele, la cui recensione è stata del tutto inaspettata.

De Nada.
 
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