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| Guzzano:
21 GRAMMI
Il titolo rimanda al peso corporeo che perdiamo al momento di lasciare questo mondo. Il regista messicano di Amores perros (e del migliore tra i corti dedicati all’11 settembre) ne fa una questione d’onore e di stile: 21 grammi è troppo poco per contenere il naufragio di esistenze fitte di sudore, amori e dolori a tonnellate. E ci racconta il più possibile di personaggi accomunati dai giochi del fato e scompigliati dalla scelta narrativa di presentarcene la storia in un (ostico, poi avvincente) mosaico in cui il finale precede gli inizi, le rabbie giocano d’anticipo sui moventi e la tragedia è molto più che annunciata. La forma si fa sostanza per stipare di vita storie che non meritano di spegnersi non raccontate: Sean Penn (che continuiamo a preferire da ‘sano’) è sublime nel contemplare il proprio cuore sotto vetro, ma lodi anche Naomi Watts donna sull’orlo del crollo dopo aver perso tutti i suoi cari, Benicio Del Toro fanatico religioso in cerca di espiazione, Charlotte Gainsbourg bisognosa di maternità riparatrice.
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