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Nemesi
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Nemesi, Clint94

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mastruccio
view post Posted on 4/8/2013, 23:20 by: mastruccio




RECENSIONE DI MASTRUCCIO PER LA DREAMING STUDIOS

Ultimo film del semestre appena concluso con la premiazione degli Awards, Nemesi è anche il mio ultimo film da recensire, e mi scuso con Clint per il ritardo davvero imperdonabile. L'ho letto già da alcuni giorni, e mi sono lasciato prendere poi dalla scrittura di "Ivan il terribile". Praticamente, mi sono dimenticato che dovevo anche recensirlo. Ops! Riparo subito.
Soggetto: Non ho letto nulla di Philip Roth, ma è evidente che uno scrittore la fama non se la conquista scrivendo schifezze. La storia raccontata nel romanzo è molto bella, simbolica anche, e non si può non notare la grande efficacia delle tematiche e l'impatto emotivo che suscita la descrizione della sofferenza di un popolo, soprattutto infantile, colpito da una terribile e subdola epidemia di poliomelite, e il drammatico logorio del giovane protagonista che si sente in colpa per aver contribuito, così pensa lui, a diffondere il male fra i suoi allievi, e per non aver potuto dare il suo contributo alla causa americana nella guerra in atto, a causa di un grave problema alla vista. Un logorio interiore che lo porta a scegliere di allontanare da sè la propria amata e di convivere per sempre con un drammatico, ma anche assurdo, senso di colpa. Voto: 80/100

Sceneggiatura: Ciò che alcuni miei colleghi recensori hanno annotato come un qualche difetto, parlo del ritmo molto lento della prima parte del film, è per me, invece, un aspetto che mi ha convinto. Non poteva, e non doveva essere un film dal ritmo veloce, dove lo spettatore non deve avere troppo tempo per riflettere su ciò che vede sullo schermo, e quindi non erano necessari i tagli invocati. Invece, un film che, fondamentalmente, vuole raccontare un percorso personale che non è fatto di grandi e movimentati avvenimenti, ma di uno sviluppo psicologico ed emotivo interiore, all'interno di un microcosmo, paradigma del macrocosmo nel quale si combatte una guerra altrettanto terribile ed ingiusta, ha bisogno dei suoi giusti tempi, anche dilatati, di silenzi, accompagnati da melodie altettanto lente. Certo, il rischio è quello di finire con l'annoiare, ma Clint è stato bravissimo ad evitarlo, arricchendo lo script di accurate ed efficaci descsrizioni di scena, movimenti di macchina, tagli di inquadratura. E' una sceneggiatura fatta come piace molto a me, correttamente impaginata e di facile lettura, nemmeno troppo lunga. Quando stiamo sulle 120 pagine, per un film di questo genere e fattura, direi che stiamo nel giusto, e "Nemesi", anzi, ne conta pure qualcuna in meno. Un lavoro ottimo quindi, che non avrebbe di certo rubato nulla se avesse vinto il premio alla sceneggiatura non originale. Il problema è che non è nemmeno entrato in cinquina, ma di ciò si è parlato già molto. Purtropo Clint ha pagato la scelta di far uscire il film un po' troppo tardi, quando molti di noi, compreso il sottoscritto, si è trovato a dover recuperare un certo numero di film, e ha dovuto mettere "Nemesi" come ultimo in lista. Voto: 82/00

Regia: La scelta di affidare la regia al vecchio Eastwood si è rivelata, per Clint, un'altra volta vincente. Il premio agli Award è il giusto riconoscimento, non parlerei affatto di "risarcimento", ad un grande lavoro di regia, che ha aiutato il lettore ad immaginare le scene che via via si dipanavano nelle pagine, esattamente come le avremmo viste sul grande schermo. Merito di una ottima padronanza tecnica che va riconcosciuta a Diego, che, pur molto giovane, dimostra di essere una delle prime "firme" di tutta Cinematik. Voto: 82/100

Cast: Il cast è tutto concentrato, principalmente, sull'ottimo Ryan Gosling. Probabilmente se avesse vinto qualcun altro, Clint non avrebbe avuto da ridire, ma immagino si sia voluto premiare il fatto che l'attore regge, praticamente, tutto il film da solo. Il resto del cast è di contorno, e nessuno prevale sull'altro. Voto: 75/100

Locandina: E' la copertina del libro. Non mi ha entusiasmato, ma rende comunque bene l'idea del film. Però il voto non può essere altissimo. Voto: 72/100

Musiche
: Confesso che non conoscevo Eastwood come autore di musiche da film. La colonna sonora, che comprende anche brani composti da altri autori, è ricca di fascino, accompagna in maniera direi perfetta le scene, e le rende ancor più struggenti. Un ottimo lavoro di scelta. Un unico piccolo appunto lo muovo perchè ho notato che c'è una ripetizione di un brano, o forse due, che avrei evitato. Sono quisquiglie e pinzellacchere, lo so (sto studianto Totò, mi si perdoni!), ma se lo noto, lo faccio altettanto notare. Voto: 78/100

Sito: Nella norma. Voto: 70/100

Voto complessivo
: 78/100
 
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